Il pettorale è rimasto là, non sono nemmeno andato a ritirarlo, non avrebbe avuto senso. In questo momento quasi mi irrita vedere la gente che corre, è solo invidia la mia sia chiaro, ma quando non puoi correre tu, vorresti che nessun altro lo possa fare.
Ho provato a non dare retta, come sempre, alla vocina del mio ginocchio che insiste da anni a non farmi correre ma stavolta ha vinto lui. Anche perché qua si parla di maratona e con la regina delle corse non si scherza. Troppo il dolore, quello fisico si intende, si fa sentire gia al primo passo, intenso e non sopportabile. quindi fin troppo facile la scelta di lasciare stare. La cosa che mi preoccupa è che, anche se piccolo, dovrò con molta probabilità dover effettuare ancora un intervento al mio ginocchio, sarebbe il 4°, giusto per legittimare il nome di questo blog.
L’unica cosa positiva è che in fondo io oltre che runner sarei (forse meglio dire “ero”) un triatleta e il mio ginocchio mi ha concesso di poter fare gli altri due sport(il nuoto e la bici), quindi mentre agli altri Spilli (Cek,Tommy e Lello) sale la tensione pre gara(cavolo se mi manca quella sensazione), io mi rilasso con una bella uscita in bici…
Lago d’Iseo
Comunque domani è vero non ci sarò a correrla fisicamente, ma sarò comunque sul percorso e la correrò mentalmente con gli altri Spilli, cercando di farmi trovare puntuale al 21°Km per passargli i gel… a proposito fatemeli preparare nello zaino prima che me li dimentichi a casa!!!
In bocca al lupo Spilli…
…e a tutti quelli che domani alle 9:30 partiranno per la loro grande avventura chiamata MARATONA
Io e il mio lato destro ultimamente non andiamo d’accordo. Per fortuna mi è stato concesso di avere tutto doppio…gambe, braccia, occhi. Ma il mio lato destro sta combattendo per non farmi fare sport. La caviglia è dolorante, la mia anca scricchiola, il ginocchio lavora male, la spalla non mi fa nuotare bene. Ma c’è una cosa che il lato destro non ha per vincere questa battaglia: il CUORE, quello sta a sinistra e non ha intenzione di smettere di battere per lo sport che faccio!!! Mi dispiace per te lato destro.
Sono le 3:00 di notte e grazie alla signorina delle pulizie che mi ha gettato accidentalmente le pastiglie per dormire (colpa mia che le avvolgo in un minuscolo pezzo di stagnola) mi ritrovo sveglio causa l’adrenalina della gara(guarda qua)…ok un po’ colpa anche della birra!!!
Me ne sto qua nel lettino a rivivere la gara con gli occhi e ricordarmela bella, a riviverla con le gambe e ricordare che é stata faticosissima, ma la cosa che mi gira per la testa è questa domanda:”Ma Bako, 5 anni fa, quando hai deciso di smettere con il basket, avresti mai pensato che un giorno saresti stato un finisher in un IronMan 70.3?”
Dopo un vita passata sul parquet di una palestra al chiuso mai è poi mai avrei pensato che in un futuro nemmeno troppo lontano avrei preso parte e finito una gara dove bisogna nuotare 1900m, pedalare per 90km e infine correre una mezza maratona(21km).
La cosa ancora più strana poi é stato farlo nuotando in mare(cosa che non faccio mai visto che a Lodi il mare non c’è), pedalare su un percorso con 1000 metri di dislivello(cosa che a Lodi e dintorni puoi incontrare giusto qualche cavalcavia) e iniziare a correre alle 16:15 di un caldissimo pomeriggio di giugno(ecco a Lodi te li trovi anche li i pomeriggi roventi, ma io corro alle 6:00 di mattino)
Sta di fatto che sono Felice, tanto, ho un sorriso stampato sulla faccia che mi é apparso appena tagliato il traguardo, appena lo speaker ha pronunciato il mio nome seguito dalla parola “finisher” e credo mi rimarrà per molto e molto tempo. A ricordarmi della mia piccola impresa ci sarà anche la medaglia e la t-shirt con la scritta”finisher” e sorriderò felice ogni volta che le vedrò.
