Manca sempre poco a Berlino…

Manca un mese a Berlino.

Manca appena un mese a Berlino.

Manca solo un mese a Berlino.

Manca finalmente solo un mese a Berlino.

Comunque la mettiamo, mancano 31 giorni all’appuntamento clou per l’autunno-inverno 2014.

Non so se sarò pronto. Non so se farò 2:53′ oppure ci metterò un’ora di più. So solo che ci si prova ad allenarsi, in modo meno performante di prima ma con più fatica addosso, in tutte le sedute “notturne” che mi tocca fare sui colli, evitando buche, automobili, cinghiali e murene.

Domani intanto vado a Rubiera, per festeggiare Stefano Baldini. Quando mi ricapita di farmi un medio con una medaglia d’oro olimpica??? 

Appuntamento alle 16 a Rubiera, corsa alle 18.30 e successivo pasta party.

E poi via verso la mezza a Bologna del 14/09, con tanti amici lodigiani.

Che bello avere numerosi appuntamenti sportivi!

L.

…chi ha detto Dublin Marathon???

dublin marathon

Sereno variabile…

Sabato 14 giugno…non so ancora bene per quale motivo ma mi sono ritrovato iscritto a due competizioni nello stesso giorno!!!

La prima: Triathlon Sprint di Nibbiano in Val Tidone partenza alle ore 13:00

La seconda: Energizer Night Run a Milano partenza alle ore 21:30

Nonostante la cavolata della doppia iscrizione, il tutto sembra fattibile anche grazie ai miei due compagni di avventura: Massimo per la parte triathlon e Giorgio per la corsa serale.

La cosa che mi preoccupa però più di tutto non è la gestione logistica delle gare ma bensì le previsioni meteo. Addirittura il sito IlMeteo.it mi invia una mail il giorno prima avvisandomi della presenza per il sabato di: Acquazzoni, Nubifragi, Tempeste Tropicali e possibili invasioni aliene nella zona della Diga del Molato(Luogo di partenza della gara di triathlon). Se lo scopo della mail era allarmarmi…ci è riuscito alla grande!!! Mi spiego meglio…Non ho mai usato la bici da corsa con la pioggia e l’ultimo dei miei desideri era sperimentarlo in gara, soprattutto questa gara, dove l’anno scorso ci ho lasciato una gomma per colpa di una buca e dove il percorso si presenta con molti sali e scendi.

Ma per fortuna siamo nel 2014 e grazie ai grandi passi che la scienza e la tecnologia hanno fatto negli ultimi decenni ad aspettarmi sul luogo della partenza c’era questo meteo

Meteo

Non ne azzeccano più una…

La vista del lago e della bella giornata hanno tolto qualsiasi tensione che avevo accumulato i giorni precedenti e alle 13:00 in punto sono nel lago con la muta pronto a partire e soprattutto a divertirmi. La cosa positiva è stata che mi sono rilassato talmente tanto a tal punto che la partenza della frazione nuoto, la quale normalmente mi crea attacchi di panico per la troppa gente, sia passata senza neanche accorgermene e in meno di 12′ ero fuori dall’acqua, cosa mai accaduta. Ad aspettarmi nella T1 c’era una novità….le scarpette attaccate ai pedali!!!

Pedali

Riuscirò a non cadere?!?!

Per i triatleti la cosa delle scarpe già attaccate è probabilmente una sciocchezza…ma io non sono un triatleta!!!

Risultato: prima che uscissi dalla zona cambio gli elastici erano saltati quindi non ho potuto fare il figo come i veri triatleti, però nel complesso ho guadagnato tempo rispetto alla solite volte!!!

Pedalo pedalo pedalo…e qui perdo tempo rispetto a molti, si vede che non sono abituato a percorsi ondulati, il massimo delle salite che faccio in allenamento sono i cavalcavia dell’autostrada o qualche salitella nelle colline vicino a casa. Qui Massimo, con cui ero uscito insieme dall’acqua ma che avevo staccato in T1 mi riprende e mi supera!!!

Capendo che è inutile tentare di strafare prendo il mio ritmo tranquillo e porto a casa la frazione in bici con le gambe che ancora stanno bene potendo così dare di più nella corsa dove in effetti sono più allenato e abituato alla fatica.

