Avatar di Sconosciuto

Con la maratona non si scherza

Ci tenevo!

Gli ultimi due mesi di allenamento mi avevano caricato mentalmente e anche fisicamente. Certo arrivavo da periodi di attività estivi un po’ estemporanei, poco costanti, ma ci credevo!!! 3h24’05” era il mio tempo da sogno, un discreto miglioramento rispetto al 3h26″17 del 2011, in un anno un po’ difficile non solo sportivamente. Sarebbe stato un riscatto, e sarebbe stata un’ulteriore rampa di lancio!

Prima della partenza sognavo ad occhi (quasi) aperti

Così non è stato! Sapevo le mie carte, avevo una maggiore velocità rispetto all’anno precedente e una resistenza sicuramente inferiore, le mie gambe non avevano il rodaggio chilometrico necessario. E sui 42 km il bluff viene sempre scoperto, sempre!

Ho sbagliato la tattica di gara, ho voluto strafare, e per i primi 16 km mi sentivo leggero, il passo medio a 4’36″/km era persino piacevole, accompagnato dal supporto del pubblico, dalla musica suonata live lungo il percorso. Al traguardo volante della mezza, tagliato in 1h36’53”, già sentivo che qualcosa era cambiato. Una bustina di carboidrati istantanei passatimi da Elena, appostata con Martina a metà gara, mi aiutava a continuare nel mio sforzo. Sin dall’inizio, una volta assestato il passo, mi ero detto che stavo mettendo fieno in cascina, che avrei potuto rifiatare nel finale secondo i miei calcoli, giocavo su quei 14 secondi di differenza positiva rispetto al preventivato per ottenere il mio risultato. Quale errata credenza!!!

Per andare avanti  dal 22° km ho fatto leva su un mantra, influenzato dalla lettura di Murakami,  “L’arte di correre” della sera prima, in cui si parlava di cosa ci si ripetesse durante le ore passate a correre, continuavo a dirmi mentalmente una semplice frase, a farmi forza con essa.  Ha funzionato finché le gambe hanno smesso di cooperare, al 33 km, quando un primo crampo al polpaccio sinistro mi ha fatto vacillare. L’ho gestito, mentre cercavo di aprire un’altra confezione di energia istantanea, riuscendoci solo intorno al 34°, ma da quel momento non ho avuto più le forze per continuare a correre costantemente. Ho camminato, mi sono fermato, ho fatto stretching, ho mangiato banane, ho bevuto sali e acqua, e intanto provavo a ripartire, mentre il passo medio aumentava inesorabilmente. Non era più importante battere il mio PB, contava arrivare soffrendo il meno possibile. E intorno a me, chiuso nella mia fatica, nei dolori, il mondo andava avanti, altri corridori continuavano il loro sforzo, Firenze ci incitava, il sole aveva trovato il suo spazio tra le nuvole, io volevo solo finire.

Non ricordo più quando ho corso e quando ho camminato, lo Zaffo mi dice che quando mi hanno visti al 42° stavo corricchiando, ma anche gli ultimi 200 metri sono stati dolorosamente infiniti.

Ho chiuso in 3h28’46”, la classifica mi pone al 1747° posto, superato da quasi 500 persone negli ultimi 7 km, ma questa è solo una nota a margine. Il fieno in cascina era posto su basi non troppo solide e ha rotto il granaio Avrei dovuto conservare le energie, tenere il passo di 4’50” che mi assicurava il sogno, e sono certo che in questo modo ce l’avrei fatta, mi sarei migliorato!

Ho sbagliato, e la maratona ha presentato il suo conto. Ma ho imparato la lezione, è un’esperienza che mi servirà!

M.

Grandissimi spilli, grazie Bako per la sorpresa finale e a tutti per il supporto, prima, durante e dopo. Soprattutto quando i crampi si sono impossessati di me al traguardo!

Avatar di Sconosciuto

La valigia

Ragazzi è arrivato il momento…prepariamo la valigia e andiamo a Firenze!!!

