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Interval training

Il bello delle ripetute è che ad un certo punto finiscono!
Michele Checchia

Questa, fino a qualche tempo fa, era l’unica soddisfazione che provavo in quelle poche occasioni in cui mi cimentavo nelle ripetute, in quelle temibili frazioni di corsa di variabile durata in cui dovevi dare più del tuo 100%, inframezzate da momenti di recupero che inevitabilmente venivano vissuti con l’ansia dei secondi che passano in attesa della successiva. Tanto pesanti quanto necessarie per potersi migliorare, per abbassare i propri tempi, la propria soglia anaerobica.
Mi era capitato di fare 8 ripetute da 1000 quando correvo da meno di un anno, e ricordo drammaticamente la fatica, le difficoltà, probabilmente avevo tenuto un passo di 4’10″/km in quell’occasione, ma mi sembrava di morire. E da quel momento le ripetute non erano altro che una immensa fatica fisica, mentale, qualcosa che volevo assolutamente evitare, e così è stato per quasi due anni.

Poi non so cosa sia cambiato, sarà stato vedere da vicino la pazzia di Zaffo e Tommi, i grandi risultati di Lello, il Bako che mi superava sulla mezza maratona nonostante i veri spilli nel ginocchio. Mi sono attaccato a loro, tranne gli Albi’s Angels gli altri viaggiano, viaggiavano ancora a ritmi a me comunque quasi congeniali e ho sfruttato il loro treno per approdare alla stazione delle ripetute. E siamo passati dagli 8x500m ai 5x2000m, passando per i 15×200 e gli 8×1000.45530_10151397731633620_579007243_n
E adesso ogni settimana aspetto quel giorno, generalmente il Mercoledì o il Giovedì in cui ci saranno le ripetute. Continuo a pensare che il momento più bello sia quando finiscono, quando dopo esserti fermato dopo l’ultimo metro dell’ultima corsa a perdifiato non senti le gambe, senti solo il cuore battere all’impazzata e il respiro diventare pesantissimo e credi di non potercela più fare, ecco è in quel momento che si sprigiona tutta la forza vitale, l’epinefrina inonda il tuo corpo e si sta finalmente bene. Ma in un modo esagerato!
Si vola nel defaticante, le gambe stanno bene, forti e scattanti! E i muscoli finalmente sanno che in gara potrai permetterti di andare più veloce, senza le ripetute mica sarei andato sotto l’ora e trenta nella mezza per la prima volta quest’anno!

Anche le scarpe nuove aumentano il piacere delle ripetute

Anche le scarpe nuove aumentano il piacere delle ripetute

Oggi quindi ho indossato le mie Boston3, sono uscito da solo, perchè gli orari con Lello non coincidevano e dopo 16 minuti di riscaldamento mi sono dedicato ai 200 metri ripetuti 15 volte. Mi chiedevo un’altra volta cosa fosse meglio, o quantomeno meno faticoso mentalmente, pensare di dover fare solo 300m, ma 15 volte, oppure solo 8 volte una distanza importante come 1km? O ancora solo 5 volte il doppio, 2km? Direi che sono meno faticose le ripetute corte, i 200 metri di oggi erano affrontabili un po’ più tranquillamente, seppure anche moltiplicati 15, anche se poi dal decimo in poi rimpiangevo l’errore di aver spinto troppo nei primi. Per quello che riguarda i 5 e gli 8, ancora non mi sono dato risposta!
Però anche oggi sento di aver fatto il mio dovere podistico, sono fisicamente felice e ho sempre voglia di proseguire, in direzione Verona, Parma (forse) e Madrid!!!

E poi con le ripetute che variano un po’ gli allenamenti, come diceva Jovanotti…

M.

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Passare dalla cassa

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Questo è il conto da pagare, si perché il mio corpo non mi regala niente. Alla fine la gioia per un personal best sulla mezza maratona (1h28’10”) sparisce dopo neanche 24 ore quando il mio corpicino viene a batter cassa. Questa volta il conto è salato, di solito me la cavavo con qualche dolorino muscolare e alle articolazioni, invece dopo la mezza maratona sul brembo, il ginocchio(quello famoso….si proprio quello degli Spilli) ha deciso di entrare in sciopero e in modo molto esplicito: “io con te non ci corro più, la domenica mattina voglio restare a letto!!!”. Queste le sue parole il lunedì mattina appena svegli. Il problema è che deve essersi riunito con altre parti del mio corpo che da giorni(anche mesi!!!) stavano iniziando a manifestare insofferenza nei confronti delle mie uscite runtastiche, quindi insieme al quadricipite sinistro, stufo di subire contratture, e al mio addominale basso destro, che si è rivolto ad una ecografia per capire il perché dei sui dolori, hanno deciso che è giunto il momento di dar loro il meritato riposo. Anche perché, di questo passo, sarebbe dura arrivare sani per la maratona primaverile che ho in programma. Quindi alla fine mi è toccato disturbare l’ormai famosissimo Dott.Gippo (Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo) il quale ha timidamente provato a convincermi a smettere di correre così tanto, ma conoscendomi e conoscendo i benefici che ti da la corsa (ha incominciato a correre pure lui) mi è venuto incontro e mi ha fatto fare un giuramento solenne: “Niente attività sportive (proprio tutte) per 15 giorni!!!”. Mi è andata bene, anche se so già che se mi ripresenterò con il ginocchio conciato male mi farà rinchiudere in casa!!! Quindi cari lettori sono ufficialmente uno sportivo disoccupato, devo inventarmi qualcosa per sopravvivere, magari inizierò a recuperare informazioni sul regolamento per praticare polo con gli elefanti!!!

