“Corri la maratona di New York?”

Da quando il mio impegno podistico si è fatto più concreto, e dalle brevi distanze di 5 o 10 km si è iniziato a pensare in grande, o per meglio dire in lungo, passando alla mezza maratona, con obiettivo una maratona intera, la domanda che più spesso mi sono sentito fare è stata “corri la maratona di New York?”. Perchè nel pensiero globale, nell’immaginario collettivo, questa sembra essere la maratona più importante, o forse l’unica. E a nulla serve dire che rispetto a NY ci siano maratone più antiche, più veloci, più frequentate, senza dimenticare il percorso da cui tutto è scaturito, ai tempi della battaglia di Maratona.

Ogni volta che mi trovavo a rispondere a questa domanda, dicevo che, nel mio inesistente programma podistico vitalizio, la maratona di New York sarebbe stata l’ultima maratona che avrei deciso di correre, per fare il bastian contrario rispetto a questo conformismo, che ad esempio porta noi italiani ad essere uno dei contingenti più numerosi al nastro di partenza. Gente che probabilmente lo fa solo per farsi bella, e il riferimento ad esempio ad alcuni nostri parlamentari (penso non ci sia una categoria attualmente peggio vista in Italia) che sono tra gli iscritti non è affatto casuale, e non per una passione, per una sfida, o per qualsiasi motivo oltre al protagonismo, o peggio ancora allo sfruttare una posizione di potere! Ma questo excursus politico e polemico qua deve avere vita breve, l’unica cosa che può accomunarmi a Renzi è che dopo il 25 Novembre entrambi avremo corso una maratona a Firenze.

Tornando alla domanda in questione, il caso ha voluto che ultimamente non mi sia più stata chiesta, perchè adesso a New York ci sono finalmente stato, in vacanza quest’estate, e il fascino che questa città porta con sè mi ha totalmente fatto cadere. E non ho potuto vedere che una piccola parte di questo mondo intero, in 5 giorni, ma sogno, letteralmente, di tornarci, a breve, più volte! E quale miglior motivo se non quello di andarci a correre? Alla fine sono stato conquistato anch’io dal piacere di dire I ♥ NY, e il pensiero di fare la maratona nel 2014 è lontano, ma in queste serate casalinghe molto presente.

Quest’anno Sandy ha deciso di rendere l’evento più complesso, più sommesso, ma forse un po’ più importante nel suo significato e con un motivo in più di aiuto. La gara si corre, sarà una race to recover, servirà anche ad aiutare chi ha subito l’impatto di Sandy, e magari non sarà solo un modo per farsi belli per i partecipanti (o quantomeno si faranno belli aiutando).

In due anni succedono tante cose, ma adesso so dove mi piacerebbe essere quel giorno!

M.

P.S.: E’ stata una settimana difficile per l’allenamento, domenica 25 km conclusi con un fastidio al quadricipite, due giorni di riposo, poi Mercoledì 6 km sotto la pioggia, un mal di gola (il mio tallone d’Achille) e tosse, e oggi 10 km corsi con un po’ di fastidi muscolari da stato influenzale, non proprio il miglior modo per continuare il mio allenamento… e Domenica 35 km sotto la pioggia…!

P.P.S.: Mentre scrivevo queste righe veniva presa la decisione di annullare la maratona per le polemiche che stavano scaturendo in questo momento delicato. Scelta giusta probabilmente, tempismo assolutamente sbagliato.

3 thoughts on ““Corri la maratona di New York?”

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