Non ci sarò…

Il pettorale è rimasto là, non sono nemmeno andato a ritirarlo, non avrebbe avuto senso. In questo momento quasi mi irrita vedere la gente che corre, è solo invidia la mia sia chiaro, ma quando non puoi correre tu, vorresti che nessun altro lo possa fare.

Ho provato a non dare retta, come sempre, alla vocina del mio ginocchio che insiste da anni a non farmi correre ma stavolta ha vinto lui. Anche perché qua si parla di maratona e con la regina delle corse  non si scherza. Troppo il dolore, quello fisico si intende, si fa sentire gia al primo passo, intenso e non sopportabile. quindi fin troppo facile la scelta di lasciare stare. La cosa che mi preoccupa è che, anche se piccolo, dovrò con molta probabilità dover effettuare ancora un intervento al mio ginocchio, sarebbe il 4°, giusto per legittimare il nome di questo blog.

L’unica cosa positiva è che in fondo io oltre che runner sarei (forse meglio dire “ero”) un triatleta e il mio ginocchio mi ha concesso di poter fare gli altri due sport(il nuoto e la bici), quindi mentre agli altri Spilli (Cek,Tommy e Lello) sale la tensione pre gara(cavolo se mi manca quella sensazione), io mi rilasso con una bella uscita in bici…

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Lago d’Iseo

Comunque domani è vero non ci sarò a correrla fisicamente, ma sarò comunque sul percorso e la correrò mentalmente con gli altri Spilli, cercando di farmi trovare puntuale al 21°Km per passargli i gel… a proposito fatemeli preparare nello zaino prima che me li dimentichi a casa!!!

In bocca al lupo Spilli…

…e a tutti quelli che domani alle 9:30 partiranno per la loro grande avventura chiamata MARATONA

BaKo

 

A volte ricomincia…

Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del famoso e odiato “Piano di allenamento” per poter arrivare in condizioni, spero decenti, alla Milano City Marathon.

Ormai manco da troppo tempo alla partenza di una qualsiasi competizione, pensare che l’ultima volta in cui mi trovavo ad una gara era forse all’evento sportivo più importante della mia vita. Doveva essere l’inizio di una serie di nuovi stimoli e nuove sfide, invece, complici drastici cambiamenti nella mia vita, mi sono ritrovato a corricchiare ogni tanto, zero voglia di fare fatica, la bici chiusa in cantina e la piscina lontana dai miei interessi.

Ma non sono fatto per stare sul divano e quindi preso da un momento di coraggio (i 5kg di peso messi su in questo periodo mi hanno aiutato ad averne) mi sono iscritto alla gara che di più odio al mondo: La Maratona.

Qui nasce spontanea la domanda: “Ma perchè?”

Ovviamente non ho una risposta

L’unica cosa che so è che mi sono preso questo impegno e quindi è giusto rispettarlo. A differenza di tutte le altre volte però ho bisogno di qualcuno che mi obblighi a farlo e quindi mi affiderò ad un “Piano di allenamento”. La cosa giusta, come altri Spilli e atleti seri fanno, sarebbe quella di rivolgersi a centri specializzati, ma l’idea di farmi insultare da un essere umano nel momento in cui salterò qualche allenamento non mi ispirava. Quindi dò fiducia a quello che My Asics mi consiglia, forse perchè mi fa partire veramente piano e in questo momento ritengo sia la cosa migliore.

Mamma mia che scansafatiche che sono diventato…ma la speranza che la voglia di far fatica torni c’è, quindi diamo inizio a questa nuova sfida.

Comunque qualsiasi consiglio su quale programma applicare alla preparazione di una maratona è ben accetto, quindi non fate i timidi, dita sulla tastiera e scrivete

BaKo

Ho cambiato idea…

Lo ammetto, mi sono ricreduto.

