Ricominciamo

Neanche il tempo di godermi i risultati ottenuti in questo 2012 che mi tocca già lavorare per l’anno nuovo. Si perchè gli impegni runtastici del 2013 inizieranno presto esattamente il 6 gennaio in quel del Brembo con una mezza maratona.

Ma prima di annoiarvi con i progetti futuri vorrei ulteriormente annoiarvi riassumendo un po’ quello che ho passato negli utimi 365 giorni, si perchè un’anno fa, esattamente il 5 dicembre 2011, il sottoscritto era sdraiato su un bel lettino di una sala operatoria per farsi sistemare per la terza volta (speriamo l’ultima) il ginocchio destro (quello che ha gli spilli!).

Sempre ottimisti!!!

Sempre ottimisti!!!

L’intervento non era proprio di quelli banali, prevedeva qualche particolarità, ma grazie al mitico Dott.Gippo e al suo entourage il tutto si è svolto secondo i programmi. Da quel momento dipendeva tutto da me, c’era una riabilitazione da fare, l’ennesima, e bisognava essere precisi e attenti a non strafare per non rovinare tutto. Ricordo che la voglia di correre era tantissima e il giorno in cui ho tolto le stampelle e sono uscito a fare una bella passeggiata mi sembrava di essere rinato, era il 5 gennaio. Da quel giorno è iniziata la fase in cui la piscina è diventata la mia compagna quotidiana e man mano che passavano le setimane anche la bici in palestra è arrivata a fargli compagnia.

E’ in questo periodo che nella mia testolina ha incominciato a girare l’idea di provarci col triathlon, dopotutto si trattava di intesificare gli allenamenti di nuoto e bici, di aver pazienza con la corsa e dal momento in cui mi venisse dato l’ok per correre, allenarmi per fare 5km, distanza che mi sembrava semplice da poter preparare. Tra una bracciata e una pedalata arriva il giorno fatidico (8 aprile) in cui mi viene dato il via libera per provare a correre, rigorosamente sul tappeto in palestra, i 20′ di corsa più faticosi della mia vita ad un passo abbondantemente sopra i 6’/km.

Posso garantirvi però che la gioia che ho provato nel farli era immensa, il significato di quei 20′ era semplice: “posso tornare a fare ciò che più mi piace, ovvero correre, con molta fatica ma posso tornare a farlo!!!”. Grazie a quell’entusiasmo e a quella voglia di nuove sfide mi sono definitivamente deciso a provarci col triathlon e a giugno riuscivo a correre lentamente 10km. A luglio, precisamente il 21, sono li dentro ad una piscina a Udine pronto a partire per una gara competitiva, la prima nel triathlon e la prima dopo l’intervento(qui trovate un racconto dettagliato), un emozione fantastica, a prescindere dal risultato finale, comunque soddisfacente, ricorderò quel giorno per molto tempo perchè ha fatto da trampolino per tutto ciò che ho fatto da quel momento ad oggi. Si perchè non ci si deve mai accontentare, quindi dopo aver replicato in una gara di triathlon a Parma, dove tra l’altro sono arrivato 2° tra gli amatori, era arrivato il momento di provarci seriamente con la corsa e la mezza maratona di Parma del 9 settembre sembrava perfetta.

Spilli al traguardo a Parma

Spilli al traguardo a Parma

Così è stato, giornata perfetta e nuovo record personale sulla distanza, nulla in confronto ai tempi fatti dagli spilli Zaffo e Tommy, ma si sa loro sono di un altro pianeta in confronto a me.

