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Fo-Runner Alone

E così siamo alla fine! Firenze è dietro l’angolo, stamattina prima dell’alba si è conclusa la preparazione per la gara, 6.5 km corsi ad un ritmo di poco superiore (più veloce, ho sempre il dubbio se si dica quindi superiore o inferiore) al ritmo corsa, insieme al Bako, è stato un gran compagno di preparazione, quando ho potuto mi sono legato a lui, che era un po’ più avanti, per portarmi ad un livello tale da affrontare la Firenze Marathon con buoni auspici e propositi.

Tra 2 giorni ci ritroveremo in 5 spilli, oltre altri 9995 podisti, numero più numero meno, sulla linea di partenza in lungarno. Qualcuno sta vivendo la vigilia controllando la propria tensione in vista di un risultato importante e scontato, qualcun altro allesordio sulla lunga distanza combatte contro i naturali fastidi di una lunga preparazione, ma sono sicuro che saprà dimenticarsene una volta indossata la canotta verde spillo! C’è TMJB che ha seguito la sua tabella di marcia per chiudere sotto le TREore e vive con la tranquillità dei forti questi ultimi giorni di attesa, il Bako che vuole abbassare il suo precedente PB e, non per mettergli pressione addosso, ce la farà sicuramente!!! Poi ci sono io, nel mio pronostico sul risultato degli spilli mi sono accreditato di un tempo fattibile, ma che richiederà un buon impegno e molta concentrazione. Per come mi sono preparato mi sento un po’ più veloce sul lungo rispetto all’anno scorso, so maggiormente cosa mi aspetta, anche se probabilmente soffrirò un po’ più sulla distanza, non sento di avere il cambio di passo di Arona 2011. Ma penso che l’aria di Firenze mi farà bene, che l’adrenalina mi darà una mano, anche intorno al 36º km, e sono fiducioso, ho voglia di correre, di faticare, di sentire l’emozione sul rettilineo finale! E poi mangiare una bella fiorentina!!!!! Il giorno di scarico dei carboidrati è forse il momento più difficile di tutta la preparazione, in confronto correre sembra una passeggiata!!!

C’è una cosa che ho realizzato da tanto tempo, ma ogni volta che corro ci penso. Quando ho preso un certo ritmo, quando sento il bisogno di correre sono assolutamente fatto per correre da solo, soprattutto quando voglio spingermi un po’ oltre quelle che credo essere le mie capacità. Forse non è un caso che il mio PB sui 5 e i 10 km li abbia fatti correndo in solitaria, quando mi ritrovo ad allenarmi con qualcuno i 4’25″/km sono faticosi da tenere, sarà che mi sembra quasi necessario dover parlare, fare conversazione, sarà che sento comunque un confronto che in fondo non c’è, poi mi ritrovo a correre 10 km a 4’22” in solitudine e le gambe vanno, il fiato è un problema minore, la fatica è più controllata. Questo sembra stonare in un blog di corsa collettivo, ma anche questo fa parte degli spilli, ognuno nella sua individualità porta qualcosa al gruppo. Ognuno per adesso,  tranne Ale, che si sa, non conta un cazzo!

M.

Non sono lacrime, è il sudore!

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It’s only tapasciata but I like it!

Senti la sveglia principalmente perchè sei già sveglio quando suona alle 6:30. Le poche ore di sonno prima di una gara sono un’abitudine, hai sempre fatto più fatica ad addormentarti presto piuttosto che a svegliarti quando hai preso le misure del letto, però questa volta non puoi usare nessuna scusa per non presentarti, è una gara, seppure non competitiva, e in più hai l’onere di dover portare i pettorali a tutti i tuoi compagni di staffetta. Hai già esaurito le giustificazioni per non presentarti al via la mattina presto, non sarà la pioggia a fermarti e mentre fai una rapida colazione, l’abbigliamento è a prendere caldo sul calorifero. Inforchi la bici e vai verso BPL City, avevi detto che saresti arrivato alle 7:27, e a quell’ora esatta sei vicino all’auditorium dove ti aspettano Lello e Zaffo, non capita spesso che riesca ad essere puntuale, oggi ci sarebbe da festeggiare solo per questo.