Nel frattempo, sdraiato sul divano con una bella borsa del ghiaccio sul ginocchio mi riguardo l’espressione gioiosa che avevo al traguardo a Dalmine dopo che avevo capito di aver battuto il mio record sulla mezza maratona!!!

Il volto della felicitàCiaoooo

BaKo

PS. Vuoi vedere che alla fine aveva ragione lo Zaffo….troppi cavalcavia!!!!

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La mia mezza sul Brembo

Ero rimasto l’ultimo spillo, tra quelli cimentatisi numerose volte sulla distanza, a non avere un tempo ‘decente’ sulla mezza maratona. Mi ero fermato al 6 Gennaio 2012, in un periodo di forma tra l’altro non particolarmente brillante, all’1h31’37 della mezza sul Brembo, per poi non ottenere nulla sulla distanza nell’arco di tutto l’anno, mentre nel frattempo Zaffo, Tommi, Lello, perfino il Bako, senza offesa, mi sfrecciavano davanti, abbassando continuamente il loro primato, allenandosi, trovando quella voglia che si manifestava in me solo sporadicamente.
L’1h29’18” del Bako alla Milano Fit Marathon, oltre ad essere stato un grande tempo ed un grande risultato per lui, è stato anche uno spunto per me per darmi nuovamente da fare, per tornare ad allenarmi, per ritrovare quegli obiettivi senza i quali correre non ha un vero e proprio senso! Ero contento per lui, dopo tutte le sue vicissitudini era qualcosa da festeggiare grandemente, ma ero anche invidioso, se si può usare questo termine, perchè aveva ottenuto un risultato che a me mancava. E le colpe erano interamente mie per tutto ciò.

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Dopo la prestazione posso finalmente smettere di nascondermi

Da quei giorni, erano le prime settimane di ottobre, ho iniziato ad allenarmi seriamente e in maniera costante, ho fatto i miei errori, vedi Firenze, ma non mi sono mai fermato. E fare ti fa venire la voglia di continuare a fare!
Ho iniziato allenamenti più duri, ho corso di più, mi sono attaccato al treno di Lello, e con lui ho riscoperto il piacere delle ripetute. Senti il corpo scosso dalla fatica quando fai 8 volte 800 metri sotto i 3’50″/km, o quando abbassi ancora di più la media sui 300 metri, ripetuti 15 volte. Vorresti smettere quasi subito, ma non sei da solo fortunatamente, e anche non dicendo niente ricevi l’aiuto di chi ti sta vicino. Poi finiscono e appena dopo una sensazione completa di fatica, quando riprendi a camminare inizia un momento di benessere fisico, senti i muscoli che palpitano, le gambe piene di vita, il cuore che batte, il respiro che si fa meno affannoso. Hai la consapevolezza di avere fatto il tuo meglio, ti senti bene.
L’ho sempre detto, il bello delle ripetute è che ad un certo punto finiscono, ma non l’avevo mai pensato in questi termini, quelli del piacere fisico della fine!

Mi sono preparato bene, e pian piano pensavo che quello che sarebbe stato il mio obiettivo per Verona il 17 Febbraio alla Giulietta e Romeo Half-Marathon, si sarebbe potuto avvicinare temporalmente. Ci eravamo iscritti quasi interamente alla Mezza sul Brembo anche quest’anno per concludere degnamente le festività natalizie, Tommi, Lello, Bako, io, l’esordiente Giò, mentre Zaffo tentennava, infastidito dai cavalcavia che rendono il percorso caratteristico. Su di lui stenderò un velo pietoso in questo racconto, meglio lasciar perdere la sua scelta.

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo...

