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Natale con Gli Spilli nel Ginocchio

E come ogni anno arriva Natale.

Noi Spilli il 25 mattina ci divertiamo così: con amici e con le scarpe da corsa ai piedi…

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Gli Spilli Nel Ginocchio

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28 km non è una maratona

Non so cosa ci sia in Firenze che mi porti a non affrontare la sua maratona nel modo più sensato. Certo rispetto a due anni fa ci sono grosse differenze, non sono nemmeno paragonabili le mie due gare, ma con il senno di poi avrei potuto portare a casa un risultato decente, anche se al di sotto delle aspettative della vigilia, del cammino compiuto per avvicinarmi alla gara.

Prima della partenza... dopo soddisfatti a metà... forse...

Prima della partenza… dopo soddisfatti a metà… forse…

28 km non sono una maratona, è solo il momento in cui mi sono reso conto che non sarei potuto mai scendere sotto le 3 ore in questa gara, nonostante tutta la fatica, troppa,  per avere sotto gli occhi i pacer dal palloncino giallo. Loro sono partiti a un ritmo folle per quello che doveva essere il risultato, io e Lello ci siamo lasciati prendere, più io che Lello, visto che lui in teoria mi avrebbe fatto solo da guardia del corpo fino a quando ne avesse avuta. Mi ha salutato al 19esimo, dopo gli unici chilometri che entrambi abbiamo corso nel centro di Firenze.
Per il resto, le cascine, la zona dello stadio, io non ricordo proprio altro che non fosse invece un polpaccio che non si è mai sciolto e un’umidità da bagnarsi totalmente.

La maratona e io, al km 28.

La maratona e io, al km 28.

Potevo partire con l’idea di chiudere in 3h05′, addirittura, al 29° km quando ho salutato la corsa, potevo pensare di rallentare fino ai 5’/km e chiudere in 3h10′, del resto avevo corso 28 km in meno di due ore, ma le gambe cariche dalle dure settimane di allenamento avevano raggiunto il loro limite e insieme alla testa non avrebbero voluto faticare ancora per 14 km. Era finita lì, meglio lasciare il percorso, farsi portare insieme ad altri 3 corridori nei pressi del traguardo, recuperare la propria sacca e rivestirsi.
E nello stesso momento in cui percorrevo fuori dal percorso gli ultimi metri verso il traguardo vedevo faticare alcuni miei compagni dei primi km, altri che come me si erano affidati alla condotta di gara dei pacer delle 3h e adesso andavano a tagliare il traguardo 186 minuti dopo la partenza. Oltre ad un piccolo capannello con 4 teli bianchi retti da volontari e altre persone; si capiva che stava succedendo qualcosa di grave.

Quindi è giusto ricordare la fatica degli allenamenti, la fatica della gara, il divertimento della preparazione, perchè poi è quello che conta. Prima di questi 42, anzi, 28 km ce ne sono stati abbondantemente più di mille di sudore, di suole consumate, di cerotti, di medicazioni, di saliva, di risate. A volte di poca voglia e altre in cui non si aspettava che quelli. Per quest’anno mancherà la medaglia, mancherà il mio nome sulla Maxiclassifica italiana della maratona, era destino forse, dopo Chicago avrei detto che non avrei corso più maratone (aggiungendo poi, nel 2014).
Così è stato.

M.

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La porti un pronostico a Firenze

Il Movember secondo gli Spilli

Il Movember secondo gli Spilli

Qualche assenza, giustificata o meno, ma come prima di ogni appuntamento che si rispetti, gli Spilli si ritrovano per l’in bocca al lupo, per il saluto ai runner partenti e per gli immancabili pronostici.
Avete letto qui quelli di Lello (e non nasconderò che qualcuno in particolare è rimasto ‘deluso’ da ciò che gli viene accreditato, un motivo in più come sprone, forse).

Di seguito gli altri pronostici, potete andare alla SNAI a scommetterci…

Cek dixit:

Bako 3h12’21”
Tommi 2h51’20”
Lello (dipende da che voglia ha di finire) 3h05’33”
Cek 2h58’40”

Tommi dixit:

Bako 3h13’01”
Lello 2h58’24”
Cek 2h57’31”
Tommi 2h53’46” (ogni riferimento a Zaffani è puramente casuale)

Bako dixit:

Lello 2h59’12”
Tommi 2h52’48”
Cek 2h57’24”
Bako 3h14’12”

… e aggiunge Zaffani 6km
Biscio NP

Ale dixit:

Bako 3h14’16”
Lello 3h00’45”
Tommi 2h55’19”
Cek 2h58’10”

Zaffo dixit:

Lello 2h59’62” (sic)
Tommi 2h49’01”
Cek 2h58’40”
Bako 3h10’10”

… e aggiunge Zaffo 1h30′ fondo rigenerante
Biscio in concerto
Ale 15′ di cyclette (dipende dal cd che deve ascoltare, ndA)

Ai posteri domenicali l’ardua sentenza su chi avrà avuto ragione.

m.