Il caldo delle 14:00 si fa sentire e come dalle previsioni meteo che mi hanno allarmato mi ritrovo sotto ad un acquazzone…ah no scusate erano solo le docce messe sul percorso per dare refrigerio a noi partecipanti!!! Il tracciato della corsa prevedeva il passaggio per ben due volte proprio sopra la diga, momento molto bello, l’importante è che non soffriate di vertigini…Bako non guardare sotto, non guardare sotto!!!

Anche questo sprint lo abbiamo portato a casa, soddisfatto per il risultato(Sempre meno quelli davanti e di più quelli dietro) e soprattutto perché inizio a divertirmi sempre di più.

Complimenti a Massimo per l’ottimo risultato, per il passaggio e per la birra

The Finisher

The finisher

Bene la prima è andata, di corsa sulla via del ritorno, ore 17:30 varco la porta di casa…

Disfa la borsa, lava la muta, altra doccia, un piatto di pasta prepara l’altra borsa e via alle 19:00 in punto sono sotto casa di Giorgio per salire su a Milano.

Ecco forse qui i meteorologi ci hanno azzeccato, infatti mentre ci avviciniamo sempre di più al capoluogo lombardo, le nuvole sopra di noi assumevano forma e colori sempre più minacciosi.

Ecco qui sotto troverete il riassunto del riassunto dell’Energizer Night Run ’14

Si è svolta all'interno della mia smart

La gara si è svolta all’interno della mia smart con luci, pizza e birra!!!

Evviva Bernacca!!!

MCM 2014

Penso non sia così facile trovare qualcosa di nuovo da dire dopo una maratona.

Nel bene o nel male, sono sempre 42,195 km. A volte dannati, a volte maledetti, a volte 29.

La verità però, è che la maratona dura solo 7 km. Quelli che vanno dal 34° al 41°.

Ed è proprio li che il più delle volte trovo la risposta a tutti quelli che mi chiedono cosa ci trovo a correre 42 km.

Sono quei 7 km, in cui sei sospeso in uno stato meditativo, tra la spinta ad arrivare e la voglia di mollare, che ti rendono migliore.

Ti rendono umano, piccolo, insicuro, demotivato.

Ti basta però quell’ultimo km e 195 metri per capire quanto, in poco meno di tre ore, ti possa sentire orgoglioso di stesso ed annullare tutti gli stati emotivi elencati in precedenza.

Dopo questa premessa mefistofelica, che non la più pallida idea di cosa significhi, posso provare ad inoltrarmi nella cronaca della gara.

Treno prima del previsto, alle 7.40 sono già a Rho Fiera, ma diversamente dallo scorso anno, stavolta il tempo è clemente, fin troppo forse. Si intuisce sin da subito che sarà una giornata calda, il sole fa capolino e decido di partire in canotta, senza altri inutili orpelli (si, i pantaloncini li ho comunque indossati, per il disappunto di tutti i miei fans e per il sollievo di tutte le mie fans).

Same Parking Different Sensations

Same Parking Different Sensations

Fortuna vuole che, mentre mi appropinquo in prossimità del bagno al parcheggio A3 Porta Ovest (diciamo più una cloaca a cielo aperto che una toilette vera e propria…) trovo i ragazzi della Bike & Run, nota compagine  podistica che arruola tra i suoi allievi anche un certo Zaffani Marco, noto più per la sua nuova bicicletta pieghevole che per le sue imprese sportive al limite delle risate fuori sincro.

Federico e Vincenzo decidono che proveranno a stare sotto le 3 ore, anche se l’ultimo nominato ha avuto un problema lombare nell’ultima settimana e non sa proprio cosa aspettarsi. Partità, ma dovrà arrendersi al 18°. La maratona, purtroppo, non si inventa. Lo sperimentai (Amedeo Minghi docet) nella prima esperienza ad Arona con la grande distanza.

Start alle 9:15, prima griglia, praticamente top runners. Imposto con Federico un ritmo più o meno costante, ma forse fin troppo elevato. Ma sto bene, so che se voglio migliorare devo tirare un pò più forte nella prima parte, poi ci penseranno il pavè, le rotaie e la fatica a farmi rallentare.