Faccio parte di quelli che erano contro la scelta di Linus di togliere la parte competitiva della Deejay Ten. Per come aveva gestito il podio l’anno scorso(premiati tre che non avevano diritto di essere sul podio), trovavo la scelta di quest’anno un ripiego all’errore commesso. Invece no, trovo la scelta giusta vedendo sopratutto le ultime novità introdotte dalla FIDAL per poter partecipare a gare competitive. Io questa’anno la DeejayTen l’ho corsa il lunedi sera da solo tra le strade della mia campagna(ovviamente con la maglietta ufficiale) perchè domenica per motivi vari non sono potuto andare alla partenza.

DeeJay Eleven

Però hoi visto foto, letto commenti, sentito opinioni e tutti sono stati entusiasti per questa “festa” del running, perchè tale alla fine era: 25.000 corridori più o meno seri che si sono sparati 10km in compagnia per le vie del centro di Milano. Poi bravi quelli del Nike Running Club che hanno organizzato un bellissimo sistema di pacer(leggete qua oppure guardate qua l’esperienza del Cek),

Tutto alla faccia della FIDAL che invece di avvicinarsi al runner “amatoriale” sta facendo di tutto per dar vita sempre di più a queste forme di gare. Per chi non lo sapesse ancora dal 1° giugno 2016 per partecipare ad una gara FIDAL bisognerà obbligatoriamente essere tesserati con la Federazione (ad una società o tramite Runcard). Leggendo vari articoli sul web quasi tutti sono concordi che a rimetterci sarà appunto il runner “amatoriale” che dovra per forza iscriversi ad una società per partecipare anche solo ad una gara all’anno(ora si pagava il famoso “tesserino giornaliero”) e quindi spendere molto di più. Sotto la nota informativa rilasciata dalla FIDAL che va a cambiare anche la gestione dell’organizzazione di 1/2 Maratone e Maratone che non potranno essere più a livello regionale e provinciale(non ne capisco il perchè)

FIDALVedremo se alla fine avrà ragione la FIDAL o quelli come Linus, ad oggi vince facile il secondo, 25.000 partecipanti ad una 10km FIDAL non si sono mai visti!!!

BaKo

Il lato destro

Io e il mio lato destro ultimamente non andiamo d’accordo. Per fortuna mi è stato concesso di avere tutto doppio…gambe, braccia, occhi. Ma il mio lato destro sta combattendo per non farmi fare sport. La caviglia è dolorante, la mia anca scricchiola, il ginocchio lavora male, la spalla non mi fa nuotare bene. Ma c’è una cosa che il lato destro non ha per vincere questa battaglia: il CUORE, quello sta a sinistra e non ha intenzione di smettere di battere per lo sport che faccio!!! Mi dispiace per te lato destro.

  

 

Insonnia

Sono le 3:00 di notte e grazie alla signorina delle pulizie che mi ha gettato accidentalmente le pastiglie per dormire (colpa mia che le avvolgo in un minuscolo pezzo di stagnola) mi ritrovo sveglio causa l’adrenalina della gara(guarda qua)…ok un po’ colpa anche della birra!!!
Me ne sto qua nel lettino a rivivere la gara con gli occhi e ricordarmela bella, a riviverla con le gambe e ricordare che é stata faticosissima, ma la cosa che mi gira per la testa è questa domanda:”Ma Bako, 5 anni fa, quando hai deciso di smettere con il basket, avresti mai pensato che un giorno saresti stato un finisher in un IronMan 70.3?”
Dopo un vita passata sul parquet di una palestra al chiuso mai è poi mai avrei pensato che in un futuro nemmeno troppo lontano avrei preso parte e finito una gara dove bisogna nuotare 1900m, pedalare per 90km e infine correre una mezza maratona(21km).
La cosa ancora più strana poi é stato farlo nuotando in mare(cosa che non faccio mai visto che a Lodi il mare non c’è), pedalare su un percorso con 1000 metri di dislivello(cosa che a Lodi e dintorni puoi incontrare giusto qualche cavalcavia) e iniziare a correre alle 16:15 di un caldissimo pomeriggio di giugno(ecco a Lodi te li trovi anche li i pomeriggi roventi, ma io corro alle 6:00 di mattino)
Sta di fatto che sono Felice, tanto, ho un sorriso stampato sulla faccia che mi é apparso appena tagliato il traguardo, appena lo speaker ha pronunciato il mio nome seguito dalla parola “finisher” e credo mi rimarrà per molto e molto tempo. A ricordarmi della mia piccola impresa ci sarà anche la medaglia e la t-shirt con la scritta”finisher” e sorriderò felice ogni volta che le vedrò.
In queste gare non conta il tempo finale, conta finirle!!!
Il weekend é stato bello, la compagnia di Michele fondamentale e non smetterò mai di ringraziarlo per avermi ascoltato in mille discorsi sul triathlon(lui che é un runner D.O.C.), rinunciando pure ad allenarsi per seguire la mia gara. Un grazie anche alla proprietaria del B&B L’Ancora che ci ha trattato benissimo(stamattina a colazione gli svuoterò la dispensae non lo sa ancora), ve lo consiglio se passate dalle parti di Montesilvano. Ma di questo e delle altre cose successe in questi giorni ve ne parlerò più avanti
Ora dovrei provare a dormire, domani si torna a casa, stanchi, con un sorriso stampato sulla faccia e la consapevolezza di aver alzato ancora l’asticella dei propri limiti.