Chissà perchè qualcuno si sta nascondendo…

Pian piano che si avvicinava la data dell’epifania pensavo che sarebbe stato un delitto, per il mio stato di forma, non provarci ad andare sotto l’ora e trenta, mi sarei accodato ai pacer e avrei fatto gara su di loro e con loro prima di vedere cosa dare nei chilometri finali. Ero un po’ teso alla partenza, devo dire che questo risultato, seppure possibile, mi sembrava comunque difficile, ma le gambe andavano, la memoria muscolare degli allenamenti agiva positivamente e dopo un primo km veloce per recuperare i pacer mi assestavo su un passo che gestivo senza problemi. Le prime salite, intorno al quinto km, si facevano sentire, ma era troppo presto per cedere, la testa era ancora leggera! Lello rinunciava ad un tempo decisamente inferiore per starmi vicino, lui è stato un grande compagno di allenamento e di gara in questo periodo, a lui devo buona parte di questo risultato, perchè si corre sempre da soli, ma con un aiuto si va meglio!
E’ la prima mezza maratona di cui non ricordo grossa stanchezza, fisica e mentale, non mi sono mai annoiato, ho sentito solo una piccola fitta dietro la coscia, durata lo spazio di 200m intorno al 16° km, non ho avuto mai le gambe stanche, ero concentrato e per quanto mi riguardava avrei potuto correre in qualsiasi città del mondo, non ho ricordi del paesaggio, le curve sembravano tutte uguali, tutte a sinistra.

Penso questa sia stata l'unica curva a destra del percorso!

Penso questa sia stata l’unica curva a destra del percorso!

Avevo il mio mantra, la mia frase, il mio pensiero felice che mi ha accompagnato dall’inizio alla fine e all’arrivo le gambe andavano ancora dopo l’inversione a U del 21° km, per poter allungare e chiudere in 1h27’56” di real time, quasi 4 minuti sotto il mio precedente primato!
Ero contento, non ero affatto sorpreso perchè ho raccolto quello che ho seminato, come non avevo fatto altre volte dove ho vissuto di rendita. Al 6 Gennaio uno dei miei obiettivi podistici per il 2013 è stato ottenuto, sono ancora in tempo per rivederli e cercare nuovi stimoli, non so, magari abbassare ancora il tempo a Verona, sicuramente andare sotto i 40′ nei 10km, visto che il mio record risale all’Aprile 2011 e ieri all’intermedio ero solamente a 9 secondi dai 41’25” che resistono da Madrid!
Ho voglia, oggi andrò ancora a correre, lento, per 50′. Non è ancora il tempo di fermarsi!

E’ stata una grande giornata per gli spilli ieri, non sono l’unico ad avere ottenuto il mio primato. Detto e dimenticato dello Zaffo e le sue scelte, Tommi continua a dimostrarsi un grande podista, fissa il suo record sulla mezza a 1h22’05, arrivando 63° in classifica, 7° nella sua categoria TM (anche se come al solito è ai piedi della premiazione), Bako mi sorprende, arrivando solo 90 metri dopo di me, abbassando di 1’08” il suo precedente PB, e rendendo la nostra sana competizione sempre più interessante e piacevole! Giò al suo esordio ufficiale sulla distanza chiude in 1h40’03”, meglio di quanto avessi fatto io la prima volta a Cremona, e deve essere contento del risultato, mentre di Lello ho già detto, a lui dedico il mio risultato!
Grandi spilli, modo migliore per cominciare l’anno non c’era, in attesa di tutti gli altri, dei loro ritorni, dei loro esordi.
Lunga vita agli spilli!!!

M.

Festeggiando i PB!

Festeggiando i PB!

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Cold weather always looks worse through a window.

Firenze è oramai un ricordo lontano, un bel ricordo di un weekend con gli spilli, di sensazioni bellissime prima della partenza, di 16 km volati via come nulla fosse con grandi aspettative, ma anche il ricordo di un’occasione che è svanita e una lezione che va ricordata.

E’ il bello e il brutto di una corsa che si prepara nell’arco di mesi, nel mio caso in questione due, bisogna dare tutto in quel momento, solo lì si vedono i frutti di quello che si è fatto prima. C’è la classifica su Maximaratona di Correre, quest’anno, con ancora quasi un mese di gare, ho già perso 55 posizioni, che si aggiungono ai due minuti di troppo con cui ho chiuso i miei 42km, ma in fin dei conti chi se ne frega, l’ultima preoccupazione di uno che ha iniziato a correre con un certo costrutto ben dopo i 30 anni dovrebbe essere la classifica, “…se desideri vincere qualcosa puoi correre i 100 metri. Se vuoi goderti una vera esperienza corri una maratona” diceva Emil Zàtopek, e lui una maratona olimpica l’ha pure vinta! Ci sono anche le foto ufficiali qui, sicuramente belle (anche se quella in cui cammino in Piazza della Signoria è un po’ sconsolante), ma qualcuno può ritenere che 24.50€ per 8 foto o 7€ per una foto singola in digitale sia un po’ esagerato come prezzo. E infine la maglietta regalo della asics marchiata FirenzeMarathon, seppure a mio avviso un po’ anonima, carica particolarmente le gambe e il fiato durante gli allenamenti!

