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30 e Lode!!!

“E bravo Bako!!!” Ma si dai mi faccio i complimenti da solo…penso di meritarmeli, 30Km yeah!!! Se penso che l’ultima volta che li ho corsi era il 24 febbraio 2013…Maratona delle Terre Verdiane, mi ricordo bene quel giorno, zero gradi, neve, percorso che sembrava tutto uguale, una fatica boia e la consapevolezza dentro di me che non avrei più corso una Maratona.

Ma che freddo faceva

In memory of…Giorgio!!!

E come al solito non ne mantengo una di decisione e oggi in compagnia di altri spilli, che a turno mi hanno accompagnato,  mi sono ritrovato a fare ancora 30km con l’obbiettivo di riuscire a farne 42 il 30 novembre in quel di Firenze. Tutti i giorni mi pongo la stessa domanda:”Ma perché cavolo ti sei iscritto ancora ad una Maratona?”, sinceramente non mi sono ancora dato una risposta ben chiara, diciamo che la più credibile è che volevo tornare a Firenze a mangiare in quella trattoria…si però sta cosa potrei farla anche senza correre prima 42,195Km, ok ma così sarebbe troppo facile…ok corriamola!!! Come si può ben capire sono in totale lotta con il mio “IO”. Anche perché sembrava abbastanza chiaro nella mi mente dopo la Mezza Maratona di Bologna, dove mi sono ritirato al 14° km, che ormai avessi abbandonato lo status di “Runner” per passare definitivamente allo status di “Triatleta”. Pure dopo lo spettacolare weekend a Cesenatico dove ho partecipato ad un olimpico a fine settembre(qua trovate un bel racconto di un amico blogger) sembrava tutto scritto:”Bako sei un triatleta, non di quelli fighi ma nel mucchio ci stai bene”.

Che bello è fare triathlon

Vuoi mettere fare gare al mare…molto meglio!!!

 

E invece eccomi qua ancora nel pieno dei miei dubbi, vabbè intanto metto in cassaforte questi 30km e in panza questo splendido pranzo…tutto meritato!!!

Tutto meritato!!!

La carbonara, il mio ristoro preferito!!!

 

Se sarò ancora un runner o meno lo scopriremo e lo scoprirete il 30 novembre!!!

Alla Prossima

BaKo

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Le corse di Settembre

Riprendere le competizioni podistiche in Settembre sembra non essere mai facile, il ricordo è ancora totalmente incentrato su Agosto, sulle vacanze. Per chi è stato nel solito posto al mare, per chi non le ha fatte, per chi le ha passate bevendo mojito e per chi, come il sottoscritto, si è un po’ rotto le scatole nei 4 giorni solitari viennesi.
Poi se succede come quest’anno che fa più caldo in questo colpo di coda estivo piuttosto che nei precedenti mesi, la fatica nell’indossare un pettorale e correre 21 km può essere ancora più pesante.

La RunTuneUp bolognese di ieri è stato il paradigma di tutto questo, un percorso duro, che a riguardarlo disegnato sulla mappa Garmin somiglia ad un fiore appassito inscritto in una forma poligonale, pieno di salite, discese, appoggi scoscesi. Un percorso che difficilmente può permettere l’assalto al record personale,
e così per me è stato, nonostante una partenza convinta, un tempo quasi in linea con il best case scenario fino al 10° km, ma che si è risolto in uno stop&go all’11° km per un dolore intercostale che seguiva una spiacevole sensazione di un battito cardiaco invadente in gola. Qualcosa che fino a quel momento non mi era mai successo e che mi spingeva a più miti andature.
Fossi stato ancora a Parma, come un anno prima, il risultato sarebbe stato analogo a quello di 12 mesi fa, un ritiro facilitato dalla vicinanza fisica del traguardo, e per questo capisco Bako che ha deciso al 14° di preferire un massaggio rigenerante piuttosto che altri 7 km di fatica, io invece sono contento di aver chiuso in 1:27:50, di aver in parte contribuito negli ultimi chilometri al recupero di una posizione di una ragazza arrivata tredicesima in classifica, di non farmi ossessionare dall’idea di abbattere questo ancora insormontabile muro degli 85′.
Non so se arriverà quel giorno, magari non vale la pena nemmeno farsi ‘ossessionare’ da tutto ciò.

