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DILLIGAF

Sarà stata la noia del tracciato o forse sarà stato il maniavantismo disatteso, fatto sta che il risultato dell’odierna Scarpa d’Oro vigevanese mi soddisfa, ma non mi rende particolarmente felice.
1h25’54” stando al real time di TDS, è il mio nuovo PB sulla mezza maratona, il terzo consecutivo in questo 2013, la terza volta sotto i 90′, ma non mi viene da festeggiare come le volte precedenti.

Un arrivo complesso

Un arrivo complesso

Magari è perchè ora sono con un ginocchio ricoperto di ghiaccio per un fastidio che in parte già c’era, comparso dopo il lungo di lunedì in preparazione di MCM, e che oggi si è acuito. Non mi permette di gioire libero da piccole ansie, perchè domenica prossima c’è la Stramilano, e poi le due maratone di Aprile, e i fastidi fisici che si presentano all’avvicinarsi delle tappe saliente sono anche più difficili da sopportare, anche mentalmente.

Attività post-gara

Attività post-gara

O veramente non sono particolarmente contento perchè è stato meno piacevole correre in mezzo alla campagna per almeno 16 km, come fosse una “tapasciata”, rispetto a correre in città tra curiosi, tifosi, parenti o semplici cittadini infastiditi. I km dal 5° al 19° sono stati tutti uguali, o quasi, ed erano di una noia mortale. Anche se ho vissuto in cascina dai 2 ai 7 anni non riconosco spesso la differenza della campagna, datemi una corsa in città e sarò contento, il resto per quello che mi riguarda è tutto uguale! E questo ha influenzato il mio giudizio su di una gara organizzata magistralmente, ma che non fa per me. In certi momenti mi sembrava la mezza di Cremona, in altri la mezza di Monza (senza intime escoriazioni), ma senza prendere mai il meglio di quelle manifestazioni; che poi ci sarebbe da discutere su cosa ci fosse di bello nella Mezza di Monza 2011!

Mi ero ripromesso di prendermela comoda, stare appena sotto i 90′, ma già dal primo km corso intorno ai 3’54” avevo capito che non sarebbe andata come previsto. Ho tenuto, ho faticato, ho chiuso con il 21° km a 3’51” e con il PB, adesso spero di rimettermi in sesto in fretta e arrivare mediamente sano al 7 Aprile.

Per nuove emozioni più forti ci saranno altre occasioni!

M.

P.S.: Lello, Gio, l’esordiente Carlo, loro sicuramente si staranno godendo questo bel momento meritato!

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Ma cosa significa la frase sulla maglietta? Ma chi è Chuck Norris? Ma cosa vuol dire 41885 metri non è una maratona?

C’è sempre un buon motivo per correre.
Si può correre per scappare da qualcosa, per distrarsi. Correre per dimagrire, per seguire i propri amici o per farsene di nuovi. Qualcuno a volte corre perchè vuole aiutare qualcun altro a raggiungere un obiettivo, come ha raccontato Roby qui
Ognuno di noi spilli ha le sue motivazioni, tutte importanti, personali o in comune con qualcun altro.

Un mese prima della Giulietta e Romeo half marathon poteva non essermi ben chiara quale fosse la motivazione principale per correrla come poi l’ho corsa. Certo si punta sempre a migliorarsi, soprattutto quando si sta bene fisicamente, e io in questo periodo posso dire di sentirmi in un periodo di forma assolutamente brillante, come forse non ero mai stato prima. Ma il semplice miglioramento può non essere una spinta sufficiente a partire forte, a gestire i momenti più complessi, a chiudere ciò che si è cominciato.
Nel mio caso, nel caso che riguarda la mezza maratona veronese è stata l’invidia a far girare il mondo, a darmi quelle motivazioni!
In fondo per il 2013 sui 21km mi ero prefissato solo di scendere sotto i 90 minuti e già ci ero riuscito al 6 Gennaio sul Brembo, potevo essere soddisfatto, ma vedere risultati sconvolgenti o forse incredibili di altre persone mi hanno spronato ad allenarmi meglio, a godermi le ripetute, i progressivi tirati. A godermi le mie nuove A2, le Boston3 di cui mi sono innamorato istantaneamente.

