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Conquisterò il mondo

Non son impazzito, un pochino forse si, ma non del tutto. Non mi sono nemmeno venute manie Napoleoniche, è solo che stamattina dovevo trovare una scusa per aver voglia di correre.

Come tutte le domeniche mattine mi sveglio di buon ora per la solita corsa in compagnia di Giorgio, con la differenza che oggi Giorgio non ci sarebbe stato. La sua assenza è da attribuire ad un infortunio, come dice lui, o dal fatto che la sera prima abbia dato il meglio di se in un noto locale milanese, come testimoni raccontano.

Sta di fatto che avrei dovuto correre da solo…

Dove andare? Quale strada prendere? sono state le domande che mi sono posto mentre il Gps cercava il segnale. Si perché  il problema del runner è la monotonia dei percorsi. Fare sempre lo stesso giro diventa noioso, pensate che ormai mi rifiuto di correre sulle strade dove ho macinato km di allenamento per preparare la mia prima maratona qualche anno fa, giuro non ce la faccio proprio a rifarli. Quindi l’obbiettivo di stamattina era quello di cercare di andare dove non fossi mai passato. Ammetto che Lodi non è per niente una grande città, ma sono soddisfatto per esser riuscito a trovare qualcosa di nuovo da calpestare e conquistare con le mie scarpe.

La soddisfazione e la presa di coscienza della nuova conquista la si ottiene una volta arrivati a casa appena si scarica sul proprio computer la corsa fatta. Vedere quella riga rossa sulla cartina che si muove e passa sulle strade percorse da proprio un senso di conquista. Le migliori sono quelle delle gare in città dove non si corre regolarmente. Io ogni tanto vado a rivedermi le corse fatte a Roma, Verona e pure Milano.

La cosa migliore sarebbe poter vedere le corse di tutti e perché no scoprire che il mondo intero sia stato conquistato dai Runners.

Ci sono altri che invece vogliono conquistare il mondo stando comodamente seduti…

e ci fanno pure i campionati

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Tre giorni di ordinaria magia

Il titolo dice tutto..

In 25 anni che frequento e conosco Roberto e Michele questa è stata la prima volta che partiamo solo noi tre.

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Buongiorno “Spilli”. Grazie anche a Lello che ci ha portati a Rogoredo.

Che dire tre, due, uno e si parte..clima gita e questo fa si che è impossibile non divertirsi..

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Bako..ma che bello il tuo shuffle!!

Finalmente si arriva a Roma, se il buon giorno si vede dal mattino..allora è proprio una bella giornata di..

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Ma alla fine chi se ne frega..siamo o non siamo in vacanza?

Giusto il tempo di posare i bagagli..

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Il mio pigiama spacca!!

..e si va al ritiro dei pettorali!!

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Prime emozioni..

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Comunque Cek qui non si vede che ho il polpaccio grosso!!

Breve pranzo, ritorno veloce in albergo e poi giretto per Roma..

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Bako un po’ come la foto del tuo matrimonio!!

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C’è spazio anche per Giorgio (sempre con noi)!!

Ritorno in albergo..e preparazione alla cena!

E proprio da qui cominciano i primi incontri..Simona..Hey!!

Per rimpiazzare la mia dipendenza dalla nutella ho optato per questo prima di andare a dormire..

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La stanchezza prende il sopravvento..e non mi resta che addormentarmi visto che l’indomani la sveglia è molto presto, anche se ci sono abituato.

Colazione, metro e si raggiunge la partenza..

Finalmente conosco anche Francesca e Stefania..Hey..quattro chiacchere e..