Ma intanto è il primo anniversario degli spilli, siamo pronti a correre, dobbiamo sfidare la famiglia Bricca, con il dissidente TMJB a guidare le danze. E c’è da incontrare un nuovo spillo, Marco, oltre alla foto che dovrebbe sostituire l’attuale sul banner.

La Lodi Relay Marathon organizzata da MLFM è l’ultimo appuntamento di un certo calibro, prima di Firenze, nelle due settimane che ora precedono il 25 devi solo mantenere un livello di forma accettabile, quello che hai raggiunto con un buon rush finale, con un impegno finalmente costante in allenamento. Sei il terzo frazionista stamattina, e non parti prima delle 9:25, meglio così, ti sei accorto che hai bisogno di più o meno 3 ore dopo la sveglia per poter essere pronto a gareggiare ad un certo livello, sta qui la differenza tra i 33 km corsi ad Arona e i 35 casalinghi di settimana scorsa, se non hai il tempo di svegliare totalmente il corpo è dura farlo durante la corsa. Le 2 ore di attesa non pesano, c’è tanta gente che conosci che corre, a domanda sulla previsione del risultato ti sbilanci che vorresti correre i 10.5km sui 4’15”, non andrà così alla fine, ma era giusto puntare a qualcosa di difficile, non essere conservativo nel pronostico per una volta.

Il corridore mascherato colpisce ancora

Ti piace l’atmosfera della gara, questa è poco più che una tapasciata, c’è pure uno starter, ma non sa nemmeno lui come fare e la partenza del primo gruppo è praticamente autogestita. Scherzi mentre ti cambi, prendi in giro il solito Ale, bersaglio facile per noi spilli, continui vis-a-vis a fare le battute che riempiono whatsapp, è una bella sensazione, ti sei dimenticato della sveglia, del non sonno, della pioggia (è ovvio, sei al caldo nell’auditorium, non stai ancora correndo). E poi c’è la canotta degli spilli, usata per la seconda volta, fa la sua figura addosso, abbiamo aspettato tanto per averla, e ora ce la godiamo in corsa!!!

Il percorso è difficile, c’è la pioggia, c’è dello sterrato, c’è qualche punto non proprio segnalato correttamente, e ti perdi pure durante la corsa. E poi c’è la scalinata in via Secondo Cremonesi, intorno al nono chilometro. Passi da una media di 4’19″/km a 4’23” in un attimo, e non riprendi più il passo, l’ultimo km e mezzo è lento, non vedi l’ora che finisca e arrivi sotto il gonfiabile che non ce la fai più e anche un po’ polemico sotto sotto. Speravi meglio, alla fine hai corso 10.2 km in 44’49”, contando le difficoltà del percorso però puoi essere comunque soddisfatto, è solo una tappa, l’ultima, in vista di Firenze! Aggiungi 7 km in 33’46” per completare il piano di allenamento giornaliero e poi ti godi il ristoro e un’ottima crostata al traguardo.

Gli spilli chiudono al secondo posto, come l’anno scorso, TMJB è battuto, Ale e i suoi amici anche, scambi quattro parole con il nuovo spillo Marco, che settimana prossima correrà la sua decima maratona, a Torino. Non c’è modo di fare la foto, sarà dura riuscire a trovare un giorno in cui tutti gli spilli si riuniranno in verde davanti ad un obiettivo, poi oggi Elena e Flavia, le due sedicenti spille hanno detto di aver corso così tanto da non riuscire ad essere nemmeno viste. Per ora il banner non verrà modificato, TMJB continuerà a vegliare su noi spilli da lassù!

M.

