Conquisterò il mondo

Non son impazzito, un pochino forse si, ma non del tutto. Non mi sono nemmeno venute manie Napoleoniche, è solo che stamattina dovevo trovare una scusa per aver voglia di correre.

Come tutte le domeniche mattine mi sveglio di buon ora per la solita corsa in compagnia di Giorgio, con la differenza che oggi Giorgio non ci sarebbe stato. La sua assenza è da attribuire ad un infortunio, come dice lui, o dal fatto che la sera prima abbia dato il meglio di se in un noto locale milanese, come testimoni raccontano.

Sta di fatto che avrei dovuto correre da solo…

Dove andare? Quale strada prendere? sono state le domande che mi sono posto mentre il Gps cercava il segnale. Si perché  il problema del runner è la monotonia dei percorsi. Fare sempre lo stesso giro diventa noioso, pensate che ormai mi rifiuto di correre sulle strade dove ho macinato km di allenamento per preparare la mia prima maratona qualche anno fa, giuro non ce la faccio proprio a rifarli. Quindi l’obbiettivo di stamattina era quello di cercare di andare dove non fossi mai passato. Ammetto che Lodi non è per niente una grande città, ma sono soddisfatto per esser riuscito a trovare qualcosa di nuovo da calpestare e conquistare con le mie scarpe.

La soddisfazione e la presa di coscienza della nuova conquista la si ottiene una volta arrivati a casa appena si scarica sul proprio computer la corsa fatta. Vedere quella riga rossa sulla cartina che si muove e passa sulle strade percorse da proprio un senso di conquista. Le migliori sono quelle delle gare in città dove non si corre regolarmente. Io ogni tanto vado a rivedermi le corse fatte a Roma, Verona e pure Milano.

La cosa migliore sarebbe poter vedere le corse di tutti e perché no scoprire che il mondo intero sia stato conquistato dai Runners.

Ci sono altri che invece vogliono conquistare il mondo stando comodamente seduti…

e ci fanno pure i campionati

Tre giorni di ordinaria magia

Il titolo dice tutto..

In 25 anni che frequento e conosco Roberto e Michele questa è stata la prima volta che partiamo solo noi tre.

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Buongiorno “Spilli”. Grazie anche a Lello che ci ha portati a Rogoredo.

Che dire tre, due, uno e si parte..clima gita e questo fa si che è impossibile non divertirsi..

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Bako..ma che bello il tuo shuffle!!

Finalmente si arriva a Roma, se il buon giorno si vede dal mattino..allora è proprio una bella giornata di..

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Ma alla fine chi se ne frega..siamo o non siamo in vacanza?

Giusto il tempo di posare i bagagli..

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Il mio pigiama spacca!!

..e si va al ritiro dei pettorali!!

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Prime emozioni..

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Comunque Cek qui non si vede che ho il polpaccio grosso!!

Breve pranzo, ritorno veloce in albergo e poi giretto per Roma..

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Bako un po’ come la foto del tuo matrimonio!!

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C’è spazio anche per Giorgio (sempre con noi)!!

Ritorno in albergo..e preparazione alla cena!

E proprio da qui cominciano i primi incontri..Simona..Hey!!

Per rimpiazzare la mia dipendenza dalla nutella ho optato per questo prima di andare a dormire..

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La stanchezza prende il sopravvento..e non mi resta che addormentarmi visto che l’indomani la sveglia è molto presto, anche se ci sono abituato.

Colazione, metro e si raggiunge la partenza..

Finalmente conosco anche Francesca e Stefania..Hey..quattro chiacchere e..

..finalmente arriva al momento della corsa!! Il mio obiettivo non era tanto migliorare il mio “personal”, dal momento che la mia preparazione non è molto costante e in questa fase latita parecchio, ma finirla decorosamente (grazie a Mattia per la compagnia, di sicuro sono riuscito a rallentare anche te!!) Cosa insolita è il fatto di gestirmi in autonomia e non aver nessuno che mi faccia da “pacer”. I primi 10 Km però mi hanno fatto ben sperare ed anche la tanto temuta salita sembrava non aver destabilizzato più di tanto il mio passo. Fino al 17 Km tutto bene, poi memore del calo subito a Verona mi sono premunito per tempo con degli zuccheri. I problemi però sono arrivati da li a poco nonostante tutto. Il cronometro non mi condannava ancora anzi ero in corsa per il “personal”. Più il traguardo si avvicinava però e più le mie gambe e la concentrazione mi abbandonavano. L’esperienza più tragica per il momento l’ho vissuta dal 20 al 21 Km

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un estratto della mia sofferenza..cek anche qui il polpaccio sembra nella norma!!