In queste gare non conta il tempo finale, conta finirle!!!
Il weekend é stato bello, la compagnia di Michele fondamentale e non smetterò mai di ringraziarlo per avermi ascoltato in mille discorsi sul triathlon(lui che é un runner D.O.C.), rinunciando pure ad allenarsi per seguire la mia gara. Un grazie anche alla proprietaria del B&B L’Ancora che ci ha trattato benissimo(stamattina a colazione gli svuoterò la dispensae non lo sa ancora), ve lo consiglio se passate dalle parti di Montesilvano. Ma di questo e delle altre cose successe in questi giorni ve ne parlerò più avanti
Ora dovrei provare a dormire, domani si torna a casa, stanchi, con un sorriso stampato sulla faccia e la consapevolezza di aver alzato ancora l’asticella dei propri limiti.
Ci sono segni che ti dovrebbero far capire che quella sera(questa sera) sarebbe meglio passarla sul divano. Ma no, li ignori perché la voglia di fare sport è più forte, perché la paura di non essere pronto per quel giorno(si, quel Giorno) è tanta o forse perché un po’ ti piace sfidare quei segni.
Sta di fatto che stasera dovevo pedalare, a dir la verità era ieri il giorno della bici ma un improvviso temporale ha fatto si che si corresse, ma stasera no, cascasse il mondo avrei pedalato. E così è stato: 4,30Km di ottimo allenamento!!!
Ma andiamo con ordine:
ore 17:25 un’occhiata veloce ai vari siti meteo, tutti allertano per forti temporali attorno alle ore 20
ore 17:30 scappo dall’ufficio fregandomene dei minuti(tanti) da recuperare per essere il più velocemente possibile in sella
ore 17:32 sono davanti alla mia auto e con grande entusiasmo incomincio ad inveire sui due simpatici automobilisti che mi hanno incastrato la smart lasciandomi 1cm esatto sia davanti che dietro, a farmi compagnia nel simpatico gioco delle parolacce una graziosa vecchietta che coglie l’occasione per inveire pure lei dandomi supporto morale. Purtroppo la cosa non serve a far smaterializzare le auto e mi tocca andare a casa a piedi
ore 17:45 sono a casa(ok lo ammetto sono viziato e lavoro vicino a casa) e mi cambio rapidamente, il cielo nel frattempo inizia a scurirsi, ma io ci credo ai meteorologi moderni…hanno detto alle 20
ore 18:07 sono in sella e parto per il mio allenamento in direzione “Lontano da quei nuvoloni che stanno arrivando”
ore 18:15 la gomma posteriore decide che voleva farla finita e con sonoro POOM, scoppia
ore 18:25 la gomma è come nuova e posso ripartire
ore 18:25:45 con spirito di emulazione anche la nuova camera d’aria decide che è il momento di scoppiare(ok forse qua c’entro io che sono impedito a sostituirle)
ore 18:30 dopo aver ripetuto alla mia ruota le stesse parolacce tirate ai due simpatici automobilisti decido di chiamare qualcuno e farmi venire a prendere
ore 18:31 il cielo, sentendosi chiamato in causa dal mio continuo inveire sia alla ruota che ai due simpatici automobilisti, decide di scaricare tutto il suo carico sopra la mia testa, mettendoci pure fulmini e raffiche di vento
ore 18:35 inizio ad essere bagnato, un signore in auto mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io in modo tranquillo:”non si preoccupi stanno venendo a prendermi!!!”
ore 18:40 inizio ad essere molto bagnato, un ciclista passa e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io in modo meno tranquillo:”non si preoccupi stanno venendo a prendermi!!!”
