Prepararsi alla Pasqua

Ed è arrivata anche la Pasqua…

Per un runner/triatleta è un’altra di quelle prove durissime da superare(meno del Natale sia chiaro), ma rimane sempre una due giorni alimentare che può creare grossi problemi allo stato di forma.

Io di certo non mi tiro indietro a tavola, però per evitare sensi di colpa questa settimana ho fatto un po’ di sport…

Via Crucis dello Sport

Via Crucis dello Sport

Senza dimenticarsi della parentesi cestistica con Michele  mercoledì sera!!! (leggete qui)

Se pensiamo a domani mattina poi, non è detto che non si faccia nulla, giusto per santificare sportivamente la Domenica.

Intanto oggi pomeriggio occasione per farsi gli auguri e di certo non ce li facciamo stando fermi!!!

Buona Pasqua di corsa...

Buona Pasqua di corsa…

 Quindi Io, Gli Spilli nel Ginocchio e i Sarzana Running Team vi auguriamo

BUONA PASQUA!!!

Il test degli Spilli

Tranquilli non vogliamo sottoporvi ad una prova di resistenza mettendovi degli spilli nel ginocchio, bensì parlarvi di un paio di scarpe che un paio di Spilli(quelli che corrono) hanno avuto la fortuna di provare in un running test

Oggetto della prova le nuovissime Adidas Ultra Boost

Adidas Ultra Boost

Adidas Ultra Boost

Luogo della prova le strade di Milano in una splendida giornata dall’aria primaverile.

L’evento è stato organizzato da Danilo Goffi, noto maratoneta italiano, che in collaborazione con l’Adidas Store di Milano San Fedele, ci ha dato la possibilità di correre con il nuovissimo prodotto per runner della casa Tedesca

si parte...

giusto il tempo di infilarci tutti le stesse scarpe e si parte…

Il numero dei partecipanti non è altissimo ma devo dire molto vario, sia dal punto di vista anagrafico che atletico.

“ultra boost, your greatest run ever”

“La rivoluzione del running continua con la migliore scarpa adidas di sempre.”

Questo è lo slogan che ci viene dato dall’organizzazione…vediamo se è vero

La corsa che abbiamo effettuato è stata di circa 8.5Km percorrendo parte di vie cittadine dove divincolarsi tra marciapiedi e auto in sosta e poi in zona Castello Sforzesco mischiando strada asfaltata e la ghiaia del parco.

I marciapiedi di Milano

I marciapiedi di Milano

Attorno al parco

Attorno al parco

Pausa per foto turistica

Pausa per foto turistica

Ma veniamo alle impressioni che abbiamo avuto su questa scarpa…

Sicuramente non è stata la più grande corsa che abbia mai fatto, forse non era nemmeno la corsa ideale perché potesse esserla.

Infatti il ritmo è stato decisamente lento rispetto ai miei abituali(non sono un super atleta) ma, abituato a correre mediamente a 4’30″/km, correre parte dei km a 6’/km forse un po’ troppo lento lo era. Qui devo dire che la scarpa mi ha stupito al contrario, mi sarei aspettato che la suola Ultra Boost fosse adatta proprio per chi corresse lento invece la stabilità è venuta meno proprio nei tratti dove si correva più piano. Al contrario appena si provava ad aumentare la velocità la scarpa rispondeva benissimo e dava quella sensazione di effetto molla che ci era stato anticipato in negozio e si scendeva sotto i 4’/km facilmente(e per me farlo in questo periodo non è affatto facile farlo). Quindi per un uso personale penso che questa scarpa sia adatta per correre una gara sui 10km, già credo che in una mezza avrei difficoltà a correrla con questa scarpa. Sicuramente non è adatta per allenarsi in città dove si debba salire e scendere continuamente dai marciapiedi e schivare buche durante l’allenamento, la tomaia è leggerissima e se questo diventa un grande vantaggio in gara, lasciando il piede fresco, forse diventa una grossa pecca per chi non ha la fortuna di allenarsi su piste ciclabili infinite e rischia di slogarsi le caviglie ogni 100 metri.

Veniamo al prezzo, altro elemento fondamentale per decidere se vale la pena prenderle oppure no…

180€

diciamo che non è una scarpa per tutte le tasche.