Ma restano anche i 4 minuti che mi sono ritrovato in più sul groppone al traguardo, e un po’ sotto sotto continuo a rimuginare su quello che ho sbagliato, su come sarebbe potuta andare. In questi giorni abbiamo avuto modo di correre nuovamente assieme nel classico mondaynight degli spilli, in 4, in versione total black, come ninja, per evitare di imbatterci in Ale, depistato con un fine stratagemma messo in piedi dal Bako e dallo Zaffo, se lo meritava Ale, la settimana scorsa non ha completato il suo impegno di recensore musicale degli spilli, fargliela pagare era il minimo!!! Ale, ricordati, noi spilli un po’ vendicativi lo siamo!!!!
E abbiamo anche avuto modo di trovarci a mangiare, come l’anno scorso, per festeggiare i risultati sportivi, per festeggiare le vecchie, le nuove amicizie, per recuperare, solo qualcuno, dalle privazioni culinarie di mesi di preparazione! E infine, ultimo, ma non in ordine di importanza, per rileggere i pronostici pre-gara sui risultati degli spilli… e qui i nodi sono venuti al pettine!!!
Io lo so di non essere stato particolarmente costante nella preparazione, ci sono stati due viaggi a fusi orari distanti, c’è stata un po’ della mia solita pigrizia, ma c’è stato anche un buon recupero, un crescendo nelle prestazioni, nel morale, nelle gambe, nella testa. Avevo buone sensazioni, anche se poi in parte disattese… ma non mi aspettavo di leggere un così forte pessimismo nei miei confronti!!!Mi danno del competitivo, e credo che sia vero solo in parte… ecco questo è il momento in cui devo ammettere di esserlo! Qualcuno pensava avrei corso in 3h35′, qualcuno che sarei arrivato dietro al Bako (non offenderti Roby, ma puntavo maggiormente sulle mie ginocchia originali e sull’esperienza dell’anno precedente), qualcuno addirittura credeva che avrei terminato in 3h37′ e dietro al Bako… se così fosse stato, avrei ritenuto la mia esperienza fiorentina un totale disastro!!! E se credessi in maniera assoluta nell’amicizia, probabilmente mi sarei trovato a rompere quello che è un rapporto giovane, ma forte e soddisfacente (niente di ambiguo Elena e Zaffo, sotto altri aspetti Lello resta sempre tutto vostro!)

Ma la cosa positiva di questi pronostici che mi sottostimavano è che mi stanno dando un ulteriore motivo per non smettere di correre, mi permettono di allontanare il down post-maratona!
Oggi, tra un allenamento dei bambini e l’altro, spinto anche dalla bella giornata soleggiata, con un freddo pungente ma non fastidioso, sono uscito per una corsa, senza un vero programma. Avevo un’ora di tempo, più o meno, e non volevo stare fermo per il terzo giorno consecutivo, e mi sono deciso per 8 km, come sempre idealmente corsi a 4’40″/km. E come sempre alla partenza non mi so dosare. Corro il primo km lungo la ciclabile che da casa mia porta al palazzetto dello sport in 4’14”, ma ho il tempo, il piacere di guardare i palazzi che si riflettono alla luce del tramonto sugli specchi della struttura esterna della piscina di nuova costruzione, il pensiero viaggia a idee fotografiche, a racconti della sera prima, di foto con tempi di posa di ben due anni, di come il panorama di tutti i giorni viene cambiato dalle nuove costruzioni e come sia difficile ricordarsi quello che era prima. E intanto sono già al secondo km, le gambe vanno, il fiato non mi lascia indietro e il paesaggio si è trasformato nei campi pianeggianti di alberi oramai spogli o con qualche sporadica foglia rossa, e nella mia testa si fa strada il video di Luce di Elisa, con lei e Pasotti che si rincorrono in un bosco. Non ascolto musica quando corro, ma spesso mentalmente canto una canzone durante gli allenamenti o le gare, mi tiene compagnia quando sono da solo, senza distrarre troppo la concentrazione dal passo, dal respiro.