Non capita solo alle donne di innamorarsi di un paio di scarpe

Non capita solo alle donne di innamorarsi di un paio di scarpe

A Verona dovevo migliorarmi, dovevo fare in modo che i miei sforzi portassero ad un risultato numerico importante. Anche se sotto sotto non mi ero prefissato qualcosa in particolare, quello era il mio obiettivo, chiudere intorno all’ora e 26 minuti, con qualche secondo in più.
Il bello di una gara, di una corsa, e in questo caso della mezza è che l’allenamento è un buon predittore di ciò che otterrai. Non ci sono avversari, ci sei tu, le tue scarpe, certo c’è anche un percorso che può essere più o meno difficile, con condizioni climatiche che possono condizionare lo svolgimento, ma in fin dei conti, raccogli quasi sempre quello che hai seminato.
Ho corso bene, sono partito forte, troppo forte, ma è una cosa che mi capita sempre. Ho tenuto un passo sotto i 4’/km per i primi 5/6 km, andando per la terza volta sotto i 20′ nei 5000, ho cercato poi di non strafare, dandomi un traguardo intermedio sui 10km. Il passo si era fissato intorno ai 4’02″/km e volevo tenerlo, arrivando all’intermedio in 40’25”. Era già un risultato! All’interno di questa mezza avevo ottenuto il mio PB sui 10000, abbassando di un minuto il mio vecchio record risalente al 17 Aprile 2011 ottenuto a Madrid, altri tempi davvero, bei ricordi, ma oramai lontani, e non solo per ciò che riguarda la corsa.
Potevo permettermi un minimo rallentamento. L’undicesimo chilometro lo corro in 4’18”, sarà quello più lento, mentre il dodicesimo ha un piccolo aumento, e viene chiuso in 4’12”. Sento la fatica, un po’ vacillo, ma qui mi ricordo dell’invidia, e qui che le mie gambe ritornano a girare, ho un mantra nella testa che mi spinge, riprendo a sentirmi bene, torno a correre a 4’05” e mi mantengo su questi ritmi per due km, per poi aumentarlo sulle note di Alicia Keys e Empire State of mind nei pressi del cambio della staffetta al sedicesimo km. I km che seguono sono difficili, vado a strappi alternati, uno è sui 4’05” l’altro sui 4’12”, sento qualche dolorino ai polpacci, mi sento contratto e ho paura dei crampi, ma continuo, siamo alla fine ormai!
Si arriva nel centro di Verona, l’arena è a due passi, c’è la gente che tifa, ci sono le assi di legno che fanno rimbalzare ad ogni passo, c’è il passaggio dentro l’arena e poi una salita che un po’ sconforta, ma dopo di essa c’è il rettilineo, non avevo mai guardato il mio cronometro dal 10° km, sapevo del passo medio e della distanza e quindi mi facevo un’idea, ma non era precisa. Davanti a me, alla fine del rettilineo, di fianco all’arrivo vedo il cronometro ufficiale 1h26′ e i secondi che avanzano. Saranno 46 quando passerò il traguardo, che in real time diventano 26.
1h26’26”. Sono contento, ho abbassato di 1’30” il mio precedente PB, sono andato sotto la soglia che volevo battere, non festeggio ancora una volta tagliato il traguardo perchè il mio corpo un po’ si ribella, sento tutta la fatica che si concentra nel mio petto, tossisco, ho paura di dover vomitare, ma resisto, soffro ancora qualche secondo, mi riprendo, mi faccio mettere la medaglia di finisher al collo e incontro Lello, lui ha chiuso in 1h24’04” non si ricorda se è il suo PB (scoprirà dopo che ha eguagliato la prestazione di Cremona), ma è comunque un grande risultato. Aspettiamo l’arrivo di Giorgio e Roberto, appaiati appena primo dello scatto di Giorgio negli ultimi metri.
Abbiamo tutti qualcosa per cui gioire, sono le nostre motivazioni. Sono i risultati.
Alla fine siamo noi che facciamo girare il nostro mondo.

