Il lato destro

Io e il mio lato destro ultimamente non andiamo d’accordo. Per fortuna mi è stato concesso di avere tutto doppio…gambe, braccia, occhi. Ma il mio lato destro sta combattendo per non farmi fare sport. La caviglia è dolorante, la mia anca scricchiola, il ginocchio lavora male, la spalla non mi fa nuotare bene. Ma c’è una cosa che il lato destro non ha per vincere questa battaglia: il CUORE, quello sta a sinistra e non ha intenzione di smettere di battere per lo sport che faccio!!! Mi dispiace per te lato destro.

  

 

30 e Lode!!!

“E bravo Bako!!!” Ma si dai mi faccio i complimenti da solo…penso di meritarmeli, 30Km yeah!!! Se penso che l’ultima volta che li ho corsi era il 24 febbraio 2013…Maratona delle Terre Verdiane, mi ricordo bene quel giorno, zero gradi, neve, percorso che sembrava tutto uguale, una fatica boia e la consapevolezza dentro di me che non avrei più corso una Maratona.

Ma che freddo faceva

In memory of…Giorgio!!!

E come al solito non ne mantengo una di decisione e oggi in compagnia di altri spilli, che a turno mi hanno accompagnato,  mi sono ritrovato a fare ancora 30km con l’obbiettivo di riuscire a farne 42 il 30 novembre in quel di Firenze. Tutti i giorni mi pongo la stessa domanda:”Ma perché cavolo ti sei iscritto ancora ad una Maratona?”, sinceramente non mi sono ancora dato una risposta ben chiara, diciamo che la più credibile è che volevo tornare a Firenze a mangiare in quella trattoria…si però sta cosa potrei farla anche senza correre prima 42,195Km, ok ma così sarebbe troppo facile…ok corriamola!!! Come si può ben capire sono in totale lotta con il mio “IO”. Anche perché sembrava abbastanza chiaro nella mi mente dopo la Mezza Maratona di Bologna, dove mi sono ritirato al 14° km, che ormai avessi abbandonato lo status di “Runner” per passare definitivamente allo status di “Triatleta”. Pure dopo lo spettacolare weekend a Cesenatico dove ho partecipato ad un olimpico a fine settembre(qua trovate un bel racconto di un amico blogger) sembrava tutto scritto:”Bako sei un triatleta, non di quelli fighi ma nel mucchio ci stai bene”.

Che bello è fare triathlon

Vuoi mettere fare gare al mare…molto meglio!!!

 

E invece eccomi qua ancora nel pieno dei miei dubbi, vabbè intanto metto in cassaforte questi 30km e in panza questo splendido pranzo…tutto meritato!!!

Tutto meritato!!!

La carbonara, il mio ristoro preferito!!!

 

Se sarò ancora un runner o meno lo scopriremo e lo scoprirete il 30 novembre!!!

Alla Prossima

BaKo

Che bello è fare triathlon!!!

Parto dalla fine…

Taglio il traguardo, stremato, felice, cerco da bere, trovo quello che ha parcheggiato la macchina dietro di me(noi), lo guardo, lo saluto, gli chiedo:”com’è andata?”, lui sorride e mi dice:”bene, 38° e tu?”, io rispondo “Boh, forse sono sotto le 2h20′”, lui:”Grandissimo ottimo risultato!!!” e sfoggiando un sorriso a mille denti(cacchio ne aveva tantissimi) mi dice:”Che bello è fare triathlon!!!”

Guardando le foto, secondo voi ci siamo annoiati?

Pre Gara

Pre Gara

Tutti in Body

Tutti in Body

Stremati ma felici

Stremati ma felici

Ecco dopo che vi siete viste e riviste e straviste le foto di questi tre bei triatleti passiamo alla cronaca della giornata…

Come avete visto nelle foto non ero solo, a farmi compagnia in questa avventura c’era l’ormai solito compagno di gare Massimo e il detentore di svariati titoli di campione di “Zona Cambio”… Vittorio (Giuro è la persona con più gadget da T1 e T2 che io abbia mai visto!)