..finalmente arriva al momento della corsa!! Il mio obiettivo non era tanto migliorare il mio “personal”, dal momento che la mia preparazione non è molto costante e in questa fase latita parecchio, ma finirla decorosamente (grazie a Mattia per la compagnia, di sicuro sono riuscito a rallentare anche te!!) Cosa insolita è il fatto di gestirmi in autonomia e non aver nessuno che mi faccia da “pacer”. I primi 10 Km però mi hanno fatto ben sperare ed anche la tanto temuta salita sembrava non aver destabilizzato più di tanto il mio passo. Fino al 17 Km tutto bene, poi memore del calo subito a Verona mi sono premunito per tempo con degli zuccheri. I problemi però sono arrivati da li a poco nonostante tutto. Il cronometro non mi condannava ancora anzi ero in corsa per il “personal”. Più il traguardo si avvicinava però e più le mie gambe e la concentrazione mi abbandonavano. L’esperienza più tragica per il momento l’ho vissuta dal 20 al 21 Km

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un estratto della mia sofferenza..cek anche qui il polpaccio sembra nella norma!!

..stavo e male e non ne potevo più..la voglia di fermarmi e camminare era tanta, ma l’orgoglio e il fatto di non mollare mai hanno fatto il resto…Bako stavolta qualche tuo incoraggiamento forse avrebbe fatto il miracolo!!. In tutto ciò a parte gli scherzi non vedo note negative nella prestazione, perché per lo stile di vita che ho per me queste sono imprese. E’ stato emozionante esserci al di là di tutto ed esserci stato con le due persone che stimo di più (Bako e Cek).

Giusto il tempo di rientrare in albergo..risistemarsi e poi..

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super pranzo!!

Roma by night..

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Purtroppo poi arriva anche il momento di tornare a casa..l’ultimo giorno è sempre un po’ malinconico, almeno per quanto mi riguarda.

Ho avuto la fortuna di conoscere delle persone veramente fantastiche Francesca, Stefania e Simona che ci ha sopportato più di tutti!!

Grazie di cuore!!

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Cosa mi è rimasto di questi tre giorni:

..il fatto che sto invecchiando ma che in fondo ce la faccio ancora

..i polpacci da sfilare come dice il Cek

..per Francesca, Stefania e Simona è un arrivederci a presto

..e che ho ancora tanta voglia di divertirmi con le persone che stimo (Bako e Cek grazie di cuore)

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E per dirla alla Piero Pelù: “Grazie e buona notte!!”

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What do I want? – RomaOstia 2014

Mi sono chiesto nel corso delle passeggiate romane quale sia stato il motivo per cui non ho raggiunto il mio obiettivo, mi sto ancora chiedendo dove stia andando il mio impegno podistico.

La seconda domanda è venuta naturalmente dopo aver osservato il programma di allenamento che stanno seguendo Tommi e Lello. Io attualmente non ho nelle gambe i loro risultati, non li metto nemmeno nei miei obiettivi più a breve termine, e nemmeno penso di volermi allenare 6 volte a settimana, con uscite mai inferiori all’ora e 20′. Non è realmente quello che voglio ottenere dalla corsa.

Però l’idea di scendere sotto l’ora e 25′ nella mezza oramai è fissa in testa, sicuramente meno ossessivamente del muro delle 3h sulla maratona, e forse per questo il risultato non è stato raggiunto.
Mentre ero in corsa durante la Roma-Ostia, soprattutto dopo la salita spaccagambe di metà gara, il mantra che mi ripetevo sembrava una canzone di Christina Aguilera, ‘la mia testa non è pronta per quel risultato’.

Eppure un po’ ci ho creduto, all’inizio sicuramente, con i primi 5 km corsi sotto i 4’/km, e poi un po’ anche tra il 12esimo e il 17esimo quando la costante discesa mi faceva girare intorno ai 3’53”. Poi però le gambe hanno pagato il conto, ho raggiunto Gefter al 17esimo, ma non ho avuto la forza per stargli in scia e recuperare per lo sprint finale. Solo 3 km di discesa mi avrebbero permesso di abbassare il mio personale, e a nulla sono valse le mie preghiere per ottenere questo favore, mi sono dovuto accontentare di chiudere in 1h26’08” (anche se il mio orologio segnava 2 secondi in meno… Tommi, so che mi capirai).
Il vento freddo sul litorale di Ostia non mi permetteva di gustare il risultato, non ottimo, ma buono viste le premesse dell’ultima settimana. La mia voglia di mare non veniva soddisfatta viste le condizioni climatiche.