Post-gara, appena dopo essere subissati da qualcuno sui 3 segreti degli spilli scritti in titolo, i 3 spilli originali discutono della corsa.

M.

P.S.: Zaffo ha chiuso in 1h17’45”. Lui è il nostro marziano, 48° assoluto, terzo di categoria. Ma non ha nemmeno il tempo di farsi premiare, figuriamoci di scrivere sul blog!

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Una domenica da lepre

Ormai ho più storie da raccontare che riguardano i miei infortuni invece che dei miei risultati sportivi.
Quindi eviterò di dirvi che tutti i miei programmi per il 2013 sono saltati dopo la mezza sul brembo del 6 gennaio e che, nonostante abbia ricominciato a correre regolarmente da due settimane, so già che dopo il 24 febbraio dovrò fermarmi altre 4 settimane per curare pure una pubalgia.Adesso potete capire benissimo che non è facile trovare stimoli per allenarsi e ancora più difficile presentarsi allo start di una mezza maratona sapendo che non potrai andare forte e che tanto fra due settimane sarai ancora fermo. Beh alla fine ieri mi sono comunque fatto trovare alla partenza della Giulietta & Romeo Half Marathon, oramai ero iscritto da tempo!
Con me c’erano altri 4 spilli

20130218-003937.jpg io, Lorenzo e Michele siamo partiti il sabato per la gita in camper, Zaffani pure,sfruttando però l’ospitalità delle Nonna per la notte e alla fine Giorgio che, nonostante fosse reduce da un sabato di feste varie, è riuscito ad arrivare in tempo la domenica mattina.
Ed è stata proprio la presenza di Giorgio (qui una sua breve presentazione) a darmi l’idea che mi facesse venire voglia di correre questa mezza, che altrimenti avrei fatto tanto per. Giorgio aveva corso la sua prima mezza proprio al Brembo chiudendo poco sopra 1h40′, quindi perché non aiutarlo a provare a diminuire quel tempo? Sapevo che sarebbe stata dura per me, la pubalgia mi dava fastidio e nelle ultime due settimane ho corso sempre lento, ma avevo fiducia. D’accordo con Giorgio ci siamo avviati alle griglie di partenza e in quel momento ho incominciato a fare calcoli per capire quale fosse la tattica giusta per poter raggiungere il nostro obbiettivo, a Giorgio ho detto che l’obbiettivo era 1h39′ ma non gli ho mai detto che volevo provare a farlo scendere sotto 1h37′. Devo dire che non è facile fare la lepre, corri basandoti sulle sensazioni che provi te stesso, ma nel frattempo devi cercare di capire cosa prova durante la corsa il tuo compagno. Il percorso è stato bello, il clima freddo ma non fastidioso e nonostante la pubalgia, l’obbiettivo che mi ero prefissato aveva il sopravvento sul dolore. Volete sapere come andata? Beh se avete letto fino a qua un po’ di curiosità ce l’avrete… Giorgio ha tagliato il traguardo in 1h36’38”. Obbiettivo raggiunto!!! Sono soddisfatto, senza questo obbiettivo avrei corso una gara bella ma in un modo noioso, invece così ha reso la giornata divertente.
Gli altri spilli hanno corso una grande mezza maratona, ormai non li ferma più nessuno!!!
Io intanto mi godo la medaglia di brava Lepre

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Alla prossima….