Perchè comunque vada dopo Settembre, arrivano anche Ottobre, e ci saranno Lisbona (ancora in forse), Cremona, Crema, Firenze, ecc.ecc.

m.

P.S.: E comunque anche incontrare i vip in queste gare dà la sue soddisfazioni!

"Se vuoi correre la domenica solo con me... indosserò la canotta verde degli spilli"

“Se vuoi correre la domenica solo con me… indosserò la canotta verde degli spilli” Bako dixit

E...Straneo con gli spilli

E…Straneo con gli spilli

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Il trono di spilli

Oggi ero stanco, l’ora e un quarto di corsa è passata duramente, con qualche inconveniente con il Garmin che ha perso il satellite dopo 7 km e mi ha costretto ad un pit-stop per non perdere totalmente il chilometraggio odierno, e soprattutto la stanchezza ancora mi accompagna in questa fine di giornata.
Forse per questo durante la doccia post-corsa la mia testa ha partorito questa somiglianza tra noi spilli e i personaggi di una serie tv.
C’è da dire che da fine aprile insieme alla solita mania podistica, si è inserita una passione incombente per Game of Thrones, ne avevo sempre sentito parlare bene, ma avevo perso il treno della prima stagione quando erano cominciate le puntate sulla HBO e mai mi ero messo a recuperarle. Fin quando un buco improvviso nei miei impegni principalmente serali mi ha permesso di colmare una lacuna, e come un fiume in piena ho visto quattro stagioni praticamente complete in meno di un mese. E ho iniziato a leggere i libri di George RR Martin, a parlarne continuamente con chi condivideva con me questo interesse, a invitare tutti a guardarlo… era sorta una nuova ossessione.

Zaf Stark

Solo oggi, la stanchezza mi ha fatto pensare che sarebbe stato divertente paragonare a noi gli attori del trono di spade. Questo è il mio punto di vista (malato forse?)

Cominciamo dallo Zaffo. Lui non può che essere Jaime Lannister, the road’s slayer, colui che aggredisce la strada, che non guarda in faccia a nessuno per ottenere quello che vuole, ma che sotto sotto ha anche un cuore. Un corridore sfaccettato, che come il rampollo di casa Lannister fa sua questa frase: “The things I do for love!”… fortunatamente lui non ha sorelle!

Sempre bello, come lo Zaffo!

Sempre bello, come lo Zaffo!

Lello non può che essere uno Stark invece. Runner dai forti principi morali, può sembrare burbero e poco interessato ai compromessi. Per lui la corsa è bianco o nero, non ci sono scappatoie. Gli voglio bene e quindi lo paragono al bastardo di Ned Stark, Jon Snow. Anche se oramai si ritrova sulla barriera bolognese, indossando il blu decathlon, è sempre un grande protagonista delle corse degli spilli!

Moralmente ineccepibile!

Moralmente ineccepibile!

Spero che Tommi non prenda male il paragone che ora farò, lui si sta mettendo a guardare le serie adesso (si è regalato i primi due cofanetti in vista del prossimo compleanno) e forse col tempo capirà che lo sto accostando ad uno dei migliori personaggi di tutta la serie. Certo l’apparenza inganna in questo caso e Tyrion Lannister è l’ultimo personaggio a cui un corridore vorrebbe essere paragonato. Però Tommi come il nanetto dei Lannister è uno che non si arrende mai, che anche nei momenti più duri, dove il fisico non può più giocare la parte principale, ha una forza mentale per abbattere le difficoltà sul cammino. E Tyrion è un po’ per tutti il numero 1 in Game of Thrones!!!

Sempre meglio che essere il sosia di Nico!

Sempre meglio che essere il sosia di Nico!

A contendersi il trono di spade c’è anche qualche personaggio femminile, noi spilli abbiamo Elena. E io so che lei vorrebbe veramente che la paragonassi a Danaerys Targaryen, che fosse la khaleesi degli spilli, ma io la vedo molto di più come Sansa Stark, delicata (almeno per quanto riguarda la corsa) ma combattiva… aspettate la quarta stagione per apprezzarne il cambiamento!