Perchè non ce l’ho fatta in fin dei conti? Sarà stata colpa di quella volta che ho interrotto il medio di 30′ prima dello scoccare dei 15 minuti? O colpa dell’ultima settimana da congestionato, con raffreddore, mal di gola, tosse e senza allenamenti? Oppure della salita tra il nono e l’undicesimo chilometro che non ho saputo affrontare se non affidandomi ad un ‘Angelo’ custode, corsa in 4’39/km , mazzata difficilmente recuperabile?
Direi che tutte e tre hanno contribuito, forse veramente è la testa non ancora pronta, che non mi spinge decisamente verso questo obiettivo.

Ma va bene così, forse è il momento di capire cosa realmente voglio adesso.

Spilli tricolori

Spilli tricolori

E poi  la corsa non era l’unico motivo del viaggio, girare per Roma è sempre affascinante, viaggiare per la prima volta da una vita con Robi e Gio, incontrare assidue lettrici del blog a cui finalmente dare un volto (tridimensionale), il suono delle loro voci, c’era molto di più di una gara. E tutto è stato spettacolare (a parte il tempo), grazie Roberto e Giorgio per la compagnia costante, non posso che dirvi ‘Hey!’ e che “nun sacce gnente”, grazie a Simona che ha sopportato 3 uomini, podisti per di più, per un weekend intero, grazie e complimenti a Francesca per il suo ottimo esordio e grazie Stefania per aver capito il mio “razzismo” di runner! E grazie anche a Mattia che con Giorgio si scambiavano il ruolo di pacer e di trainato, tra un po’ vi vedremo sotto i 90′ nella mezza, ne sono sicuro!
Parafrasando due note pensatrici italiche “oltre il risultato c’è di più!”

m.

'Cosa vuole questo qui?'

Simona says:’Cosa vuole questo qui?’

 

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Ragazzi come si sta bene tra noi…

Come si può raccontare il piacere di una mezza maratona che ha visto tre spilli conseguire il loro personal sulla distanza, il bello di una gita in pullman da adulti che non hanno del tutto abbandonato la vita da ragazzini in età scolare, il cazzeggio post-gara tutto al maschile nella romantica città di Giulietta e Romeo?
Probabilmente non si può far rivivere le stesse emozioni su questa pagina, ma vale la pena prendere in prestito uno dei momenti migliori di un grande film italiano e paragonare la sua goliardia alla nostra domenica veronese…

Non ci sono stati schiaffi alla stazione, ma tempi millantati, medaglie rubate per far capire il loro vero valore, infarti sfiorati, delusioni, brevi incazzature, vesciche messe a dura prova, paparazzi giapponesi appostati in pullman accostati. E poi esagerati (amabili) resti, obiettivi futuri… chi c’era si è divertito…
anche questo è il bello della mezza-maratona!

m.

Da sinistra il Mascetti, il Perozzi, il Sassaroli, il Melandri e il Necchi

Da sinistra il Mascetti, il Perozzi, il Sassaroli, il Melandri e il Necchi

P.S.: Mi ero riproposto di chiudere in 1h26′, sono soddisfatto, 1h25’41”, un buon viatico per la RomaOstia del 2 Marzo, a caccia del PB!

 

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Vigilia veronese

Ceno con del sushi da asporto, Tommi ha reso questo un rituale sin dalle sue prime maratone, e sinceramente visto il mio risultato alla Chicago Marathon anche solo scaramanticamente quasi quasi gli do ragione e continuo con il giapponese prima delle gare.
Non che domani alla Giulietta e Romeo half marathon io chieda chissà che, anzi. Lo ritengo solo un passo di avvicinamento a qualcos’altro che in realtà non ho ancora definito.