Adesso detta così sembra una cosa semplice, probabilmente per Tommy e Zaffo sarà così, ma per il sottoscritto è un momento tragico. Si perchè, anche nelle vesti di atleta, la natura di genitore (di due marmocchi) non mi abbandona mai!!!

Quindi, mentre ai sopracitati spilli basterà mettere scarpe,pantaloncini e canotta nella loro valigia per essere pronti, per uno come me invece la cosa va un po’ più ragionata.

Io non sono il tipo che correrà stile top runner con il minimo indispensabile addosso anche perchè si correrà domenca 25 NOVEMBRE e non 25 LUGLIO e vorrei evitare di trovarmi il lunedì con mia moglie che inveisce nei mie confronti perchè magari mi sono ammalato. Già dovrò sopportare lo stress del rientro a casa dopo un week-end con gli amici, dove nel frattempo i miei figli ne avranno combinate di tutti colori, se poi aggiungiamo il fatto di ammalarsi e non poter badare io ai bambini sarebbe troppo.
Quindi bisogna essere ben preparati a qualsiasi condizione meteo, anche 2 gradi di differenza per me comportano combinazioni di abbigliamento diverse. Il fatto è che non si deve sentire troppo freddo, ma non bisogna coprirsi troppo perchè non va sicuramente meglio sentire caldo.

E allora via a infilare tutte le possibili combinazioni di abiti per tutte le condizioni di clima: pioggia (tanta o poca), freddo, caldo, vento, nebbia, sole, meteoriti, con la speranza di non aver dimenticato nulla. Anche le scarpe creano problemi: quali usare? Beh per sicurezza ne porto 2 paia. Quindi facendo due conti la mia valigia dovrebbe contenere: 2 paia di scarpe, 2 paia di calze, 2 pantaloncini, gambali, leggins, maglia termica maniche lunghe/corte/ smanicata, k-way, felpa da indossare in griglia di partenza che poi butterò (verrà recuperata dagli addetti della Caritas), guanti, manicotti, fascia testa, cappellino, cerottini nasali, orologio GPS, ??? (questa cosa la scoprirete domenica dopo la gara!)qualche t-shirt e l’unica cosa già certa che indosserò, ovvero la canotte degli Spilli!!!

In più per non inventarsi la colazione pre-gara che nel mio caso prevede caffè, pan bauletto e marmellata, ho deciso di portare il tutto direttamente da casa(il caffè no dai, quello lo prendo al bar!)

Dite che è troppo…meglio farsi trovare pronti per ogni evenienza, l’importante che la valigia si chiuda!!!

BaKo
PS: Se avete voglia di divertirvi vi consiglio di guardare qui come non vestirsi per una maratona

Avatar di Sconosciuto

Alimentazione Pre Gara

Eccoci!

Settimana della maratona, ero teso prima, figuratevi ora. Cerco di pensarci poco, scarico gambe e mente, piano piano, per arrivare carico, o almeno spero, a domenica, ore 9:15, per la partenza sul Lungarno.

Mi è stato chiesto di parlare di alimentazione. Chissà perchè proprio io poi, che non seguo diete o altro. E’ vero, cerco di mangiare giusto, e difficilmente sgarro, e non mangio dolci la sera, evito il gelato, non metto lo zucchero nel caffè, non mischio le proteine con i carboidrati, mangio alimenti poco conditi. Ora che ci penso, inizio a farmi due domande…

Immagine

Comunque, il mio protocollo dice:

1 – Mercoledì o giovedì scarico carboidrati. Niente pane, pasta, riso. Mangiate carne(meglio bianca), molta verdura (legumi), frutta lontano dai pasti (evitate le banane, poco digeribili e alzano il livello di zucchero nel sangue), pesce (merluzzo o salmone).

