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Pagellone 2012

Siamo alla fine, il 2012 si conclude senza nessuna catastrofe predetta, ma con il giorno del giudizio per noi spilli. Quello che è stato fatto quest’anno resterà nella storia, queste sono le pagelle del nostro 2012!

Zaffo:
E’ stato un anno a due facce. Un inizio insoddisfacente, una sconfitta interna subita da Lello a Dalmine il 6 Gennaio 2012 non sembrava promettere bene per la nostra punta di diamante, e l’infortunio appena precedente alla Paris Marathon avrebbe potuto stroncare qualsiasi velleità. Ma al grido di “Ricominciamooo!” già da prima della seconda metà dell’anno si vedeva uno zaffo diverso. Più concentrato, quasi autistico nella sua preparazione.  Km su km macinati sulle strade, in macchina o di corsa, lusingando le sue spasimanti che gli chiedevano dove si nascondesse nelle vivaci serate lodigiane, l’hanno portato ad ottenere lo straordinario risultato fiorentino: 2h53’43” sulla distanza regina dell’atletica, al suo esordio sui 42.195 m!
You’re simply the best! Superlativo!

Tommi:
Potrebbe fare qualsiasi sport, e gli mancano solo lo skeleton e la pelota basca per essere definito un atleta completo, e sai che in ogni disciplina sarà sempre lì a primeggiare (tranne nel basket dove resta l’avversario più rompicazzo che io ricordi!).
Non gli è bastato conquistare Parigi in Aprile, quando ad uno ad uno tutti gli spilli cadevano sotto la pressione della corsa, accolto in pompa magna all’areoporto di Orio al Serio, voleva di più! Si è affidato alle sapienti mani di Huber Rossi, ha cominciato una dieta, è diventato Mr. Lipidico, ed è arrivato ad un passo da essere il più veloce spillo sulla maratona, non per niente gli sponsor in lui investono tempo e denaro, i risultati lui non li fa mai mancare!
Affidabile!

Lello:
La dimostrazione che il lavoro paga, è lo spillo più migliorato. In un anno è passato da una maratona drammatica sul Lago Maggiore, ad un capolavoro nella terra del rinascimento. Giotto e Botticelli hanno disegnato le sue traiettorie in quel di Firenze, portandolo a sfiorare il muro delle 3 ore, in quella che lui stesso definisce la sua impresa più grande!
E prima c’erano stati risultati elettrizzanti sui 10km, sulla mezza maratona. Solo sui pronostici ha completamente sbagliato, ma questo non inficia il suo 2012 da incorniciare!
Artista!

Me stesso:
L’autogiudizio lascia sempre il tempo che trova, i risultati invece restano scritti sui monitor, nei ricordi e nei pensieri, e non posso che basarmi su quello per dire che il mio 2012 ha portato un PB sulla mezza maratona ottenuto sull’onda lunga della fine 2011 il 6 gennaio a Dalmine. Un primato personale ridicolizzato dai risultati annuali di tutti gli spilli. Fine Maggio e inizio Giugno sembravano dare nuovamente speranza, e qui sono riuscito a scendere per due volte consecutive sotto i 20′ nei 5 km, ma l’estate, il giro del mondo in due tappe, mi hanno riportato indietro nel tempo, con soli due mesi per preparare seriamente Firenze. Il risultato è stato insoddisfacente, ma la spinta datami da questo mi ha portato ad una fine 2012 molto attiva, in attesa degli ambiziosi progetti per il 2013!
Si può dare di più!

Bako:
Due ginocchia trafitte da spilli, cadaveri a cui dovere una piccola parte di merito, e una forza di volontà quasi incosciente per quanto commovente. E’ stato la mia guida, il mio aiuto, il mio rivale, tutto questo per me, ma molto di più! Un marito, un papà, un maratoneta, un triatleta. E’ sceso sotto l’1h30′ sulla mezza maratona, forse anche sotto i 41′ nei 10km, e ha vinto la sua lotta contro la maratona, perchè anche se non lo crede, a Firenze ha vinto lui contro la bastarda! Questo in meno di un anno dall’intervento chirurgico.
Chapeau!

Ale:
Si è iscritto, per qualcuno può sembrare poco, ma per lui, dopo la delusione della Deejay Ten, quello è stato il più grande risultato in questo 2012. Poi possiamo dimenticarci della forzata tappa ai box di 7′ nel parco dell’Idroscalo durante la Milano Fit Marathon, e ricordare la sua precisione sulle distanze, sui tempi, su tutto quanto sia matematica applicata alla corsa!
Scientifico!