Ho esplicitato la mia tattica di gara, conto di correre la maratona tenendo un passo di 4’05” al km, intorno all’ora e 26′ quindi. Quantomeno l’idea è di rimanere con questo pasto costante nella prima parte di gara e poi mantenerlo anche nel finale, a meno che le gambe non vadano da sole.
Gli allenamenti non sono stati male questa settimana, ma mi manca l’ultimo cambio di passo; domenica scorsa il progressivo è terminato con gli ultimi 15′ a 4’04” e tanta fatica, non ne avevo per chiudere gli ultimi 5′ sotto i 4’/km. Arrivavo da un medio abortito a metà strada il venerdì, mentre le 5 ripetute sui 1000 non si sono discostate da quelle corse qualche settimana prima. Galleggio, senza grossi miglioramenti, senza tantissima voglia di faticare per adesso.
L’anno scorso a Verona avevo un rivale auto-impostomi, avevo un mantra, quest’anno c’è l’attesa per la RomaOstia del 2 Marzo.

E poi un po’ mi spiace non fare la notte in camper come l’anno scorso, la pizzata insieme al papà di Pelissier e l’esultanza fuori dal Bentegodi al gol di Thereau contro il Palermo. Quest’anno partenza in pullman con i podisti di San Bernardo che ci danno ospitalità, Zaffo e GioS. sostituiti quest’anno da Tommi e GioB… sembrerà tipo una gita scolastica!

E poi è l’occasione per sfoggiare una nuova divisa spilli, meglio gialla o bianca?

m.
Yellow or white?

Yellow or white?
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Happiness only real when shared

La citazione che fa da titolo a questo post penso la conosciate tutti, un film che avrà visto il 90% di coloro che va al cinema almeno una volta l’anno. Un film che se permettete, ho trovato un po’ sopravvalutato, o quantomeno mal interpretato da buona parte di chi l’ha eletto a icona di un certo tipo di vita.
Comunque, questo non è il senso di ciò che voglio scrivere,

manca un giorno alla partenza per Chicago, domani mattina alle 9 un aereo mi porterà ad Amsterdam, e se Alitalia non si metterà in mezzo a rovinare il mio rigoroso programma, da lì volerò in direzione Windy City.
L’ho aspettata da tanto, questa vacanza, questa corsa, e come sempre mi ritrovo ad essere un po’ teso prima della partenza. Forse a questo concorre anche la scelta di viaggiare all’insegna del risparmio, con un alloggio in camerata da 8 in un ostello nei pressi del Wrigley Field, una sistemazione in singola mi sarebbe costata ulteriori 500€, invece in questo modo, potrò permettermi anche di ‘regalarmi’ GTA V una volta ritornato in Italia!!!

In tutto questo, ancora non ho dato un senso al titolo, semplicemente per quanto felice, eccitato, carico per questo viaggio, so in anticipo che mi mancherà la presenza di qualcuno vicino in questi 5 giorni. Un amico, un compagno di corse, qualcuno con cui condividere l’eventuale gioia pre e post-gara, la bellezza della città sul lago, della sua architettura.
Mi è capitato di prefigurare come potrebbe andare la mia gara, e mentre correvo, sentivo che la gioia scaturita da un eventuale buon risultato avrebbe meritato un abbraccio con qualcuno alla fine dei 42 km. Non ci sarà immediatamente, terrò certe situazioni per il mio ritorno!
E se qualcuno comunque vuole condividere con me questi momenti, qui può iscriversi agli aggiornamenti in tempo reale sulla mia prestazione: https://register.athletetracking.net/bacm/index.html
I social network permettono di condividere virtualmente gioie e dolori!

E poi Chicago in quei giorni sembra offrire veramente tanto. Venerdì sera mi sono già impegnato, i Chicago Blackhawks mi sono sembrati un ottimo spettacolo e quindi andrò allo United Center a vedere la loro sfida contro i New York Islanders, di hockey ne capisco proprio poco, ma credo che lo spettacolo meriti a prescindere!
E poi il lunedì è il Columbus Day e presumo ci sarà una parata, senza contare il fatto che nei miei giorni di permanenza suonano pure i Franz Ferdinand (come del resto l’estate scorsa quando ero sempre a Chicago), i Tame Impala, persino gli Hanson!!! Per due serate di fila alla House of Blues!!!