2 – Venerdì e sabato carico carboidrati. Qui ci si può sbizzarrire. Pasta, riso, patate, pane. Attenzione però; non esagerate, mai troppa pasta (100, massimo 150 grammi). Il perchè è semplice; difficile da digerire, da una sensazione di pesantezza e gambe molli (richiama molta insulina, e quindi aumenta il livello di zuccheri nel sangue). Meglio il riso, un pò di patate lesse, cracker meglio pane; quest’ultimo meglio integrale, meno lavorato. Anche qua, molta verdura (fagioli, farro, ceci e zucchine in primis). Inoltre, io aggiungo sempre, magari la sera dopo l’allenamento, un pò di frutta secca, come noci, mandorle, nocciole e uvetta. Diminuite le proteine (evitate la carne, di difficile digeribilità).

3 – E arriviamo a sabato. Mai saltare un pasto l’ultimo giorno. Abbondante colazione, spuntino di metà mattina (frutta, yogurt o barretta ai cereali), pranzo, merenda e cena. per la cena, abbondante riso bianco, un pò di verdura e un pò di pesce. Crostata.

4 – La mattina della gara, colazione normale, come siete più abituati. Per me, pane con marmellata, crostata, un pò di te e qualche biscotto ai cereali.Meglio farla 3 ore prima della gara, e mangiare qualche gelatina o barretta un’ora o 30 minuti prima della prestazione, per non appesantire troppo la digestione.

Immagine

Almeno, questo è quello che di solito mangio io. Di solito funziona (non a Parma per intenderci, dove ho proprio sbagliato la colazione prima della gara), ma ognuno sa cosa preferisce e cosa fa meglio al proprio organismo.

Aspettando una citazione in giudizio da parte di qualche dietologo, vi auguro buone cose.

Tremate, Firenze è vicina!

L.

Mi permetto di farvi vedere l’effetto che ha avuto su di Lello il “No Carboidrati Day”

20121123-122452.jpg

BaKo

Avatar di Sconosciuto

Conto alla rovescia…. -10

Ebbene si mettiamo un po’ di tensione agli spilli che parteciperanno all’edizione 2012 della Maratona di Firenze.

L’attesa sale…saranno tutti pronti? Beh questo lo scopriremo il 25 Novembre alle ore 9.15 quando verrà dato lo start alla competizione.

La preoccupazione più grande però che attanaglia noi spilli in questi giorni sono le previsioni meteo che i vari siti danno….

Vediamone alcuni:

Guardando qui potrebbe andarci bene

vediamo qui…

Qui non è il massimo, e poi vediamo anche questo

Fonte: 3bmeteo.it

Qui siamo allineati più o meno con gli altri siti,

ma c’è ne ancora uno da guardare (secondo alcuni è il più attendibile)

Fonte: I Maya

Mah, staremo a vedere, dopotutto mancano ancora 10 giorni ne vedremo, sentiremo e sicuramente  leggeremo delle altre!!!

BaKo

Avatar di Sconosciuto

Avere un anno e non sentirlo..!

Tutto scorre ed il tempo non fa eccezione a questa regola; così diviene inevitabile che molte cose possano cambiare. Ma cos’è davvero cambiato un anno fa?

..quando la strada si fa in salita

Correre non rappresenta certo un miracolo…miracoloso tuttavia è ciò che la corsa può riuscire a fare; miracoloso è come possa unire persone dai più disparati interessi, come possa far incontrare nuovi volti o riconciliare vecchie amicizie, che si sia ex compagni di scuola o vecchi compari di piscinate estive…miracoloso è come tutto questo avvenga e miracoloso è come fatica, sudore e sacrifici possano unire una famiglia.
Famiglia?!
La famiglia è quel sentirsi a casa, quella condizione squisitamente mentale e quella convinzione effimera di conoscere i tuoi fratelli come te stesso; perchè di loro non sai tutto ma sai quanta fatica facciano, ne conosci pensieri e reazioni, difetti e colpi di testa, ne apprezzi gli alti quanto i bassi e sai di poter essere il loro primo aiuto perchè credi e vuoi che nella vita continuino a correre….e perchè, che si tratti di un allenamento, di una gara o del gelato domenicale, conservi una sola certezza: sai di poter contare su di loro come loro su di te.
Un anno fa ho visto nascere la mia seconda famiglia, la nostra seconda famiglia: Gli Spilli nel Ginocchio 
Non un famiglia di sangue, non la famiglia che ti dona la vita ne quella che ti accompagna per mano dalla nascita, bensì una famiglia che ti scegli e forse per questo motivo ancor più preziosa. Non è perfetta, come niente del resto, ma l’unione dei nostri difetti ci rende migliori e più di tutto orgogliosi! Giovani, inesperti o terribilmente cocciuti non ci facciamo mancare discussioni o colpi di teatro….ma noi siamo tutto questo ed i contrasti sono l’essenza di un vero legame.
Il nostro nome lo dobbiamo a Roberto BaKo Bachin ed ai suoi ripetuti infortuni battezzati da TJMB come “Spilli nel Ginocchio”; ed è proprio con questo nome che il 13/11/2011 abbiamo preso parte alla prima Relay Marathon di Lodi (staffetta dai nobili fini corsa sulla distanza della maratona) celebrando così la nostra unione; un gruppo di giovani e meno giovani virtuosi del podismo che hanno scelto di prendere la vita di corsa.

