Avatar di Sconosciuto

Give me a good reason (part 2)

Avevo chiesto qui di darmi una buona ragione per non provare la fortuna con la lottery per la Chicago Marathon, e non ero stato convinto.
Ho fatto la cazzata e mi ero pre-iscritto, non sapendo che solamente altri 35999 avrebbero cercato uno dei 15000 pettorali ancora disponibili. La dea bendata questa volta mi ha baciato, ora ho due giorni di tempo per decidere di completare la registration, investire 200$ e iscrivermi definitivamente.

Solo che io avrei voluto avere altri progetti per la seconda metà del 2013, progetti che non riguardavano la corsa. Già sognavo un viaggio in solitaria in Indonesia per Novembre, finalmente lontano dai pensieri nel mese che più di tutti ho in odio!!!

Come complicarsi la vita, questa iscrizione sembra quasi come auto boicottarsi, e ora non so cosa scegliere…

ChicagoMarathon09
Tornare nella Windy City, girare nuovamente nel loop, costeggiare il lago Michigan…

BOA_01
… oppure Bali, Giava, Sumatra, Jakarta…

Cosa dovrei fare secondo voi?

M.

P.S.: Pregasi far arrivare le risposte entro il 14-03-2013

Avatar di Sconosciuto

Give me a good reason

Datemi una buona ragione per non sfidare la dea bendata e partecipare alla lottery per la Chicago Marathon.
Certo il costo dell’iscrizione, del viaggio, dell’alloggio sono motivi plausibilissimi, lo Zaffo che mi dice che sarebbe uno smacco venire sorteggiato e poi decidere di non andare, ma io voglio un motivo vero. Qualcosa che non lasci adito a dubbio alcuno!!!Ecco, se qualcuno abbia qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!!!

Sono in fase d’iscrizione compulsiva, Midnight Run, Scarpa d’Oro a Vigevano, Stramilano, Milano City Marathon, Rock ‘n’ roll Madrid Marathon… piange la mia carta di credito, ma viaggiano le mie gambe e la mia mente, e mi sento più leggero in ogni senso.

Aspetto le vostre motivazioni, avete tempo per dissuadermi fino alle 21 di Giovedì, orario di Chicago!

M.

P.S.: Oggi, a quasi un mese esatto dalla MCM, mi aspettano 3 ripetute da 4000 metri con Lello. Sarà dura!

Correre a “casa sua” sarebbe un sogno!

Avatar di Sconosciuto

Ceklist

Si parla sempre di obiettivi quando si tratta di corsa. Lello raggiunge il suo a Busseto chiudendo la maratona da pacer in 3h14’41”, io per non essere da meno scrivo la mia lista. E’ suscettibile di aggiunte, cambiamenti, ma per ora ciò che voglio fare con la corsa è:

M.

Berlin 2010 - Gli obiettivi prima degli spilli

Berlin 2010 – Gli obiettivi prima degli spilli

Avatar di Sconosciuto

…Running Seriously ?

Immagine

“..ora mi tocca correre sul serio!”

Lo sciagurato giorno che ho pensato di correre una maratona, ero probabilmente sotto la cattiva inflowenza di qualche psicofarmaco spacciato per cortisonico dal mio dottore di fiducia (non è Fuentes).  Inevitabilmente questa scelta mi ha portato a correre più di quello a cui ero abitutato, abbattendo il mio “cuscinetto di confort” dentro il quale mi trovavo da qualche mese, chiedendo al mio fisico uno sforzo nettamente superiore rispetto a ciò che per anni è stata la mia grande passione: il curling.

Superati i primi ostacoli fisici, rimanevano da superare quelli mentali; quelli che ora mi limitano drasticamente oltrepassati i circa 32km…

L’ultima volta che avevo “allegramente” percorso più di 30 km era stato in agosto, con 28 gradi, fortunatamente in un contesto ventilato e verdeggiante, con Ale, che al 26esimo mi ha giustamente ricordato che i nostri fisici abbisognavano di risorse idriche.
L’acqua che ho bevuto in quella circostanza è stata la più buona nella storia dell’universo conosciuto! Era “Acqua corrente!

Ho sempre saputo che il mondo della corsa è un mondo vastissimo e di cui io probabilmente conoscevo solo la punta dell’iceberg, ma la soddisfazione che mi sta regalando al termine di ogni allenamento (o gara) è qualcosa di impagabile. Nei tanti sport che ho praticato, non ho mai ottenuto cosi tanto in cambio. Mi chiedevo se ci fossero altri personaggi sul territorio ludesàn che condividessero questa forma di devianza, questa insanità mentale. Non credevo che potessi incontrare qualcuno veramente attratto da questa. Ebbene, siori e siore, sapete cosa vi dico? La risposta è sì, li ho incontrati!