..stavo e male e non ne potevo più..la voglia di fermarmi e camminare era tanta, ma l’orgoglio e il fatto di non mollare mai hanno fatto il resto…Bako stavolta qualche tuo incoraggiamento forse avrebbe fatto il miracolo!!. In tutto ciò a parte gli scherzi non vedo note negative nella prestazione, perché per lo stile di vita che ho per me queste sono imprese. E’ stato emozionante esserci al di là di tutto ed esserci stato con le due persone che stimo di più (Bako e Cek).

Giusto il tempo di rientrare in albergo..risistemarsi e poi..

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super pranzo!!

Roma by night..

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Purtroppo poi arriva anche il momento di tornare a casa..l’ultimo giorno è sempre un po’ malinconico, almeno per quanto mi riguarda.

Ho avuto la fortuna di conoscere delle persone veramente fantastiche Francesca, Stefania e Simona che ci ha sopportato più di tutti!!

Grazie di cuore!!

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Cosa mi è rimasto di questi tre giorni:

..il fatto che sto invecchiando ma che in fondo ce la faccio ancora

..i polpacci da sfilare come dice il Cek

..per Francesca, Stefania e Simona è un arrivederci a presto

..e che ho ancora tanta voglia di divertirmi con le persone che stimo (Bako e Cek grazie di cuore)

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E per dirla alla Piero Pelù: “Grazie e buona notte!!”

Una domenica da lepre…un anno dopo.

Febbraio è arrivato e come l’anno scorso è arrivato il momento della Romeo & Giulietta Half Marathon e sempre come l’anno scorso mi ritrovo, con gran piacere, a fare da lepre ad uno spillo.

Dopo l’ottimo risultato ottenuto alla Mezza di Crema in mia compagnia è giunto il momento per il Biscio di scendere sotto l’1h40′ sui 21097 metri.

Grande novità della domenica è il viaggio in pullman con destinazione Verona, la sensazione di essere tornati dei ragazzini che vanno in gita è stata piacevole. Di questo dobbiamo ringraziare i Podisti S.Bernardo per averci ospitato nonostante non fossimo membri della loro società.
Cinque gli spilli alla partenza, tre dei quali con un obiettivo ben preciso: migliorare il proprio personale sulla distanza. Michele invece ha altri piani per questa gara. Io, beh, ve l’ho scritto sopra.

Spilli multicolore alla partenza

Spilli multicolore alla partenza

Mentre gli altri partono a razzo, io e Giorgio(il Biscio) ci ritroviamo in mezzo alla ressa della griglia verde e passiamo dallo start quasi dopo 2′ dalla sparo e i primi 2/3 km si corrono abbastanza piano ma mi servono per verificare lo stato di forma del mio assistito. Capisco subito che fare 1h39’59” sarà fattibile quindi decido che si può osare e magari puntare a scendere sotto l’1h36′. A mio favore c’è che il GPS che ho prestato a Giorgio non segnala il passaggio corretto ai km quindi posso tranquillamente mentire sul passo che stiamo tenendo e invece del 4’44” promesso mi assesto sui 4’30″/4’35”. I primi 10km volano via senza grandi intoppi ma nella seconda metà iniziano le prime difficoltà, la stanchezza inizia a sentirsi nella testa di Giorgio e qui incomincio con i più svariati modi per incitarlo a non mollare.

Ecco i quelli che sono risultati i più efficaci:

Al 5° posto troviamo: “Dai cavolo stai andando a 4’30” se mantieni il passo a 4’31” o 4’37”, magari 4’33” chiudiamo a 1h e qualcosa che non è certo 1h40′, capito? ” Tradotto: bisogna dire numeri a caso. Tanto è talmente cotto che non sarà in grado di fare 1 +1 ma il sentire numeri lo spingerà a seguirti ancora per un po’

al 4° posto troviamo “Cavolo non puoi mollare ora, dopo tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare qua oggi, tutti dolori che hai dovuto sopportare, tutte le scarpe che hai consumato e il sudore che hai lasciato per strada!!!”. Puntare sulla parte emotiva nel mio caso ha funzionato ma si corre il rischio che il nostro compagno si fermi ed incominci a piangere come una bambino. Da usare con molta attenzione.