I Magnifici 4 di Parma

Oggi a distanza di un anno ne abbiamo fatta di strada e non solo in senso letterale; a suon di rimbrotti e battute la famiglia si è allargata ed ormai voglio considerarci un’epidemia dilagante con tanta presunzione ed un sorriso rivolto ai seguaci curiosi.

In un anno abbiamo fondato, in ordine di nascita, un gruppo su Facebook, un blog (glispillinelginocchio.com), un logo (frutto di una vera propria gestazione), una pagina su Twitter ed ora anche una pagina su Facebook; quanti possono contare su tanta mediaticità? che dire a proposito…anche questo non sapersi accontentare ci delinea e se tutto ciò non bastasse, oserei definirci: espansivi.
Tra un MongayNight ed una Skyrun, tra una tapasciata ed un lipidico gli Spilli si sono sempre distinti (ovvero fatti notare) anche se talvolta non per meriti esclusivamente sportivi ma è questo lo spirito che ci accompagna, il contagioso effetto simpatia.
Domenica (11/11/2012) abbiamo corso la release 2012 della Relay Marathon dove, oltre alla formazione ufficiale (Zaffo, Lello, Michi, Baco), gli Spilli (Tommi, Ale, Bea, Marco, …) come un virus erano infiltrati in altri tre quartetti timbrando il netto dominio in patria e tutto questo nonostante ad attenderci ci fossero vento, pioggia e freddo. Ma dove non arrivano stimoli e velleità sportive sopraggiungono tanta passione e spirito di coesione da poter valicare ogni ostacolo anche quando le avversità sono rappresentate da una sveglia severa ed un clima infausto. A tale proposito una menzione particolare alla puntualità del “Michele forse vengo Checchia”, un plauso al pancino di “Ale N.C. un C. Chiappa” ed al “GPS cacchio l’ho dimenticato” di TJMBricca (p.s. caso vuole si corresse a Lodi).
Per diritto di cronaca tutti, giovani e meno giovani, si sono fatti valere, chi atleticamente e chi sfoggiando un arrivo folcloristico con lo sconosciuto compagno di giornata ed alla fine l’atmosfera festosa ha prevalso su tutto alla faccia di un sole che non ha mai voluto mostrarsi!

Buona la prima…(vero ale?)

Archiviato il primo anno di vita non resta che augurare ed augurarsi un arrivederci all’anno prossimo Relay Marathon, tra successi e delusioni sempre e solo targate Spilli nel Ginocchio.
Avatar di Sconosciuto

Do It Again (@ Lodi Relay Marathon)

Domenica, ore 6:39: fuori piove e sono ancora tra le braccia di Morfeo.
Ore 6:40, parte la sveglia -“Do It Again” dei QOTSA- e Dave Grohl non fa in tempo a scandire i quarti iniziali con la grancassa, che io sto già imprecando contro l’imprecabile.