Luogo di designato per la gara: Sirmione , la gara: l’ormai famoso Garmin Trio Sirmione

Questo di Sirmione era il primo dei tre olimpici a cui ho deciso di partecipare quest’anno, ma solo il secondo della mia giovane carriera di triatleta(il primissimo lo avevo fatto qui: 1/2).

Quindi, come a quasi tutte le gare a cui partecipo, mi ritrovo con la sensazione della “prima volta”, una sensazione che mi fa vivere ogni istante della gara, dalla preparazione della zona cambio fino al traguardo, come una novità da doversela godere fino in fondo.

La particolarità di questa gara che le zone di transizione sono due ben distinte e lontane tra loro, la T1(cambio nuoto/bici) vicina al castello e al traguardo finale, la T2(cambio bici/corsa) più fuori città.

La partenza della prima batteria(donne) è fissata per le 16 e dal a poco sarebbero partiti anche tutti gli altri atleti. Io e Massimo siamo in 3° batteria mentre Vittorio in quanto non più giovanotto è partito subito dopo le donne e un 15′ prima dei super atleti della 1° batteria maschile.

Il percorso a nuoto è stato fantastico, se lo dico io che normalmente soffro di attacchi di panico in acqua, posso garantirvi che è stato veramente bello soprattutto il passaggio nel canale del castello Scaligero che ci ha fatto passare da un lato all’altro della penisola. Sarà stato lo splendido percorso e la frase che mi son ripetuto in testa durante la frazione natatoria che mi hanno aiutato ad uscire in 28′ minuti. Da li di corsa a prendere la bici e partire per i 40Km da fare in bici. La frazione in bici è sempre un terno al lotto ti può andar bene e ti trovi in un bel gruppetto, ti può andar male e ti li fai da solo…a me è andata benissimo, dopo 10 km tra prendi quelli davanti e ti fai prendere da quelli dietro mi sono ritrovato a fare i restanti 30km in un gruppetto di 40 ciclisti. Fin qui quindi tutto bene, pure il cambio in T2 è stato rapido e mi son ritrovato a correre, la frazione che a me dovrebbe venire meglio. Così è stato, nonostante l’umidità e il gran caldo abbiano rovinato un po’ i programmi che mi ero messo in testa. Ma chissenefrega ero li che mi stavo divertendo e stavo pure facendo una buona gara. La presenza di pubblico ha reso la fatica più sopportabile e come al solito non mi sono tirato minimamente indietro quando c’era da dare il “cinque” ai bambini presenti a lato del percorso, sia chiaro…mi diverto più io di loro!.

Dopo aver fatto tre giri del percorso entro nella corsia del traguardo e ai lati vedo un casino di gente che applaude e ti incita per affrontare gli ultimi metri di gara come se fossi il vincitore, posso garantirvi che avevo la pelle d’oca, è stato un momento che in altre gare non avevo mai provato.

Pensandoci bene quella sensazione di vittoria era gusto che la provasse qualsiasi atleta avesse tagliato il traguardo quel giorno!!!

Stremato, felice e un orologio che segnava 2h18’25”, forse anche troppo bello come risultato per un mezzo atleta come me!!!

Anche perche adesso è dura da migliorare…ma ci proverò quello è sicuro!!!

Finisher

Finisher

BaKo

Sereno variabile…

Sabato 14 giugno…non so ancora bene per quale motivo ma mi sono ritrovato iscritto a due competizioni nello stesso giorno!!!

La prima: Triathlon Sprint di Nibbiano in Val Tidone partenza alle ore 13:00

La seconda: Energizer Night Run a Milano partenza alle ore 21:30

Nonostante la cavolata della doppia iscrizione, il tutto sembra fattibile anche grazie ai miei due compagni di avventura: Massimo per la parte triathlon e Giorgio per la corsa serale.