P.S.: Visto che non si vive di sola corsa, qualcuno di noi spilli arrotonda in vari modi, guardare la foto seguente per credere! Magic Zaffo, stripper professionista, interpreta Naughty Runner, disponibile per addii al celibato, feste di compleanno, di laurea, cresime, divorzi…

Magic Zaffo, a sin., per informazioni contattatelo via sms, solo quando guida. Astenersi perditempo e runner sopra l’ora e mezza sui 21.097!

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Primo compleanno

Non faccio in tempo a scrivere della Maratona di New York e della nascente voglia di correrla, che l’edizione del 2012 viene annullata in conseguenza dei danni causati dall’uragano Sandy.

In questo articolo pubblicato su indiscreto si dice quello che un po’ tutti hanno pensato e scritto, si è presa una giusta decisione nel modo e nel tempo più sbagliato possibile. E la malafede non può non saltare all’occhio, pensar male è d’obbligo, quando si poteva annullare subito la manifestazione, evitando che podisti, tifosi, accompagnatori partissero in vista di New York. E sottolineo la chiosa del paragrafo riferito all’annullamento: “Un effetto positivo però ce l’avrà, secondo molti amatori: quello di ridimensionare il mito di New York, intesa come maratona, ormai costosisssima festa dello ‘io c’ero’.” Vorrà dire che anch’io tornerò a fare il bastian contrario, New York può attendere!

Intanto domenica c’è stato l’ultimo lungo in preparazione di Firenze, 35 km, da Lodi a Paullo e ritorno, costantemente sotto l’acqua, tenendo un passo di poco superiore ai 5’/km. Sono arrivato con le gambe veramente distrutte, un fastidio al quadricipite che durante la corsa ogni tanto si spostava verso il ginocchio, polpacci che si induriscono intorno al 32esimo km, ma nonostante questo, con l’aiuto dei compagni di fatica, Bako e Lello ho finito con gli ultimi due km sotto i 5’10″/km. Sarà durissima Firenze, la voglia di tentare di battere il mio PB di 3h26’17” c’è, ma ho paura di non avere gambe a sufficienza per farcela, vedrò un po’ le mie sensazioni man mano che ci avviciniamo al 25!

Questa domenica invece è tempo di Lodi Relay Marathon, la seconda edizione organizzata da MLFM, tanti spilli impegnati nella manifestazione, la squadra storica composta da Bako, Lello, Zaffo e me, che l’anno scorso è arrivata seconda. TMJB impegnato in famiglia, Ale con i suo amici, e pure qualche spillo/spilla ancora sconosciuto/sconosciuta. Sarà l’occasione per conoscersi, gareggiare, festeggiare all’arrivo, e per sfoggiare ancora la canottiera degli spilli. E’ l’anniversario degli Spilli nel ginocchio, non mancate!!!

M.

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“Corri la maratona di New York?”

Da quando il mio impegno podistico si è fatto più concreto, e dalle brevi distanze di 5 o 10 km si è iniziato a pensare in grande, o per meglio dire in lungo, passando alla mezza maratona, con obiettivo una maratona intera, la domanda che più spesso mi sono sentito fare è stata “corri la maratona di New York?”. Perchè nel pensiero globale, nell’immaginario collettivo, questa sembra essere la maratona più importante, o forse l’unica. E a nulla serve dire che rispetto a NY ci siano maratone più antiche, più veloci, più frequentate, senza dimenticare il percorso da cui tutto è scaturito, ai tempi della battaglia di Maratona.