Al 3° posto tra le scuse per spingerlo a non mollare troviamo: “Hei ma come puoi stare dietro a quello? Peserà almeno il doppio di te e corre come una gazzella!” Efficace se la persona da incitare indossa normalmente jeans aderentissimi e fa della linea un punto di forza(Questa scusa sale prepotentemente al 1° posto se la persona da incitare è una donna)

Al 2° posto troviamo: “Scusa ma quello potrebbe essere mio nonno e sta davanti a noi”. Efficace, ma bisogna cercare l’anziano giusto. Da evitare quelli che indossano completini anni ’80, sono capaci di lasciarti li sul posto e di ritrovarli al traguardo felici e già cambiati.

al 1° posto indiscusso  “Hei guarda quella ragazza, carina vero? non vorrai mica farla andare via?”. Dopo questa mia moglie me le starà tirando sicuramente dietro… scusa ma l’ho fatto per una giusta causa!!!

Grazie a queste motivazioni siamo riusciti ad arrivare al 18° km  ma da li in poi è stato come scalare l’Everest. In effetti sapevo di aver tirato troppo per quelle che forse ora sono le sue possibilità ma rimanevo convinto che si poteva fare una grande gara.

Spero un giorno Giorgio possa raccontarvi di persona quale siano state le sensazioni provate in quei momenti, io ricordo solo un volto scavato dalla fatica che ormai non rispondeva alle mie sollecitazioni e che non vedeva l’ora di finire quella gara.

Lo sguardo di Giorgio non è cambiato nemmeno quando siamo entrati nell’Arena a meno di 200m dal traguardo e nemmeno superata la linea del traguardo. Solo dopo aver letto il responso cronometrico sul GPS(almeno questa cosa funzionava) sul suo volto si è stampato un sorriso e la prima cosa che mi ha detto è stata…. meglio non ripeterla va…facendo un riassunto più o meno è “Tu sei matto”

Grande Giorgio, 1h36’54” è un bel biglietto da visita per la Roma-Ostia. Ora sei pronto per correre una mezza da solo!!!

Qua secondo me non sapeva dov'era!!!

Qua secondo me non sapeva nemmeno dov’era!!!

Il minimo è stato festeggiare con uno spritz

Il minimo è stato festeggiare con uno spritz

Verona e la sua Arena

Verona e la sua Arena

Intanto faccio i complimenti a Lello e Tommy per aver ottenuto il loro personale. Cavolo 1h21′ è da runner seri!!!

Complimenti anche a Michele che, come racconta qua, ha rispettato la sua tabella di marcia!!!

Ed ora aspettiamo la Roma-Ostia!!!

Resilienza ad libitum

Bene, è giovedì ed ho lasciato spazio a chi ha corso a Parma ed ha fatto il proprio primato personale.

Ho permesso anche a chi ha corso mezza mezza di Parma di esprime i propri pensieri.

Ma ora tocca a me, colui che domenica ha fatto la vera impresa.

Qua non si tratta di prestazione cronometrica. Qua si tratta di qualcosa che va oltre. Parafrasando Trabucchi Pietro, qua si parla di resilienza. Al cubo, per giunta.

Fidatevi, sopportare Marco Zaffani (il TM più veloce d’Italia su pista, secondo Diva & Donna) può essere complicato, sotto certi punti di vista. Davide quest’estate ci ha fatto una vacanza, e nemmeno lui sa come abbia fatto ad uscirne indenne. Domenica si è andati oltre, il suddetto ragazzo ha dato il meglio di se. Altro che ultrarunner!

Partito in sordina (forse perchè ancora doveva calarsi al meglio nel ruolo di coach biciclettato), nei primi chilometri si limitava ad annunciare i tempi di percorrenza km dopo km. Ma rapidamente, e in modo inesorabile, l’uomo con la sua bicicletta scalava le marce, per esplodere nell’ultima parte di gara.