ore 18:46 ok sono fradicio e ho freddo, passa pure un collega, in scooter, e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io per nulla tranquillo:”non preoccuparti stanno venendo a prendermi!!!”
ore 18:55 sono ibernato e passa un trattore e il conducente mi chiede se ho bisogno di aiuto. Non ho nemmeno la forza di rispondere, faccio giusto il gesto che è tutto Ok, ma dentro me sto inveendo ancora contro i due simpatici automobilisti
ore 19:00 vengo raggiunto dai soccorsi(come al solito la viabilità di Lodi mostra tutta la sua fluidità con il temporale), carico la bici e metto il riscaldamento a 30°
ore 19:05 smette di piovere e c’è pure l’arcobaleno
ore 19:20 sono sotto la doccia bollente
ore 20:00 esco dalla doccia bollente(l’unica cosa positiva della serata)
ore 21:00 esco a piedi e vado a recuperare l’auto
ore 22:30 la macchina è ancora la e io sto ancora tirando parolacce ai due simpatici automobilisti
Per un runner/triatleta è un’altra di quelle prove durissime da superare(meno del Natale sia chiaro), ma rimane sempre una due giorni alimentare che può creare grossi problemi allo stato di forma.
Io di certo non mi tiro indietro a tavola, però per evitare sensi di colpa questa settimana ho fatto un po’ di sport…
Via Crucis dello Sport
Senza dimenticarsi della parentesi cestistica con Michele mercoledì sera!!! (leggete qui)
Se pensiamo a domani mattina poi, non è detto che non si faccia nulla, giusto per santificare sportivamente la Domenica.
Intanto oggi pomeriggio occasione per farsi gli auguri e di certo non ce li facciamo stando fermi!!!
Buona Pasqua di corsa…
Quindi Io, Gli Spilli nel Ginocchio e i Sarzana Running Team vi auguriamo
“E bravo Bako!!!” Ma si dai mi faccio i complimenti da solo…penso di meritarmeli, 30Km yeah!!! Se penso che l’ultima volta che li ho corsi era il 24 febbraio 2013…Maratona delle Terre Verdiane, mi ricordo bene quel giorno, zero gradi, neve, percorso che sembrava tutto uguale, una fatica boia e la consapevolezza dentro di me che non avrei più corso una Maratona.
In memory of…Giorgio!!!
E come al solito non ne mantengo una di decisione e oggi in compagnia di altri spilli, che a turno mi hanno accompagnato, mi sono ritrovato a fare ancora 30km con l’obbiettivo di riuscire a farne 42 il 30 novembre in quel di Firenze. Tutti i giorni mi pongo la stessa domanda:”Ma perché cavolo ti sei iscritto ancora ad una Maratona?”, sinceramente non mi sono ancora dato una risposta ben chiara, diciamo che la più credibile è che volevo tornare a Firenze a mangiare in quella trattoria…si però sta cosa potrei farla anche senza correre prima 42,195Km, ok ma così sarebbe troppo facile…ok corriamola!!! Come si può ben capire sono in totale lotta con il mio “IO”. Anche perché sembrava abbastanza chiaro nella mi mente dopo la Mezza Maratona di Bologna, dove mi sono ritirato al 14° km, che ormai avessi abbandonato lo status di “Runner” per passare definitivamente allo status di “Triatleta”. Pure dopo lo spettacolare weekend a Cesenatico dove ho partecipato ad un olimpico a fine settembre(qua trovate un bel racconto di un amico blogger) sembrava tutto scritto:”Bako sei un triatleta, non di quelli fighi ma nel mucchio ci stai bene”.
Vuoi mettere fare gare al mare…molto meglio!!!
E invece eccomi qua ancora nel pieno dei miei dubbi, vabbè intanto metto in cassaforte questi 30km e in panza questo splendido pranzo…tutto meritato!!!
La carbonara, il mio ristoro preferito!!!