La cosa che mi preoccupa però più di tutto non è la gestione logistica delle gare ma bensì le previsioni meteo. Addirittura il sito IlMeteo.it mi invia una mail il giorno prima avvisandomi della presenza per il sabato di: Acquazzoni, Nubifragi, Tempeste Tropicali e possibili invasioni aliene nella zona della Diga del Molato(Luogo di partenza della gara di triathlon). Se lo scopo della mail era allarmarmi…ci è riuscito alla grande!!! Mi spiego meglio…Non ho mai usato la bici da corsa con la pioggia e l’ultimo dei miei desideri era sperimentarlo in gara, soprattutto questa gara, dove l’anno scorso ci ho lasciato una gomma per colpa di una buca e dove il percorso si presenta con molti sali e scendi.

Ma per fortuna siamo nel 2014 e grazie ai grandi passi che la scienza e la tecnologia hanno fatto negli ultimi decenni ad aspettarmi sul luogo della partenza c’era questo meteo

Meteo

Non ne azzeccano più una…

La vista del lago e della bella giornata hanno tolto qualsiasi tensione che avevo accumulato i giorni precedenti e alle 13:00 in punto sono nel lago con la muta pronto a partire e soprattutto a divertirmi. La cosa positiva è stata che mi sono rilassato talmente tanto a tal punto che la partenza della frazione nuoto, la quale normalmente mi crea attacchi di panico per la troppa gente, sia passata senza neanche accorgermene e in meno di 12′ ero fuori dall’acqua, cosa mai accaduta. Ad aspettarmi nella T1 c’era una novità….le scarpette attaccate ai pedali!!!

Pedali

Riuscirò a non cadere?!?!

Per i triatleti la cosa delle scarpe già attaccate è probabilmente una sciocchezza…ma io non sono un triatleta!!!

Risultato: prima che uscissi dalla zona cambio gli elastici erano saltati quindi non ho potuto fare il figo come i veri triatleti, però nel complesso ho guadagnato tempo rispetto alla solite volte!!!

Pedalo pedalo pedalo…e qui perdo tempo rispetto a molti, si vede che non sono abituato a percorsi ondulati, il massimo delle salite che faccio in allenamento sono i cavalcavia dell’autostrada o qualche salitella nelle colline vicino a casa. Qui Massimo, con cui ero uscito insieme dall’acqua ma che avevo staccato in T1 mi riprende e mi supera!!!

Capendo che è inutile tentare di strafare prendo il mio ritmo tranquillo e porto a casa la frazione in bici con le gambe che ancora stanno bene potendo così dare di più nella corsa dove in effetti sono più allenato e abituato alla fatica.

Il caldo delle 14:00 si fa sentire e come dalle previsioni meteo che mi hanno allarmato mi ritrovo sotto ad un acquazzone…ah no scusate erano solo le docce messe sul percorso per dare refrigerio a noi partecipanti!!! Il tracciato della corsa prevedeva il passaggio per ben due volte proprio sopra la diga, momento molto bello, l’importante è che non soffriate di vertigini…Bako non guardare sotto, non guardare sotto!!!

Anche questo sprint lo abbiamo portato a casa, soddisfatto per il risultato(Sempre meno quelli davanti e di più quelli dietro) e soprattutto perché inizio a divertirmi sempre di più.

Complimenti a Massimo per l’ottimo risultato, per il passaggio e per la birra

The Finisher

The finisher

Bene la prima è andata, di corsa sulla via del ritorno, ore 17:30 varco la porta di casa…

Disfa la borsa, lava la muta, altra doccia, un piatto di pasta prepara l’altra borsa e via alle 19:00 in punto sono sotto casa di Giorgio per salire su a Milano.

Ecco forse qui i meteorologi ci hanno azzeccato, infatti mentre ci avviciniamo sempre di più al capoluogo lombardo, le nuvole sopra di noi assumevano forma e colori sempre più minacciosi.

Ecco qui sotto troverete il riassunto del riassunto dell’Energizer Night Run ’14

Si è svolta all'interno della mia smart

La gara si è svolta all’interno della mia smart con luci, pizza e birra!!!

Evviva Bernacca!!!

Prepararsi ad un’altra prima volta

Come dice qualcuno, questo è il mio periodo migliore dell’anno, quello dove mi diverto veramente a fare sport, a fare fatica, a fare di tutto e di più. E’ la stagione del triathlon.