"Devo andare più veloce di radice quadrata di Moses Tanui per staccare questo scassaballe"

“Devo andare più veloce di radice quadrata di Moses Tanui per staccare questo scassaballe”

“Stai attaccato” , “Non mollare”, “Dai che recuperiamo quello davanti”, “Tieni duro”, “Stringi i denti”, “Spingi in discesa”, “Spingi in salita”, “Spingi qua che la strada è a metà tra la salita e la discesa”. Una serie di incitamenti ed epiteti lanciati verso il sottoscritto come ‘na catapulta (cit. Pino Cammino).

Ma il capolavoro ancora aveva da venì! Chilometro 18,456. Marco, inebriato da chissà quali malto-destrine ingerite o sniffate, esplode tutta la sua esperienza con un’esclamazione che apre il cuore: “Spingi con i piedi, non con le cosce”. Basta. Da li si è fatto tutto buio, niente è stato più come prima. Un mix di emozioni, mal di pancia, nevralgia e lombo-sciatalgia, si sono sprigionate all’interno del mio animo, lasciandomi esterrefatto nonché del tutto inebetito.

Concludo la mia personale prestazione con un tempo appena decente. Neppure la spinta datami dal ciclista in erba è servita per farmi percorrere dignitosamente i due giri del percorso.

All’arrivo, vengo subito premiato con la medaglia d’oro al valore civile e con il premio della critica sezioni “Dino Zandegù” di Bassano del Grappa.

"E' finita, Lorenzo è campione del Mondo"

“E’ finita, Lorenzo è campione del Mondo”

“Mai vista tanta sopportazione in un solo uomo”, disse la speaker

“Anch’io, Jim” rispondo prontamente.

Morale della favola? Portatevi sempre dietro un Zaffani alla mezza. Ma ricordatevi i tappi per le orecchie, o meglio ancora un paio di cuffie da trapanatore. E poi tutto sommato pensa anche al ristoro finale a base di gnocchi!

"Ridi ridi, che Zaffani fa gli gnocchi"

“Ridi ridi, che Zaffani fa gli gnocchi”

L.

PS. Davide Lupo Stanghellini, estasiato anche lui da questa enorme prestazione, ha subito dichiarato di volerlo alla prossima mezza. Ci pensa lui a sfinirlo, o a buttarlo in qualche letto fluviale! Confidiamo in te, Davide!

PPS: Grazie Marco, e grazie Davide, avete condiviso un pò della mia fatica domenicale!

RunDonato – 10 km

TuttoHaInizio

Riguardo la foto del primo Settembre 2010, ripenso a quella prima corsa, alla fatica, al tempo e poi passo alla foto dell’arrivo di ieri alla RunDonato.

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Stessa distanza, più o meno, sempre 10 km. Sicuramente diverso l’ambiente in cui si correva, lì le campagne nei pressi di San Rocco al Porto, ieri invece doppio giro tra San Donato e la via Emilia, una tapasciata nel 2010 contro una competitiva. E nel mentre, in questi 2 anni e mezzo abbondanti, qualche kg perso (almeno una decina), e 8 minuti lasciati indietro, dai 47′ abbondanti ai 39′ e spicci di ieri.
Prima volta che vado ufficialmente sotto i 40′ nei 10 km, anche se poi il gps ne segna solo 9.83, un’ulteriore casella da spuntare nella Ceklist di inizio anno, era un obiettivo che da tempo mi ero prefissato, che prima probabilmente vedevo più lontano di quello che in realtà fosse.
Ho faticato ieri, come sempre del resto, tenendo come riferimento il segnale del primo km sul percorso, lo corro in 3’25”, troppo veloce, mentre il gps continua a dire che sono intorno ai 3’57” di media. Non so come gestirmi, a chi dare retta, ci tengo al risultato, ma non vorrei sbagliare e forzare troppo, come sarebbe una delusione invece limitarsi e non raggiungere l’obiettivo. Intanto continuo a correre, mi ritrovo da solo, con davanti a me qualcuno con un passo ancora troppo veloce per potergli stare dietro, percorro i lunghi rettilinei in San Donato per ritrovarmi su una carreggiata della via Emilia prima del ritorno alla partenza nei pressi del 5° km. Intanto mi sorpassa qualcuno e cerco di attaccarmi al suo treno.RunDonato_009
Nel corso della gara ci sarà questo corridore in canotta gialla che vedrò spesso davanti a me. A volte si ferma, sembra non farcela più e mi avvicino a lui, e lui riprende a correre e a starmi davanti. Poi addirittura al ristoro del 7° km sembra arrestarsi a bere, ma riparte e mi sta dietro, ora non ricordo se mi è arrivato davanti a fine gara, ma quel continuo strappo nella sua corsa mi rimane impresso, non lo so, io cerco sempre di essere il più costante possibile, pur non riuscendoci.
Il secondo giro è ovviamente più duro del primo, sento che sto rallentando, lo vedo anche sul display del gps dove mi ritrovo un passo medio di 3’59”, un po’ credo di non farcela visto che sto correndo i km in poco più di 4′, ma stringo i denti, mi riavvicino a quelli davanti, pur non raggiungendoli. Passo il rettilineo da cui siamo partiti e da lì restano 350m nel parco, con qualche curva, finchè davanti a me non si presenta il gonfiabile dell’arrivo. Il display segna 39’10” e io chiudo in 39’13”. Davanti a me arriva gente forse più abituata di me a certi ritmi, un podista della categoria MM60, una ragazza, questo non sminuisce il mio risultato, sono certamente contento. Forse un mese fa sarei stato un po’ più veloce, l’apice l’avevo raggiunto nella settimana della Scarpa d’Oro half marathon di Vigevano, ma contando che mi trovo in un periodo tra una maratona e un’altra, non posso che essere soddisfatto!