Winter is coming... mi sa che non correrò più per un po'!

Winter is coming… mi sa che non correrò più per un po’!

Bako, anche tu come Tommi non prendertela a male per il paragone, che poi non avendo mai visto la serie, nemmeno puoi incazzarti a priori. Non posso che paragonarti a Brandon Stark, quantomeno per le questioni fisiche che ti affliggono… mettila così a Bran è andata peggio, lui proprio le gambe non le può muovere, tu invece hai la bicicletta che può essere il tuo Hodor, hai il nuoto e la corsa, e i tuoi tatuaggi. Sei il nostro mutaforma!

Magari con il tiro dell'arco si può fare il tetrathlon!

Magari con il tiro dell’arco si può fare il tetrathlon!

Giò, il paragone con te è un po’ complicato, ma penso che Theon Greyjoy ci possa stare. Non ti dirò come evolve il suo personaggio visto che anche tu hai dei dvd da guardare ancora. Diciamo che per tutti e due il tempo è tiranno e non vi permette di dedicarvi a molte distrazioni…

"Magari se mi sveglio alle 4 riesco a correre un po' oggi"

“Magari se mi sveglio alle 4 riesco a correre un po’ oggi”

Ale lo vedo bene nei panni di Sam Tarly, un po’ timido, con non molto coraggio, ma se decidesse di non sottovalutarsi potrebbe sorprendersi delle cose che può ottenere!

'Coddiaaz'

‘Coddiaaz’

Io non riesco a paragonarmi a nessuno, e forse è meglio così…

m.

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Hate everything about you

Odio quasi tutto ultimamente, non è un gran periodo da un po’ di tempo a questa parte.
Cerco di limitare al massimo la mia misantropia e faccio anche più fatica a non mostrare la mia misoginia, il mio vedere tutto bianco e nero per quanto riguarda le relazioni con il genere femminile. Ogni tanto mi sforzo, in realtà riesco anche bene all’apparenza, ma sotto sotto sento che le sensazioni sono differenti.
Mi sono anche annoiato a viaggiare da solo per 4 giorni, Vienna forse non era la meta migliore da girare, ma sentivo che lo spirito già in partenza non era al top, e l’idea di non portare il materiale per correre mi ha tolto la possibilità di battere la noia almeno nei periodi di allenamento.

Perchè in questo periodo ho una voglia incredibile di corsa, di gareggiare, di allenarmi, di faticare, come da un po’ non sentivo. E mentre ero in bici qualche minuto fa continuavo a pensare all’allenamento di domani, alle ripetute sui 500 metri che aspettano me e Tommi, e già pensavo sia alla fatica nel mentre che alla sensazione piacevole quando si finisce. A quel momento in doccia in cui la stanchezza si trasforma in combattività.
Quando non vedi l’ora che arrivi il giorno della gara, quando senti la forza del viaggio che ti porta alla meta.
E per questo motivo l’idea di uscire ad allenarsi 6 volte a settimana è un piacere e non un incubo, e mi esalta l’idea di sfiorare i 300km corsi in questo mese.
E’ un modo per aggrapparsi alla lunghezza delle giornate, unica cosa che resta di un’estate solo nominale, per sfruttare il tempo libero agostano, sapendo che verranno momenti più duri sportivamente parlando.
Per il momento non posso che seguire questo flusso…

m. 

 

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Vado in vacanza

Ebbene si, è arrivato il momento di prendermi una vacanza dallo sport. Come al solito non avverrà come avevo previsto, ovvero per una mia scelta, ma per dei chiari segnali che il mio corpo mi sta dando. Infatti qualsiasi movimento banale io faccia, come starnutire o semplicemente togliermi le scarpe, provoca danni fisici che mi obbligano a fare costantemente visita dall’osteopata e la conseguente apparizione su di me di strani adesivi

ScotchMan

ScotchMan

I segnali di un possibile crollo c’erano tutti ma come al solito li ho ignorati, solo il fatto che il blog abbia come nome “Gli Spilli nel Ginocchio” e non “Super Atleti” e il ginocchio di cui si parla è il mio dovrebbe farmi capire qualcosa, no? No tranquilli l’ho sempre ignorata come cosa e anche questa volta ho voluto strafare ed ora ne pago le conseguenze. Ovvio che la colpa principale è della mia Carta di Credito e di quel lunedì dove mi sono iscritto allo sprint di Parma e all’olimpico di Lecco. Come sono andate le due gare? Partiamo da Parma dove sono andato con il mio amico immaginario, infatti questa volta non avevo nessuno a farmi compagnia nella steppa del campus universitario.La gara é andata benissimo, un tempo a fine gara di tutto rispetto(1h02’18”) e uno stato di forma che mi faceva pensar bene per il futuro e con ancora addosso l’adrenalina per la gara olimpica fatta la settimana prima a Sirmione.