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Breaking News

Lodi, 13/11/2014

La notizia circolava già da tempo negli ambienti podistici lodigiani, ed ora con un comunicato ufficiale Gli spilli nel ginocchio liberano definitivamente Zaffani, la loro stella.
Non sappiamo le motivazioni che hanno portato alla separazione, e nemmeno cosa attenda il forte e bel corridore di Dovera una volta lasciata la compagine di corsa. Le uniche parole possibili vengono lasciate al laconico comunicato che leggerete qui di seguito.


Gli spilli nel ginocchio comunicano di singolo accordo di aver sollevato, con effetto immediato, il signor Marco Zaffani dall’impegno di correre con loro.

Gli spilli nel ginocchio desiderano ringraziare il signor Zaffani per il suo impegno, per i suoi 29 km a Rotterdam, per i suoi 6 km da lepre a Davide Lupo Stanghellini in quel di Cremona e per il prezioso ruolo di PR nei monday night estivi e gli augura i migliori successi professionali.


Siamo in attesa di ulteriori sviluppi, soprattutto per sentire le reazioni dei diretti interessati, a quasi due settimane dall’appuntamento clou per questo 2014!

Nel frattempo le prime reazioni non si sono fatte attendere…

Magari un giorno anche lui tornerà a casa...

Non bruciate la maglietta, magari un giorno anche lui tornerà a casa…

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Sweet November

Sweet_novemberAvevo visto il film più di 10 anni fa, capitato per caso su RaiUno un Lunedì sera, ed ero rimasto su quelle frequenze più per la presenza di Lorelei Gilmore che per un vero interesse.
Ricordo che però, sarà stato il periodo o non so cos’altro, mi ero interessato alla storia, mi era piaciuto, Charlize era bella anche da malata e con Keanu continuava a formare una coppia cinematografica ben assortita.
Ho sempre odiato Novembre, se devo ricordare la maggior parte degli eventi (realmente) negativi che mi siano capitati nei miei 37 anni di vita, un buon numero di questi hanno avuto compimento, o fine, o comunque sono avvenuti nell’undicesimo mese dell’anno. Mentre di estremamente piacevole, o positivo, non ricordo nulla.
Non ho mai avuto il piacere di un dolce Novembre, ma quest’anno almeno nella mia mente sembra un po’ differente. Soprattutto perchè l’evento peggiore che potesse accadere ha aperto Settembre, ed era comunque qualcosa che gli ultimi due anni mi avevano preparato mentalmente ad accogliere.

Novembre, nella sua interezza, quest’anno è il mese della maratona, si conclude il 30 con i 42 km fiorentini, la rivincita del 2012 (anche in quel caso era il 25/11, una coincidenza? Non penso proprio!!!1!11!), lo stimolo più forte per allenarsi.
E negli ultimi 3 mesi gli allenamenti, sono stati tanti, e lunghi, e qualche volta duri ma la maggior parte delle volte hanno lasciato belle sensazioni, hanno divertito.
Giovedì ad esempio credo di aver fatto il mio miglior allenamento di sempre, ed era duro, un medio di 35′ seguito da un recupero di 5′, per concludere con altri 10′ di medio. Da solo. Alle 19 di un giovedì sera, buio, con i primi freddi, con un po’ di fame. Con le gambe che andavano quasi tranquille per i primi 16’/17′ ma con la testa che già al 20′ voleva lasciare, che iniziava a trovare qualche scusante, che tanto cosa sarebbe cambiato un allenamento in meno?
E invece poco per volta la voglia continuava, prima pensando di finire al 30′, poi ripetendomi di non mollare, poi che al 35′ in fondo non mancava molto e comunque avrei potuto riposarmi dopo e saltare gli ultimi 10′. E infine che alla fine se i 5′ minuti di recupero erano volati, i 10′ finali sarebbero volati la metà, ma comunque sarebbero passati. E un minuto dopo l’altro l’allenamento era completato, 35′ a 3’58″/km e gli ultimi 10′ a 3’55”. Sempre da solo, sempre col buio e con i primi freddi! E anche con le gambe stanche si stava bene di testa!