Il bello però doveva ancora arrivare, sulle ali dell’entusiasmo ho partecipato ad un’altra mezza a Padenghe e poi sono arrivate le due domeniche perfette, alla DeeJay Ten ho fatto un nuovo personal sui 10000m e alla Milano Fit Marathon ho fatto la mia “Impresa dell’anno” ovvero scendere sotto l’1h30′ nella mezza maratona, cosa alla quale ancora oggi stento a credere. Tutte queste gare sono servite insieme ai 33k ad Arona per prepararmi al vero obbiettivo, mai sventolato ma sempre sognato: fare una maratona entro un anno dall’intervento. Visto che gli atri spilli avevano scelto come meta per la loro maratona autunnale Firenze non potevo farmi sfuggire l’occasione di poter passare un week-end con i miei compagni di corse per lo più in una città stupenda e quindi ho accettato questo nuova sfida. Il week-end è stato fantastico, la maratona l’ho conclusa in 3h31’54” ben 28 minuti in meno rispetto all’unica che avevo corso, forse 2′ in meno sarebbero stati la ciliegina sulla torta ma saranno utilizzati come motivatori per migliorarsi l’anno che verrà.

Medaglia

Medaglia meritata!!!

Ieri ho iniziato il nuovo programma di allenamento (che fatica le ripetute!!!) che mi accompagnerà fino al 17 marzo giorno nel quale vorrei partecipare alla maratona di Roma con l’obbiettivo di scendere di quei 2′ che a Firenze sono stati di troppo, vedremo. Intanto le prossime gare all’orizzonte sono appunto il 6 gennaio alla MezzaMaratona sul Brembo, il 17 febbraio alla Giulietta&Romeo half marathon a Verona e il 24 febbraio ai 30k delle terre Verdiane.

Dopo tutto quello che vi ho raccontato voglio solo ringraziare tutti gli Spilli che in questo anno mi sono stati sempre vicino, pronti a spronarmi e a volte a crederci più di me, anzi mi dispiace se ho deluso qualcuno (visti i pronostici fatti per Firenze). Inoltre volevo ringraziare mia moglie Daniela che non si è mai opposta a qualsiasi mia scelta sportiva, non si è mai lamentata del tempo che ho dedicato alla riabilitazione e che incredibilmente a partecipato alla DeeJay Five, lei che la corsa l’ha sempre odiata.

La foto dopo la corsa è meglio non vederla :-)

La foto dopo la corsa è meglio non vederla 🙂

Adesso posso solo augurare a tutti di passare nel modo migliore possibile le feste che stanno per arrivare, senza però dimenticare di fare una corsetta ogni tanto!!!

PS: Uno speciale ringraziamento allo Zaffo che detiene il copyright del Titolo del post

3 is a magic number

No, non è uno spot pubblicitario di una nota compagnia telefonica, ma gli sport che oggi ho praticato in quel di Udine. Ebbene si è arrivato il momento che gli spilli provino nuove esperienze e io non mi sono tirato indietro.
Nuoto, bici e corsa….il triathlon!!!
Come è nata l’idea di fare un triathlon? Beh interpretando, come al solito, a mio modo i consigli delle persone che mi stanno attorno, più precisamente questa frase detta dal Dott.Gipponi(colui che mi ha operato il ginocchio per l’ennesima volta): “BaKo dopo questo intervento sarebbe meglio ridurre i km di corsa e iniziare a nuotare e fare un po’ di bici!!!”. L’errore del sopracitato Dott.Gipponi è non aver detto di non farli tutti insieme. La fortuna ha voluto che casualmente il giorno dopo il mio arrivo a Lignano Sabbiadoro, per le meritate vacanze estive, ci fosse stato un bel triathlon sprint a Udine, quindi perché non approfittare della vicinanza per farci un salto? Il problema maggiore per fare questo tipo di attività è l’attrezzatura, per correre ti bastano un paio di scarpe, ma per il triathlon è un po’ più complicato e dispendioso. Quindi il primo grosso problema da risolvere era convincere mia moglie che investire un po’(ho detto un po’ non tanti) soldi per una bici da corsa e un bel body non era una brutta cosa, stranamente ha accettato subito senza opporsi, forse sapendo che tanto sarebbe stato inutile farlo! Quindi una volta preso il tutto e fatto una preparazione molto fai da te è arrivato il grande giorno…mamma mia se mi era mancata la tensione pre-gara!!! Stamattina sveglia presto, colazione abbondante(la partenza era alle13.30) e subito a controllare se nello zaino avevo messo tutto e la bici fosse in ordine, carico tutto sulla macchina e mi avvio verso Udine. La giornata è bella, il sole splende ma non sembra troppo caldo, l’unico neo un forte vento. Arrivato a Udine trovo facilmente il luogo della manifestazione è qui cerco subito di attaccar bottone con qualcuno con la faccia da triatleta esperto per farmi dare qualche indicazione e consiglio(visto che riesco a fare amicizia anche con i sassi non ci ho messo troppo troppo a trovare qualcuno a cui stressare la vita).
Ritiro i vari pettorali e il chip e qui arriva una cosa che ti fa sentire un super-sportivo…il numero scritto col pennarellone nero su spalla e polpaccio!!!