Ancora nei dintorni di Pero

Ancora nei dintorni di Pero

10 km in 41’11”, 21,195 km in 1:26’25”. Ottimo, sono in linea, ma so che non durerà, gli allenamenti non sono stati costanti e qualche piccolo fastidio muscolare, già al 24km, in zona Repubblica/Stazione Centrale inizio a provarlo.

Fino al 26° in coppia...

E’ al 27° km che capisco di dover rallentare: trovo mio papà, che d’ora in avanti mi seguirà in bici; prelevo i due gel da Elena in Corso Venezia e mi assesto su un passo un pò più tranquillo, senza deragliare e senza esagerare.

Dopo Duomo, Piazza della Scala e cambio terza staffetta inizio ad accusare un pò: questa ultima parte la conosco meno, non ho molti punti di riferimento, vado molto a spanne. Recupero e perdo qualche posizione, faccio un paio di calcoli mentali (a volte decisamente sballati…) e mi do un pò di morale.

Arriva Corso Sempione, stronzo come non mai: non c’è vento, fa solo caldo, ma non ci penso troppo, voglio arrivare in fondo, girare a sinistra e ritrovarmi nello stesso punto, ma spostato di qualche metro, dove sono passato circa un’ora e venti minuti fa.

E’ il 41° km, è stra-fatta. C’è solo da spingere ancora un pochino e sono arrivato, il mio attimo di gloria mi attende.

42°

42°

Piazza Castello, o Foro Bonaparte che dir si voglia, è gremito. Il traguardo è li, Elena mi attende; il timing segna le 2:56’06, ancora non so se sono sotto, non vorrei trovarmi a fare la fine di Tommi nella città degli Innamorati.

Il 2283 mi deve un arrivo...

Il 2283 mi deve un arrivo…

Mi sono migliorato, ma fa decisamente caldo. Mi spoglio, facendo vedere a tutti che il mio vero passatempo è il body building estremo, ed anche qua non mi tolgo i pantaloncini.

Happiness in 2:55' alto

Happiness in 2:55′ alto

Ritrovo Federico, quasi più stanco di me, e anche quasi più felice di me per il tempo che ho appena segnato.

C’è anche Zaffani, con pieghevole, direttamente dalla pista, ma è distratto dalle numerose preponderanze di alcune gentili ragazze…

Zaffo & Co.

Zaffo & Co.

Non c’è altro da dire.

Ringrazio chi ha creduto in me con i pronostici, e chi ha pensato a me nel proprio post. Elena, Felice e Marco, la vostra gita milanese è stata coronata con successo. Federico, la prossima ti tengo fino al 35°. Vincenzo, forza che la prossima non ti scappa!

Uomini da maratona

Uomini da maratona

Il lungo l’ho fatto, ora a Trieste proverò a tirare giù ancora qualche secondo, giusto per far spaventare i detentori Spilli sul record maratona.

Poi la stagione è lunga: Monza Resegone e Berlino mi attendono, Firenze mi rivuole, Reggio Emilia mi chiama, Seregno 2015 mi stuzzica.

Ho troppa tanta voglia per fermarmi ora e riposare.

hasta luego! alla prossima!

L.

 

PS: Per correttezza intellettuale (che paroloni, che non so in che contesto sto utilizzando…) è giusto che dica qualcosa sull’organizzazione. La prima, e non solo perché faccio il volontario da oramai 3 anni, è che chi lavora all’organizzazione mette veramente tutto quello che ha, forse anche di più. Chiaro, è il loro lavoro, è il minimo che devono fare. Ma è altrettanto vero che, contro le istituzioni, poco si può fare; e se dall’alto possono decidere, su di un qualunque tema, quasi nulla può fare chi sta al di sotto. La seconda è prettamente motivazionale; maratoneti, venite a Milano! C’è il tifo (a San Siro avevo due metri di pelle d’oca), ci sono degli splendidi passaggi in centro, le staffette di motivano, la gente applaude. E’ vero, qualche automobilista è un po’ troppo maleducato, ma perché allora non mandarli dalla parte del torto spingendoci tutti in strada correndo la maratona?