La maratona sembra passare in secondo piano di fronte a questi eventi, ma resta il mio interesse principale.
L’obiettivo attualmente è quello di finirla nei primi 1000, non dico quale sia il tempo di percorrenza, forse non mi sono nemmeno fatto una vera idea di quanto adesso possa valere, sto oscillando come un funambolo. Preferirei non cadere.

Nel frattempo Domenica il territorio pavese si è dimostrato nuovamente amico, cancellando la delusione parmense. Nell’ultimo test pre-Chicago ho ottenuto il mio PB sulla mezza, 1h25’06”. Non so se possa essere di buon auspicio o sia stato un errore strategico, tra 4 giorni lo sapremo.

Non ero così magro dalla quarta superiore...

Non ero così magro dalla quarta superiore…

m.

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3 settimane…

Dov’eravamo rimasti?
Personalmente qui, a Parma l’8 Settembre e alla mia prima delusione podistica del 2013. Da quel giorno gli allenamenti sono proseguiti, in questo mese che mi sta separando dalla Chicago Marathon, spesso solitari, tra ripetute, lipidici, qualche gara, un lungo (uno solo, vedrò di farmelo bastare!).

Sono ritornato a stare bene, forse. Forse un po’ scarico, sicuramente meno ottimista per ciò che riguarda la caduta del muro (delle 3 ore), ma consapevole di valere un buon tempo, un tempo migliore di Milano ad Aprile.

La settimana post-Parma è stata dura, il giorno dopo ho cercato di correre 14 km in un’ora, riuscendoci, seppure con una pausa a metà percorso. Le tossine del giorno prima, la voglia di fare che porta a strafare, tutto ha concorso a non sentirmi al meglio; e peggio ancora mi sono sentito il giorno delle ripetute, un 1000m seguito da un 2000m e un 3000m per poi finire diminuendo le distanze. Ancora 2000 e 1000 con quest’ultima ripetuta che finiva riproponendo lo stesso dolore che mi aveva bloccato a Parma. Cosa mi stava succedendo? Avevo esagerato con la velocità? Non sapevo come interpretare questo segnale, so solo che mi aveva tolto un po’ di voglia e un po’ di forza, Venerdì avevo ceduto e mollavo Tommi e Lello durante un progressivo.
Era la seconda volta in meno di 7 giorni, di certo non il modo migliore per preparare gambe e testa ad una maratona.

Domenica 15 era il giorno che mi avrebbe detto qualcosa in più sul mio stato di forma. Volevo correre 30 km, 3 frazioni della Lodi Relay Marathon organizzata da MLFM. Sapevo che potevo contare sull’aiuto di Lello per due frazioni e su Roberto per l’ultima, loro stanno meglio di me, e appoggiarsi a qualcuno quando le cose non vanno nel modo migliore serve sempre. Ho chiuso in 2h12′, girando ad un passo medio di 4’24”, non vicinissimo ai 4’15” necessari per raggiungere il bersaglio grosso, però il percorso era complesso, con parecchio sterrato, curve, salite e so che qualche secondo a km posso limarlo ancora. E poi ho chiuso a 3’56” l’ultimo km, le forze ci sono e la testa ha ripreso a girare con le gambe.

In settimana un allenamento da 3 ripetute sui 3000 m è stato un bel banco di prova per saggiare la mia resistenza alla fatica, ed è stato superato discretamente. Negli ultimi 3 km combattevo con un quadricipite che sentiva fastidio, ma non ho mollato, cercando di chiudere la ripetuta in 12′. La testa fortunatamente è rimasta al suo posto!

Ieri al posto di un medio da 20 minuti ho sfruttato “Il giro delle 3 chiese” ad Offanengo per competere sui 6km abbondanti. E il risultato mi soddisfa, chiudendo in 23’02”, con un passo di 3’47” e soprattutto senza dolori vari.