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La tensione inizia a salire, per fortuna che prima di noi ci sono le batterie dei bambini e ragazzi che mi fanno divertire un po’, ma quando apre la zona cambio(dove metti la bici e le scarpe per correre) li capisco che manca poco e ogni cosa deve essere messa a posto per perdere meno tempo possibile poi in gara, quindi casco appoggiato sul manubrio, pettorale teso e scarpe ben messe vicino alla bici

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Da li tutti in piscina che si parte, si ho detto piscina…qualche triatleta serio mi darà dello sfigato per questa cosa ma nel budget che ho strappato alla moglie non ci stava la muta per nuotare in mare!!!
Divisi all’incirca in 8 per corsia ci si mette d’accordo in base ai propri tempi in vasca per partire in una certa sequenza per non disturbarsi a vicenda e a parte uno che spara tempi assurdi(alla fine in effetti a vinto) gli altri dichiarano tempi più lenti dei miei e questo mi da la convinzione che potrei non arrivare ultimo.
Un fischio del giudice capo da il via alla gara, incomincio a nuotare e senza accorgermi mi trovo a correre su un tappeto rosso alla ricerca della mia bici, infilo le scarpe e inizio a pedalare sperando di trovare qualcuno a cui prendere la scia ma niente mi tocca fare tutto da solo. La parte in bici prevedeva 3 giri di un percorso cittadino e qui il maledetto vento si è fatto sentire tutte e tre le volte che si tornava indietro, per fortuna all’ultima tornata ho trovato uno a cui ho scroccato un po’ di scia. Infine lasciata giù la bici si è incominciato a correre(2 giri da 2,5km) pensando fosse la parte più facile visto che è la cosa che ho praticato negli ultimi tempi, invece è proprio dura farla dopo nuoto e bici e aveva ragione quel signore del posto che in un italiano misto friulano mi ha detto:” la salita del castello taglia le gambe soprattutto il secondo giro!!!”. Alla faccia della salita…tre rampe in cui sulla terza ci salivi camminando aiutandoti con le mani sulle ginocchia!!!
Ma nonostante il caldo e le salite che non mancano mai alle mie gare(visto che le odio profondamente) il traguardo è apparso davanti a miei occhi e il cronometro si è fermato a 1h16m53s, 23* su 58 della mia categoria. La soddisfazione nel tagliare il traguardo è stata immensa, vuoi perché era la mia prima in un triathlon ma soprattutto perché sono tornato a fare gare dopo l’intervento al ginocchio di dicembre.
Quindi voglio ringraziare tutti quelli che hanno sopportato i miei discorsi sul triathlon(solo quelli sulla corsa non bastavano più), il Dott. Gipponi per la frase di cui sopra e Lello che mi ha consigliato di provare a giocare a polo con gli elefanti.
Per ora mi accontento di riprovarci fra 15 giorni a Parma.

BaKo