Ultima cosa. I prezzi sono alti. Forse su questo l’organizzazione dovrebbe lavorare. Non è possibile spendere 60 euro per una maratona. Capisco che molte altre costino anche di più, ma se si vuole veramente compiere un salto di qualità, qualche azione correttiva andrebbe pur fatta e tentata. Forza, l’anno prossimo sfonderemo le 5000 iscrizioni!

Per Alessia, grazie del supporto e dell’esperienza svolta! Ma già lo sai, l’anno prossimo la mia iscrizione sarà privilegiata!!!

 

 

 

 

 

Una domenica da lepre…un anno dopo.

Febbraio è arrivato e come l’anno scorso è arrivato il momento della Romeo & Giulietta Half Marathon e sempre come l’anno scorso mi ritrovo, con gran piacere, a fare da lepre ad uno spillo.

Dopo l’ottimo risultato ottenuto alla Mezza di Crema in mia compagnia è giunto il momento per il Biscio di scendere sotto l’1h40′ sui 21097 metri.

Grande novità della domenica è il viaggio in pullman con destinazione Verona, la sensazione di essere tornati dei ragazzini che vanno in gita è stata piacevole. Di questo dobbiamo ringraziare i Podisti S.Bernardo per averci ospitato nonostante non fossimo membri della loro società.
Cinque gli spilli alla partenza, tre dei quali con un obiettivo ben preciso: migliorare il proprio personale sulla distanza. Michele invece ha altri piani per questa gara. Io, beh, ve l’ho scritto sopra.

Spilli multicolore alla partenza

Spilli multicolore alla partenza

Mentre gli altri partono a razzo, io e Giorgio(il Biscio) ci ritroviamo in mezzo alla ressa della griglia verde e passiamo dallo start quasi dopo 2′ dalla sparo e i primi 2/3 km si corrono abbastanza piano ma mi servono per verificare lo stato di forma del mio assistito. Capisco subito che fare 1h39’59” sarà fattibile quindi decido che si può osare e magari puntare a scendere sotto l’1h36′. A mio favore c’è che il GPS che ho prestato a Giorgio non segnala il passaggio corretto ai km quindi posso tranquillamente mentire sul passo che stiamo tenendo e invece del 4’44” promesso mi assesto sui 4’30″/4’35”. I primi 10km volano via senza grandi intoppi ma nella seconda metà iniziano le prime difficoltà, la stanchezza inizia a sentirsi nella testa di Giorgio e qui incomincio con i più svariati modi per incitarlo a non mollare.

Ecco i quelli che sono risultati i più efficaci:

Al 5° posto troviamo: “Dai cavolo stai andando a 4’30” se mantieni il passo a 4’31” o 4’37”, magari 4’33” chiudiamo a 1h e qualcosa che non è certo 1h40′, capito? ” Tradotto: bisogna dire numeri a caso. Tanto è talmente cotto che non sarà in grado di fare 1 +1 ma il sentire numeri lo spingerà a seguirti ancora per un po’

al 4° posto troviamo “Cavolo non puoi mollare ora, dopo tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare qua oggi, tutti dolori che hai dovuto sopportare, tutte le scarpe che hai consumato e il sudore che hai lasciato per strada!!!”. Puntare sulla parte emotiva nel mio caso ha funzionato ma si corre il rischio che il nostro compagno si fermi ed incominci a piangere come una bambino. Da usare con molta attenzione.

Al 3° posto tra le scuse per spingerlo a non mollare troviamo: “Hei ma come puoi stare dietro a quello? Peserà almeno il doppio di te e corre come una gazzella!” Efficace se la persona da incitare indossa normalmente jeans aderentissimi e fa della linea un punto di forza(Questa scusa sale prepotentemente al 1° posto se la persona da incitare è una donna)

Al 2° posto troviamo: “Scusa ma quello potrebbe essere mio nonno e sta davanti a noi”. Efficace, ma bisogna cercare l’anziano giusto. Da evitare quelli che indossano completini anni ’80, sono capaci di lasciarti li sul posto e di ritrovarli al traguardo felici e già cambiati.

al 1° posto indiscusso  “Hei guarda quella ragazza, carina vero? non vorrai mica farla andare via?”. Dopo questa mia moglie me le starà tirando sicuramente dietro… scusa ma l’ho fatto per una giusta causa!!!