BaKo

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Passare dalla cassa

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Questo è il conto da pagare, si perché il mio corpo non mi regala niente. Alla fine la gioia per un personal best sulla mezza maratona (1h28’10”) sparisce dopo neanche 24 ore quando il mio corpicino viene a batter cassa. Questa volta il conto è salato, di solito me la cavavo con qualche dolorino muscolare e alle articolazioni, invece dopo la mezza maratona sul brembo, il ginocchio(quello famoso….si proprio quello degli Spilli) ha deciso di entrare in sciopero e in modo molto esplicito: “io con te non ci corro più, la domenica mattina voglio restare a letto!!!”. Queste le sue parole il lunedì mattina appena svegli. Il problema è che deve essersi riunito con altre parti del mio corpo che da giorni(anche mesi!!!) stavano iniziando a manifestare insofferenza nei confronti delle mie uscite runtastiche, quindi insieme al quadricipite sinistro, stufo di subire contratture, e al mio addominale basso destro, che si è rivolto ad una ecografia per capire il perché dei sui dolori, hanno deciso che è giunto il momento di dar loro il meritato riposo. Anche perché, di questo passo, sarebbe dura arrivare sani per la maratona primaverile che ho in programma. Quindi alla fine mi è toccato disturbare l’ormai famosissimo Dott.Gippo (Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo) il quale ha timidamente provato a convincermi a smettere di correre così tanto, ma conoscendomi e conoscendo i benefici che ti da la corsa (ha incominciato a correre pure lui) mi è venuto incontro e mi ha fatto fare un giuramento solenne: “Niente attività sportive (proprio tutte) per 15 giorni!!!”. Mi è andata bene, anche se so già che se mi ripresenterò con il ginocchio conciato male mi farà rinchiudere in casa!!! Quindi cari lettori sono ufficialmente uno sportivo disoccupato, devo inventarmi qualcosa per sopravvivere, magari inizierò a recuperare informazioni sul regolamento per praticare polo con gli elefanti!!!

Nel frattempo, sdraiato sul divano con una bella borsa del ghiaccio sul ginocchio mi riguardo l’espressione gioiosa che avevo al traguardo a Dalmine dopo che avevo capito di aver battuto il mio record sulla mezza maratona!!!

Il volto della felicitàCiaoooo

BaKo

PS. Vuoi vedere che alla fine aveva ragione lo Zaffo….troppi cavalcavia!!!!

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La mia mezza sul Brembo

Ero rimasto l’ultimo spillo, tra quelli cimentatisi numerose volte sulla distanza, a non avere un tempo ‘decente’ sulla mezza maratona. Mi ero fermato al 6 Gennaio 2012, in un periodo di forma tra l’altro non particolarmente brillante, all’1h31’37 della mezza sul Brembo, per poi non ottenere nulla sulla distanza nell’arco di tutto l’anno, mentre nel frattempo Zaffo, Tommi, Lello, perfino il Bako, senza offesa, mi sfrecciavano davanti, abbassando continuamente il loro primato, allenandosi, trovando quella voglia che si manifestava in me solo sporadicamente.
L’1h29’18” del Bako alla Milano Fit Marathon, oltre ad essere stato un grande tempo ed un grande risultato per lui, è stato anche uno spunto per me per darmi nuovamente da fare, per tornare ad allenarmi, per ritrovare quegli obiettivi senza i quali correre non ha un vero e proprio senso! Ero contento per lui, dopo tutte le sue vicissitudini era qualcosa da festeggiare grandemente, ma ero anche invidioso, se si può usare questo termine, perchè aveva ottenuto un risultato che a me mancava. E le colpe erano interamente mie per tutto ciò.

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Da quei giorni, erano le prime settimane di ottobre, ho iniziato ad allenarmi seriamente e in maniera costante, ho fatto i miei errori, vedi Firenze, ma non mi sono mai fermato. E fare ti fa venire la voglia di continuare a fare!
Ho iniziato allenamenti più duri, ho corso di più, mi sono attaccato al treno di Lello, e con lui ho riscoperto il piacere delle ripetute. Senti il corpo scosso dalla fatica quando fai 8 volte 800 metri sotto i 3’50″/km, o quando abbassi ancora di più la media sui 300 metri, ripetuti 15 volte. Vorresti smettere quasi subito, ma non sei da solo fortunatamente, e anche non dicendo niente ricevi l’aiuto di chi ti sta vicino. Poi finiscono e appena dopo una sensazione completa di fatica, quando riprendi a camminare inizia un momento di benessere fisico, senti i muscoli che palpitano, le gambe piene di vita, il cuore che batte, il respiro che si fa meno affannoso. Hai la consapevolezza di avere fatto il tuo meglio, ti senti bene.
L’ho sempre detto, il bello delle ripetute è che ad un certo punto finiscono, ma non l’avevo mai pensato in questi termini, quelli del piacere fisico della fine!