Se sarò ancora un runner o meno lo scopriremo e lo scoprirete il 30 novembre!!!
Ebbene si, è arrivato il momento di prendermi una vacanza dallo sport. Come al solito non avverrà come avevo previsto, ovvero per una mia scelta, ma per dei chiari segnali che il mio corpo mi sta dando. Infatti qualsiasi movimento banale io faccia, come starnutire o semplicemente togliermi le scarpe, provoca danni fisici che mi obbligano a fare costantemente visita dall’osteopata e la conseguente apparizione su di me di strani adesivi
ScotchMan
I segnali di un possibile crollo c’erano tutti ma come al solito li ho ignorati, solo il fatto che il blog abbia come nome “Gli Spilli nel Ginocchio” e non “Super Atleti” e il ginocchio di cui si parla è il mio dovrebbe farmi capire qualcosa, no? No tranquilli l’ho sempre ignorata come cosa e anche questa volta ho voluto strafare ed ora ne pago le conseguenze. Ovvio che la colpa principale è della mia Carta di Credito e di quel lunedì dove mi sono iscritto allo sprint di Parma e all’olimpico di Lecco. Come sono andate le due gare? Partiamo da Parma dove sono andato con il mio amico immaginario, infatti questa volta non avevo nessuno a farmi compagnia nella steppa del campus universitario.La gara é andata benissimo, un tempo a fine gara di tutto rispetto(1h02’18”) e uno stato di forma che mi faceva pensar bene per il futuro e con ancora addosso l’adrenalina per la gara olimpica fatta la settimana prima a Sirmione.
Io e il mio amico immaginario prima della gara…ah si era abbassato ad allacciare la scarpa!!!
La giusta ricompensa post gara…il mio amico era sceso a buttare lo scontrino!!!
La settimana successiva qualche dolorino é iniziato ad apparire ma figuratevi se ci ho dato peso, ho proseguito a testa bassa i miei allenamenti fino a che mi sono ritrovato qualche giorno prima della gara con una bella contrattura al polpaccio e un principio di pubalgia. Ovviamente i consigli dell’amico osteopata non li ho ascoltati e la domenica mattina alle 9:30 mi sono fatto trovare pronto con la muta addosso per il triathlon olimpico di Lecco. Lago mosso, pioggia e vento, queste le condizioni con cui mi sono dovuto affrontare per finire questa gara, condizioni che non si addicevano granché con le mie condizioni fisiche ma stando attento nella frazione bici e moderando un po’ i ritmi nella frazione di corsa sono riuscito a tagliare il traguardo soddisfatto per un’altra gara portata a termine pure con un risultato cronometrico inaspettato(2h17’49”)
Com’è stato il dopo gara? Beh la foto iniziale spiega come sia stata traumatica la settimana con il colpo finale alla schiena ieri mattina…ma ci si può far male togliendosi un calzino?!?!?. Quindi mentre tutti gli altri Spilli stanno iniziando la preparazione, per quello che sarà il grande evento autunnale, con allenamenti che già fanno sentire stanchi solo a leggerli, io mi preparo riposando e cercando di curare tutti gli acciacchi che il mio corpo mi regala come conto da saldare per tutte le mie piccole imprese.
Quindi non mi resta che augurarvi BUONE VACANZE!!!
Ci sentiamo a Settembre(secondo i medici…io spero prima!!!!)
Taglio il traguardo, stremato, felice, cerco da bere, trovo quello che ha parcheggiato la macchina dietro di me(noi), lo guardo, lo saluto, gli chiedo:”com’è andata?”, lui sorride e mi dice:”bene, 38° e tu?”, io rispondo “Boh, forse sono sotto le 2h20′”, lui:”Grandissimo ottimo risultato!!!” e sfoggiando un sorriso a mille denti(cacchio ne aveva tantissimi) mi dice:”Che bello è fare triathlon!!!”
Guardando le foto, secondo voi ci siamo annoiati?