Ad Agosto ho avuto la certezza dell’esistenza di tali anime votate alla corsa, in un Mond(/G)ay night, coronato con l’entrata celebrativa al Wellington Pub. E’ lì che ho percepito l’importanza dello spill factor!

Ho capito che il curling non era proprio lo sport della mia vita, cosi, Novembre è stato il mese della scelta.

I miei occhi  in quei giorni scorrevano sul filmato proiettato sullo schermo da History Channel, datato 1960, che parlava di un atleta etiope, impegnato nella XVII olimpiade, specialità maratona… era il grandissimo Abebe Bikila, e la città era Roma.

Immagine

La sua falcata e il suo passo erano incredibili, ma il fatto che più mi lasciò impressionato fu che correva a piedi scalzi (barefoot)! Da quel momento ho iniziato a vivere diversamente gli allenamenti, i doloretti iniziavo ad assecondarli e la mia mente ha iniziato a sopportare meglio il fatto di allenarsi una o due volte in più alla settimana.

Giunti a gennaio, ho avuto il piacere di affiancarmi -almeno nel momento di allacciarsi le scarpe e di partire (poiché le mie gambe hanno un ritmo di corsa nettamente ridotto)- ad alcuni devoti alla causa podistica. Alcuni di loro li avevo incontrati ad agosto al Monday (o mongay) night ed erano gli spilli storici, ossia, Bako, Michi, Lello, Tommi e Zaffo, pronti per la mezza sul Brembo, che è stata la mia prima mezza maratona ufficiale!
Quella mattina, sarà stata la selezione musicale di Michi con i “The Lofthers” a tutto volume per le vie di Dalmine, sarà per la Befana incontrata lungo il tragitto, sentivo che avrei finito bene i 21.097km che mi separavano all’arrivo, ebbene, cosi è stato (a parte aver dato tutto a 2 km dal fotofinish con davanti a me ancora un vialone interminabile).

Insomma, la mia prima partecipazione ufficiale alla mezza non è stata cosi malvagia. Sono arrivato al traguardo con un 1.40.03 in real time Immagine (mannaggia a quei 3 secondi!) e ci sono stati ben 4 personal best tra gli spilli!!! Son tornato a casa davvero di ottimo umore!

La prossima tappa di avvicinamento verso la capitale è Verona, alla Romeo & Giulietta Half Marathon, dove spero di portare egual fortuna a livello cronometrico, agli spilli che la correranno, come è successo alla mezza sul Brembo.

E’ proprio in giorni come questi, dove mi affiorano dolori un po’ ovunque, che penso a eroi come Abebe Bikila e che non è il caso di lamentarsi, perché la strada per Roma è ancora lunga e Verona è dietro l’angolo!

G.

Avatar di Sconosciuto

Interval training

Il bello delle ripetute è che ad un certo punto finiscono!
Michele Checchia

Questa, fino a qualche tempo fa, era l’unica soddisfazione che provavo in quelle poche occasioni in cui mi cimentavo nelle ripetute, in quelle temibili frazioni di corsa di variabile durata in cui dovevi dare più del tuo 100%, inframezzate da momenti di recupero che inevitabilmente venivano vissuti con l’ansia dei secondi che passano in attesa della successiva. Tanto pesanti quanto necessarie per potersi migliorare, per abbassare i propri tempi, la propria soglia anaerobica.
Mi era capitato di fare 8 ripetute da 1000 quando correvo da meno di un anno, e ricordo drammaticamente la fatica, le difficoltà, probabilmente avevo tenuto un passo di 4’10″/km in quell’occasione, ma mi sembrava di morire. E da quel momento le ripetute non erano altro che una immensa fatica fisica, mentale, qualcosa che volevo assolutamente evitare, e così è stato per quasi due anni.