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Bako

La serata NO

Ci sono segni che ti dovrebbero far capire che quella sera(questa sera) sarebbe meglio passarla sul divano. Ma no, li ignori perché la voglia di fare sport è più forte, perché la paura di non essere pronto per quel giorno(si, quel Giorno) è tanta o forse perché un po’ ti piace sfidare quei segni.

Sta di fatto che stasera dovevo pedalare, a dir la verità era ieri il giorno della bici ma un improvviso temporale ha fatto si che si corresse, ma stasera no, cascasse il mondo avrei pedalato. E così è stato: 4,30Km di ottimo allenamento!!!

Ma andiamo con ordine:

  • ore 17:25 un’occhiata veloce ai vari siti meteo, tutti allertano per forti temporali attorno alle ore 20
  • ore 17:30 scappo dall’ufficio fregandomene dei minuti(tanti) da recuperare per essere il più velocemente possibile in sella
  • ore 17:32 sono davanti alla mia auto e con grande entusiasmo incomincio ad inveire sui due simpatici automobilisti che mi hanno incastrato la smart lasciandomi 1cm esatto sia davanti che dietro, a farmi compagnia nel simpatico gioco delle parolacce una graziosa vecchietta che coglie l’occasione per inveire pure lei dandomi supporto morale. Purtroppo la cosa non serve a far smaterializzare le auto e mi tocca andare a casa a piedi
  • ore 17:45 sono a casa(ok lo ammetto sono viziato e lavoro vicino a casa) e mi cambio rapidamente, il cielo nel frattempo inizia a scurirsi, ma io ci credo ai meteorologi moderni…hanno detto alle 20
  • ore 18:07 sono in sella e parto per il mio allenamento in direzione “Lontano da quei nuvoloni che stanno arrivando”
  • ore 18:15 la gomma posteriore decide che voleva farla finita e con sonoro POOM, scoppia
  • ore 18:25 la gomma è come nuova e posso ripartire
  • ore 18:25:45 con spirito di emulazione anche la nuova camera d’aria decide che è il momento di scoppiare(ok forse qua c’entro io che sono impedito a sostituirle)
  • ore 18:30 dopo aver ripetuto alla mia ruota le stesse parolacce tirate ai due simpatici automobilisti decido di chiamare qualcuno e farmi venire a prendere
  • ore 18:31 il cielo, sentendosi chiamato in causa dal mio continuo inveire sia alla ruota che ai due simpatici automobilisti, decide di scaricare tutto il suo carico sopra la mia testa, mettendoci pure fulmini e raffiche di vento
  • ore 18:35 inizio ad essere bagnato, un signore in auto mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io in modo tranquillo:”non si preoccupi stanno venendo a prendermi!!!”
  • ore 18:40 inizio ad essere molto bagnato, un ciclista passa e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io in modo meno tranquillo:”non si preoccupi stanno venendo a prendermi!!!”
  • ore 18:46 ok sono fradicio e ho freddo, passa pure un collega, in scooter, e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Io per nulla tranquillo:”non preoccuparti stanno venendo a prendermi!!!”
  • ore 18:55 sono ibernato e passa un trattore e il conducente mi chiede se ho bisogno di aiuto. Non ho nemmeno la forza di rispondere, faccio giusto il gesto che è tutto Ok, ma dentro me sto inveendo ancora contro i due simpatici automobilisti
  • ore 19:00 vengo raggiunto dai soccorsi(come al solito la viabilità di Lodi mostra tutta la sua fluidità con il temporale), carico la bici e metto il riscaldamento a 30°
  • ore 19:05 smette di piovere e c’è pure l’arcobaleno
  • ore 19:20 sono sotto la doccia bollente
  • ore 20:00 esco dalla doccia bollente(l’unica cosa positiva della serata)
  • ore 21:00 esco a piedi e vado a recuperare l’auto
  • ore 22:30 la macchina è ancora la e io sto ancora tirando parolacce ai due simpatici automobilisti