In quel momento, solo due cose potevano rinfrancarmi: essere strangolato dall’uomo nero, oppure sperare che qualcuno avesse la mia stessa voglia di alzarsi e andare a correre. Fortunatamente si verificò la seconda ipotesi.

Boogieman Gervinho, qui ritratto in abiti borghesi, quando non è intento a spaventare Spilli e bambini nel sonno.

Per l’appunto, sul gruppo di WhatsApp, compare un “Chi vota per un ‘Ce la corriamo da casa la Relay‘?” firmato Magic Zaffo.

Sì respirava un po’ di tensione nell’aria: chi si preoccupava di nascondere il cellulare nuovo dalle grinfie di qualche malintenzionato, chi si preoccupava di andare al lavoro e chi, come me, si preoccupava di arrivare sano al traguardo…

Mi vesto e mangio solo due biscotti e mezzo. Le sfogliatine, l’altra volta, non avevano portato bene. E, dopo una cena giapponese, meglio stare attenti. Il “katsu-dom” (una pronuncia, un programma) della sera prima non era proprio il massimo della leggerezza.

Munito di borsone, 4 sacche e di ombrello, a piedi, tento di presentarmi per le 7:30 al BPL Center, dove gli altri Spilli (Bako, Tommi, Lello, Miki, Zaffo + il nuovo acquisto Marco) si stavano preparando e dove dovevo aspettare i miei compagni di gara: Ilaria, Massimo e Giorgio.
I primi due, avevano già corso in aprile la maratona di Roma. Giorgio, se trova continuità e non prende dal sottoscritto, potrebbe farcela anche lui a disputarla.
Io mi devo preoccupare di terminare distanze più brevi…

Si ride e si scherza dentro l’auditorium e, puntualmente, vengo punzecchiato dagli altri Spilli per non aver ancora comprato lo SportWatch e per aver fatto delle stime un po’ troppo approssimative sui miei tempi attuali. Basarsi con la durata di un disco come “Repeater+3 Songs” (42 min) su una distanza di 8? 9? 10?  km, effettivamente, non è molto professionale. Il contapassi, poi, mi aveva abbandonato…

Le 7:50 della partenza arrivano in fretta. Tra riscaldamento e vestiario (maglia termica, maglia running, felpa da running e k-way) niente poteva fermarmi. Dite che ho esagerato?

Si parte!

Per i primi 500 metri riesco a vedere Tommi e Zaffo condurre il gruppo, poi li perdo. Stavano andando sotto i 4 minuti al km e, per il momento, non è un passo che posso sostenere a lungo.
Tommi, in seguito, dichiarerà di aver visto Zaffo correre sulle acque.
Tornando alla corsa, il percorso è abbastanza vario: si passa dal cemento allo sterrato, dal centro di Lodi ai campi della Barbina.
I 15 strati di vestiti che avevo addosso, inoltre, mi hanno salvato da un fastidioso vento umido nel tratto del cavalcavia (Aaaah, la provvidenza!).
Fango e pozzanghere -puntualmente centrate- erano l’altro nemico da battere.

Il tragitto passa dalla zona dell’ospedale. Da lì, si taglia per la micidiale scalinata di via Secondo Cremonesi. Quella salita ha sicuramente rovinato i progetti di personal best per molti…
Si passa anche dalle scivolose vie del centro per poi tornare su via San Bassiano e raggiungere al traguardo i propri compagni di squadra.

Un po’ stanco, lascio il testimone a Ila. Sapevo di averlo messo in buone mani. Infatti, con vento e pioggia battente, riesce a percorrere i 10,5 km in 55 minuti (circa. Mi ricordo solo il tempo di Giorgio…). Dopo è il turno di Massi (con Federico, il fratello di Ilaria, in qualità di intruso) e, più tardi, di Giorgio, che dopo una corsa disperata da Sant’Angelo a Lodi (in auto), piazza un ottimo 46′.

Terminata la gara, c’è tempo per scambiare quattro parole tra Spilli ed aspettare Bako, Miki e Tommi, che dovevano terminare il loro piano di allenamento.