La ciclabile per San Martino in Strada non offre particolari bellezze, in questo pomeriggio di alcun tipo, ma è pianeggiante e mi permette di tenere un passo costante, sono a 4’15” al terzo km e mi dico che vale la pena tenere questo passo ancora fino alla fine! Il giro di boa è un po’ complicato, finisce la ciclabile, c’è l’attraversamento di un cavalcavia e sono quasi al quarto km, quindi torno indietro, rifaccio lo stesso pezzo un paio di volte e la media si alza, il quinto km è il più lento, a 4’28”, ma non voglio mollare e le gambe riprendono a girare anche se questa volta il vento è contrario e si nota, a differenza dell’andata. Ma ci sono, ho voglia, corro il 6° a 4’06”, mi faccio forza e mantengo la media costante, per chiudere gli 8 km abbondanti in 34’05”, a 4’15” precisi! Sono soddisfatto! E’ un buon allenamento, per le mezze maratone dei primi mesi del 2013, voglio correrne una sotto l’ora e trenta, è un traguardo che altri spilli hanno raggiunto e a me manca, e qui esce fuori la competitività!

E sarà un caso, ma gli allenamenti di minibasket dei bambini, dopo questa corsa, sono i migliori che abbiamo fatto quest’anno, più motivato io, più motivati l0ro, è così che deve andare!

M.

P.S.: Il titolo forse non c’entra molto, ma l’ho letto su un motivational di Nike Running e mi piaceva citarlo!

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La valigia

Ragazzi è arrivato il momento…prepariamo la valigia e andiamo a Firenze!!!

Adesso detta così sembra una cosa semplice, probabilmente per Tommy e Zaffo sarà così, ma per il sottoscritto è un momento tragico. Si perchè, anche nelle vesti di atleta, la natura di genitore (di due marmocchi) non mi abbandona mai!!!

Quindi, mentre ai sopracitati spilli basterà mettere scarpe,pantaloncini e canotta nella loro valigia per essere pronti, per uno come me invece la cosa va un po’ più ragionata.

Io non sono il tipo che correrà stile top runner con il minimo indispensabile addosso anche perchè si correrà domenca 25 NOVEMBRE e non 25 LUGLIO e vorrei evitare di trovarmi il lunedì con mia moglie che inveisce nei mie confronti perchè magari mi sono ammalato. Già dovrò sopportare lo stress del rientro a casa dopo un week-end con gli amici, dove nel frattempo i miei figli ne avranno combinate di tutti colori, se poi aggiungiamo il fatto di ammalarsi e non poter badare io ai bambini sarebbe troppo.
Quindi bisogna essere ben preparati a qualsiasi condizione meteo, anche 2 gradi di differenza per me comportano combinazioni di abbigliamento diverse. Il fatto è che non si deve sentire troppo freddo, ma non bisogna coprirsi troppo perchè non va sicuramente meglio sentire caldo.

E allora via a infilare tutte le possibili combinazioni di abiti per tutte le condizioni di clima: pioggia (tanta o poca), freddo, caldo, vento, nebbia, sole, meteoriti, con la speranza di non aver dimenticato nulla. Anche le scarpe creano problemi: quali usare? Beh per sicurezza ne porto 2 paia. Quindi facendo due conti la mia valigia dovrebbe contenere: 2 paia di scarpe, 2 paia di calze, 2 pantaloncini, gambali, leggins, maglia termica maniche lunghe/corte/ smanicata, k-way, felpa da indossare in griglia di partenza che poi butterò (verrà recuperata dagli addetti della Caritas), guanti, manicotti, fascia testa, cappellino, cerottini nasali, orologio GPS, ??? (questa cosa la scoprirete domenica dopo la gara!)qualche t-shirt e l’unica cosa già certa che indosserò, ovvero la canotte degli Spilli!!!

In più per non inventarsi la colazione pre-gara che nel mio caso prevede caffè, pan bauletto e marmellata, ho deciso di portare il tutto direttamente da casa(il caffè no dai, quello lo prendo al bar!)

Dite che è troppo…meglio farsi trovare pronti per ogni evenienza, l’importante che la valigia si chiuda!!!

BaKo
PS: Se avete voglia di divertirvi vi consiglio di guardare qui come non vestirsi per una maratona

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Alimentazione Pre Gara

Eccoci!

Settimana della maratona, ero teso prima, figuratevi ora. Cerco di pensarci poco, scarico gambe e mente, piano piano, per arrivare carico, o almeno spero, a domenica, ore 9:15, per la partenza sul Lungarno.

Mi è stato chiesto di parlare di alimentazione. Chissà perchè proprio io poi, che non seguo diete o altro. E’ vero, cerco di mangiare giusto, e difficilmente sgarro, e non mangio dolci la sera, evito il gelato, non metto lo zucchero nel caffè, non mischio le proteine con i carboidrati, mangio alimenti poco conditi. Ora che ci penso, inizio a farmi due domande…

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Comunque, il mio protocollo dice:

1 – Mercoledì o giovedì scarico carboidrati. Niente pane, pasta, riso. Mangiate carne(meglio bianca), molta verdura (legumi), frutta lontano dai pasti (evitate le banane, poco digeribili e alzano il livello di zucchero nel sangue), pesce (merluzzo o salmone).