Passo le mie giornate nell’attesa del momento per fare un allenamento. Non ho piani di allenamento precisi, è il mio corpo che decide cosa fare per migliorarsi e lascio a lui le decisioni. A volte capita di uscire all’alba a correre o in bici e ritrovarsi alla sera in vasca a nuotare o a correre ancora, oppure uscire in bici e una volta rientrati infilarsi le scarpette e incominciare a correre, capita anche di andare in bici a nuotare e poi via a pedalare per un po’ di km. Pensate alla dipendenza che crea la corsa…ecco ora moltiplicatela x 3!!!!

L’ultima volta che avevo scritto di Triathlon era per raccontarvi la mia prima esperienza con una muta, invece ieri ho partecipato, come l’anno scorso, al Campus Triathlon Sprint di Parma. Nel mezzo però ci sarebbe da dire di un’altra mia prima volta, quella del nuoto in acque libere. Avevo omesso di raccontarla per volontà forse perché quel giorno me lo ricordo meno per il nuoto ma di più per il fatto che mi sono ritirato per colpa di una foratura!!!

Ma è proprio per colpa di quella foratura che i miei allenamenti si sono intensificati, con l’obbiettivo di un’altra prima volta…

Partecipare ad un Triathlon Olimpico

La scelta è caduta sul triathlon Garmin Trio di Cernobbio in programma il 4 agosto.

Diciamo che mi sono iscritto un po’ d’istinto e un po’ per rabbia la sera stessa del mio ritiro forzato per colpa della bici e dopo 10 minuti che l’avevo fatto mi ero già pentito. Cavolo avevo fatto giusto uno sprint quest’anno e in uno avevo appena fatto solo la parte di nuoto. Qui si tratta di dover preparare il doppio delle distanze rispetto allo sprint in tutte le discipline. Quindi invece dei soliti 750m di nuoto, i 20km di bici e i 5km di corsa devo prepararmi a fare 1500m di nuoto, 40km in bici e 10km di corsa.

Distanze che prese singolarmente non fanno paura, ma nel triathlon si sa, si fanno tutte di fila e qualche dubbio sulla fattibilità nella mia testa ha incominciato a girare subito. Ma non sono un tipo che si arrende facilmente ed ho accettato la nuova sfida, un’altra prima volta.

La gara di ieri è quindi diventata una tappa di avvicinamento all’evento principale. L’obbiettivo scherzoso di ieri era quello di finire la gara magari evitando le buche in bici e conseguenti forature. L’obbiettivo vero, quello serio, era di migliorare il tempo dell’anno scorso che era di 1h8′.

La differenza principale rispetto all’anno scorso che non sarei partito più in ultima batteria(a Parma si nuota in piscina) in quanto non sono più un amatore, sono partito comunque in 10a batteria perché amatore o no…non sono un fenomeno!!!

Gara quasi perfetta, nuoto nella norma ma facendo molta meno fatica del solito. Il cambio per andare in bici è avvenuto senza particolari intoppi(per forza non c’era la muta da togliere!!!). La parte in bici sembrava essere partita nel peggiore dei modi: da solo e con il vento a rompere le scatole, per fortuna dopo 3/4km vengo raggiunto da altri 3 atleti a cui mi aggancio e faccio con loro i restanti km della frazione in bici risparmiando molte energie. Al secondo cambio sono riuscito a guadagnare secondi scendendo dalla bici già senza le scarpette, quindi riuscendo a correre alla mia postazione in modo più agevole e dovendo solo infilarmi le scarpe per correre. Per quanto riguarda la corsa mi ero prefissato di correre i 4.7km a 4’05”, purtroppo ho chiuso a 4’08” di media per colpa di una piccola crisi di caldo nel 2° km(erano le 13.30 e si superavano i 30 gradi). Crisi scacciata grazie alla doccia con canna e acqua gelida gentilmente concessa da un addetto al ristoro!!!