BaKo

Vecchi ricordi e strane distanze…

Era l’11 settembre 2011, in quel giorno affrontavo forse la mia peggior avventura sportiva…correre la prima Maratona.  Non sto a dirvi i motivi del per cui mi trovai a correre quella maratona, forse perchè ancora oggi non li conosco veramente , sicuramente c’entrava  il ginocchio, quello con gli Spilli.

Sta di fatto che domenica mi sono ritrovato ancora su quelle strade, fatte al contrario, distanza diversa ma sempre lì affacciato sulla sponda Ovest del Lago d’Iseo. C’era da correre la Sarnico-Lovere gara di 26km(che poi sono 25 e qualcosina).

Ecco qua i miei primi dubbi sulla griglia di partenza:

  • “Come cavolo si corre una 26km?”;
  • “La faccio al ritmo della mezza maratona?” Si può fare ma ci sono 5km in più da correre…
  • “La corro come una 30km?” Vabbè, però poi arrivo che sono ancora fresco e mi sento in colpa con la parte competitiva che c’è in me…

Questo è quello che mi frullava nella testa prima di partire, oltre ad altre mille indicazioni, numeri, ritmi e suggerimenti che mi vengono dati da amici e atleti per far si che la mia preparazione all’IronMan 70.3 sia la migliore.

Ma si sa, io dell’atleta ho ben poco quindi, appena parto, faccio andare le gambe e penso a divertirmi. Il 1° km passa, il 2° pure, il 3° vien da se e qui la mia testa ha deciso che era un buon giorno per faticare e arrivare velocemente al traguardo. Allora chiariamo…velocemente per me… dando due numeri passo ai 10km in 40’43”, ai 21km in 1h27′(in linea con i miei tempi di questo periodo) e chiudo in 1h43’59″(che fa figo se dici che erano 26km, ma l’ho ammetto erano 750m in meno).Comunque lasciando da parte i numeri, di cui non posso essere nient’altro che soddisfatto, la cosa bella di questa gara è stato ripensare al contrario quei primi 26km di quella maledetta maratona.

Pensavo di aver cancellato tutto e invece mentre ripercorrevo la strada mi sono venuti in mente tutti gli attimi di quella gara e sopratutto come, da allora, sia cambiata la mia testa, la mia voglia di far fatica e pure il mio passo. Forse questa mia presa di coscienza ha fatto si che quei (quasi) 26km passassero in modo gradevole e rilassato, godendo del paesaggio e non facendosi prendere dal panico nei tratti di galleria completamente al buio (Complimenti ai vandali responsabili del gesto, ma anche questa volta abbiamo vinto noi runner).