Biscio:
Lui, a differenza di Ale, c’era alla Deejay Ten, tra un turno al motel notturno ed uno pomeridiano. Chissà, non deve essere facile dover gestire tutte quelle persone infoiate, o forse è un pensiero che aiuta durante la corsa. Ha detto che nel 2013 correrà una mezza-maratona, ti aspettiamo!
Pappone!

Sam:
L’abbiamo raccolto con un cucchiaino a Vestone, e lì l’abbiamo perso purtroppo per tutto il 2012. Scusaci se ti abbiamo trascinato in montagna Sam, non lo faremo più!
Bloccato!

Elena e Flavia:
Ecco, Beyoncè probabilmente non pensava a loro quando ha cantato questa canzone. Loro al massimo corrono la pulirun!
Però come portano la canotta degli spilli loro…!
Fameliche!

Daniela:
Moglie, madre, podista per caso o per capire perchè suo marito stesse così tanto fuori di casa, ha corso la Deejay Five, c’è qualcuno che non ci è riuscito!
Santa donna!

E per chiudere, un piccolo quiz per chiudere in bellezza l’anno degli spilli:
quale celebre spillo ha girato “per lavoro” il mondo, ma quando c’è da correre più di 800m non si vede mai in giro?
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Prossimamente per la risposta!

Buon 2013 a tutti, spilli e meno spilli!

M.

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Rigenerante

Allaccio le scarpe e riparto. Tommi mi attende. Tempo di linkarmi e posso cominciare.

Ho un “leggero” fastidio ai quadricipiti, e mi tira un polpaccio, precisamente il destro; fatico a muovere le gambe, le trascino, di alzare bene le ginocchia non se ne parla proprio. Leggo il ritmo, abbondantemente sopra i 5′ a km, ma molto abbondantemente. 

Potevo anche stare a casa, rimandare a domani, ma correre sul dolore mi fa ricordare, mi dimostra che quello che c’è stato domenica è successo davvero, non è stato un sogno; mi dimostra che ho fatto fatica, ma che è anche stata ben ricompensata sotto forma di gratificazione personale.

Corsa lenta rigenerante. Mentre vai la maledici, vuoi fermarti, ma sai che sotto sotto fa bene, ti aiuta a sciogliere; difatti stamattina mi sentivo meglio, decisamente più scattante.

Più passa il tempo, più rivedo in domenica 25/11 la giornata perfetta. Non trovo che sia andato storto qualcosa; continuo a rivedere a gara nella mia mente, mi ritrovo sul percorso, passo in rassegna chilometri e luoghi, facce stanche, ristori e sorpassi. 

Capisco di essere stato bravo, e infatti il tempo finale lo dimostra. Però c’è qualcosa di più; ho iniziato a correre per divertimento, un pò per affiancare qualcuno, un pò perchè faccio fatica a stare seduto sul divano. Trovo che, dopo 2 anni, la corsa mi ha dato una convinzione in più, la capacità di trovare e superare il limite, mi aiuta a non arrendermi anche quando faccio fatica a continuare. Anche nella vita di tutti i giorni, mi sento sempre con una marcia in più.

Al di là del risultato, da me insperato ma decisamente inseguito, trovo il correre il valore aggiunto della mia esistenza. Mi da equilibrio, slancio e capacità di rapportarmi al meglio con chiunque.

Ho vissuto, negli ultimi chilometri della gara, sensazioni contrastanti: la stanchezza mi faceva ragionare poco, ma capivo che quello che stavo facendo era grande, forse la cosa più grande che per ora abbia mai fatto durante la mia vita. 

E’ solo sport, sono 42,195 km, ma paragonarla alla vita comune non è poi così sbagliato. Ne sono sicuro, mi ha migliorato.

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Per la cronaca, ho concluso in 03h03’45”, che in real time sono 03h03’06”. Non mi rimprovero nulla, gara costante e il finale in crescendo. Non sono andato sotto le 3 ore, ci ero vicino, ma per quello c’è tempo. 

Anzi, sotto questo punto di vista sono anche più felice; ho un motivo in più per allenarmi e mettermi sotto con più determinazione!

Alla prossima per aggiornamenti, progetti futuri e sogni da realizzare.

Buona serata.

L.

 

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Con la maratona non si scherza

Ci tenevo!

Gli ultimi due mesi di allenamento mi avevano caricato mentalmente e anche fisicamente. Certo arrivavo da periodi di attività estivi un po’ estemporanei, poco costanti, ma ci credevo!!! 3h24’05” era il mio tempo da sogno, un discreto miglioramento rispetto al 3h26″17 del 2011, in un anno un po’ difficile non solo sportivamente. Sarebbe stato un riscatto, e sarebbe stata un’ulteriore rampa di lancio!