Ottobre si è chiuso con 340 km in cantiere, il mio record personale (se non ricordo male), novembre probabilmente non si discosterà molto per le distanze. Ma sento che quest’anno sarà un mese dolce, che le gambe pian piano inizieranno ad andare un po’ più leggere, che la fatica mentale sarà più focalizzata e quindi avrà un motivo quasi tangibile. 29 giorni di avvicinamento alla gara, e poi Firenze, la mia città preferita in Italia, e quei 42 km che hanno sempre un richiamo affascinante. Keanu Reeves aveva Charlize Theron, io ho la maratona…

m.

P.S.: Intanto, visto che 37 is the new teens mi sono fatto tirare dentro nel Movember, dopo due anni mi sono rasato completamente la barba (e mi sento più nudo che mai) e nei prossimi 30 giorni farò crescere solo i baffi (sarà un lungo mese…)
Nel caso qualcuno volesse donare qualsiasi cifra per la lotta al cancro alla prostata, qui trova la mia pagina http://ex.movember.com/mospace/10705253

Un po' come andare in giro nudi, o al massimo con un perizoma...

Un po’ come andare in giro nudi, o al massimo con un perizoma…

 

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Dublin Marathon

Ci siamo! Dopo aver passato una giornata da 26 ore, è ora di raggruppare le idee e il materiale.

Pane, marmellata, frutta secca e the -> c’è
Booster ed eventualmente maglia a maniche lunghe -> c’è

Voglia di correre forte (possibilmente con vento a favore) -> c’è

Pettorale, spille e borsa -> quasi c’è

Non resta che cercare dei carboidrati commestibili ed il gioco è fatto.

Merrion square, in qualche modo arrivo, che sia sui gomiti o in spinta, arrivo!

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L.

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#RunnerProblems

'Mi tocca correre di nuovo oggi!'

‘Mi tocca correre di nuovo oggi!’

Per contare le volte in cui il Garmin ha perso il segnale gps durante una corsa negli ultimi 2 mesi non bastano più le dita di una mano. Per il momento l’infausto evento non è mai capitato in occasione di una gara ma ‘solamente’ nel bel mezzo di allenamenti, il fastidio però di doversi fermare, aspettare, spegnere il dispositivo, aspettare nuovamente che si riavvii, per poi partire spesso senza il riscontro cronometrico è parecchio reale e influisce almeno all’inizio sulla qualità e quantità della corsa.

Siccome le cose non accadono per caso, o quantomeno io cerco di dar loro una spiegazione, mi ritrovo a filosofeggiare sulla questione e a creare una lista di problematiche scherzosamente serie a cui si può andare incontro quando si intraprende un percorso podistico:

  • se un runner si allena e il gps non segnala il chilometraggio, l’allenamento serve?
  • quando si è in canotta in una giornata fredda è preferibile attendere la partenza di una gara all’aperto o in un wc chimico usato plurime volte?
  • all’immancabile domanda su quando correrai la maratona di New York si deve sempre rispondere con il sorriso sulle labbra?
  • vale la pena spendere soldi per farsi un piercing in zone coperte e spenderne ancora di più in cerotti per proteggersi ogni volta che si deve correre?
  • doversi iscrivere alle maratone per il 2015, quando comunque del doman non v’è certezza.

Manterrò il riserbo sul fatto che i problemi sopraelencati abbiano una base autobiografica o siano inventati di sana pianta, la lista credo sia comunque destinata ad ampliarsi…

… e quali sono i vostri #RunnerProblems ?

m.

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Berlin Marathon – More than a simple marathon!

Questo è quello che è uscito dalla capitale tedesca.

Terza volta sotto i 180'

Terza volta sotto i 180′

Il record di Zaffani è stabile, non ha mai vacillato e se ne sta ancora solo al comando, come il grande Fausto da Castellania.

Non posso dire di averci provato o creduto in pieno. Ma mi sono divertito, una major ed una città come Berlino, vanno vissute appieno. Non sarà record, ma è un’esperienza magnifica da raccontare, ed è quello che farò, nei prossimi giorni, qui nella rete o di persona.

Grazie ad Elena, compagna di viaggio ed oltre. Il traguardo serve anche per riabbracciare chi ti sta accanto. E soffrire fino in fondo vale la pena se poi c’è qualcuno con un Brezel che ti attende…

Brezel e Alkoholfrei!

Grazie agli Spilli che hanno creduto in me (forse fin troppo, o forse più di quello che scommetto io su me stesso..)

Il tempo cronometrico mi pare superfluo. Alla fine, mi lascia un pò indifferente. Gli porto rispetto, certamente, ma sono consapevole di poter fare di più.