Chicago si avvicina, domani 10000 a Milano alla Innovation Running, magari se riesco ci aggiungo altri 10 km per continuare la preparazione. Mi sto rimettendo in carreggiata, non c’era altra possibilità!

m. 

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Monday Like a Hurricane

Il  Monday Night comincia ad essere un appuntamento necessario nella vita di ogni Spillo che si rispetti e, modestamente, fino ad ora posso affermare di essere “lo Spillo più titolato al Mondo” (insieme al Biscio).

Il ritrovo è sempre lo stesso: 21:30 via Lodivecchio. Ovviamente al lunedì.

La formazione composta da me, Zaffo, Joe, Biscio, Lello e Michi, supportata dall’icosatleta Mattia ed il nostro direttore della fotografia Gigi -in bicicletta- è radunata. Assenti giustificati: Tommi (lavoro), Alan (concerto) e Bako (in vacanza con la famigghia).

Non ci resta che correre.

A differenza del lunedì precedente, tutti (tranne me, Zaffo e Joe) hanno indossato la gloriosa canotta verde degli Spilli.

Scelta non casuale, viste le recenti polemiche sullo sponsor tecnico Mizuno: le canotte si impregnano di sudore e si appiccicano sulla pancia, rischiando un effetto “Milano Fit Marathon”…

Il Presidente del Modena (e mancato Presidente della Repubblica con ben 2 voti) Antonio Caliendo e la sua camicia. Evidentemente era della Mizuno.

Il Presidente del Modena (e mancato Presidente della Repubblica con ben 2 voti) Antonio Caliendo e la sua camicia. Evidentemente era della Mizuno.

Via san Bassiano ed il centro vengono percorse senza particolari problemi. I bambini -“spillini”- e le bambine -“puntine” (cit. Guzzy)-  si divertono ad inseguirci per brevi tratti.

Superiamo il ponte e, come al solito, allarghiamo il giro per via Piave, via Carloni e Via del Contarico.

In via del Contarico incontriamo uno scorpione. Non sto scherzando! Che diavolo ci faceva lì? La fauna lodigiana è impazzita? Una trovata pubblicitaria della Nike? Una goliardata degli Scorpions, di passaggio dopo una data del tour?

A proposito, suonano ancora?

Sopravvisuti allo shock, continuiamo la nostra corsa passando dentro al Wellington, dove Michi recupera una bottiglietta d’acqua, e si corre verso il GP della Montagna (Via Secondo Cremonesi) dedicato all’eroico Alan, questa sera assente.

Belli carichi, dopo la salita passiamo dal Calicantus, dove ormai siamo conosciuti e spesso veniamo accolti calorosamente e proseguiamo verso il punto di partenza.

Al termine, il GPS segnava 9.1 Km in 48:38”. Una tranquilla sgambata in compagnia.

Una tranquilla sgambata in compagnia.

Una tranquilla sgambata in compagnia.

Vi lascio con quei begli uomini degli Scorpions.

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Tre Campanili 2013

La montagna è come un amore: se sei respinto, è meglio tornare indietro e non insistere.
                                                                                                       Christian Kuntner

Iniziava con questa citazione, un anno fa, il mio racconto sulla tre campanili 2012. Era la mia seconda gara in montagna, affrontata senza essere pienamente a conoscenza di cosa trovarmi davanti, di come comportarmi dinnanzi a queste salite, a questi sentieri montani.

Io, Lello e Carlo

Io, Lello e Carlo

E qui con Brisk!

…e con Brisk!