Io e il mio amico immaginario prima della gara...

Io e il mio amico immaginario prima della gara…ah si era abbassato ad allacciare la scarpa!!!

La giusta ricompensa post gara...il mio amico era sceso a buttare lo scontrino!!!

La giusta ricompensa post gara…il mio amico era sceso a buttare lo scontrino!!!

La settimana successiva qualche dolorino é iniziato ad apparire ma figuratevi se ci ho dato peso, ho proseguito a testa bassa i miei allenamenti fino a che mi sono ritrovato qualche giorno prima della gara con una bella contrattura al polpaccio e un principio di pubalgia. Ovviamente i consigli dell’amico osteopata non li ho ascoltati e la domenica mattina alle 9:30 mi sono fatto trovare pronto con la muta addosso per il triathlon olimpico di Lecco. Lago mosso, pioggia e vento, queste le condizioni con cui mi sono dovuto affrontare per finire questa gara, condizioni che non si addicevano granché con le mie condizioni fisiche ma stando attento nella frazione bici e moderando un po’ i ritmi nella frazione di corsa sono riuscito a tagliare il traguardo soddisfatto per un’altra gara portata a termine pure con un risultato cronometrico inaspettato(2h17’49”)

Che bello il lago mosso

Che bello il lago mosso

Questa volta non ero solo

Questa volta non ero solo (Leggi qui)

 

Com’è stato il dopo gara? Beh la foto iniziale spiega come sia stata traumatica la settimana con il colpo finale alla schiena ieri mattina…ma ci si può far male togliendosi un calzino?!?!?. Quindi mentre tutti gli altri Spilli stanno iniziando la preparazione, per quello che sarà il grande evento autunnale, con allenamenti che già fanno sentire stanchi solo a leggerli, io mi preparo riposando e cercando di curare tutti gli acciacchi che il mio corpo mi regala come conto da saldare per tutte le mie piccole imprese.

Quindi non mi resta che augurarvi BUONE VACANZE!!!

Ci sentiamo a Settembre(secondo i medici…io spero prima!!!!)

Ciaooooo

BaKo

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Che bello è fare triathlon!!!

Parto dalla fine…

Taglio il traguardo, stremato, felice, cerco da bere, trovo quello che ha parcheggiato la macchina dietro di me(noi), lo guardo, lo saluto, gli chiedo:”com’è andata?”, lui sorride e mi dice:”bene, 38° e tu?”, io rispondo “Boh, forse sono sotto le 2h20′”, lui:”Grandissimo ottimo risultato!!!” e sfoggiando un sorriso a mille denti(cacchio ne aveva tantissimi) mi dice:”Che bello è fare triathlon!!!”

Guardando le foto, secondo voi ci siamo annoiati?

Pre Gara

Pre Gara

Tutti in Body

Tutti in Body

Stremati ma felici

Stremati ma felici

Ecco dopo che vi siete viste e riviste e straviste le foto di questi tre bei triatleti passiamo alla cronaca della giornata…

Come avete visto nelle foto non ero solo, a farmi compagnia in questa avventura c’era l’ormai solito compagno di gare Massimo e il detentore di svariati titoli di campione di “Zona Cambio”… Vittorio (Giuro è la persona con più gadget da T1 e T2 che io abbia mai visto!)

Luogo di designato per la gara: Sirmione , la gara: l’ormai famoso Garmin Trio Sirmione

Questo di Sirmione era il primo dei tre olimpici a cui ho deciso di partecipare quest’anno, ma solo il secondo della mia giovane carriera di triatleta(il primissimo lo avevo fatto qui: 1/2).