2 – Venerdì e sabato carico carboidrati. Qui ci si può sbizzarrire. Pasta, riso, patate, pane. Attenzione però; non esagerate, mai troppa pasta (100, massimo 150 grammi). Il perchè è semplice; difficile da digerire, da una sensazione di pesantezza e gambe molli (richiama molta insulina, e quindi aumenta il livello di zuccheri nel sangue). Meglio il riso, un pò di patate lesse, cracker meglio pane; quest’ultimo meglio integrale, meno lavorato. Anche qua, molta verdura (fagioli, farro, ceci e zucchine in primis). Inoltre, io aggiungo sempre, magari la sera dopo l’allenamento, un pò di frutta secca, come noci, mandorle, nocciole e uvetta. Diminuite le proteine (evitate la carne, di difficile digeribilità).

3 – E arriviamo a sabato. Mai saltare un pasto l’ultimo giorno. Abbondante colazione, spuntino di metà mattina (frutta, yogurt o barretta ai cereali), pranzo, merenda e cena. per la cena, abbondante riso bianco, un pò di verdura e un pò di pesce. Crostata.

4 – La mattina della gara, colazione normale, come siete più abituati. Per me, pane con marmellata, crostata, un pò di te e qualche biscotto ai cereali.Meglio farla 3 ore prima della gara, e mangiare qualche gelatina o barretta un’ora o 30 minuti prima della prestazione, per non appesantire troppo la digestione.

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Almeno, questo è quello che di solito mangio io. Di solito funziona (non a Parma per intenderci, dove ho proprio sbagliato la colazione prima della gara), ma ognuno sa cosa preferisce e cosa fa meglio al proprio organismo.

Aspettando una citazione in giudizio da parte di qualche dietologo, vi auguro buone cose.

Tremate, Firenze è vicina!

L.

Mi permetto di farvi vedere l’effetto che ha avuto su di Lello il “No Carboidrati Day”

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BaKo

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Avere un anno e non sentirlo..!

Tutto scorre ed il tempo non fa eccezione a questa regola; così diviene inevitabile che molte cose possano cambiare. Ma cos’è davvero cambiato un anno fa?

..quando la strada si fa in salita

Correre non rappresenta certo un miracolo…miracoloso tuttavia è ciò che la corsa può riuscire a fare; miracoloso è come possa unire persone dai più disparati interessi, come possa far incontrare nuovi volti o riconciliare vecchie amicizie, che si sia ex compagni di scuola o vecchi compari di piscinate estive…miracoloso è come tutto questo avvenga e miracoloso è come fatica, sudore e sacrifici possano unire una famiglia.
Famiglia?!
La famiglia è quel sentirsi a casa, quella condizione squisitamente mentale e quella convinzione effimera di conoscere i tuoi fratelli come te stesso; perchè di loro non sai tutto ma sai quanta fatica facciano, ne conosci pensieri e reazioni, difetti e colpi di testa, ne apprezzi gli alti quanto i bassi e sai di poter essere il loro primo aiuto perchè credi e vuoi che nella vita continuino a correre….e perchè, che si tratti di un allenamento, di una gara o del gelato domenicale, conservi una sola certezza: sai di poter contare su di loro come loro su di te.
Un anno fa ho visto nascere la mia seconda famiglia, la nostra seconda famiglia: Gli Spilli nel Ginocchio 
Non un famiglia di sangue, non la famiglia che ti dona la vita ne quella che ti accompagna per mano dalla nascita, bensì una famiglia che ti scegli e forse per questo motivo ancor più preziosa. Non è perfetta, come niente del resto, ma l’unione dei nostri difetti ci rende migliori e più di tutto orgogliosi! Giovani, inesperti o terribilmente cocciuti non ci facciamo mancare discussioni o colpi di teatro….ma noi siamo tutto questo ed i contrasti sono l’essenza di un vero legame.
Il nostro nome lo dobbiamo a Roberto BaKo Bachin ed ai suoi ripetuti infortuni battezzati da TJMB come “Spilli nel Ginocchio”; ed è proprio con questo nome che il 13/11/2011 abbiamo preso parte alla prima Relay Marathon di Lodi (staffetta dai nobili fini corsa sulla distanza della maratona) celebrando così la nostra unione; un gruppo di giovani e meno giovani virtuosi del podismo che hanno scelto di prendere la vita di corsa.

I Magnifici 4 di Parma

Oggi a distanza di un anno ne abbiamo fatta di strada e non solo in senso letterale; a suon di rimbrotti e battute la famiglia si è allargata ed ormai voglio considerarci un’epidemia dilagante con tanta presunzione ed un sorriso rivolto ai seguaci curiosi.