Ogni volta che mi trovavo a rispondere a questa domanda, dicevo che, nel mio inesistente programma podistico vitalizio, la maratona di New York sarebbe stata l’ultima maratona che avrei deciso di correre, per fare il bastian contrario rispetto a questo conformismo, che ad esempio porta noi italiani ad essere uno dei contingenti più numerosi al nastro di partenza. Gente che probabilmente lo fa solo per farsi bella, e il riferimento ad esempio ad alcuni nostri parlamentari (penso non ci sia una categoria attualmente peggio vista in Italia) che sono tra gli iscritti non è affatto casuale, e non per una passione, per una sfida, o per qualsiasi motivo oltre al protagonismo, o peggio ancora allo sfruttare una posizione di potere! Ma questo excursus politico e polemico qua deve avere vita breve, l’unica cosa che può accomunarmi a Renzi è che dopo il 25 Novembre entrambi avremo corso una maratona a Firenze.

Tornando alla domanda in questione, il caso ha voluto che ultimamente non mi sia più stata chiesta, perchè adesso a New York ci sono finalmente stato, in vacanza quest’estate, e il fascino che questa città porta con sè mi ha totalmente fatto cadere. E non ho potuto vedere che una piccola parte di questo mondo intero, in 5 giorni, ma sogno, letteralmente, di tornarci, a breve, più volte! E quale miglior motivo se non quello di andarci a correre? Alla fine sono stato conquistato anch’io dal piacere di dire I ♥ NY, e il pensiero di fare la maratona nel 2014 è lontano, ma in queste serate casalinghe molto presente.

Quest’anno Sandy ha deciso di rendere l’evento più complesso, più sommesso, ma forse un po’ più importante nel suo significato e con un motivo in più di aiuto. La gara si corre, sarà una race to recover, servirà anche ad aiutare chi ha subito l’impatto di Sandy, e magari non sarà solo un modo per farsi belli per i partecipanti (o quantomeno si faranno belli aiutando).

In due anni succedono tante cose, ma adesso so dove mi piacerebbe essere quel giorno!

M.

P.S.: E’ stata una settimana difficile per l’allenamento, domenica 25 km conclusi con un fastidio al quadricipite, due giorni di riposo, poi Mercoledì 6 km sotto la pioggia, un mal di gola (il mio tallone d’Achille) e tosse, e oggi 10 km corsi con un po’ di fastidi muscolari da stato influenzale, non proprio il miglior modo per continuare il mio allenamento… e Domenica 35 km sotto la pioggia…!

P.P.S.: Mentre scrivevo queste righe veniva presa la decisione di annullare la maratona per le polemiche che stavano scaturendo in questo momento delicato. Scelta giusta probabilmente, tempismo assolutamente sbagliato.

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Perchè lo fai?

Fortunatamente Masini non c’entra nulla, ma è solo uno spunto per parlare della (quasi) maratona di ieri sul Lago Maggiore, delle sensazioni di corsa, della corsa su lunghe distanze in generale.

Mi è capitato un po’ di volte di chiedermi, durante i 33 km di ieri, cosa mi spingesse a correre certe distanze, senza che sia una professione, senza poter competere a quasi nessun livello, quando tutti, a mio avviso sbagliando, mi danno del competitivo. E mentre ero impegnato sulle strade di Arona, Stresa, ecc. non trovavo una risposta che fosse una. Non c’era motivo, c’era solo la stanchezza, il capezzolo totalmente tagliato e sanguinante per l’ennesima volta, le gambe che ad un certo punto chiedevano una tregua, resisteva solo l’idea del traguardo, il gonfiabile del 33° km e la linea conclusiva. Il tutto dopo una sveglia alle 5:15, io che sono la persona più refrattaria che conosca all’idea di sveglia, al suo suono, a qualsiasi cosa che la riguardi.