Quindi, come a quasi tutte le gare a cui partecipo, mi ritrovo con la sensazione della “prima volta”, una sensazione che mi fa vivere ogni istante della gara, dalla preparazione della zona cambio fino al traguardo, come una novità da doversela godere fino in fondo.

La particolarità di questa gara che le zone di transizione sono due ben distinte e lontane tra loro, la T1(cambio nuoto/bici) vicina al castello e al traguardo finale, la T2(cambio bici/corsa) più fuori città.

La partenza della prima batteria(donne) è fissata per le 16 e dal a poco sarebbero partiti anche tutti gli altri atleti. Io e Massimo siamo in 3° batteria mentre Vittorio in quanto non più giovanotto è partito subito dopo le donne e un 15′ prima dei super atleti della 1° batteria maschile.

Il percorso a nuoto è stato fantastico, se lo dico io che normalmente soffro di attacchi di panico in acqua, posso garantirvi che è stato veramente bello soprattutto il passaggio nel canale del castello Scaligero che ci ha fatto passare da un lato all’altro della penisola. Sarà stato lo splendido percorso e la frase che mi son ripetuto in testa durante la frazione natatoria che mi hanno aiutato ad uscire in 28′ minuti. Da li di corsa a prendere la bici e partire per i 40Km da fare in bici. La frazione in bici è sempre un terno al lotto ti può andar bene e ti trovi in un bel gruppetto, ti può andar male e ti li fai da solo…a me è andata benissimo, dopo 10 km tra prendi quelli davanti e ti fai prendere da quelli dietro mi sono ritrovato a fare i restanti 30km in un gruppetto di 40 ciclisti. Fin qui quindi tutto bene, pure il cambio in T2 è stato rapido e mi son ritrovato a correre, la frazione che a me dovrebbe venire meglio. Così è stato, nonostante l’umidità e il gran caldo abbiano rovinato un po’ i programmi che mi ero messo in testa. Ma chissenefrega ero li che mi stavo divertendo e stavo pure facendo una buona gara. La presenza di pubblico ha reso la fatica più sopportabile e come al solito non mi sono tirato minimamente indietro quando c’era da dare il “cinque” ai bambini presenti a lato del percorso, sia chiaro…mi diverto più io di loro!.

Dopo aver fatto tre giri del percorso entro nella corsia del traguardo e ai lati vedo un casino di gente che applaude e ti incita per affrontare gli ultimi metri di gara come se fossi il vincitore, posso garantirvi che avevo la pelle d’oca, è stato un momento che in altre gare non avevo mai provato.

Pensandoci bene quella sensazione di vittoria era gusto che la provasse qualsiasi atleta avesse tagliato il traguardo quel giorno!!!

Stremato, felice e un orologio che segnava 2h18’25”, forse anche troppo bello come risultato per un mezzo atleta come me!!!

Anche perche adesso è dura da migliorare…ma ci proverò quello è sicuro!!!

Finisher

Finisher

BaKo

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Sereno variabile…

Sabato 14 giugno…non so ancora bene per quale motivo ma mi sono ritrovato iscritto a due competizioni nello stesso giorno!!!

La prima: Triathlon Sprint di Nibbiano in Val Tidone partenza alle ore 13:00

La seconda: Energizer Night Run a Milano partenza alle ore 21:30

Nonostante la cavolata della doppia iscrizione, il tutto sembra fattibile anche grazie ai miei due compagni di avventura: Massimo per la parte triathlon e Giorgio per la corsa serale.

La cosa che mi preoccupa però più di tutto non è la gestione logistica delle gare ma bensì le previsioni meteo. Addirittura il sito IlMeteo.it mi invia una mail il giorno prima avvisandomi della presenza per il sabato di: Acquazzoni, Nubifragi, Tempeste Tropicali e possibili invasioni aliene nella zona della Diga del Molato(Luogo di partenza della gara di triathlon). Se lo scopo della mail era allarmarmi…ci è riuscito alla grande!!! Mi spiego meglio…Non ho mai usato la bici da corsa con la pioggia e l’ultimo dei miei desideri era sperimentarlo in gara, soprattutto questa gara, dove l’anno scorso ci ho lasciato una gomma per colpa di una buca e dove il percorso si presenta con molti sali e scendi.