Poi non so cosa sia cambiato, sarà stato vedere da vicino la pazzia di Zaffo e Tommi, i grandi risultati di Lello, il Bako che mi superava sulla mezza maratona nonostante i veri spilli nel ginocchio. Mi sono attaccato a loro, tranne gli Albi’s Angels gli altri viaggiano, viaggiavano ancora a ritmi a me comunque quasi congeniali e ho sfruttato il loro treno per approdare alla stazione delle ripetute. E siamo passati dagli 8x500m ai 5x2000m, passando per i 15×200 e gli 8×1000.45530_10151397731633620_579007243_n
E adesso ogni settimana aspetto quel giorno, generalmente il Mercoledì o il Giovedì in cui ci saranno le ripetute. Continuo a pensare che il momento più bello sia quando finiscono, quando dopo esserti fermato dopo l’ultimo metro dell’ultima corsa a perdifiato non senti le gambe, senti solo il cuore battere all’impazzata e il respiro diventare pesantissimo e credi di non potercela più fare, ecco è in quel momento che si sprigiona tutta la forza vitale, l’epinefrina inonda il tuo corpo e si sta finalmente bene. Ma in un modo esagerato!
Si vola nel defaticante, le gambe stanno bene, forti e scattanti! E i muscoli finalmente sanno che in gara potrai permetterti di andare più veloce, senza le ripetute mica sarei andato sotto l’ora e trenta nella mezza per la prima volta quest’anno!

Anche le scarpe nuove aumentano il piacere delle ripetute

Anche le scarpe nuove aumentano il piacere delle ripetute

Oggi quindi ho indossato le mie Boston3, sono uscito da solo, perchè gli orari con Lello non coincidevano e dopo 16 minuti di riscaldamento mi sono dedicato ai 200 metri ripetuti 15 volte. Mi chiedevo un’altra volta cosa fosse meglio, o quantomeno meno faticoso mentalmente, pensare di dover fare solo 300m, ma 15 volte, oppure solo 8 volte una distanza importante come 1km? O ancora solo 5 volte il doppio, 2km? Direi che sono meno faticose le ripetute corte, i 200 metri di oggi erano affrontabili un po’ più tranquillamente, seppure anche moltiplicati 15, anche se poi dal decimo in poi rimpiangevo l’errore di aver spinto troppo nei primi. Per quello che riguarda i 5 e gli 8, ancora non mi sono dato risposta!
Però anche oggi sento di aver fatto il mio dovere podistico, sono fisicamente felice e ho sempre voglia di proseguire, in direzione Verona, Parma (forse) e Madrid!!!

E poi con le ripetute che variano un po’ gli allenamenti, come diceva Jovanotti…

M.

Avatar di Sconosciuto

La mia mezza sul Brembo

Ero rimasto l’ultimo spillo, tra quelli cimentatisi numerose volte sulla distanza, a non avere un tempo ‘decente’ sulla mezza maratona. Mi ero fermato al 6 Gennaio 2012, in un periodo di forma tra l’altro non particolarmente brillante, all’1h31’37 della mezza sul Brembo, per poi non ottenere nulla sulla distanza nell’arco di tutto l’anno, mentre nel frattempo Zaffo, Tommi, Lello, perfino il Bako, senza offesa, mi sfrecciavano davanti, abbassando continuamente il loro primato, allenandosi, trovando quella voglia che si manifestava in me solo sporadicamente.
L’1h29’18” del Bako alla Milano Fit Marathon, oltre ad essere stato un grande tempo ed un grande risultato per lui, è stato anche uno spunto per me per darmi nuovamente da fare, per tornare ad allenarmi, per ritrovare quegli obiettivi senza i quali correre non ha un vero e proprio senso! Ero contento per lui, dopo tutte le sue vicissitudini era qualcosa da festeggiare grandemente, ma ero anche invidioso, se si può usare questo termine, perchè aveva ottenuto un risultato che a me mancava. E le colpe erano interamente mie per tutto ciò.

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Da quei giorni, erano le prime settimane di ottobre, ho iniziato ad allenarmi seriamente e in maniera costante, ho fatto i miei errori, vedi Firenze, ma non mi sono mai fermato. E fare ti fa venire la voglia di continuare a fare!
Ho iniziato allenamenti più duri, ho corso di più, mi sono attaccato al treno di Lello, e con lui ho riscoperto il piacere delle ripetute. Senti il corpo scosso dalla fatica quando fai 8 volte 800 metri sotto i 3’50″/km, o quando abbassi ancora di più la media sui 300 metri, ripetuti 15 volte. Vorresti smettere quasi subito, ma non sei da solo fortunatamente, e anche non dicendo niente ricevi l’aiuto di chi ti sta vicino. Poi finiscono e appena dopo una sensazione completa di fatica, quando riprendi a camminare inizia un momento di benessere fisico, senti i muscoli che palpitano, le gambe piene di vita, il cuore che batte, il respiro che si fa meno affannoso. Hai la consapevolezza di avere fatto il tuo meglio, ti senti bene.
L’ho sempre detto, il bello delle ripetute è che ad un certo punto finiscono, ma non l’avevo mai pensato in questi termini, quelli del piacere fisico della fine!