Ma poi mi sono bastati due momenti, il passaggio, fuori gara, alla rotonda a Verbania, nei pressi del 39° km, il ricordo di un anno prima che affiorava, e mi commuoveva, mentre guardavo la fatica, la forza, la stanchezza nei volti di chi stava per completare la maratona, e tutto mi faceva tornare indietro, a quei bei momenti, vissuti per la prima volta l’anno scorso. E subito dopo la visione della medaglia della Lago Maggiore Marathon, forse anche più bella di quella dell’anno scorso, e che quest’anno non sarebbe stata in mano mia, se non in dimensioni minori come quella per noi finisher dei 33k (e della mezza). Però ancora le gambe erano stanche e non trovavo altri motivi per caricarmi, per pensare positivamente a quello che ancora mi aspetta. Un lungo e rilassante giro in bici mi sembrava l’unico modo per eliminare la stanchezza nervosa delle gambe, senza crollare a letto nel tardo pomeriggio, visto che stare seduto serviva solo ad aumentare la mia fatica.

Ma poi stamattina tutto sembrava così diverso. La stanchezza non era più preponderante, le gambe non facevano più male, i capezzoli un po’ sì, ma quello è un altro discorso, e sentivo una voglia che mancava da un po’. La voglia di correre, di non fermarsi, il pensiero di proseguire l’allenamento, di migliorarmi ancora, l’attesa per il grande evento! E oggi allora sono andato a correre ancora. Solo 5 km, un po’ per non strafare, un po’ perchè non avevo molto tempo, ma sentivo l’impulso di uscire!!! E continuo a pensare alla corsa… sto tornando!!!

Faccio brutto!!!

M.

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Presentazione 2° Lago Maggiore Marathon

Nel fitto weekend podistico, 4 spilli porteranno le loro gambe sulle strade lungo il Lago Maggiore, per partecipare alla 2° edizione della Lago Maggiore Marathon, nel percorso di 33 km. E’ un ritorno per me e Tommi, come mostrato qui, l’anno scorso era stato il nostro esordio sulla distanza di 42,195 km, una grande giornata, in ogni senso!

Ecco il percorso. 33km per noi!

Quest’anno ci affiancano, solo sulla linea di partenza, Bako e Zaffo, tutti in preparazione dell’evento novembrino, ognuno con i suoi obiettivi, ma lungo le stesse distanze. Già sappiamo che Tommi e Zaffo ci lasceranno indietro, il primo ha dichiarato che deve tenere una media di 4’20″/km per i restanti 30 km dopo i primi 3 di riscaldamento, e Zaffo, conoscendolo, di sicuro non sarà da meno! Noi spilli più lenti saremo con loro con il pensiero durante la gara, li invidieremo quando avranno tagliato il traguardo, quello sicuramente, ma non per i momenti precedenti l’arrivo! Bako vuole tenere 5’/km per tutti e 33, è in un periodo di forma, ma questo è solo un passo di avvicinamento al bersaglio grosso, forzare non ha senso, e poi comunque bisogna correrli tutti quei km, anche se all’inizio ad un certo passo si può pensare (e qualcuno spesso lo dice anche) che correndo così si potrebbero tranquillamente percorrere 100 km!

Io voglio provare a tenere il passo a 5′ per buona parte della corsa, possibilmente tutta, senza però preoccuparsi di non fermarmi ai ristori, di non rallentare se le gambe si faranno sentire pesanti. Ho un piccolo bozzo sul dorso del piede sinistro, credo sia un ricordo della DeejayTen, è un po’ fastidioso, tranne quando corro, quindi conto che non influenzerà troppo la prestazione. Il problema è che non ho le gambe abituate a fare così tanti chilometri in questo periodo, dopo la mezza di domenica all’Idroscalo ho corso 13km (circa) Mercoledì, 9 km Giovedì e altri 9 ieri, ma la base manca un po’. Ricordo ancora l’ultima volta che ho corso 30 km, il 19 Marzo, e avevo sofferto come non mai, arrivando a schiantarmi contro il muro già intorno al 25° km, correndo gli ultimi 5 in maniera disastrosa, una sorta di via crucis podistica, con almeno una stazione ogni km! Ecco, non sono a quel livello fortunatamente ora, ma con certi lunghi non si scherza,  il bluff viene scoperto!!!