Ma per fortuna siamo nel 2014 e grazie ai grandi passi che la scienza e la tecnologia hanno fatto negli ultimi decenni ad aspettarmi sul luogo della partenza c’era questo meteo

Meteo

Non ne azzeccano più una…

La vista del lago e della bella giornata hanno tolto qualsiasi tensione che avevo accumulato i giorni precedenti e alle 13:00 in punto sono nel lago con la muta pronto a partire e soprattutto a divertirmi. La cosa positiva è stata che mi sono rilassato talmente tanto a tal punto che la partenza della frazione nuoto, la quale normalmente mi crea attacchi di panico per la troppa gente, sia passata senza neanche accorgermene e in meno di 12′ ero fuori dall’acqua, cosa mai accaduta. Ad aspettarmi nella T1 c’era una novità….le scarpette attaccate ai pedali!!!

Pedali

Riuscirò a non cadere?!?!

Per i triatleti la cosa delle scarpe già attaccate è probabilmente una sciocchezza…ma io non sono un triatleta!!!

Risultato: prima che uscissi dalla zona cambio gli elastici erano saltati quindi non ho potuto fare il figo come i veri triatleti, però nel complesso ho guadagnato tempo rispetto alla solite volte!!!

Pedalo pedalo pedalo…e qui perdo tempo rispetto a molti, si vede che non sono abituato a percorsi ondulati, il massimo delle salite che faccio in allenamento sono i cavalcavia dell’autostrada o qualche salitella nelle colline vicino a casa. Qui Massimo, con cui ero uscito insieme dall’acqua ma che avevo staccato in T1 mi riprende e mi supera!!!

Capendo che è inutile tentare di strafare prendo il mio ritmo tranquillo e porto a casa la frazione in bici con le gambe che ancora stanno bene potendo così dare di più nella corsa dove in effetti sono più allenato e abituato alla fatica.

Il caldo delle 14:00 si fa sentire e come dalle previsioni meteo che mi hanno allarmato mi ritrovo sotto ad un acquazzone…ah no scusate erano solo le docce messe sul percorso per dare refrigerio a noi partecipanti!!! Il tracciato della corsa prevedeva il passaggio per ben due volte proprio sopra la diga, momento molto bello, l’importante è che non soffriate di vertigini…Bako non guardare sotto, non guardare sotto!!!

Anche questo sprint lo abbiamo portato a casa, soddisfatto per il risultato(Sempre meno quelli davanti e di più quelli dietro) e soprattutto perché inizio a divertirmi sempre di più.

Complimenti a Massimo per l’ottimo risultato, per il passaggio e per la birra

The Finisher

The finisher

Bene la prima è andata, di corsa sulla via del ritorno, ore 17:30 varco la porta di casa…

Disfa la borsa, lava la muta, altra doccia, un piatto di pasta prepara l’altra borsa e via alle 19:00 in punto sono sotto casa di Giorgio per salire su a Milano.

Ecco forse qui i meteorologi ci hanno azzeccato, infatti mentre ci avviciniamo sempre di più al capoluogo lombardo, le nuvole sopra di noi assumevano forma e colori sempre più minacciosi.

Ecco qui sotto troverete il riassunto del riassunto dell’Energizer Night Run ’14

Si è svolta all'interno della mia smart

La gara si è svolta all’interno della mia smart con luci, pizza e birra!!!

Evviva Bernacca!!!

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… and my legs they don’t run the way they used to…

Sarà che nella foresta di pianura i chilometri sono più lunghi, che il segnale satellitare è ostacolato dalle fronde degli alberi, oppure che le mie gambe non vadano più come andavano un tempo, fatto sta che oggi mi sono dovuto fermare alla terza delle 4 ripetute sui 1000m che mi ero riproposto di correre oggi.
E un po’ per istinto di conservazione in vista della gara di Domenica, un po’ per una voglia che va e viene a seconda delle giornate, dei momenti ho preferito non forzare.
Durante la corsa il quadricipite destro si faceva sentire più del solito, e adesso dopo la doccia qualche spillo sembra bucare un po’ il ginocchio sinistro… fortunatamente mentre sto scrivendo il dolore sembra sparire, un po’ come il fastidio alla caviglia destra.