E ora il momento delle conclusioni…

Le scarpe sono esteticamente belle, ben fatte, appena indossate si ha la sensazione di comodità, camminando sono morbidissime ma non è per questo che sono state fatte. Per la corsa sono ideali in gare dove non bisogna guardare dove si mettono i piedi e, come dicevo, per uno come me che pesa sugli 80Kg non le consiglierei per corse sopra i 10km e sopratutto se si corre a 6’/Km. Se si va veloci il sistema Ultra Boost è fantastico e una mano a guadagnare qualche secondo al km lo da. Il prezzo purtroppo è un po’ proibitivo e per chi corre tanti km(2000 all’anno)diventerebbe una spesa non da poco. Magari sfruttando qualche promozione o sconto diventerebbe più facile scegliere di acquistarle.

Voto finale

7

Questa è un’opinione strettamente personale fatta soprattutto da uno sportivo normale e non professionista.

Una parola anche sull’evento…positivo che ci siano occasioni per provare delle novità insieme a professionisti ed altri runner in modo tale da avere opinioni sempre più varie. Ovviamente questi eventi sono possibili solo in grandi città. Speriamo per noi Spilli di avere altre occasioni per poter partecipare a questo genere di prove. Ah, per chi fosse interessato questo evento si replicherà il 21 marzo.

Qui trovate un video promozionale della scarpa, l’adidas sta investendo molto sul prodotto

invece per chi fosse interessato all’acquisto qui sotto il link allo Store

Adidas Store

Alla prossima…

BaKo

30 e Lode!!!

“E bravo Bako!!!” Ma si dai mi faccio i complimenti da solo…penso di meritarmeli, 30Km yeah!!! Se penso che l’ultima volta che li ho corsi era il 24 febbraio 2013…Maratona delle Terre Verdiane, mi ricordo bene quel giorno, zero gradi, neve, percorso che sembrava tutto uguale, una fatica boia e la consapevolezza dentro di me che non avrei più corso una Maratona.

Ma che freddo faceva

In memory of…Giorgio!!!

E come al solito non ne mantengo una di decisione e oggi in compagnia di altri spilli, che a turno mi hanno accompagnato,  mi sono ritrovato a fare ancora 30km con l’obbiettivo di riuscire a farne 42 il 30 novembre in quel di Firenze. Tutti i giorni mi pongo la stessa domanda:”Ma perché cavolo ti sei iscritto ancora ad una Maratona?”, sinceramente non mi sono ancora dato una risposta ben chiara, diciamo che la più credibile è che volevo tornare a Firenze a mangiare in quella trattoria…si però sta cosa potrei farla anche senza correre prima 42,195Km, ok ma così sarebbe troppo facile…ok corriamola!!! Come si può ben capire sono in totale lotta con il mio “IO”. Anche perché sembrava abbastanza chiaro nella mi mente dopo la Mezza Maratona di Bologna, dove mi sono ritirato al 14° km, che ormai avessi abbandonato lo status di “Runner” per passare definitivamente allo status di “Triatleta”. Pure dopo lo spettacolare weekend a Cesenatico dove ho partecipato ad un olimpico a fine settembre(qua trovate un bel racconto di un amico blogger) sembrava tutto scritto:”Bako sei un triatleta, non di quelli fighi ma nel mucchio ci stai bene”.

Che bello è fare triathlon

Vuoi mettere fare gare al mare…molto meglio!!!

 

E invece eccomi qua ancora nel pieno dei miei dubbi, vabbè intanto metto in cassaforte questi 30km e in panza questo splendido pranzo…tutto meritato!!!

Tutto meritato!!!

La carbonara, il mio ristoro preferito!!!

 

Se sarò ancora un runner o meno lo scopriremo e lo scoprirete il 30 novembre!!!

Alla Prossima

BaKo

Conquisterò il mondo

Non son impazzito, un pochino forse si, ma non del tutto. Non mi sono nemmeno venute manie Napoleoniche, è solo che stamattina dovevo trovare una scusa per aver voglia di correre.

Come tutte le domeniche mattine mi sveglio di buon ora per la solita corsa in compagnia di Giorgio, con la differenza che oggi Giorgio non ci sarebbe stato. La sua assenza è da attribuire ad un infortunio, come dice lui, o dal fatto che la sera prima abbia dato il meglio di se in un noto locale milanese, come testimoni raccontano.