Unica nota storta della giornata è la mancata foto con la canotta ufficiale degli Spilli, ma non si può pretendere tutto. E poi c’è sempre tempo per auto-invitarsi a casa di Tommi per scattare la foto…

Avatar di Sconosciuto

It’s only tapasciata but I like it!

Senti la sveglia principalmente perchè sei già sveglio quando suona alle 6:30. Le poche ore di sonno prima di una gara sono un’abitudine, hai sempre fatto più fatica ad addormentarti presto piuttosto che a svegliarti quando hai preso le misure del letto, però questa volta non puoi usare nessuna scusa per non presentarti, è una gara, seppure non competitiva, e in più hai l’onere di dover portare i pettorali a tutti i tuoi compagni di staffetta. Hai già esaurito le giustificazioni per non presentarti al via la mattina presto, non sarà la pioggia a fermarti e mentre fai una rapida colazione, l’abbigliamento è a prendere caldo sul calorifero. Inforchi la bici e vai verso BPL City, avevi detto che saresti arrivato alle 7:27, e a quell’ora esatta sei vicino all’auditorium dove ti aspettano Lello e Zaffo, non capita spesso che riesca ad essere puntuale, oggi ci sarebbe da festeggiare solo per questo.

Ma intanto è il primo anniversario degli spilli, siamo pronti a correre, dobbiamo sfidare la famiglia Bricca, con il dissidente TMJB a guidare le danze. E c’è da incontrare un nuovo spillo, Marco, oltre alla foto che dovrebbe sostituire l’attuale sul banner.

La Lodi Relay Marathon organizzata da MLFM è l’ultimo appuntamento di un certo calibro, prima di Firenze, nelle due settimane che ora precedono il 25 devi solo mantenere un livello di forma accettabile, quello che hai raggiunto con un buon rush finale, con un impegno finalmente costante in allenamento. Sei il terzo frazionista stamattina, e non parti prima delle 9:25, meglio così, ti sei accorto che hai bisogno di più o meno 3 ore dopo la sveglia per poter essere pronto a gareggiare ad un certo livello, sta qui la differenza tra i 33 km corsi ad Arona e i 35 casalinghi di settimana scorsa, se non hai il tempo di svegliare totalmente il corpo è dura farlo durante la corsa. Le 2 ore di attesa non pesano, c’è tanta gente che conosci che corre, a domanda sulla previsione del risultato ti sbilanci che vorresti correre i 10.5km sui 4’15”, non andrà così alla fine, ma era giusto puntare a qualcosa di difficile, non essere conservativo nel pronostico per una volta.

Il corridore mascherato colpisce ancora

Ti piace l’atmosfera della gara, questa è poco più che una tapasciata, c’è pure uno starter, ma non sa nemmeno lui come fare e la partenza del primo gruppo è praticamente autogestita. Scherzi mentre ti cambi, prendi in giro il solito Ale, bersaglio facile per noi spilli, continui vis-a-vis a fare le battute che riempiono whatsapp, è una bella sensazione, ti sei dimenticato della sveglia, del non sonno, della pioggia (è ovvio, sei al caldo nell’auditorium, non stai ancora correndo). E poi c’è la canotta degli spilli, usata per la seconda volta, fa la sua figura addosso, abbiamo aspettato tanto per averla, e ora ce la godiamo in corsa!!!

Il percorso è difficile, c’è la pioggia, c’è dello sterrato, c’è qualche punto non proprio segnalato correttamente, e ti perdi pure durante la corsa. E poi c’è la scalinata in via Secondo Cremonesi, intorno al nono chilometro. Passi da una media di 4’19″/km a 4’23” in un attimo, e non riprendi più il passo, l’ultimo km e mezzo è lento, non vedi l’ora che finisca e arrivi sotto il gonfiabile che non ce la fai più e anche un po’ polemico sotto sotto. Speravi meglio, alla fine hai corso 10.2 km in 44’49”, contando le difficoltà del percorso però puoi essere comunque soddisfatto, è solo una tappa, l’ultima, in vista di Firenze! Aggiungi 7 km in 33’46” per completare il piano di allenamento giornaliero e poi ti godi il ristoro e un’ottima crostata al traguardo.