Mi sono preparato bene, e pian piano pensavo che quello che sarebbe stato il mio obiettivo per Verona il 17 Febbraio alla Giulietta e Romeo Half-Marathon, si sarebbe potuto avvicinare temporalmente. Ci eravamo iscritti quasi interamente alla Mezza sul Brembo anche quest’anno per concludere degnamente le festività natalizie, Tommi, Lello, Bako, io, l’esordiente Giò, mentre Zaffo tentennava, infastidito dai cavalcavia che rendono il percorso caratteristico. Su di lui stenderò un velo pietoso in questo racconto, meglio lasciar perdere la sua scelta.

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo...

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo…

Pian piano che si avvicinava la data dell’epifania pensavo che sarebbe stato un delitto, per il mio stato di forma, non provarci ad andare sotto l’ora e trenta, mi sarei accodato ai pacer e avrei fatto gara su di loro e con loro prima di vedere cosa dare nei chilometri finali. Ero un po’ teso alla partenza, devo dire che questo risultato, seppure possibile, mi sembrava comunque difficile, ma le gambe andavano, la memoria muscolare degli allenamenti agiva positivamente e dopo un primo km veloce per recuperare i pacer mi assestavo su un passo che gestivo senza problemi. Le prime salite, intorno al quinto km, si facevano sentire, ma era troppo presto per cedere, la testa era ancora leggera! Lello rinunciava ad un tempo decisamente inferiore per starmi vicino, lui è stato un grande compagno di allenamento e di gara in questo periodo, a lui devo buona parte di questo risultato, perchè si corre sempre da soli, ma con un aiuto si va meglio!
E’ la prima mezza maratona di cui non ricordo grossa stanchezza, fisica e mentale, non mi sono mai annoiato, ho sentito solo una piccola fitta dietro la coscia, durata lo spazio di 200m intorno al 16° km, non ho avuto mai le gambe stanche, ero concentrato e per quanto mi riguardava avrei potuto correre in qualsiasi città del mondo, non ho ricordi del paesaggio, le curve sembravano tutte uguali, tutte a sinistra.

Penso questa sia stata l'unica curva a destra del percorso!

Penso questa sia stata l’unica curva a destra del percorso!

Avevo il mio mantra, la mia frase, il mio pensiero felice che mi ha accompagnato dall’inizio alla fine e all’arrivo le gambe andavano ancora dopo l’inversione a U del 21° km, per poter allungare e chiudere in 1h27’56” di real time, quasi 4 minuti sotto il mio precedente primato!
Ero contento, non ero affatto sorpreso perchè ho raccolto quello che ho seminato, come non avevo fatto altre volte dove ho vissuto di rendita. Al 6 Gennaio uno dei miei obiettivi podistici per il 2013 è stato ottenuto, sono ancora in tempo per rivederli e cercare nuovi stimoli, non so, magari abbassare ancora il tempo a Verona, sicuramente andare sotto i 40′ nei 10km, visto che il mio record risale all’Aprile 2011 e ieri all’intermedio ero solamente a 9 secondi dai 41’25” che resistono da Madrid!
Ho voglia, oggi andrò ancora a correre, lento, per 50′. Non è ancora il tempo di fermarsi!

E’ stata una grande giornata per gli spilli ieri, non sono l’unico ad avere ottenuto il mio primato. Detto e dimenticato dello Zaffo e le sue scelte, Tommi continua a dimostrarsi un grande podista, fissa il suo record sulla mezza a 1h22’05, arrivando 63° in classifica, 7° nella sua categoria TM (anche se come al solito è ai piedi della premiazione), Bako mi sorprende, arrivando solo 90 metri dopo di me, abbassando di 1’08” il suo precedente PB, e rendendo la nostra sana competizione sempre più interessante e piacevole! Giò al suo esordio ufficiale sulla distanza chiude in 1h40’03”, meglio di quanto avessi fatto io la prima volta a Cremona, e deve essere contento del risultato, mentre di Lello ho già detto, a lui dedico il mio risultato!
Grandi spilli, modo migliore per cominciare l’anno non c’era, in attesa di tutti gli altri, dei loro ritorni, dei loro esordi.
Lunga vita agli spilli!!!

M.

Festeggiando i PB!