In un anno abbiamo fondato, in ordine di nascita, un gruppo su Facebook, un blog (glispillinelginocchio.com), un logo (frutto di una vera propria gestazione), una pagina su Twitter ed ora anche una pagina su Facebook; quanti possono contare su tanta mediaticità? che dire a proposito…anche questo non sapersi accontentare ci delinea e se tutto ciò non bastasse, oserei definirci: espansivi.
Tra un MongayNight ed una Skyrun, tra una tapasciata ed un lipidico gli Spilli si sono sempre distinti (ovvero fatti notare) anche se talvolta non per meriti esclusivamente sportivi ma è questo lo spirito che ci accompagna, il contagioso effetto simpatia.
Domenica (11/11/2012) abbiamo corso la release 2012 della Relay Marathon dove, oltre alla formazione ufficiale (Zaffo, Lello, Michi, Baco), gli Spilli (Tommi, Ale, Bea, Marco, …) come un virus erano infiltrati in altri tre quartetti timbrando il netto dominio in patria e tutto questo nonostante ad attenderci ci fossero vento, pioggia e freddo. Ma dove non arrivano stimoli e velleità sportive sopraggiungono tanta passione e spirito di coesione da poter valicare ogni ostacolo anche quando le avversità sono rappresentate da una sveglia severa ed un clima infausto. A tale proposito una menzione particolare alla puntualità del “Michele forse vengo Checchia”, un plauso al pancino di “Ale N.C. un C. Chiappa” ed al “GPS cacchio l’ho dimenticato” di TJMBricca (p.s. caso vuole si corresse a Lodi).
Per diritto di cronaca tutti, giovani e meno giovani, si sono fatti valere, chi atleticamente e chi sfoggiando un arrivo folcloristico con lo sconosciuto compagno di giornata ed alla fine l’atmosfera festosa ha prevalso su tutto alla faccia di un sole che non ha mai voluto mostrarsi!

Buona la prima…(vero ale?)

Archiviato il primo anno di vita non resta che augurare ed augurarsi un arrivederci all’anno prossimo Relay Marathon, tra successi e delusioni sempre e solo targate Spilli nel Ginocchio.
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It’s only tapasciata but I like it!

Senti la sveglia principalmente perchè sei già sveglio quando suona alle 6:30. Le poche ore di sonno prima di una gara sono un’abitudine, hai sempre fatto più fatica ad addormentarti presto piuttosto che a svegliarti quando hai preso le misure del letto, però questa volta non puoi usare nessuna scusa per non presentarti, è una gara, seppure non competitiva, e in più hai l’onere di dover portare i pettorali a tutti i tuoi compagni di staffetta. Hai già esaurito le giustificazioni per non presentarti al via la mattina presto, non sarà la pioggia a fermarti e mentre fai una rapida colazione, l’abbigliamento è a prendere caldo sul calorifero. Inforchi la bici e vai verso BPL City, avevi detto che saresti arrivato alle 7:27, e a quell’ora esatta sei vicino all’auditorium dove ti aspettano Lello e Zaffo, non capita spesso che riesca ad essere puntuale, oggi ci sarebbe da festeggiare solo per questo.

Ma intanto è il primo anniversario degli spilli, siamo pronti a correre, dobbiamo sfidare la famiglia Bricca, con il dissidente TMJB a guidare le danze. E c’è da incontrare un nuovo spillo, Marco, oltre alla foto che dovrebbe sostituire l’attuale sul banner.

La Lodi Relay Marathon organizzata da MLFM è l’ultimo appuntamento di un certo calibro, prima di Firenze, nelle due settimane che ora precedono il 25 devi solo mantenere un livello di forma accettabile, quello che hai raggiunto con un buon rush finale, con un impegno finalmente costante in allenamento. Sei il terzo frazionista stamattina, e non parti prima delle 9:25, meglio così, ti sei accorto che hai bisogno di più o meno 3 ore dopo la sveglia per poter essere pronto a gareggiare ad un certo livello, sta qui la differenza tra i 33 km corsi ad Arona e i 35 casalinghi di settimana scorsa, se non hai il tempo di svegliare totalmente il corpo è dura farlo durante la corsa. Le 2 ore di attesa non pesano, c’è tanta gente che conosci che corre, a domanda sulla previsione del risultato ti sbilanci che vorresti correre i 10.5km sui 4’15”, non andrà così alla fine, ma era giusto puntare a qualcosa di difficile, non essere conservativo nel pronostico per una volta.