Grazie a queste motivazioni siamo riusciti ad arrivare al 18° km  ma da li in poi è stato come scalare l’Everest. In effetti sapevo di aver tirato troppo per quelle che forse ora sono le sue possibilità ma rimanevo convinto che si poteva fare una grande gara.

Spero un giorno Giorgio possa raccontarvi di persona quale siano state le sensazioni provate in quei momenti, io ricordo solo un volto scavato dalla fatica che ormai non rispondeva alle mie sollecitazioni e che non vedeva l’ora di finire quella gara.

Lo sguardo di Giorgio non è cambiato nemmeno quando siamo entrati nell’Arena a meno di 200m dal traguardo e nemmeno superata la linea del traguardo. Solo dopo aver letto il responso cronometrico sul GPS(almeno questa cosa funzionava) sul suo volto si è stampato un sorriso e la prima cosa che mi ha detto è stata…. meglio non ripeterla va…facendo un riassunto più o meno è “Tu sei matto”

Grande Giorgio, 1h36’54” è un bel biglietto da visita per la Roma-Ostia. Ora sei pronto per correre una mezza da solo!!!

Qua secondo me non sapeva dov'era!!!

Qua secondo me non sapeva nemmeno dov’era!!!

Il minimo è stato festeggiare con uno spritz

Il minimo è stato festeggiare con uno spritz

Verona e la sua Arena

Verona e la sua Arena

Intanto faccio i complimenti a Lello e Tommy per aver ottenuto il loro personale. Cavolo 1h21′ è da runner seri!!!

Complimenti anche a Michele che, come racconta qua, ha rispettato la sua tabella di marcia!!!

Ed ora aspettiamo la Roma-Ostia!!!

Non è sempre Domenica

Per fortuna si corre anche il Venerdì. Di sera per lo più, magari in qualche paesello della Bergamasca più precisamente a Romano di Lombardia.

Ma andiamo con ordine: se avete letto i post prima di questo vi sarete accorti che io sono uno degli spilli che ha partecipato alla Cariparma Running meno di una settimana fa, tra l’altro migliorando, non di poco, il mio personale sulla distanza della Mezza Maratona.

Quindi i piani originali di questa settimana erano quelli di nuotare tanto e correre poco e piano per recuperare dalle fatiche emiliane e per poi provare a raggiungere l’obbiettivo di scendere sotto i 40′ sui 10km alla Innovation Running il 22 settembre (venite a farla il ricavato verra devoluto in beneficenza).

Ma si sa, io e i piani di allenamento andiamo poco d’accordo, quindi è bastato un messaggio pubblicato da Lello su Facebook che riguardava una gara competitiva sui 10km qua vicino a Lodi per farli saltare. Visto che avevo in programma una corsetta lenta più o meno di quella distanza mi sono fatto attrarre dal chip+pettorale che rendono la corsa ancora più emozionante. Peccato che Lello, colui che l’ha proposta, alla fine non sia venuto e nessun altro spillo mi abbia seguito, quindi mi ritrovo l’unico spillo alla partenza di questa gara.