Festeggiando i PB!

Avatar di Sconosciuto

Pagellone 2012

Siamo alla fine, il 2012 si conclude senza nessuna catastrofe predetta, ma con il giorno del giudizio per noi spilli. Quello che è stato fatto quest’anno resterà nella storia, queste sono le pagelle del nostro 2012!

Zaffo:
E’ stato un anno a due facce. Un inizio insoddisfacente, una sconfitta interna subita da Lello a Dalmine il 6 Gennaio 2012 non sembrava promettere bene per la nostra punta di diamante, e l’infortunio appena precedente alla Paris Marathon avrebbe potuto stroncare qualsiasi velleità. Ma al grido di “Ricominciamooo!” già da prima della seconda metà dell’anno si vedeva uno zaffo diverso. Più concentrato, quasi autistico nella sua preparazione.  Km su km macinati sulle strade, in macchina o di corsa, lusingando le sue spasimanti che gli chiedevano dove si nascondesse nelle vivaci serate lodigiane, l’hanno portato ad ottenere lo straordinario risultato fiorentino: 2h53’43” sulla distanza regina dell’atletica, al suo esordio sui 42.195 m!
You’re simply the best! Superlativo!

Tommi:
Potrebbe fare qualsiasi sport, e gli mancano solo lo skeleton e la pelota basca per essere definito un atleta completo, e sai che in ogni disciplina sarà sempre lì a primeggiare (tranne nel basket dove resta l’avversario più rompicazzo che io ricordi!).
Non gli è bastato conquistare Parigi in Aprile, quando ad uno ad uno tutti gli spilli cadevano sotto la pressione della corsa, accolto in pompa magna all’areoporto di Orio al Serio, voleva di più! Si è affidato alle sapienti mani di Huber Rossi, ha cominciato una dieta, è diventato Mr. Lipidico, ed è arrivato ad un passo da essere il più veloce spillo sulla maratona, non per niente gli sponsor in lui investono tempo e denaro, i risultati lui non li fa mai mancare!
Affidabile!

Lello:
La dimostrazione che il lavoro paga, è lo spillo più migliorato. In un anno è passato da una maratona drammatica sul Lago Maggiore, ad un capolavoro nella terra del rinascimento. Giotto e Botticelli hanno disegnato le sue traiettorie in quel di Firenze, portandolo a sfiorare il muro delle 3 ore, in quella che lui stesso definisce la sua impresa più grande!
E prima c’erano stati risultati elettrizzanti sui 10km, sulla mezza maratona. Solo sui pronostici ha completamente sbagliato, ma questo non inficia il suo 2012 da incorniciare!
Artista!

Me stesso:
L’autogiudizio lascia sempre il tempo che trova, i risultati invece restano scritti sui monitor, nei ricordi e nei pensieri, e non posso che basarmi su quello per dire che il mio 2012 ha portato un PB sulla mezza maratona ottenuto sull’onda lunga della fine 2011 il 6 gennaio a Dalmine. Un primato personale ridicolizzato dai risultati annuali di tutti gli spilli. Fine Maggio e inizio Giugno sembravano dare nuovamente speranza, e qui sono riuscito a scendere per due volte consecutive sotto i 20′ nei 5 km, ma l’estate, il giro del mondo in due tappe, mi hanno riportato indietro nel tempo, con soli due mesi per preparare seriamente Firenze. Il risultato è stato insoddisfacente, ma la spinta datami da questo mi ha portato ad una fine 2012 molto attiva, in attesa degli ambiziosi progetti per il 2013!
Si può dare di più!

Bako:
Due ginocchia trafitte da spilli, cadaveri a cui dovere una piccola parte di merito, e una forza di volontà quasi incosciente per quanto commovente. E’ stato la mia guida, il mio aiuto, il mio rivale, tutto questo per me, ma molto di più! Un marito, un papà, un maratoneta, un triatleta. E’ sceso sotto l’1h30′ sulla mezza maratona, forse anche sotto i 41′ nei 10km, e ha vinto la sua lotta contro la maratona, perchè anche se non lo crede, a Firenze ha vinto lui contro la bastarda! Questo in meno di un anno dall’intervento chirurgico.
Chapeau!

Ale:
Si è iscritto, per qualcuno può sembrare poco, ma per lui, dopo la delusione della Deejay Ten, quello è stato il più grande risultato in questo 2012. Poi possiamo dimenticarci della forzata tappa ai box di 7′ nel parco dell’Idroscalo durante la Milano Fit Marathon, e ricordare la sua precisione sulle distanze, sui tempi, su tutto quanto sia matematica applicata alla corsa!
Scientifico!