Ma il percorso di domani mi porta indietro a ricordi piacevoli, una due giorni importante, attesa in un’estate lunga e faticosa, e che mi aveva portato una grande ricompensa, e anche uno svuotamento totale di energie, forze e stimoli. Partire in camper il sabato, con Lello e suo padre, seguire l’Inter alla radio, in vantaggio a Catania con gol di Cambiasso (i casi della vita, domani c’è ancora Inter-Catania!), arrivare ad Arona, incontrare Tommi e Martina per un aperitivo (gentilmente offerto dal papà di Lello), ritrovando l’Inter in svantaggio e sconfitta! Ma poi bella la tensione pre-gara, la sveglia e il panorama fuori dal camper, insieme al freddo di una giornata che sarebbe poi diventata stupenda anche climaticamente. Tanti ricordi, ho ancora in mente buona parte del percorso, la gente incontrata lungo la strada, la fatica del 36° km e l’adrenalina che mi spinge dopo il 40°, fino allo scatto sul rettilineo finale. E’ stata una delle giornate più belle, una delle soddisfazioni più grandi della mia vita, la verà felicità aveva quel sapore!

Domani probabilmente sarà tutto molto più tranquillo, ma sono contento di tornare, non solo con la mente, a sentire certe sensazioni.

M.

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La strada per Firenze…

… è lastricata di buone intenzioni!

Nella corsa è vero il detto “si raccoglie quello che si semina” e come ho già scritto, io in questo 2012 non ho seminato molto. Vivendo di rendita del 2011 ho fatto il mio PB sulla mezza maratona a Gennaio alla mezza sul Brembo, chiudendo in 1h31’37”, ho avuto una scatto d’orgoglio in primavera, andando due volte sotto i 20′ nei 5 km in Maggio, per poi non ottenere alcun risultato nella seconda metà dell’anno. E giunto il momento della raccolta, in queste due settimane, i risultati sono stati quelli che sono.

Certo avendo puntato in basso posso anche dire di essere soddisfatto di quello che ho ottenuto tra Deejay Ten e Milano FitMarathon, mi ero riproposto di stare intorno ai 45′ sulla 10km e ho chiuso in 43’30”, mentre sulla mezza ieri contavo di chiudere in meno di 1h40′, sperando di farcela in 1h35′, per tagliare il traguardo infine dopo 1h33’20.

Mi viene da pensare che in un anno ho perso 2 minuti, e questo 2012 sembra un anno sportivamente da buttare. Adesso mi aspetta un test importante, domenica 33 km ad Arona, dove esattamente un anno fa avevo corso la mia prima (e ancora unica) maratona. 33 sono tanti, soprattutto considerando che non ho le gambe così pronte a reggere per così tanto tempo, o almeno è un po’ come mi sento adesso. Qui non ho assilli sui tempi, mi serve proprio come test per vedere quanto posso resistere allo sforzo, anche se ancora mi piacerebbe stare intorno ai 5 minuti al km di media, è un test probante in vista del 25 Novembre, almeno per chiudere bene il mio 2012 podistico… per il 2013 ho già pronti i buoni propositi!!!

Il podio degli spilli

Per quello che riguarda la Milano FitMarathon, bisogna segnalare l’esordio, finalmente, di Ale in una gara competitiva! Non racconterò la sua gara, aspetto che lo faccia lui, senza tralasciare nulla, vero ALE??!!!Perchè altrimenti io e il Bako raccontiamo a tutti cosa è successo realmente!!! Comunque è stata una grande gara, perchè il Bako è andato per la prima volta sotto l’ora e mezza, ed è qualcosa che va festeggiato, magari alla presenza di qualche spillo in più, va bene che è autunno e ha pure iniziato a piovere, però si può ancora uscire tutti insieme a bere qualcosa ogni tanto!!!

Like a virgin

Ale orgogliosamente esibisce il suo primo pettorale, un momento da festeggiare, mentre io nel frattempo…

Solita gag in partenza

… per poi donare il mio sangue alla causa podistica…

Tributo di sangue

M.