Pre Gara
Tutti in Body
Stremati ma felici
Ecco dopo che vi siete viste e riviste e straviste le foto di questi tre bei triatleti passiamo alla cronaca della giornata…
Come avete visto nelle foto non ero solo, a farmi compagnia in questa avventura c’era l’ormai solito compagno di gare Massimo e il detentore di svariati titoli di campione di “Zona Cambio”… Vittorio (Giuro è la persona con più gadget da T1 e T2 che io abbia mai visto!)
Questo di Sirmione era il primo dei tre olimpici a cui ho deciso di partecipare quest’anno, ma solo il secondo della mia giovane carriera di triatleta(il primissimo lo avevo fatto qui: 1/2).
Quindi, come a quasi tutte le gare a cui partecipo, mi ritrovo con la sensazione della “prima volta”, una sensazione che mi fa vivere ogni istante della gara, dalla preparazione della zona cambio fino al traguardo, come una novità da doversela godere fino in fondo.
La particolarità di questa gara che le zone di transizione sono due ben distinte e lontane tra loro, la T1(cambio nuoto/bici) vicina al castello e al traguardo finale, la T2(cambio bici/corsa) più fuori città.
La partenza della prima batteria(donne) è fissata per le 16 e dal a poco sarebbero partiti anche tutti gli altri atleti. Io e Massimo siamo in 3° batteria mentre Vittorio in quanto non più giovanotto è partito subito dopo le donne e un 15′ prima dei super atleti della 1° batteria maschile.
Il percorso a nuoto è stato fantastico, se lo dico io che normalmente soffro di attacchi di panico in acqua, posso garantirvi che è stato veramente bello soprattutto il passaggio nel canale del castello Scaligero che ci ha fatto passare da un lato all’altro della penisola. Sarà stato lo splendido percorso e la frase che mi son ripetuto in testa durante la frazione natatoria che mi hanno aiutato ad uscire in 28′ minuti. Da li di corsa a prendere la bici e partire per i 40Km da fare in bici. La frazione in bici è sempre un terno al lotto ti può andar bene e ti trovi in un bel gruppetto, ti può andar male e ti li fai da solo…a me è andata benissimo, dopo 10 km tra prendi quelli davanti e ti fai prendere da quelli dietro mi sono ritrovato a fare i restanti 30km in un gruppetto di 40 ciclisti. Fin qui quindi tutto bene, pure il cambio in T2 è stato rapido e mi son ritrovato a correre, la frazione che a me dovrebbe venire meglio. Così è stato, nonostante l’umidità e il gran caldo abbiano rovinato un po’ i programmi che mi ero messo in testa. Ma chissenefrega ero li che mi stavo divertendo e stavo pure facendo una buona gara. La presenza di pubblico ha reso la fatica più sopportabile e come al solito non mi sono tirato minimamente indietro quando c’era da dare il “cinque” ai bambini presenti a lato del percorso, sia chiaro…mi diverto più io di loro!.
Dopo aver fatto tre giri del percorso entro nella corsia del traguardo e ai lati vedo un casino di gente che applaude e ti incita per affrontare gli ultimi metri di gara come se fossi il vincitore, posso garantirvi che avevo la pelle d’oca, è stato un momento che in altre gare non avevo mai provato.
Pensandoci bene quella sensazione di vittoria era gusto che la provasse qualsiasi atleta avesse tagliato il traguardo quel giorno!!!
Stremato, felice e un orologio che segnava 2h18’25”, forse anche troppo bello come risultato per un mezzo atleta come me!!!
Anche perche adesso è dura da migliorare…ma ci proverò quello è sicuro!!!
Nonostante la cavolata della doppia iscrizione, il tutto sembra fattibile anche grazie ai miei due compagni di avventura: Massimo per la parte triathlon e Giorgio per la corsa serale.