Biscio:
Lui, a differenza di Ale, c’era alla Deejay Ten, tra un turno al motel notturno ed uno pomeridiano. Chissà, non deve essere facile dover gestire tutte quelle persone infoiate, o forse è un pensiero che aiuta durante la corsa. Ha detto che nel 2013 correrà una mezza-maratona, ti aspettiamo!
Pappone!

Sam:
L’abbiamo raccolto con un cucchiaino a Vestone, e lì l’abbiamo perso purtroppo per tutto il 2012. Scusaci se ti abbiamo trascinato in montagna Sam, non lo faremo più!
Bloccato!

Elena e Flavia:
Ecco, Beyoncè probabilmente non pensava a loro quando ha cantato questa canzone. Loro al massimo corrono la pulirun!
Però come portano la canotta degli spilli loro…!
Fameliche!

Daniela:
Moglie, madre, podista per caso o per capire perchè suo marito stesse così tanto fuori di casa, ha corso la Deejay Five, c’è qualcuno che non ci è riuscito!
Santa donna!

E per chiudere, un piccolo quiz per chiudere in bellezza l’anno degli spilli:
quale celebre spillo ha girato “per lavoro” il mondo, ma quando c’è da correre più di 800m non si vede mai in giro?
531724_359327744138357_1016406906_n

Prossimamente per la risposta!

Buon 2013 a tutti, spilli e meno spilli!

M.

Avatar di Sconosciuto

L’Ultima Corsa (prima della fine del Mondo)

Pomeriggio nuvoloso, nubi minacciose e rischio pioggia: il pomeriggio ideale per una sgambata.
I Maya si saranno voluti portare avanti col lavoro. Del resto, anche gli strani eventi riguardanti la sfera politica italiana, hanno contribuito a renderci più sospettosi del solito.

I Maya ci hanno preso veramente?

I Maya ci hanno preso veramente?

Ma un vero runner, non deve arrendersi di fronte alle intemperie* e deve perseguire i suoi obbiettivi. Parlo in generale, eh?
Distrarsi da una imminente fine è difficile, ed il classico “Cazzo corro a fare se domani non avrò neanche una strada per correre?” di certo, non aiuta.

Zittire i propri pensieri alzando il volume delle cuffie, invece,sì. Con una playlist di canzoni per la fine del mondo, giustamente.

Some say the end is near.
Some say we’ll see armageddon soon.

Auricolari nelle orecchie e mani sugli zebedei, respiro affannoso come all’inizio della canzone e…via!
Gran pezzo di quel gran gruppone dei Tool. Se non li conoscete, rimediate subito!
Forse, i tempi dispari della canzone non favoriranno un’andatura regolare, ma funziona.

That’s great, it starts with an earthquake

Questa è una scelta di cuore, visto che ho sempre apprezzato i R.E.M. Ora che si sono sciolti, il mondo può finire…con un km a passo sostenuto (4:07, come la durata della canzone).

Che or’è, scusa ma che or’è
che non lo voglio perdere
l’ultimo spettacolo.
Fine del mondo in Mondovisione.
Diretta da S. Pietro per l’occasione

Non poteva mancare la versione italianizzata dei R.E.M.: un Ligabue in formissima (magari correva pure lui) contro la Tv spazzatura e la discesa in campo di un personaggio che ha recentemente deciso di tornare in campo per farci ridere.
Magari si riesce a dare qualcosa in più durante la canzone.

Waves of regret and waves of joy
I reached out for the one I tried to destroy
You, you said you’d wait
‘Til the end of the world

1 Km a passo blando…

Maggots crawl from festering sores, soon will turn to flies
Spread disease across the land, to the lucky who’ve survived
Minds asleep, are restless with reminiscent desire
Sinners writhe in pain and fright baptism by fire

Viuuulenza!
La “Power Song” per l’ultimo km ed arrivare ad essere “il fortunato che è sopravvissuto”.

Tornati a casa, ci si potrà godere il gran finale coi Doors

This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend, the end

Per chi si sente triste, è una brutta persona e vuole pure suicidarsi, c’è sempre lui.

*Parlo io, che non ho messo piede fuori di casa.

Avatar di Sconosciuto

Ricominciamo

Neanche il tempo di godermi i risultati ottenuti in questo 2012 che mi tocca già lavorare per l’anno nuovo. Si perchè gli impegni runtastici del 2013 inizieranno presto esattamente il 6 gennaio in quel del Brembo con una mezza maratona.

