Il bello della (Turin) Maratona

Il bello della maratona, quando partecipava, era Marco Zaffani.

Il bello della maratona è che ti porta a scoprire  comuni come Nichelino, Moncalieri e Vinovo. Bah…

Il bello della maratona è che ti porta a scoprire posti come La Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Il bello della maratona è fare la classica foto con Stefano Baldini.

Scaramanzia!

Scaramanzia!

Il bello della maratona è che, generalmente, dal 30° km all’arrivo tutti i ristori e gli spugnaggi sono ottimi luoghi dove mettere fine alla propria sofferenza.

Il bello della maratona, quella di ieri, è che anche i ristori a partire dal 25° km erano splendide oasi dove calarsi pettorale e chip.

Il bello della maratona è il cammino di mesi e mesi e mesi che ti porta fino alla gara.

Il bello della maratona è che all’arrivo ad Amsterdam volevo mollare tutto…

Partenza by night

Partenza by night

Il bello della maratona è che non riesci nemmeno a fare un vero lungo, e arriva il giorno della maratona pieno di dubbi.

Il bello della maratona è che ti scopri andare sciolto, almeno fino al 24° km…

Il bello della maratona è avere la compagnia di Valter della Casalese che ti aiuta quando vuoi mollare tutto.

Il bello della maratona è scherzare con Francesco Arone e sul fatto che non fa la doccia con le ciabatte.

Il bello della maratona è che dal 35° km in poi inizia un’altra gara, contro te stesso e contro il mondo.

Il bello della maratona è vedere Tommi all’arrivo provato come  non mai, dopo aver provato ad entrare di prepotenza nell’olimpo.

Più di qua che di là

Sani e salvi

Il bello della maratona è la gente che vomita all’arrivo. O ai ristori. O agli spugnaggi. Ovunque.

Il bello della maratona è vestirsi nei peggio modi.

Il bello della maratona è girare per Torino. E fare una mezza maratona di marcia il giorno prima.

Il bello della maratona è il carico di carboidrati della sera prima.

Il bello della maratona è lo scarico di carboidrati il giovedì prima dell’evento.

Il bello della maratona è scoprire che a Torino c’è il sole, ed a Milano le nuvole.

San Carlo by night

San Carlo by night

Il bello della maratona è sapere che la tua ragazza si fa 35′ di cammino per arrivare al 27° km per darti un gel che puntualmente non prendi.

Il bello della maratona è digerire rumorosamente senza che nessuno dica nulla!

Il bello della maratona è che dopo 21 km ce ne sono altri 21,195 km.

Il bello della maratona è che prima o poi il muro arriva. Stai sicuro che arriva…

Il bello della maratona è sapere che finalmente Paolino ha demolito il muro delle tre ore!

Vai Paolino!!!

Vai Paolino!!!

Il bello della maratona è che Rocky più invecchia più migliora! 2’48” e arrivo in diretta Tv!

Il bello della maratona è che so già dove soffrirò nel 2014. Trieste e Berlino!

Il bello della maratona è essere soddisfatto di un 3:05’50” più di un 2:58’00” primaverile.

Il bello della maratona è poter mangiare dopo l’arrivo nell’ordine: svariati tranci di pizza, focaccia di Recco, gelato di Grom, caffè. E ricominciare un’ora dopo ad ingurgitare di tutto.

Il bello della maratona è la settimana, o più, di riposo dopo la grande fatica

Il bello della maratona sono i pronostici degli Spilli.  E anche le grandi adunate il venerdì prima della partenza per salutarsi…

Il bello della maratona è che prima o poi finisce (cit.)

Medagliato!

Medagliato!

Il bello della maratona è che non si può spiegare a parole la sofferenza che si prova. Bisogna provarla, sentirla e godersela.

Il bello della maratona è che all’arrivo ti senti invincibile. E poi vomiti. E vomiti ancora. Però poi ti fermi…

Il bello della maratona sono i crampi.

Il bello della maratona sono i 195 metri dopo i 42 km.

Il bello della maratona è che il giorno stesso chiunque può far finta di averla corsa davvero…

Giggi The Runner!

Giggi The Runner!

Il bello della maratona è la commozione all’arrivo. Ed i crampi…

Il bello della maratona è che una volta seduto non riesci più ad alzarti dalla sedia.

Il bello della maratona è sentirsi orgogliosi di se stessi una volta tanto, poco importa il tempo con cui la concludi…

Il bello della maratona è che hai anche la supponenza di rendere orgoglioso chi ti sta attorno…

Il bello della maratona sono i ricordi (cit.) e quello che ti lascia dentro per molto tempo, se non per sempre. O almeno fino alla prossima.

Il bello della maratona è scrivere due righe e poterle condividere con qualcuno.

L.

Una domenica da lepre

Ormai ho più storie da raccontare che riguardano i miei infortuni invece che dei miei risultati sportivi.
Quindi eviterò di dirvi che tutti i miei programmi per il 2013 sono saltati dopo la mezza sul brembo del 6 gennaio e che, nonostante abbia ricominciato a correre regolarmente da due settimane, so già che dopo il 24 febbraio dovrò fermarmi altre 4 settimane per curare pure una pubalgia.Adesso potete capire benissimo che non è facile trovare stimoli per allenarsi e ancora più difficile presentarsi allo start di una mezza maratona sapendo che non potrai andare forte e che tanto fra due settimane sarai ancora fermo. Beh alla fine ieri mi sono comunque fatto trovare alla partenza della Giulietta & Romeo Half Marathon, oramai ero iscritto da tempo!
Con me c’erano altri 4 spilli

20130218-003937.jpg io, Lorenzo e Michele siamo partiti il sabato per la gita in camper, Zaffani pure,sfruttando però l’ospitalità delle Nonna per la notte e alla fine Giorgio che, nonostante fosse reduce da un sabato di feste varie, è riuscito ad arrivare in tempo la domenica mattina.
Ed è stata proprio la presenza di Giorgio (qui una sua breve presentazione) a darmi l’idea che mi facesse venire voglia di correre questa mezza, che altrimenti avrei fatto tanto per. Giorgio aveva corso la sua prima mezza proprio al Brembo chiudendo poco sopra 1h40′, quindi perché non aiutarlo a provare a diminuire quel tempo? Sapevo che sarebbe stata dura per me, la pubalgia mi dava fastidio e nelle ultime due settimane ho corso sempre lento, ma avevo fiducia. D’accordo con Giorgio ci siamo avviati alle griglie di partenza e in quel momento ho incominciato a fare calcoli per capire quale fosse la tattica giusta per poter raggiungere il nostro obbiettivo, a Giorgio ho detto che l’obbiettivo era 1h39′ ma non gli ho mai detto che volevo provare a farlo scendere sotto 1h37′. Devo dire che non è facile fare la lepre, corri basandoti sulle sensazioni che provi te stesso, ma nel frattempo devi cercare di capire cosa prova durante la corsa il tuo compagno. Il percorso è stato bello, il clima freddo ma non fastidioso e nonostante la pubalgia, l’obbiettivo che mi ero prefissato aveva il sopravvento sul dolore. Volete sapere come andata? Beh se avete letto fino a qua un po’ di curiosità ce l’avrete… Giorgio ha tagliato il traguardo in 1h36’38”. Obbiettivo raggiunto!!! Sono soddisfatto, senza questo obbiettivo avrei corso una gara bella ma in un modo noioso, invece così ha reso la giornata divertente.
Gli altri spilli hanno corso una grande mezza maratona, ormai non li ferma più nessuno!!!
Io intanto mi godo la medaglia di brava Lepre

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Alla prossima….

BaKo