Sta di fatto che avrei dovuto correre da solo…

Dove andare? Quale strada prendere? sono state le domande che mi sono posto mentre il Gps cercava il segnale. Si perché  il problema del runner è la monotonia dei percorsi. Fare sempre lo stesso giro diventa noioso, pensate che ormai mi rifiuto di correre sulle strade dove ho macinato km di allenamento per preparare la mia prima maratona qualche anno fa, giuro non ce la faccio proprio a rifarli. Quindi l’obbiettivo di stamattina era quello di cercare di andare dove non fossi mai passato. Ammetto che Lodi non è per niente una grande città, ma sono soddisfatto per esser riuscito a trovare qualcosa di nuovo da calpestare e conquistare con le mie scarpe.

La soddisfazione e la presa di coscienza della nuova conquista la si ottiene una volta arrivati a casa appena si scarica sul proprio computer la corsa fatta. Vedere quella riga rossa sulla cartina che si muove e passa sulle strade percorse da proprio un senso di conquista. Le migliori sono quelle delle gare in città dove non si corre regolarmente. Io ogni tanto vado a rivedermi le corse fatte a Roma, Verona e pure Milano.

La cosa migliore sarebbe poter vedere le corse di tutti e perché no scoprire che il mondo intero sia stato conquistato dai Runners.

Ci sono altri che invece vogliono conquistare il mondo stando comodamente seduti…

e ci fanno pure i campionati

Un fastidioso ottimismo

TGIF


Canta così la mia “amata” Katy Perry, e mi accodo dopo 5 giorni filati di allenamenti, in vista di un sabato di riposo fisico e di una domenica in cui ancora non ho deciso cosa affrontare, gara ad Orzivecchi, allenamento solitario di un’ora, riposo…
Dopo il tranquillo, ma solo apparentemente, Monday Night estivo, da Martedì fino ad oggi mi sono accodato ai torinesi adottivi Lello e Tommi, seguendo la loro tabella, per cercare di avvicinare il muro delle 3 ore che loro hanno già brillantemente scavalcato.

E quindi Martedì nel tardo pomeriggio sono stati 40 minuti di allenamento lipidico, Mercoledì un circuito composto da skip, andature, squat, affondi e allunghi seguiti da un altro allenamento in scioltezza per 10.5 km e 12 ripetute sui 100 metri nella mattinata odierna.

Come sto? Le gambe sono imballate, tanto, come non lo erano da sempre per quello che mi ricordo, visto che mi sembrava di essere oramai in costante forma. E adesso invece faticano a seguire la testa, mentre i glutei si fanno sentire costantemente, quando mi alzo dal letto, dalla sedia, quando salgo in bici, quando cammino o faccio le scale. Merito o colpa degli squat, i muscoli del posteriore probabilmente erano quelli che più risentivano, esteticamente e non solo, degli allenamenti di quest’anno, della perdita di peso, della nuova forma fisica.

Ecco, se penso adesso a correre una maratona, mi sembra impossibile, a prescindere dal tempo di percorrenza, mi sembra proprio una cosa infattibile, è ciò che mi ronza in testa mentre faccio riscaldamento, mentre fatico sotto questo sole.
Ma Chicago è lontana, anche se non troppo, e io ancora non ho prenotato né volo né alloggio, e quindi mentre sento il richiamo fastidioso delle mie gambe, pedalando in città, sotto sotto mi sento fiducioso, soddisfatto, ottimista. O forse lo dico per tenere il morale alto. Ma poi penso che sto lavorando bene e queste sensazioni non sono sintomi negativi, sono spinte, motivazioni.
E comunque va bene così, c’è tutta un’estate lodigiana per me, Tommi, Lello. Per viaggiare c’è ancora tempo!!!

m.

P.S.: In 10 giorni di allontanamento obbligato dall’iPad, ho letto 3 libri. 2 di questi, a tema sportivo, sono consigliatissimi:
Open di Andre Agassi, la sua vita forzatamente tennistica, le sue sfide con Sampras, con il padre, con se stesso, una lettura interessante, seppure con qualche parte stucchevole, soprattutto per ciò che riguarda le sue due storie d’amore più importanti.
Basket, uomini e altri pianeti di Ettore Messina, diario di una stagione da assistant coach per i Los Angeles Lakers del principale allenatore italiano di basket. Non solo il resoconto di una fantastica esperienza sportiva e umana, ma anche spunti filosofici sulla gestione di un gruppo, sulla leadership sportiva, sulle motivazioni.
E appena iniziato, nomino un terzo libro, La Cina in Vespa di Giorgio Bettinelli, l’ultimo suo viaggio, nei territori dell’Impero Celeste. Una lettura adatta ad un’estate totalmente casalinga.