Il corridore mascherato colpisce ancora

Ti piace l’atmosfera della gara, questa è poco più che una tapasciata, c’è pure uno starter, ma non sa nemmeno lui come fare e la partenza del primo gruppo è praticamente autogestita. Scherzi mentre ti cambi, prendi in giro il solito Ale, bersaglio facile per noi spilli, continui vis-a-vis a fare le battute che riempiono whatsapp, è una bella sensazione, ti sei dimenticato della sveglia, del non sonno, della pioggia (è ovvio, sei al caldo nell’auditorium, non stai ancora correndo). E poi c’è la canotta degli spilli, usata per la seconda volta, fa la sua figura addosso, abbiamo aspettato tanto per averla, e ora ce la godiamo in corsa!!!

Il percorso è difficile, c’è la pioggia, c’è dello sterrato, c’è qualche punto non proprio segnalato correttamente, e ti perdi pure durante la corsa. E poi c’è la scalinata in via Secondo Cremonesi, intorno al nono chilometro. Passi da una media di 4’19″/km a 4’23” in un attimo, e non riprendi più il passo, l’ultimo km e mezzo è lento, non vedi l’ora che finisca e arrivi sotto il gonfiabile che non ce la fai più e anche un po’ polemico sotto sotto. Speravi meglio, alla fine hai corso 10.2 km in 44’49”, contando le difficoltà del percorso però puoi essere comunque soddisfatto, è solo una tappa, l’ultima, in vista di Firenze! Aggiungi 7 km in 33’46” per completare il piano di allenamento giornaliero e poi ti godi il ristoro e un’ottima crostata al traguardo.

Gli spilli chiudono al secondo posto, come l’anno scorso, TMJB è battuto, Ale e i suoi amici anche, scambi quattro parole con il nuovo spillo Marco, che settimana prossima correrà la sua decima maratona, a Torino. Non c’è modo di fare la foto, sarà dura riuscire a trovare un giorno in cui tutti gli spilli si riuniranno in verde davanti ad un obiettivo, poi oggi Elena e Flavia, le due sedicenti spille hanno detto di aver corso così tanto da non riuscire ad essere nemmeno viste. Per ora il banner non verrà modificato, TMJB continuerà a vegliare su noi spilli da lassù!

M.

P.S.: Visto che non si vive di sola corsa, qualcuno di noi spilli arrotonda in vari modi, guardare la foto seguente per credere! Magic Zaffo, stripper professionista, interpreta Naughty Runner, disponibile per addii al celibato, feste di compleanno, di laurea, cresime, divorzi…

Magic Zaffo, a sin., per informazioni contattatelo via sms, solo quando guida. Astenersi perditempo e runner sopra l’ora e mezza sui 21.097!

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Primo compleanno

Non faccio in tempo a scrivere della Maratona di New York e della nascente voglia di correrla, che l’edizione del 2012 viene annullata in conseguenza dei danni causati dall’uragano Sandy.

In questo articolo pubblicato su indiscreto si dice quello che un po’ tutti hanno pensato e scritto, si è presa una giusta decisione nel modo e nel tempo più sbagliato possibile. E la malafede non può non saltare all’occhio, pensar male è d’obbligo, quando si poteva annullare subito la manifestazione, evitando che podisti, tifosi, accompagnatori partissero in vista di New York. E sottolineo la chiosa del paragrafo riferito all’annullamento: “Un effetto positivo però ce l’avrà, secondo molti amatori: quello di ridimensionare il mito di New York, intesa come maratona, ormai costosisssima festa dello ‘io c’ero’.” Vorrà dire che anch’io tornerò a fare il bastian contrario, New York può attendere!

Intanto domenica c’è stato l’ultimo lungo in preparazione di Firenze, 35 km, da Lodi a Paullo e ritorno, costantemente sotto l’acqua, tenendo un passo di poco superiore ai 5’/km. Sono arrivato con le gambe veramente distrutte, un fastidio al quadricipite che durante la corsa ogni tanto si spostava verso il ginocchio, polpacci che si induriscono intorno al 32esimo km, ma nonostante questo, con l’aiuto dei compagni di fatica, Bako e Lello ho finito con gli ultimi due km sotto i 5’10″/km. Sarà durissima Firenze, la voglia di tentare di battere il mio PB di 3h26’17” c’è, ma ho paura di non avere gambe a sufficienza per farcela, vedrò un po’ le mie sensazioni man mano che ci avviciniamo al 25!

Questa domenica invece è tempo di Lodi Relay Marathon, la seconda edizione organizzata da MLFM, tanti spilli impegnati nella manifestazione, la squadra storica composta da Bako, Lello, Zaffo e me, che l’anno scorso è arrivata seconda. TMJB impegnato in famiglia, Ale con i suo amici, e pure qualche spillo/spilla ancora sconosciuto/sconosciuta. Sarà l’occasione per conoscersi, gareggiare, festeggiare all’arrivo, e per sfoggiare ancora la canottiera degli spilli. E’ l’anniversario degli Spilli nel ginocchio, non mancate!!!

M.