La maratona va rispettata, non ti regala nulla. Il mio cammino è stato alterno, per motivi vari. Il risultato è lo specchio dell’allenamento e dello stile di vita. Ora è così, domani chissà.

Grande arrivo!

Grande arrivo!

L.

PS: Shalane una spanna sopra tutti e tutte!

Bella. Brava. Terza.

Bella. Brava. Terza.

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Le corse di Settembre

Riprendere le competizioni podistiche in Settembre sembra non essere mai facile, il ricordo è ancora totalmente incentrato su Agosto, sulle vacanze. Per chi è stato nel solito posto al mare, per chi non le ha fatte, per chi le ha passate bevendo mojito e per chi, come il sottoscritto, si è un po’ rotto le scatole nei 4 giorni solitari viennesi.
Poi se succede come quest’anno che fa più caldo in questo colpo di coda estivo piuttosto che nei precedenti mesi, la fatica nell’indossare un pettorale e correre 21 km può essere ancora più pesante.

La RunTuneUp bolognese di ieri è stato il paradigma di tutto questo, un percorso duro, che a riguardarlo disegnato sulla mappa Garmin somiglia ad un fiore appassito inscritto in una forma poligonale, pieno di salite, discese, appoggi scoscesi. Un percorso che difficilmente può permettere l’assalto al record personale,
e così per me è stato, nonostante una partenza convinta, un tempo quasi in linea con il best case scenario fino al 10° km, ma che si è risolto in uno stop&go all’11° km per un dolore intercostale che seguiva una spiacevole sensazione di un battito cardiaco invadente in gola. Qualcosa che fino a quel momento non mi era mai successo e che mi spingeva a più miti andature.
Fossi stato ancora a Parma, come un anno prima, il risultato sarebbe stato analogo a quello di 12 mesi fa, un ritiro facilitato dalla vicinanza fisica del traguardo, e per questo capisco Bako che ha deciso al 14° di preferire un massaggio rigenerante piuttosto che altri 7 km di fatica, io invece sono contento di aver chiuso in 1:27:50, di aver in parte contribuito negli ultimi chilometri al recupero di una posizione di una ragazza arrivata tredicesima in classifica, di non farmi ossessionare dall’idea di abbattere questo ancora insormontabile muro degli 85′.
Non so se arriverà quel giorno, magari non vale la pena nemmeno farsi ‘ossessionare’ da tutto ciò.

Perchè comunque vada dopo Settembre, arrivano anche Ottobre, e ci saranno Lisbona (ancora in forse), Cremona, Crema, Firenze, ecc.ecc.

m.

P.S.: E comunque anche incontrare i vip in queste gare dà la sue soddisfazioni!

"Se vuoi correre la domenica solo con me... indosserò la canotta verde degli spilli"

“Se vuoi correre la domenica solo con me… indosserò la canotta verde degli spilli” Bako dixit

E...Straneo con gli spilli

E…Straneo con gli spilli

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Hate everything about you

Odio quasi tutto ultimamente, non è un gran periodo da un po’ di tempo a questa parte.
Cerco di limitare al massimo la mia misantropia e faccio anche più fatica a non mostrare la mia misoginia, il mio vedere tutto bianco e nero per quanto riguarda le relazioni con il genere femminile. Ogni tanto mi sforzo, in realtà riesco anche bene all’apparenza, ma sotto sotto sento che le sensazioni sono differenti.
Mi sono anche annoiato a viaggiare da solo per 4 giorni, Vienna forse non era la meta migliore da girare, ma sentivo che lo spirito già in partenza non era al top, e l’idea di non portare il materiale per correre mi ha tolto la possibilità di battere la noia almeno nei periodi di allenamento.

Perchè in questo periodo ho una voglia incredibile di corsa, di gareggiare, di allenarmi, di faticare, come da un po’ non sentivo. E mentre ero in bici qualche minuto fa continuavo a pensare all’allenamento di domani, alle ripetute sui 500 metri che aspettano me e Tommi, e già pensavo sia alla fatica nel mentre che alla sensazione piacevole quando si finisce. A quel momento in doccia in cui la stanchezza si trasforma in combattività.
Quando non vedi l’ora che arrivi il giorno della gara, quando senti la forza del viaggio che ti porta alla meta.
E per questo motivo l’idea di uscire ad allenarsi 6 volte a settimana è un piacere e non un incubo, e mi esalta l’idea di sfiorare i 300km corsi in questo mese.
E’ un modo per aggrapparsi alla lunghezza delle giornate, unica cosa che resta di un’estate solo nominale, per sfruttare il tempo libero agostano, sapendo che verranno momenti più duri sportivamente parlando.
Per il momento non posso che seguire questo flusso…

m.