Facile!

“Ma dai, sotto le 3 ore è facile!” (cit. corridore cremasco, anzi, originario di Gatulì)

Si, come no. A dirlo, sicuro. A farlo, forse. Cioè, è fattibile, ci sono riusciti almeno, e solo in Italia, circa 1800 persone. 

Fatto sta che, comunque, sono parole che spronano. Difatti, stamane mi sono ritrovato sul cavalcavia a fare le ripetute sui 100 metri…in salita!

E però. Anch’io dico che alla prossima maratona l’obbiettivo è quello, però dire che è facile, mi sembra esagerato. C’è pur sempre da corre veloce (dipende dai punti di vista) per 42195 metri.

Apprezzo coloro che sono sicuri di se, sanno dove vogliono arrivare, come centrare l’obbiettivo dopo essersi preparati al meglio. Non nascondo che anch’io voglio arrivare al loro stesso livello.

Per ora, trovo ancora che ci sia uno scoglio, un ostacolo, più o meno sormontabile, da oltrepassare. 

Per la cronaca, la persona che ha proferito la sopracitata sentenza, ha chiuso l’ultima Maratona di Reggio Emilia in 2:58’32”. Con una contrattura al polpaccio e dopo vari contrattempi avuti durante l’ultima settimana prima della gara. Tanto di cappello, spero un giorno di arrivarti vicino, almeno la finirai di prendermi simpaticamente in giro per quanto vado piano.

Ultimo punto: ufficiale, allenamento per la Milano City Marathon iniziato. Se cercate un piano di allenamento, vi consiglio questo, stilato in collaborazione con a rivista Correre, che cercherò di seguire con minuziosità.

A voi la scelta, anzi, pick your poison!

Buona serata, e che Aceto sia con voi!

Immagine

Allego Allenamento MCM 2013

Cold weather always looks worse through a window.

Firenze è oramai un ricordo lontano, un bel ricordo di un weekend con gli spilli, di sensazioni bellissime prima della partenza, di 16 km volati via come nulla fosse con grandi aspettative, ma anche il ricordo di un’occasione che è svanita e una lezione che va ricordata.

E’ il bello e il brutto di una corsa che si prepara nell’arco di mesi, nel mio caso in questione due, bisogna dare tutto in quel momento, solo lì si vedono i frutti di quello che si è fatto prima. C’è la classifica su Maximaratona di Correre, quest’anno, con ancora quasi un mese di gare, ho già perso 55 posizioni, che si aggiungono ai due minuti di troppo con cui ho chiuso i miei 42km, ma in fin dei conti chi se ne frega, l’ultima preoccupazione di uno che ha iniziato a correre con un certo costrutto ben dopo i 30 anni dovrebbe essere la classifica, “…se desideri vincere qualcosa puoi correre i 100 metri. Se vuoi goderti una vera esperienza corri una maratona” diceva Emil Zàtopek, e lui una maratona olimpica l’ha pure vinta! Ci sono anche le foto ufficiali qui, sicuramente belle (anche se quella in cui cammino in Piazza della Signoria è un po’ sconsolante), ma qualcuno può ritenere che 24.50€ per 8 foto o 7€ per una foto singola in digitale sia un po’ esagerato come prezzo. E infine la maglietta regalo della asics marchiata FirenzeMarathon, seppure a mio avviso un po’ anonima, carica particolarmente le gambe e il fiato durante gli allenamenti!