Prima della partenza sognavo ad occhi (quasi) aperti

Così non è stato! Sapevo le mie carte, avevo una maggiore velocità rispetto all’anno precedente e una resistenza sicuramente inferiore, le mie gambe non avevano il rodaggio chilometrico necessario. E sui 42 km il bluff viene sempre scoperto, sempre!

Ho sbagliato la tattica di gara, ho voluto strafare, e per i primi 16 km mi sentivo leggero, il passo medio a 4’36″/km era persino piacevole, accompagnato dal supporto del pubblico, dalla musica suonata live lungo il percorso. Al traguardo volante della mezza, tagliato in 1h36’53”, già sentivo che qualcosa era cambiato. Una bustina di carboidrati istantanei passatimi da Elena, appostata con Martina a metà gara, mi aiutava a continuare nel mio sforzo. Sin dall’inizio, una volta assestato il passo, mi ero detto che stavo mettendo fieno in cascina, che avrei potuto rifiatare nel finale secondo i miei calcoli, giocavo su quei 14 secondi di differenza positiva rispetto al preventivato per ottenere il mio risultato. Quale errata credenza!!!

Per andare avanti  dal 22° km ho fatto leva su un mantra, influenzato dalla lettura di Murakami,  “L’arte di correre” della sera prima, in cui si parlava di cosa ci si ripetesse durante le ore passate a correre, continuavo a dirmi mentalmente una semplice frase, a farmi forza con essa.  Ha funzionato finché le gambe hanno smesso di cooperare, al 33 km, quando un primo crampo al polpaccio sinistro mi ha fatto vacillare. L’ho gestito, mentre cercavo di aprire un’altra confezione di energia istantanea, riuscendoci solo intorno al 34°, ma da quel momento non ho avuto più le forze per continuare a correre costantemente. Ho camminato, mi sono fermato, ho fatto stretching, ho mangiato banane, ho bevuto sali e acqua, e intanto provavo a ripartire, mentre il passo medio aumentava inesorabilmente. Non era più importante battere il mio PB, contava arrivare soffrendo il meno possibile. E intorno a me, chiuso nella mia fatica, nei dolori, il mondo andava avanti, altri corridori continuavano il loro sforzo, Firenze ci incitava, il sole aveva trovato il suo spazio tra le nuvole, io volevo solo finire.

Non ricordo più quando ho corso e quando ho camminato, lo Zaffo mi dice che quando mi hanno visti al 42° stavo corricchiando, ma anche gli ultimi 200 metri sono stati dolorosamente infiniti.

Ho chiuso in 3h28’46”, la classifica mi pone al 1747° posto, superato da quasi 500 persone negli ultimi 7 km, ma questa è solo una nota a margine. Il fieno in cascina era posto su basi non troppo solide e ha rotto il granaio Avrei dovuto conservare le energie, tenere il passo di 4’50” che mi assicurava il sogno, e sono certo che in questo modo ce l’avrei fatta, mi sarei migliorato!

Ho sbagliato, e la maratona ha presentato il suo conto. Ma ho imparato la lezione, è un’esperienza che mi servirà!

M.

Grandissimi spilli, grazie Bako per la sorpresa finale e a tutti per il supporto, prima, durante e dopo. Soprattutto quando i crampi si sono impossessati di me al traguardo!

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Alimentazione Pre Gara

Eccoci!

Settimana della maratona, ero teso prima, figuratevi ora. Cerco di pensarci poco, scarico gambe e mente, piano piano, per arrivare carico, o almeno spero, a domenica, ore 9:15, per la partenza sul Lungarno.

Mi è stato chiesto di parlare di alimentazione. Chissà perchè proprio io poi, che non seguo diete o altro. E’ vero, cerco di mangiare giusto, e difficilmente sgarro, e non mangio dolci la sera, evito il gelato, non metto lo zucchero nel caffè, non mischio le proteine con i carboidrati, mangio alimenti poco conditi. Ora che ci penso, inizio a farmi due domande…

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Comunque, il mio protocollo dice:

1 – Mercoledì o giovedì scarico carboidrati. Niente pane, pasta, riso. Mangiate carne(meglio bianca), molta verdura (legumi), frutta lontano dai pasti (evitate le banane, poco digeribili e alzano il livello di zucchero nel sangue), pesce (merluzzo o salmone).