Tempo finale 1h05’26”….Entrambi gli obbiettivi, scherzoso e serio, raggiunti!!!

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Un particolare ringraziamento ai miei compagni di viaggio di ieri: Massimo e Francesca i quali hanno concluso il triathlon al 5° posto tra gli amatori il primo e 4a assoluta e 1a di categoria amatori tra le donne nel duathlon la seconda!!!

Un’altro passo per un’altra prima volta è stato fatto!!!
Alla prossima
BaKo

È sempre una prima volta

Ebbene si, pensavo che una volta fatti due triathlon l’estate scorsa, questa specialità non avesse più particolari segreti da nascondermi. Purtroppo non avevo considerato un accessorio che ancora non avevo usato: la muta. Ma procediamo con ordine…
Domenica 26 maggio; in un mondo normale, fatto di 4 stagioni, molto probabilmente sarebbe stata una domenica con le spiagge che iniziano a riempirsi e noi della bassa pianura che ci lamentiamo per i primi caldi afosi, invece no quest’anno l’inverno non si è dato una scadenza e può capitare che il giorno prima non si superino i 10 gradi e che piova talmente tanto da non voler uscire di casa.

Guardate Nibali in che condizioni è arrivato al traguardo!!! Grandissimo!!!

Per fortuna la domenica ci accoglie con cielo azzurro e un bel sole alto, purtroppo però non è stato sufficiente a scaldare l’acqua della piscina in cui dovevo fare la parte di nuoto della gara. Arrivato a Piacenza cerco subito qualcuno con la maglia di Happy Runner Club, società per cui mi sono iscritto quest’anno per fare triathlon, e mi imbatto subito in bel gruppetto di atleti con cui devo dire ho passato una bella giornata. A conferma che l’acqua non era calda arriva subito l’avviso dello specker che annuncia con tono allarmato che la temperatura dell’acqua era di 15 gradi, risultato: muta obbligatoria…panico tra gli atleti che non ne erano in possesso, salti di gioia da parte dei negozianti che la noleggiavano!!!

Io la muta ce l’avevo, mi era arrivata giusto il mercoledì precedente con l’idea di utilizzarla al triathlon sprint di Nibbiano l’8 giugno ma visto il tempo me l’ero portata dietro. Con un piccolo problema, l’avevo giusto indossata e tolta una volta in casa mettendoci più o meno un ora. Per fortuna con il mio stesso problema, l’incognita muta appunto, ce ne erano anche tra gli amici dell’Happy Runner Club e ci si è dati consigli a vicenda per superare il momento difficile: La Svestizione. Ovviamente al dunque non sono riuscito ad applicarne nemmeno uno anche perché il mio corpo non reagiva ai miei comandi causa la nuotata appena compiuta in un acqua che a dir gelida è poco. Giuro che mai mi era capitato di avere così freddo a mani, piedi e faccia come in quei 14 interminabili minuti della frazione di nuoto. Arrivati al punto della frazione in bici perdo infiniti minuti nel tentativo di togliere l’abito infernale, la soluzione più agevole è quella detta da molti di “saltargli sopra”, ecco se mai dovesse capitare che vi troviate in quella situazione, mentre lo fate, non pensate assolutamente quanti soldi avete speso per comprarla!!! Una volta partito in bici il vento gelido che soffiava domenica sembrava un tiepido vento del nordafrica, peccato che la forza si è scatenata contro la mia incapacità di gestire la frazione in bici che mi sono trovato a fare praticamente in solitaria con il risultato del 275° tempo su 330° partecipanti. Chiuso il penoso tratto in bici sono arrivate le soddisfazione nella corsa, qui le gambe stavano bene e ho iniziato a superare gente facendo registrare il 128° della frazione. Ok non ho detto 1° ma per uno che fino a un mese fa era sotto effetto di antinfiammatori è una grande soddisfazione.

Taglio il traguardo in 1h14’25” e la prima cosa che mi son detto è stata:”che figata è fare triatlon!!!”

Dopo il traguardo con la divisa Happy Runner Club

Ragazzi che dirvi…alla prossima prima volta!!!

BaKo