Ma prima di annoiarvi con i progetti futuri vorrei ulteriormente annoiarvi riassumendo un po’ quello che ho passato negli utimi 365 giorni, si perchè un’anno fa, esattamente il 5 dicembre 2011, il sottoscritto era sdraiato su un bel lettino di una sala operatoria per farsi sistemare per la terza volta (speriamo l’ultima) il ginocchio destro (quello che ha gli spilli!).

Sempre ottimisti!!!

Sempre ottimisti!!!

L’intervento non era proprio di quelli banali, prevedeva qualche particolarità, ma grazie al mitico Dott.Gippo e al suo entourage il tutto si è svolto secondo i programmi. Da quel momento dipendeva tutto da me, c’era una riabilitazione da fare, l’ennesima, e bisognava essere precisi e attenti a non strafare per non rovinare tutto. Ricordo che la voglia di correre era tantissima e il giorno in cui ho tolto le stampelle e sono uscito a fare una bella passeggiata mi sembrava di essere rinato, era il 5 gennaio. Da quel giorno è iniziata la fase in cui la piscina è diventata la mia compagna quotidiana e man mano che passavano le setimane anche la bici in palestra è arrivata a fargli compagnia.

E’ in questo periodo che nella mia testolina ha incominciato a girare l’idea di provarci col triathlon, dopotutto si trattava di intesificare gli allenamenti di nuoto e bici, di aver pazienza con la corsa e dal momento in cui mi venisse dato l’ok per correre, allenarmi per fare 5km, distanza che mi sembrava semplice da poter preparare. Tra una bracciata e una pedalata arriva il giorno fatidico (8 aprile) in cui mi viene dato il via libera per provare a correre, rigorosamente sul tappeto in palestra, i 20′ di corsa più faticosi della mia vita ad un passo abbondantemente sopra i 6’/km.

Posso garantirvi però che la gioia che ho provato nel farli era immensa, il significato di quei 20′ era semplice: “posso tornare a fare ciò che più mi piace, ovvero correre, con molta fatica ma posso tornare a farlo!!!”. Grazie a quell’entusiasmo e a quella voglia di nuove sfide mi sono definitivamente deciso a provarci col triathlon e a giugno riuscivo a correre lentamente 10km. A luglio, precisamente il 21, sono li dentro ad una piscina a Udine pronto a partire per una gara competitiva, la prima nel triathlon e la prima dopo l’intervento(qui trovate un racconto dettagliato), un emozione fantastica, a prescindere dal risultato finale, comunque soddisfacente, ricorderò quel giorno per molto tempo perchè ha fatto da trampolino per tutto ciò che ho fatto da quel momento ad oggi. Si perchè non ci si deve mai accontentare, quindi dopo aver replicato in una gara di triathlon a Parma, dove tra l’altro sono arrivato 2° tra gli amatori, era arrivato il momento di provarci seriamente con la corsa e la mezza maratona di Parma del 9 settembre sembrava perfetta.

Spilli al traguardo a Parma

Spilli al traguardo a Parma

Così è stato, giornata perfetta e nuovo record personale sulla distanza, nulla in confronto ai tempi fatti dagli spilli Zaffo e Tommy, ma si sa loro sono di un altro pianeta in confronto a me.

Il bello però doveva ancora arrivare, sulle ali dell’entusiasmo ho partecipato ad un’altra mezza a Padenghe e poi sono arrivate le due domeniche perfette, alla DeeJay Ten ho fatto un nuovo personal sui 10000m e alla Milano Fit Marathon ho fatto la mia “Impresa dell’anno” ovvero scendere sotto l’1h30′ nella mezza maratona, cosa alla quale ancora oggi stento a credere. Tutte queste gare sono servite insieme ai 33k ad Arona per prepararmi al vero obbiettivo, mai sventolato ma sempre sognato: fare una maratona entro un anno dall’intervento. Visto che gli atri spilli avevano scelto come meta per la loro maratona autunnale Firenze non potevo farmi sfuggire l’occasione di poter passare un week-end con i miei compagni di corse per lo più in una città stupenda e quindi ho accettato questo nuova sfida. Il week-end è stato fantastico, la maratona l’ho conclusa in 3h31’54” ben 28 minuti in meno rispetto all’unica che avevo corso, forse 2′ in meno sarebbero stati la ciliegina sulla torta ma saranno utilizzati come motivatori per migliorarsi l’anno che verrà.