La cosa che mi preoccupa però più di tutto non è la gestione logistica delle gare ma bensì le previsioni meteo. Addirittura il sito IlMeteo.it mi invia una mail il giorno prima avvisandomi della presenza per il sabato di: Acquazzoni, Nubifragi, Tempeste Tropicali e possibili invasioni aliene nella zona della Diga del Molato(Luogo di partenza della gara di triathlon). Se lo scopo della mail era allarmarmi…ci è riuscito alla grande!!! Mi spiego meglio…Non ho mai usato la bici da corsa con la pioggia e l’ultimo dei miei desideri era sperimentarlo in gara, soprattutto questa gara, dove l’anno scorso ci ho lasciato una gomma per colpa di una buca e dove il percorso si presenta con molti sali e scendi.
Ma per fortuna siamo nel 2014 e grazie ai grandi passi che la scienza e la tecnologia hanno fatto negli ultimi decenni ad aspettarmi sul luogo della partenza c’era questo meteo
Non ne azzeccano più una…
La vista del lago e della bella giornata hanno tolto qualsiasi tensione che avevo accumulato i giorni precedenti e alle 13:00 in punto sono nel lago con la muta pronto a partire e soprattutto a divertirmi. La cosa positiva è stata che mi sono rilassato talmente tanto a tal punto che la partenza della frazione nuoto, la quale normalmente mi crea attacchi di panico per la troppa gente, sia passata senza neanche accorgermene e in meno di 12′ ero fuori dall’acqua, cosa mai accaduta. Ad aspettarmi nella T1 c’era una novità….le scarpette attaccate ai pedali!!!
Riuscirò a non cadere?!?!
Per i triatleti la cosa delle scarpe già attaccate è probabilmente una sciocchezza…ma io non sono un triatleta!!!
Risultato: prima che uscissi dalla zona cambio gli elastici erano saltati quindi non ho potuto fare il figo come i veri triatleti, però nel complesso ho guadagnato tempo rispetto alla solite volte!!!
Pedalo pedalo pedalo…e qui perdo tempo rispetto a molti, si vede che non sono abituato a percorsi ondulati, il massimo delle salite che faccio in allenamento sono i cavalcavia dell’autostrada o qualche salitella nelle colline vicino a casa. Qui Massimo, con cui ero uscito insieme dall’acqua ma che avevo staccato in T1 mi riprende e mi supera!!!
Capendo che è inutile tentare di strafare prendo il mio ritmo tranquillo e porto a casa la frazione in bici con le gambe che ancora stanno bene potendo così dare di più nella corsa dove in effetti sono più allenato e abituato alla fatica.
Il caldo delle 14:00 si fa sentire e come dalle previsioni meteo che mi hanno allarmato mi ritrovo sotto ad un acquazzone…ah no scusate erano solo le docce messe sul percorso per dare refrigerio a noi partecipanti!!! Il tracciato della corsa prevedeva il passaggio per ben due volte proprio sopra la diga, momento molto bello, l’importante è che non soffriate di vertigini…Bako non guardare sotto, non guardare sotto!!!
Anche questo sprint lo abbiamo portato a casa, soddisfatto per il risultato(Sempre meno quelli davanti e di più quelli dietro) e soprattutto perché inizio a divertirmi sempre di più.
Complimenti a Massimo per l’ottimo risultato, per il passaggio e per la birra
The finisher
Bene la prima è andata, di corsa sulla via del ritorno, ore 17:30 varco la porta di casa…
Disfa la borsa, lava la muta, altra doccia, un piatto di pasta prepara l’altra borsa e via alle 19:00 in punto sono sotto casa di Giorgio per salire su a Milano.
Ecco forse qui i meteorologi ci hanno azzeccato, infatti mentre ci avviciniamo sempre di più al capoluogo lombardo, le nuvole sopra di noi assumevano forma e colori sempre più minacciosi.
Ecco qui sotto troverete il riassunto del riassunto dell’Energizer Night Run ’14
La gara si è svolta all’interno della mia smart con luci, pizza e birra!!!