La gara si svolge nel centro della città e si snoda su un percorso di 5km da ripetere due volte, allo start fissato per le 20.30 siamo all’incirca 200 partecipanti tra cui anche professionisti. Puntuali si parte e ovviamente l’idea di correre piano, la quale era già svanita nel momento in cui avevo indossato la canotta con il pettorale, ha lasciato spazio alla foga di voler almeno provarci a raggiungere l’obbiettivo. Il primo km l’ho corso in 3’39” ben sopra a quel 3’59” di passo medio che mi sarebbe servito per fare il tempone, il primo km va sempre così, ma vedendo pian piano i tempi dei km successivi mi rendo conto che forse è la serata buone e quindi decido di spingere il più possibile sperando di non avere un crollo fisico. Al passaggio del 5km, che corrispondeva alla fine del primo giro, vedo mia moglie e i miei figli che mi applaudono e mi incitano, questo mi da un’ulteriore spinta, anche perchè sono molto rare le volte in cui riesco a portarmi dietro la famiglia e in quelle poche volte che capita ci tengo a far bella figura davanti ai bimbi, far vedere loro che con la fatica si possono ottenere grandi soddisfazioni. Forse sono ancora piccoli e non lo capiranno subito ma questa cosa mi spinge a far bene e il 2° giro nonostante la fatica inizia a farsi sentire il cronometro risponde sempre bene e la convinzione che il risultato finale sarà ottimo ormai è indelebile nella mia mente. Quando vedo il gonfiabile del traguardo tiro fuori le ultime energie, lo supero, premo il pulsante sul gps ma non lo guardo subito, mi fermo impietrito con le mani sulle ginocchia e cerco di riprendere fiato, non ne avevo proprio più.

Una decina di respiri fatti bene e sono ancora in piedi, ora posso guardarlo e riguardarlo altre 10000 volte e quel tempo rimane sempre lo stesso, li sul display, 38’02” incredibile mai avrei pensato come prima cosa vedendo il risultato quello che sto per scrivere:

“Mannaggia 3″ in meno ed ero sotto i 38′”

Non ci posso far niente non riesco mai ad accontentarmi, beh ho già trovato lo stimolo per provare a migliorami ancora!!!

A parte tutto dopo aver fatto la doccia e aver mangiato al “Gnocchi Party” organizzato per l’occasione mi sono resoconto di ciò che avevo fatto, in meno di una settimana ho ottenuto risultati che 10 giorni fa mai avrei creduto o sperato di fare!!!

Mi godo il momento finche dura e manifesto tutta la mia gioia come si vede benissimo dalla foto!!!

2013-09-13-240

Ah i 10000 sotto i 40′ entrano di diritto nella mia rubrica “La prima Volta” 🙂

P.S. Questo articolo è stato gentilmente concesso dal mio stato di euforia che non mi fa addormentare!!!

RunDonato – 10 km

TuttoHaInizio

Riguardo la foto del primo Settembre 2010, ripenso a quella prima corsa, alla fatica, al tempo e poi passo alla foto dell’arrivo di ieri alla RunDonato.

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Stessa distanza, più o meno, sempre 10 km. Sicuramente diverso l’ambiente in cui si correva, lì le campagne nei pressi di San Rocco al Porto, ieri invece doppio giro tra San Donato e la via Emilia, una tapasciata nel 2010 contro una competitiva. E nel mentre, in questi 2 anni e mezzo abbondanti, qualche kg perso (almeno una decina), e 8 minuti lasciati indietro, dai 47′ abbondanti ai 39′ e spicci di ieri.
Prima volta che vado ufficialmente sotto i 40′ nei 10 km, anche se poi il gps ne segna solo 9.83, un’ulteriore casella da spuntare nella Ceklist di inizio anno, era un obiettivo che da tempo mi ero prefissato, che prima probabilmente vedevo più lontano di quello che in realtà fosse.
Ho faticato ieri, come sempre del resto, tenendo come riferimento il segnale del primo km sul percorso, lo corro in 3’25”, troppo veloce, mentre il gps continua a dire che sono intorno ai 3’57” di media. Non so come gestirmi, a chi dare retta, ci tengo al risultato, ma non vorrei sbagliare e forzare troppo, come sarebbe una delusione invece limitarsi e non raggiungere l’obiettivo. Intanto continuo a correre, mi ritrovo da solo, con davanti a me qualcuno con un passo ancora troppo veloce per potergli stare dietro, percorro i lunghi rettilinei in San Donato per ritrovarmi su una carreggiata della via Emilia prima del ritorno alla partenza nei pressi del 5° km. Intanto mi sorpassa qualcuno e cerco di attaccarmi al suo treno.RunDonato_009
Nel corso della gara ci sarà questo corridore in canotta gialla che vedrò spesso davanti a me. A volte si ferma, sembra non farcela più e mi avvicino a lui, e lui riprende a correre e a starmi davanti. Poi addirittura al ristoro del 7° km sembra arrestarsi a bere, ma riparte e mi sta dietro, ora non ricordo se mi è arrivato davanti a fine gara, ma quel continuo strappo nella sua corsa mi rimane impresso, non lo so, io cerco sempre di essere il più costante possibile, pur non riuscendoci.
Il secondo giro è ovviamente più duro del primo, sento che sto rallentando, lo vedo anche sul display del gps dove mi ritrovo un passo medio di 3’59”, un po’ credo di non farcela visto che sto correndo i km in poco più di 4′, ma stringo i denti, mi riavvicino a quelli davanti, pur non raggiungendoli. Passo il rettilineo da cui siamo partiti e da lì restano 350m nel parco, con qualche curva, finchè davanti a me non si presenta il gonfiabile dell’arrivo. Il display segna 39’10” e io chiudo in 39’13”. Davanti a me arriva gente forse più abituata di me a certi ritmi, un podista della categoria MM60, una ragazza, questo non sminuisce il mio risultato, sono certamente contento. Forse un mese fa sarei stato un po’ più veloce, l’apice l’avevo raggiunto nella settimana della Scarpa d’Oro half marathon di Vigevano, ma contando che mi trovo in un periodo tra una maratona e un’altra, non posso che essere soddisfatto!