Mi sono preparato bene, e pian piano pensavo che quello che sarebbe stato il mio obiettivo per Verona il 17 Febbraio alla Giulietta e Romeo Half-Marathon, si sarebbe potuto avvicinare temporalmente. Ci eravamo iscritti quasi interamente alla Mezza sul Brembo anche quest’anno per concludere degnamente le festività natalizie, Tommi, Lello, Bako, io, l’esordiente Giò, mentre Zaffo tentennava, infastidito dai cavalcavia che rendono il percorso caratteristico. Su di lui stenderò un velo pietoso in questo racconto, meglio lasciar perdere la sua scelta.

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo...

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo…

Pian piano che si avvicinava la data dell’epifania pensavo che sarebbe stato un delitto, per il mio stato di forma, non provarci ad andare sotto l’ora e trenta, mi sarei accodato ai pacer e avrei fatto gara su di loro e con loro prima di vedere cosa dare nei chilometri finali. Ero un po’ teso alla partenza, devo dire che questo risultato, seppure possibile, mi sembrava comunque difficile, ma le gambe andavano, la memoria muscolare degli allenamenti agiva positivamente e dopo un primo km veloce per recuperare i pacer mi assestavo su un passo che gestivo senza problemi. Le prime salite, intorno al quinto km, si facevano sentire, ma era troppo presto per cedere, la testa era ancora leggera! Lello rinunciava ad un tempo decisamente inferiore per starmi vicino, lui è stato un grande compagno di allenamento e di gara in questo periodo, a lui devo buona parte di questo risultato, perchè si corre sempre da soli, ma con un aiuto si va meglio!
E’ la prima mezza maratona di cui non ricordo grossa stanchezza, fisica e mentale, non mi sono mai annoiato, ho sentito solo una piccola fitta dietro la coscia, durata lo spazio di 200m intorno al 16° km, non ho avuto mai le gambe stanche, ero concentrato e per quanto mi riguardava avrei potuto correre in qualsiasi città del mondo, non ho ricordi del paesaggio, le curve sembravano tutte uguali, tutte a sinistra.

Penso questa sia stata l'unica curva a destra del percorso!

Penso questa sia stata l’unica curva a destra del percorso!

Avevo il mio mantra, la mia frase, il mio pensiero felice che mi ha accompagnato dall’inizio alla fine e all’arrivo le gambe andavano ancora dopo l’inversione a U del 21° km, per poter allungare e chiudere in 1h27’56” di real time, quasi 4 minuti sotto il mio precedente primato!
Ero contento, non ero affatto sorpreso perchè ho raccolto quello che ho seminato, come non avevo fatto altre volte dove ho vissuto di rendita. Al 6 Gennaio uno dei miei obiettivi podistici per il 2013 è stato ottenuto, sono ancora in tempo per rivederli e cercare nuovi stimoli, non so, magari abbassare ancora il tempo a Verona, sicuramente andare sotto i 40′ nei 10km, visto che il mio record risale all’Aprile 2011 e ieri all’intermedio ero solamente a 9 secondi dai 41’25” che resistono da Madrid!
Ho voglia, oggi andrò ancora a correre, lento, per 50′. Non è ancora il tempo di fermarsi!

E’ stata una grande giornata per gli spilli ieri, non sono l’unico ad avere ottenuto il mio primato. Detto e dimenticato dello Zaffo e le sue scelte, Tommi continua a dimostrarsi un grande podista, fissa il suo record sulla mezza a 1h22’05, arrivando 63° in classifica, 7° nella sua categoria TM (anche se come al solito è ai piedi della premiazione), Bako mi sorprende, arrivando solo 90 metri dopo di me, abbassando di 1’08” il suo precedente PB, e rendendo la nostra sana competizione sempre più interessante e piacevole! Giò al suo esordio ufficiale sulla distanza chiude in 1h40’03”, meglio di quanto avessi fatto io la prima volta a Cremona, e deve essere contento del risultato, mentre di Lello ho già detto, a lui dedico il mio risultato!
Grandi spilli, modo migliore per cominciare l’anno non c’era, in attesa di tutti gli altri, dei loro ritorni, dei loro esordi.
Lunga vita agli spilli!!!