Medaglia

Medaglia meritata!!!

Ieri ho iniziato il nuovo programma di allenamento (che fatica le ripetute!!!) che mi accompagnerà fino al 17 marzo giorno nel quale vorrei partecipare alla maratona di Roma con l’obbiettivo di scendere di quei 2′ che a Firenze sono stati di troppo, vedremo. Intanto le prossime gare all’orizzonte sono appunto il 6 gennaio alla MezzaMaratona sul Brembo, il 17 febbraio alla Giulietta&Romeo half marathon a Verona e il 24 febbraio ai 30k delle terre Verdiane.

Dopo tutto quello che vi ho raccontato voglio solo ringraziare tutti gli Spilli che in questo anno mi sono stati sempre vicino, pronti a spronarmi e a volte a crederci più di me, anzi mi dispiace se ho deluso qualcuno (visti i pronostici fatti per Firenze). Inoltre volevo ringraziare mia moglie Daniela che non si è mai opposta a qualsiasi mia scelta sportiva, non si è mai lamentata del tempo che ho dedicato alla riabilitazione e che incredibilmente a partecipato alla DeeJay Five, lei che la corsa l’ha sempre odiata.

La foto dopo la corsa è meglio non vederla :-)

La foto dopo la corsa è meglio non vederla 🙂

Adesso posso solo augurare a tutti di passare nel modo migliore possibile le feste che stanno per arrivare, senza però dimenticare di fare una corsetta ogni tanto!!!

PS: Uno speciale ringraziamento allo Zaffo che detiene il copyright del Titolo del post

Avatar di Sconosciuto

Rigenerante

Allaccio le scarpe e riparto. Tommi mi attende. Tempo di linkarmi e posso cominciare.

Ho un “leggero” fastidio ai quadricipiti, e mi tira un polpaccio, precisamente il destro; fatico a muovere le gambe, le trascino, di alzare bene le ginocchia non se ne parla proprio. Leggo il ritmo, abbondantemente sopra i 5′ a km, ma molto abbondantemente. 

Potevo anche stare a casa, rimandare a domani, ma correre sul dolore mi fa ricordare, mi dimostra che quello che c’è stato domenica è successo davvero, non è stato un sogno; mi dimostra che ho fatto fatica, ma che è anche stata ben ricompensata sotto forma di gratificazione personale.

Corsa lenta rigenerante. Mentre vai la maledici, vuoi fermarti, ma sai che sotto sotto fa bene, ti aiuta a sciogliere; difatti stamattina mi sentivo meglio, decisamente più scattante.

Più passa il tempo, più rivedo in domenica 25/11 la giornata perfetta. Non trovo che sia andato storto qualcosa; continuo a rivedere a gara nella mia mente, mi ritrovo sul percorso, passo in rassegna chilometri e luoghi, facce stanche, ristori e sorpassi. 

Capisco di essere stato bravo, e infatti il tempo finale lo dimostra. Però c’è qualcosa di più; ho iniziato a correre per divertimento, un pò per affiancare qualcuno, un pò perchè faccio fatica a stare seduto sul divano. Trovo che, dopo 2 anni, la corsa mi ha dato una convinzione in più, la capacità di trovare e superare il limite, mi aiuta a non arrendermi anche quando faccio fatica a continuare. Anche nella vita di tutti i giorni, mi sento sempre con una marcia in più.

Al di là del risultato, da me insperato ma decisamente inseguito, trovo il correre il valore aggiunto della mia esistenza. Mi da equilibrio, slancio e capacità di rapportarmi al meglio con chiunque.

Ho vissuto, negli ultimi chilometri della gara, sensazioni contrastanti: la stanchezza mi faceva ragionare poco, ma capivo che quello che stavo facendo era grande, forse la cosa più grande che per ora abbia mai fatto durante la mia vita. 

E’ solo sport, sono 42,195 km, ma paragonarla alla vita comune non è poi così sbagliato. Ne sono sicuro, mi ha migliorato.

Immagine

Per la cronaca, ho concluso in 03h03’45”, che in real time sono 03h03’06”. Non mi rimprovero nulla, gara costante e il finale in crescendo. Non sono andato sotto le 3 ore, ci ero vicino, ma per quello c’è tempo. 

Anzi, sotto questo punto di vista sono anche più felice; ho un motivo in più per allenarmi e mettermi sotto con più determinazione!

Alla prossima per aggiornamenti, progetti futuri e sogni da realizzare.

Buona serata.

L.