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Zaffo è arrivato 5° in assoluto, primo nella categoria TM, si porta a casa un paio di occhiali Adidas e un gran risultato cronometrico. Se lo merita dopo la delusione di Rotterdam, per tutta la fatica che fa durante i suoi allenamenti. E il suo spingersi al limite è stato e continua ad essere d’esempio per me e per gli altri. Da un po’ di tempo capisco maggiormente alcune sue vecchie critiche, alcuni suoi discorsi, capita spesso che i confini che crediamo invalicabili sono quelli che ci poniamo noi interiormente.

Zaffo sul gradino più alto del podio

Zaffo sul gradino più alto del podio

Ora posso realmente godermi Madrid, Sabato si parte, non vedo l’ora!

M.

Asticella

Più andiamo avanti, più l’asticella sale.

Tutte le volte, dopo il traguardo, mi chiedo quanto posso (e voglio) migliorare.

1:22’09” inizia ad essere un bel tempo. Migliorabile? Limite raggiunto?

Ieri mattina avevo ottime sensazione. Mi sentivo bene, riposato e in forma. Pur non essendoci il clima delle grandi occasioni (partenza con nevischi e 1° ), non ho però avuto molte difficoltà a prendere un bel ritmo e tenerlo fino al termine della manifestazione.

Pre gara con l'esordiente!

Pre gara con l’esordiente!

Complici anche i lunghi rettilinei di campagna (che possono piacere o no), un pò in leggera salita e discesa, le mie gambe hanno da subito risposto presente, come sinceramente era da un pò di tempo che non succedeva.

3’56” il passo i primi 10 km; 3’54 i successivi. Sempre costante, solo un km a 4′ (3°) e uno a 3’58” (18°), per colpa di una piccola salitella spezza gambe. Ancora uno split negativo, indice comunque di un buon stato di forma.

 

Verso le risaie

Verso le risaie

Il lavoro di qualità, come già detto, inizia  a dare i suoi frutti. Unito ad una migliore convinzione dei propri mezzi, cosa che non questa mai. La chiave di tutto sta li, con perseveranza e costanza i risultati arrivano (cit.)

All'arrivo si vola!

All’arrivo si vola!

Soddisfazione per il risultato raggiunto comunque. Mi sono sempre detto che se ho ambizioni sotto le 3 ore in maratona, il primo passo sarebbe dovuto essere percorre una mezza maratona sotto l’ora e 24′.

Finalmente posso dire di ambire a questo risultato, con qualche convinzione in più!

Per ultimo, complimenti a Miki per il P.B., a Carlo per il mio medesimo esordio, a Giorgio per l’esperienza nella Maratona di Roma. E una menzione speciale a Brisk, sempre presente!

Uno (spillo) di noi! Brisk uno di noi!!!

Uno (spillo) di noi! Brisk uno di noi!!!

A presto, con un clima più primaverile!

L.