Quest’anno però sono un podista differente, migliore, mentalmente prima che fisicamente e diverso è stato il mio approccio, differenti le mie sensazioni durante la tre campanili.Il risultato è migliore cronometricamente, ho abbassato di 7 minuti il tempo di percorrenza del 2012, chiudendo in 2h03’01” rispetto alle due ore e dieci minuti precedenti, ma sono state le sensazioni, è stato proprio il cammino ad essere più piacevole, anche durante tutta la fatica. Nel primo sentiero, dopo 6 km su strada asfaltata, non subisco come l’anno scorso, canto mentalmente Stairway to heaven, e procedo al mio ritmo accompagnato da una bottiglietta d’acqua. Memore dell’esperienza de 2012, dal primo ristoro fino al traguardo, avrò sempre da bere con me, anche quest’anno fa caldo, e qualche liquido un po’ fresco è un sollievo assoluto nei momenti più duri.

Il ritratto della salute

Il ritratto della salute

Affronto i km in saliti con la testa leggera, concentrata solo sul mio corpo, sulle sensazioni fisiche. Finchè il mio pensiero non si arresta su un’idea, sull’assenza di esso. Correre in montagna azzera i pensieri. Ma è un’assenza positiva, temporanea, sembra quasi una ricarica mentale. Mi fa sentire bene. Mi fa venire voglia di riprovarci, di pensare a nuove “imprese”, al Magraid, alla Marathon des sables, a sogni e progetti futuri.
E poi è tutta discesa, a rotta di collo, supero tutti quelli che vedo davanti a me, mi sembra di sentire Chris Cornell cantare Ty Cobb, e scendo in picchiata per 6 km abbondanti! Mi sento inarrestabile, flirto un po’ con la barriera delle 2 ore, ma è qualcosa che attualmente mi è irraggiungibile, va bene così, anche perchè ho dato veramente il massimo in salita, e meglio di così in discesa non si può fare!

L’arrivo è quasi un miraggio quando termina l’ultima discesa, ma c’è da tornare indietro per qualche centinaio di metri, prima di trovarsi di fronte il gonfiabile finale. Lì sento di non averne più molto, le gambe risentono della lunga picchiata e finisco non al mio massimo. E’ così che deve andare, e va benissimo!

Il ritratto della salute - bis

Il ritratto della salute – bis

Lunedì, primo Monday Night dell’anno per me, siamo in 8 a correre, mancano Lello e Tommi, ma vengono sostituiti più che degnamente da Daniele e Alan, quest’ultimo al suo primo Monday con gli spilli, e autore di una prestazione eroica, con un grosso impegno, molta fatica e poche parole!!!!
E Gigi e Bender che ci seguono in bici.

E per tutte queste cose correre mi fa stare bene!!!

m.

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Pulirun 29/06/2013 H 19.00

Il caldo ti sfibra?

Lo stress ti attanaglia?

Vuoi divertirti ma senza correre distanze esagerate?

Sei in recupero dalla Monza-Resegone?

Vuoi correre a coppie, magari con il tuo/tua lui/lei?

Apprezzi lo sterrato, la birra rigenerante e un bel panino con la salamella?

Abbiamo la corsa giusta per te!

Pulirun 2013 - 29 Giugno 2013

Pulirun 2013 – 29 Giugno 2013

Cosa aspettate?

Iscrizioni in loco. 5 euro per sostenere l’Associazione Lombarda Fibrosi Cistica. Si fa pure per una buona causa, meglio di così…

In più, probabile la presenza (in gara o sul percorso…) del miglior TM in pista dell’anno solare 2013. Avete mai conosciuto un vip del genere?

Pensate, l’anno scorso presenzio anche il sosia di Giovanni Storti, nelle vesti di podisti nuorese…

Ajò

Infine, bella foto di gruppo. Meditate, c’era anche Guzzi, cioè, già fa ridere, se poi ve lo racconto, ma già lo sapete: AHAHAHAHAH (cit.)

Gli spilli dopo la gara

E allora forza, 29 giugno, ore 19 partenza, via Madre Cabrini, Lodi.

Vi si aspetta numerosissimi!!!

Gli spilli nel gin-occhio (alternativa più che plausibile di questi tempi!!)

P.S. In Anteprima mondiale, il percorso!!!

Percorso Pulirun 2013

Percorso Pulirun 2013