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Zaffo è arrivato 5° in assoluto, primo nella categoria TM, si porta a casa un paio di occhiali Adidas e un gran risultato cronometrico. Se lo merita dopo la delusione di Rotterdam, per tutta la fatica che fa durante i suoi allenamenti. E il suo spingersi al limite è stato e continua ad essere d’esempio per me e per gli altri. Da un po’ di tempo capisco maggiormente alcune sue vecchie critiche, alcuni suoi discorsi, capita spesso che i confini che crediamo invalicabili sono quelli che ci poniamo noi interiormente.

Zaffo sul gradino più alto del podio

Zaffo sul gradino più alto del podio

Ora posso realmente godermi Madrid, Sabato si parte, non vedo l’ora!

M.

Primo compleanno

Non faccio in tempo a scrivere della Maratona di New York e della nascente voglia di correrla, che l’edizione del 2012 viene annullata in conseguenza dei danni causati dall’uragano Sandy.

In questo articolo pubblicato su indiscreto si dice quello che un po’ tutti hanno pensato e scritto, si è presa una giusta decisione nel modo e nel tempo più sbagliato possibile. E la malafede non può non saltare all’occhio, pensar male è d’obbligo, quando si poteva annullare subito la manifestazione, evitando che podisti, tifosi, accompagnatori partissero in vista di New York. E sottolineo la chiosa del paragrafo riferito all’annullamento: “Un effetto positivo però ce l’avrà, secondo molti amatori: quello di ridimensionare il mito di New York, intesa come maratona, ormai costosisssima festa dello ‘io c’ero’.” Vorrà dire che anch’io tornerò a fare il bastian contrario, New York può attendere!

Intanto domenica c’è stato l’ultimo lungo in preparazione di Firenze, 35 km, da Lodi a Paullo e ritorno, costantemente sotto l’acqua, tenendo un passo di poco superiore ai 5’/km. Sono arrivato con le gambe veramente distrutte, un fastidio al quadricipite che durante la corsa ogni tanto si spostava verso il ginocchio, polpacci che si induriscono intorno al 32esimo km, ma nonostante questo, con l’aiuto dei compagni di fatica, Bako e Lello ho finito con gli ultimi due km sotto i 5’10″/km. Sarà durissima Firenze, la voglia di tentare di battere il mio PB di 3h26’17” c’è, ma ho paura di non avere gambe a sufficienza per farcela, vedrò un po’ le mie sensazioni man mano che ci avviciniamo al 25!

Questa domenica invece è tempo di Lodi Relay Marathon, la seconda edizione organizzata da MLFM, tanti spilli impegnati nella manifestazione, la squadra storica composta da Bako, Lello, Zaffo e me, che l’anno scorso è arrivata seconda. TMJB impegnato in famiglia, Ale con i suo amici, e pure qualche spillo/spilla ancora sconosciuto/sconosciuta. Sarà l’occasione per conoscersi, gareggiare, festeggiare all’arrivo, e per sfoggiare ancora la canottiera degli spilli. E’ l’anniversario degli Spilli nel ginocchio, non mancate!!!

M.