L’arrivo al porto di Lovere è una grande emozione, basta poco: un tappeto, due ali di folla che ti applaudono e la medaglia che ti aspetta…

Finish Line

Finish Line

Medaglia Medaglia Medaglia

Medaglia Medaglia Medaglia

 

Giusto per fare un salto nel passato, questa foto risale proprio a quella maratona, sembra una vita fa, meno capelli, meno barba, molto meno “colore” sulla pelle e gli “Spilli del Ginocchio” che da li a poco sarebbero nati…

Maratona dell'acqua '11

Maratona dell’acqua ’11

La colonna sonora di questo mio viaggio in solitaria al lago(nessuno spillo mi ha accompagnato, ma per l’anno prossimo uno l’ho trovato) è stata gentilmente ispirata da Michele, che, grazie al suo regalo di Natale sfruttato settimana scorsa, mi ha dato la possibilità di ascoltare dal vivo un gruppo con 20 anni di ritardo e che da quella sera ascolto in ripetizione, sopratutto questa..

Prepararsi alla Pasqua

Ed è arrivata anche la Pasqua…

Per un runner/triatleta è un’altra di quelle prove durissime da superare(meno del Natale sia chiaro), ma rimane sempre una due giorni alimentare che può creare grossi problemi allo stato di forma.

Io di certo non mi tiro indietro a tavola, però per evitare sensi di colpa questa settimana ho fatto un po’ di sport…

Via Crucis dello Sport

Via Crucis dello Sport

Senza dimenticarsi della parentesi cestistica con Michele  mercoledì sera!!! (leggete qui)

Se pensiamo a domani mattina poi, non è detto che non si faccia nulla, giusto per santificare sportivamente la Domenica.

Intanto oggi pomeriggio occasione per farsi gli auguri e di certo non ce li facciamo stando fermi!!!

Buona Pasqua di corsa...

Buona Pasqua di corsa…

 Quindi Io, Gli Spilli nel Ginocchio e i Sarzana Running Team vi auguriamo

BUONA PASQUA!!!

Il test allo Spillo

Questa volta niente scarpe nuove da testare o valutare… sono proprio io quello a cui hanno fatto un Test!!!

Come raccontavo qua,

ho avuto qualche problema di “voglia di correre” un mesetto fa, dove appunto non mi ero presentato alla partenza della Romeo&Giulietta Half Marathon di Verona.

Forse era solo stanchezza, un po’ di stress, sta di fatto che le mie pulsazioni cardiache a riposo erano un po’ variabili…

Ok…adesso molti mi daranno per matto, un po’ anche il mio medico, perché mi sono presentato dal dottore lamentandomi di avere 55/60 bpm durante la notte.

Per uno che normalmente a riposo ha una frequenza di 34 bpm quelle 60 mi distruggevano…

Quindi si è deciso di fare una serie di esami, in previsione anche dell’impegno fisico a cui sarò sottoposto fino a metà giugno per preparare il 70.3 di Pescara.

Primo passo un bel cardiogramma dinamico

Cavi e adesivi ovunque

Cavi e adesivi ovunque

24h con attaccato una macchinetta che monitorava il cuore in qualsiasi momento.

Il problema principale però è che la voglia di correre nel frattempo mi è tornata e, nonostante non avessi ancora una risposta medica, mi son fatto due belle mezze maratone, tutto sommato andando anche forte…

La prima alla Brescia Art Marathon

Bella gara e maglia

Bella gara e maglia

e questa domenica insieme a Michele(leggi qui) alla StraMilano Half Marathon

Spilli Metal

Trova gli Spilli Metal

Direi che anche senza la conferma medica (tranquilli ieri il dottore mi ha visitato) posso dire di essere tornato a posto e la voglia di correre aumenta di giorno in giorno…

Di altro genere invece è il test a cui sono stato sottoposto nel dopo gara…

Provare per la prima volta la cucina giapponese

Temaki

Temaki

Che dire, sopravvisuto son sopravvissuto, il sapore pure gradevole, ma un bel piatto di carbonara non lo batte nessuno…

Viva il made in Italy!!!

Alla prossima…

BaKo