Ma restano anche i 4 minuti che mi sono ritrovato in più sul groppone al traguardo, e un po’ sotto sotto continuo a rimuginare su quello che ho sbagliato, su come sarebbe potuta andare. In questi giorni abbiamo avuto modo di correre nuovamente assieme nel classico mondaynight degli spilli, in 4, in versione total black, come ninja, per evitare di imbatterci in Ale, depistato con un fine stratagemma messo in piedi dal Bako e dallo Zaffo, se lo meritava Ale, la settimana scorsa non ha completato il suo impegno di recensore musicale degli spilli, fargliela pagare era il minimo!!! Ale, ricordati, noi spilli un po’ vendicativi lo siamo!!!!
E abbiamo anche avuto modo di trovarci a mangiare, come l’anno scorso, per festeggiare i risultati sportivi, per festeggiare le vecchie, le nuove amicizie, per recuperare, solo qualcuno, dalle privazioni culinarie di mesi di preparazione! E infine, ultimo, ma non in ordine di importanza, per rileggere i pronostici pre-gara sui risultati degli spilli… e qui i nodi sono venuti al pettine!!!
Io lo so di non essere stato particolarmente costante nella preparazione, ci sono stati due viaggi a fusi orari distanti, c’è stata un po’ della mia solita pigrizia, ma c’è stato anche un buon recupero, un crescendo nelle prestazioni, nel morale, nelle gambe, nella testa. Avevo buone sensazioni, anche se poi in parte disattese… ma non mi aspettavo di leggere un così forte pessimismo nei miei confronti!!!Mi danno del competitivo, e credo che sia vero solo in parte… ecco questo è il momento in cui devo ammettere di esserlo! Qualcuno pensava avrei corso in 3h35′, qualcuno che sarei arrivato dietro al Bako (non offenderti Roby, ma puntavo maggiormente sulle mie ginocchia originali e sull’esperienza dell’anno precedente), qualcuno addirittura credeva che avrei terminato in 3h37′ e dietro al Bako… se così fosse stato, avrei ritenuto la mia esperienza fiorentina un totale disastro!!! E se credessi in maniera assoluta nell’amicizia, probabilmente mi sarei trovato a rompere quello che è un rapporto giovane, ma forte e soddisfacente (niente di ambiguo Elena e Zaffo, sotto altri aspetti Lello resta sempre tutto vostro!)

Ma la cosa positiva di questi pronostici che mi sottostimavano è che mi stanno dando un ulteriore motivo per non smettere di correre, mi permettono di allontanare il down post-maratona!
Oggi, tra un allenamento dei bambini e l’altro, spinto anche dalla bella giornata soleggiata, con un freddo pungente ma non fastidioso, sono uscito per una corsa, senza un vero programma. Avevo un’ora di tempo, più o meno, e non volevo stare fermo per il terzo giorno consecutivo, e mi sono deciso per 8 km, come sempre idealmente corsi a 4’40″/km. E come sempre alla partenza non mi so dosare. Corro il primo km lungo la ciclabile che da casa mia porta al palazzetto dello sport in 4’14”, ma ho il tempo, il piacere di guardare i palazzi che si riflettono alla luce del tramonto sugli specchi della struttura esterna della piscina di nuova costruzione, il pensiero viaggia a idee fotografiche, a racconti della sera prima, di foto con tempi di posa di ben due anni, di come il panorama di tutti i giorni viene cambiato dalle nuove costruzioni e come sia difficile ricordarsi quello che era prima. E intanto sono già al secondo km, le gambe vanno, il fiato non mi lascia indietro e il paesaggio si è trasformato nei campi pianeggianti di alberi oramai spogli o con qualche sporadica foglia rossa, e nella mia testa si fa strada il video di Luce di Elisa, con lei e Pasotti che si rincorrono in un bosco. Non ascolto musica quando corro, ma spesso mentalmente canto una canzone durante gli allenamenti o le gare, mi tiene compagnia quando sono da solo, senza distrarre troppo la concentrazione dal passo, dal respiro.


La ciclabile per San Martino in Strada non offre particolari bellezze, in questo pomeriggio di alcun tipo, ma è pianeggiante e mi permette di tenere un passo costante, sono a 4’15” al terzo km e mi dico che vale la pena tenere questo passo ancora fino alla fine! Il giro di boa è un po’ complicato, finisce la ciclabile, c’è l’attraversamento di un cavalcavia e sono quasi al quarto km, quindi torno indietro, rifaccio lo stesso pezzo un paio di volte e la media si alza, il quinto km è il più lento, a 4’28”, ma non voglio mollare e le gambe riprendono a girare anche se questa volta il vento è contrario e si nota, a differenza dell’andata. Ma ci sono, ho voglia, corro il 6° a 4’06”, mi faccio forza e mantengo la media costante, per chiudere gli 8 km abbondanti in 34’05”, a 4’15” precisi! Sono soddisfatto! E’ un buon allenamento, per le mezze maratone dei primi mesi del 2013, voglio correrne una sotto l’ora e trenta, è un traguardo che altri spilli hanno raggiunto e a me manca, e qui esce fuori la competitività!

E sarà un caso, ma gli allenamenti di minibasket dei bambini, dopo questa corsa, sono i migliori che abbiamo fatto quest’anno, più motivato io, più motivati l0ro, è così che deve andare!

M.

P.S.: Il titolo forse non c’entra molto, ma l’ho letto su un motivational di Nike Running e mi piaceva citarlo!