Gli spilli chiudono al secondo posto, come l’anno scorso, TMJB è battuto, Ale e i suoi amici anche, scambi quattro parole con il nuovo spillo Marco, che settimana prossima correrà la sua decima maratona, a Torino. Non c’è modo di fare la foto, sarà dura riuscire a trovare un giorno in cui tutti gli spilli si riuniranno in verde davanti ad un obiettivo, poi oggi Elena e Flavia, le due sedicenti spille hanno detto di aver corso così tanto da non riuscire ad essere nemmeno viste. Per ora il banner non verrà modificato, TMJB continuerà a vegliare su noi spilli da lassù!

M.

P.S.: Visto che non si vive di sola corsa, qualcuno di noi spilli arrotonda in vari modi, guardare la foto seguente per credere! Magic Zaffo, stripper professionista, interpreta Naughty Runner, disponibile per addii al celibato, feste di compleanno, di laurea, cresime, divorzi…

Magic Zaffo, a sin., per informazioni contattatelo via sms, solo quando guida. Astenersi perditempo e runner sopra l’ora e mezza sui 21.097!

Avatar di Sconosciuto

Primo compleanno

Non faccio in tempo a scrivere della Maratona di New York e della nascente voglia di correrla, che l’edizione del 2012 viene annullata in conseguenza dei danni causati dall’uragano Sandy.

In questo articolo pubblicato su indiscreto si dice quello che un po’ tutti hanno pensato e scritto, si è presa una giusta decisione nel modo e nel tempo più sbagliato possibile. E la malafede non può non saltare all’occhio, pensar male è d’obbligo, quando si poteva annullare subito la manifestazione, evitando che podisti, tifosi, accompagnatori partissero in vista di New York. E sottolineo la chiosa del paragrafo riferito all’annullamento: “Un effetto positivo però ce l’avrà, secondo molti amatori: quello di ridimensionare il mito di New York, intesa come maratona, ormai costosisssima festa dello ‘io c’ero’.” Vorrà dire che anch’io tornerò a fare il bastian contrario, New York può attendere!

Intanto domenica c’è stato l’ultimo lungo in preparazione di Firenze, 35 km, da Lodi a Paullo e ritorno, costantemente sotto l’acqua, tenendo un passo di poco superiore ai 5’/km. Sono arrivato con le gambe veramente distrutte, un fastidio al quadricipite che durante la corsa ogni tanto si spostava verso il ginocchio, polpacci che si induriscono intorno al 32esimo km, ma nonostante questo, con l’aiuto dei compagni di fatica, Bako e Lello ho finito con gli ultimi due km sotto i 5’10″/km. Sarà durissima Firenze, la voglia di tentare di battere il mio PB di 3h26’17” c’è, ma ho paura di non avere gambe a sufficienza per farcela, vedrò un po’ le mie sensazioni man mano che ci avviciniamo al 25!

Questa domenica invece è tempo di Lodi Relay Marathon, la seconda edizione organizzata da MLFM, tanti spilli impegnati nella manifestazione, la squadra storica composta da Bako, Lello, Zaffo e me, che l’anno scorso è arrivata seconda. TMJB impegnato in famiglia, Ale con i suo amici, e pure qualche spillo/spilla ancora sconosciuto/sconosciuta. Sarà l’occasione per conoscersi, gareggiare, festeggiare all’arrivo, e per sfoggiare ancora la canottiera degli spilli. E’ l’anniversario degli Spilli nel ginocchio, non mancate!!!

M.

Avatar di Sconosciuto

“Dica 33”

Come ogni qual volta  si vada dal dottore si deve passare da questo rito, anche un Runner, che vuole preparare una maratona, deve passare da una corsa di questa lunghezza. L’anno scorso l’avevo fatta in solitaria nelle strade della campagna Lodigiana ma posso assicurarvi che é una cosa devastante, allora quest’anno, visto l’obbiettivo comune con altri spilli, si é deciso di approfittare della lago maggiore marathon che prevedeva, oltre alla distanza classica di 42k, anche la 33k. A questa gara ci presentiamo in 4 spilli, io (BaKo), Cek, Tommy e Zaffo e la cosa più esaltante della giornata è l’esordio della divisa ufficiale degli Spilli.