P.S.: Grazie Zaffo per l’incoraggiamento su whatsapp! Anche a questo servono gli spilli!!!

P.P.S.: Si ringraziano anche The Lofters per la colonna sonora del viaggio di ritorno dall’Idroscalo!!!

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Di Strongman Run, Deejay Ten e altri argomenti

A scoppio ritardato.

Settembre termina con la partecipazione di due spilli alla prima edizione della Fisherman’s Friend StrongmanRun Italia. Era il modo migliore, personalmente, per ritrovare il piacere di correre, persosi tra viaggi intercontinentali, stanchezza, impegni di diversa natura, riassaggiare il sapore di una gara, il ritiro del pettorale, l’attesa assiepata in partenza, tutto questo e molto altro ancora, senza l’assillo di un tempo da battere, di una classifica comunque da guardare. I 18 km del percorso (terminati dal sottoscritto in 2h25’35”) non avevano alcun riscontro in nessuna gara mai corsa da noi, e gli ostacoli lungo il percorso, oltre a rompere il ritmo di gara potevano essere affrontati dopo pause obbligate per il traffico di concorrenti, da permettermi di riposare dopo una fatica a cui mi sono disabituato. E comunque correre almeno 5 km in salita, dover nuotare con le scarpe appesantite per 50 metri in piscina, ma soprattutto arrmpicarsi su ostacoli vari da scavalcare, mi hanno lasciato qualche ricordo soprattutto ai pettorali e al quadricipite!

Ci vergognavamo di essere tra i pochi non travestiti

E’ un’esperienza assolutamente da ripetere, e già bisognerà pensare ad un travestimento particolare per non sfigurare davanti agli altri concorrenti!

Al minuto 2:00, un barbone e un finto islamico compaiono sullo schermo!

Barbone sì, ma beato tra le donne!

Ottobre invece comincia con un appuntamento fisso per gli spilli, la Deejay Ten, i 10 km più fighetti che si possano correre a Milano! Ma in fondo noi un po’ fighetti vogliamo esserlo, altrimenti non ci saremmo portati in gruppo lo Zaffo, e quindi ci ritorniamo per la terza volta, e seguendo il trend degli ultimi due anni, aggiungendo nuovi partecipanti! Chi ci sarà lo vedremo sabato al ritiro del pettorale, o domenica alla partenza, ci sono leggende su partecipanti a sorpresa, lasciamo un po’ di suspence.

L’anno scorso mi sentivo bene alla partenza all’Arco della pace, si correva due settimane prima della Lago Maggiore Marathon, e avevo chiuso i 10 km in 42’52”, seppure dopo una storta al piede che mi aveva fatto passare momenti brutti prima del 16 Ottobre, e alla fine all’Arena non mi ero infastidito troppo per l’organizzazione un po’ carente (guardate questo video per qualche attimo d’ilarità!). Quest’anno invece sono ai minimi termini ancora, oggi ho corso i 13 km spannometrici più lunghi che io ricordi. Sembravano 45!!! Domenica non credo di poter dare molto di più, conto di stare intorno ai 45 minuti (in real time) e di mettere ulteriore benzina in un motore ancora un po’ fermo. E speriamo anche che non ci sia un’organizzazione di merda!

Avranno risparmiato sul deposito borse e il ristoro, ma per il video non hanno badato a spese. Ed effettivamente merita!

E dopo gli Arcade Fire, mi permetto di uscire dal tema del blog, per gioire del ritorno sulle scene del musicista rosso preferito da una nutrita schiera di spilli, Ginger Elvis, aka Josh Homme! Un cameo nell’ultimo video di Jack White, una nuova canzone per la colonna sonora di un film, le registrazioni del nuovo disco dei QOTSA e il tour che in estate sicuramente tornerà in Europa! Bella!!!

E’ questo il Josh che ci piace!

M.