M.

Festeggiando i PB!

Festeggiando i PB!

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La Domenica

La domenica è diventato un giorno fondamentale per la mia vita sportiva, è il giorno nel quale posso permettermi di dedicare più tempo alla corsa. Ultimamente alla domenica partecipo sempre a qualche gara in modo di avere più stimoli grazie alla competizione che, in modo naturale, ti viene appena indossi un pettorale.

Nel post precedente(La Famiglia del Mulino Bianco) scherzavo sul fatto che non mi interessassero alcune cose accadute alla DeeJay Ten, tutt’altro, ero felice come un bambino davanti ad una vetrina di giocattoli dopo che avevo battuto il mio record sui 10000!!! Non di tanto ma l’avevo battutto.

La gioia più grande però l’ho avuta questa domenica, nuovo record sulla mezza maratona!!! Questa cosa era nell’aria, è un periodo che in effetti mi sento in forma e grazie alla scelta di Michele di iscriverci alla Milano Fit Marathon tutto ciò è stato possibile. Questa domenica c’erano molte gare a cui potersi iscrivere più o meno lontane da Lodi, ma viste le previsioni del tempo abbiamo optato per isciverci alla gara sopracitata in quanto vicina, anche se il percorso era forse quello meno divertente. La gara si sviluppava attorno all’idroscalo e prevedeva il compimento di tre giri di un percorso abbastanza omogeneo con poche curve e dislivelli, quindi noioso ma adatto per provare a fare il tempone, che per me doveva essere semplicemente stare sotto l’ 1h35m.

La vista dell’idroscalo alla partenza

Ma si sa ogni giorno è sempre diverso da un altro!!! Alla partenza di questa gara ci siamo presentati in tre spilli, io (per il tempone), Michele (per vedere lo stato di forma) e finalemente Ale (per l’esordio ufficiale in una gara competitiva). Alla partenza si va sempre a mille all’ora(3’52” il 1°km) poi prendo il mio passo e, aiutato dal clima decisamente fresco, mi assesto sui 4’20”. Dopo circa 3km vengo superato da due corridori e provo a stare attaccato a loro anche se il passo(4’12”) è un po’ troppo per me. Dopo aver ovviamente attacato bottone con i due poveri corridori a cui racconto del mio obbiettivo di 1h34m vengo convinto dagli stessi a seguirli in modo tale da riuscire a compiere l’impresa di stare sotto l’1h30m, si avete letto bene SOTTO 1h30m ben 6′ sotto il mio tempo migliore. Beh che ci crediate o meno(qui l’ufficialità, pettorale 121) ci sono riuscito: 1h29m18s!!! Non potrò mai ringraziare abbastanza le mie due lepri che mi hanno incitato, aiutato a non mollare per tutta la gara e portato fino al traguardo, tra l’atro una volta tagliato il traguardo ritirato la medaglia e fatto un breve ristoro i due runner sono riparti per fare altri 2 giri(12km) perchè ieri dovevano fare un lungo.

E gli altri spilli? Beh, Michele ha tagliato il traguardo in 1h33m20s il che , per uno che dice di non essere in forma, è un tempo di tutto rispetto. L’altro, Ale, è passato un po’ a sorpresa(negativa) in 1h47m11s scoprendo però che, attorno al decimo km, non sia stato troppo bene e ha abbia avuto necessità di 7 minuti di pit-stop (ma qui è il caso che ve lo racconti lui)

Gli spilli al traguardo

Domenica da ricordare come le altre domeniche appena passate, ma bisogna guardare avanti…un’altra domenica si avvicina all’orizzonte con un’altra sfida da affrontare: i 33km sul lago maggiore, per me una novità per altri spilli un bel ritorno in un luogo dove li ha fatti esordire sulla lunga distanza della maratona.

Nel frattempo è giusto ricordare che altri splli questo week-end hanno corso, ma era di sabato, altro giorno, altra corsa, altra storia da raccontare…