20121021-223709.jpg

Gli spilli Cek, Zaffo, BaKo e Tommy con la divisa

Per arrivare ad Arona, luogo della partenza, si parte da casa per le 6.15, un po’ più tardi rispetto alle previsioni in quanto il pettorale ci é stato gentilmente ritirato Venerdì da un’amica dello Zaffò, quindi ci é bastato presentarci ad Arona, parcheggiare, svegliare la giovane (non immagino gli insulti che ci avrá tirato), ritirare il tutto è prepararci per la gara. Ovviamente gli spilli non si fanno mancare le emozioni e dopo aver trovato l’unico essere umano che non sa fare una foto (quella sopra) con un iPhone, arriviamo alla consegna borse con i TIR che stanno già partendo e mentre un tipo sta litigando con la responsabile riusciamo ad infilare le borse sul camion e assicurarci un cambio asciutto per quando arriveremo a Verbania dopo 33km di corsa.
La giornata è perfetta, sole e clima decisamente fresco che sarebbe diventato mite col passare delle ore. La gara è più che altro un allenamento per tutti noi spilli, Zaffo e Tommy devono correrla a 4’20”, io e Cek a 5′. Io, esaltato dai risultati delle ultime due domeniche, decido di partire un po’ più veloce rispetto al piano di allenamento (questa cosa si rivelerà una pessima scelta) e trascino con me il Cek. I primi km passano bene e fino alla mezza maratona devo dire che ho retto il passo nonostante il percorso non fosse semplice, infatti le continue salite e il vento contrario erano dei bei ostacoli che si sono fatti sentire nelle gambe ma sopratutto nella testa dopo il passaggio ai 21km. Qui si è fatta sentire la mia NON capacità di reggere mentalmente queste lunghe corse e ho fatto molta fatica a desistere dal fermarmi (se si escludono 2 piccole soste per i ristori) ma correre con qualcuno, in questo caso il Cek, aiuta a non mollare e il traguardo é arrivato facendo segnare un buon 4’53″/km come passo. Al traguardo ritroviamo i due spilli che hanno viaggiato a 4’05” , che, se ci fosse stata una classifica ufficiale, sarebbero arrivati quinto e sesto, complimenti!!! Da qui prendiamo un bus che ci porta alla zona docce dove però scopriamo che, causa di un tubo rotto all’ultimo minuto, non potremo lavarci e toglierci la stanchezza della gara, quindi ci facciamo portare al traguardo dei 42k e prendiamo, dopo la foto con il vincitore della maratona e Pietro Colnaghi, il battello che ci riporterá ad Arona.

20121021-231515.jpg

Il vincitore è quello senza barba

La gita sul lago non é male e il paesaggio è veramente bello

20121021-231828.jpg

Vista dal battello

Al nostro arrivo troviamo ad accoglierci l’amica di Zaffo che, dopo aver dormito nuovamente dalla nostra visita, si è presentata per farci una bella foto(lei l’iPhone lo sapeva usare)

Spilli dopo la corsa e prima del pranzo

e consigliarci un luogo dove poter andare a mangiare qualcosa. Avendo ben capito il tipo di mangiatori siamo noi spilli ci ha accompagnato in questo locale dove ci siamo mangiati questo piccolo panino

Bello, buono e soprattutto piccolo!!! 🙂

Altra bella domenica in compagnia degli spilli e della corsa. Nelle prossime settimane dovrò allenarmi duramente sulla resistenza mentale altrimenti a Firenze sarà dura arrivare alla fine, per ora accontentiamoci della corsa di oggi, dopotutto un’altra medaglia (bella) ce la siamo portati a casa

Altra medaglia per la collezione di mio figlio

Sent from my iPad