Sto invecchiando forse, e sì che mancano ancora 6 giorni al mio 37esimo compleanno, la discesa non sarà mica così inarrestabile????

Per combatterla ho partecipato al ballot per la London Marathon, per vincere (la vecchiaia, si spera) ho deciso che farò assolutamente la Firenze Marathon a Novembre, mi merito la rivincita dopo il 2012!
Per Padova intanto vedrò di accendere un cero a Sant’Antonio!

m.

Un selfie per salutare Lello

Un selfie per salutare Lello

P.S.: Nel frattempo il Decathlon di Pieve perde un gran venditore, gli spilli perdono un socievole corridore, amante dei monday night più frequentati, Zaffani perde la sua vera anima gemella.
Ciao Lell. insegna ai bolognesi a correre il lunedì sera sotto i portici!

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Il bello della (Milano Relay) Marathon

Il bello della maratona, dopo il ritiro di Zaffani, è Lorenzo Verdelli.

Il bello della maratona è Zaffani che vede vacillare il suo record sui 42195 m.

Il bello della maratona ve lo racconterà una volta Lello, ne sono sicuro!

Io che invece ho corso solo la staffetta a Milano posso dirvi cosa è il bello di correre per le giuste cause.

Il bello della relay marathon è aspettare al 33° km Lello, non vederlo insieme ai pacer delle 3h e pian piano intuire che sta andando alla grande.

Il bello della relay marathon è correre per Avvocato di Strada, correre per qualsiasi organizzazione cerchi di aiutare chi ha bisogno.
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Il bello della relay marathon è arrivare in fondo e avere un ristoro con panini, torte salate, cibarie e bibite.

Il bello della relay marathon è vedere gente che si avvicina alla corsa.

Il bello della relay marathon è vedere gente che si gode una giornata all’aria aperta.

Il bello della relay marathon è dire che correre 10 km non è per niente ‘eroico’.

Il bello della relay marathon è vedere tanta gente che impegna il proprio tempo per gli altri.

Il bello della relay marathon è sperare di aver dato un piccolo contributo, solo correndo.

 

P.S.: Lello scusa se ho copiato la tua idea, ma era troppo bella!

 

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Conquisterò il mondo

Non son impazzito, un pochino forse si, ma non del tutto. Non mi sono nemmeno venute manie Napoleoniche, è solo che stamattina dovevo trovare una scusa per aver voglia di correre.

Come tutte le domeniche mattine mi sveglio di buon ora per la solita corsa in compagnia di Giorgio, con la differenza che oggi Giorgio non ci sarebbe stato. La sua assenza è da attribuire ad un infortunio, come dice lui, o dal fatto che la sera prima abbia dato il meglio di se in un noto locale milanese, come testimoni raccontano.

Sta di fatto che avrei dovuto correre da solo…

Dove andare? Quale strada prendere? sono state le domande che mi sono posto mentre il Gps cercava il segnale. Si perché  il problema del runner è la monotonia dei percorsi. Fare sempre lo stesso giro diventa noioso, pensate che ormai mi rifiuto di correre sulle strade dove ho macinato km di allenamento per preparare la mia prima maratona qualche anno fa, giuro non ce la faccio proprio a rifarli. Quindi l’obbiettivo di stamattina era quello di cercare di andare dove non fossi mai passato. Ammetto che Lodi non è per niente una grande città, ma sono soddisfatto per esser riuscito a trovare qualcosa di nuovo da calpestare e conquistare con le mie scarpe.

La soddisfazione e la presa di coscienza della nuova conquista la si ottiene una volta arrivati a casa appena si scarica sul proprio computer la corsa fatta. Vedere quella riga rossa sulla cartina che si muove e passa sulle strade percorse da proprio un senso di conquista. Le migliori sono quelle delle gare in città dove non si corre regolarmente. Io ogni tanto vado a rivedermi le corse fatte a Roma, Verona e pure Milano.

La cosa migliore sarebbe poter vedere le corse di tutti e perché no scoprire che il mondo intero sia stato conquistato dai Runners.

Ci sono altri che invece vogliono conquistare il mondo stando comodamente seduti…

e ci fanno pure i campionati