2 – Venerdì e sabato carico carboidrati. Qui ci si può sbizzarrire. Pasta, riso, patate, pane. Attenzione però; non esagerate, mai troppa pasta (100, massimo 150 grammi). Il perchè è semplice; difficile da digerire, da una sensazione di pesantezza e gambe molli (richiama molta insulina, e quindi aumenta il livello di zuccheri nel sangue). Meglio il riso, un pò di patate lesse, cracker meglio pane; quest’ultimo meglio integrale, meno lavorato. Anche qua, molta verdura (fagioli, farro, ceci e zucchine in primis). Inoltre, io aggiungo sempre, magari la sera dopo l’allenamento, un pò di frutta secca, come noci, mandorle, nocciole e uvetta. Diminuite le proteine (evitate la carne, di difficile digeribilità).

3 – E arriviamo a sabato. Mai saltare un pasto l’ultimo giorno. Abbondante colazione, spuntino di metà mattina (frutta, yogurt o barretta ai cereali), pranzo, merenda e cena. per la cena, abbondante riso bianco, un pò di verdura e un pò di pesce. Crostata.

4 – La mattina della gara, colazione normale, come siete più abituati. Per me, pane con marmellata, crostata, un pò di te e qualche biscotto ai cereali.Meglio farla 3 ore prima della gara, e mangiare qualche gelatina o barretta un’ora o 30 minuti prima della prestazione, per non appesantire troppo la digestione.

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Almeno, questo è quello che di solito mangio io. Di solito funziona (non a Parma per intenderci, dove ho proprio sbagliato la colazione prima della gara), ma ognuno sa cosa preferisce e cosa fa meglio al proprio organismo.

Aspettando una citazione in giudizio da parte di qualche dietologo, vi auguro buone cose.

Tremate, Firenze è vicina!

L.

Mi permetto di farvi vedere l’effetto che ha avuto su di Lello il “No Carboidrati Day”

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BaKo

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Conto alla rovescia…. -10

Ebbene si mettiamo un po’ di tensione agli spilli che parteciperanno all’edizione 2012 della Maratona di Firenze.

L’attesa sale…saranno tutti pronti? Beh questo lo scopriremo il 25 Novembre alle ore 9.15 quando verrà dato lo start alla competizione.

La preoccupazione più grande però che attanaglia noi spilli in questi giorni sono le previsioni meteo che i vari siti danno….

Vediamone alcuni:

Guardando qui potrebbe andarci bene

vediamo qui…

Qui non è il massimo, e poi vediamo anche questo

Fonte: 3bmeteo.it

Qui siamo allineati più o meno con gli altri siti,

ma c’è ne ancora uno da guardare (secondo alcuni è il più attendibile)

Fonte: I Maya

Mah, staremo a vedere, dopotutto mancano ancora 10 giorni ne vedremo, sentiremo e sicuramente  leggeremo delle altre!!!

BaKo

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Avere un anno e non sentirlo..!

Tutto scorre ed il tempo non fa eccezione a questa regola; così diviene inevitabile che molte cose possano cambiare. Ma cos’è davvero cambiato un anno fa?

..quando la strada si fa in salita

Correre non rappresenta certo un miracolo…miracoloso tuttavia è ciò che la corsa può riuscire a fare; miracoloso è come possa unire persone dai più disparati interessi, come possa far incontrare nuovi volti o riconciliare vecchie amicizie, che si sia ex compagni di scuola o vecchi compari di piscinate estive…miracoloso è come tutto questo avvenga e miracoloso è come fatica, sudore e sacrifici possano unire una famiglia.
Famiglia?!
La famiglia è quel sentirsi a casa, quella condizione squisitamente mentale e quella convinzione effimera di conoscere i tuoi fratelli come te stesso; perchè di loro non sai tutto ma sai quanta fatica facciano, ne conosci pensieri e reazioni, difetti e colpi di testa, ne apprezzi gli alti quanto i bassi e sai di poter essere il loro primo aiuto perchè credi e vuoi che nella vita continuino a correre….e perchè, che si tratti di un allenamento, di una gara o del gelato domenicale, conservi una sola certezza: sai di poter contare su di loro come loro su di te.
Un anno fa ho visto nascere la mia seconda famiglia, la nostra seconda famiglia: Gli Spilli nel Ginocchio 
Non un famiglia di sangue, non la famiglia che ti dona la vita ne quella che ti accompagna per mano dalla nascita, bensì una famiglia che ti scegli e forse per questo motivo ancor più preziosa. Non è perfetta, come niente del resto, ma l’unione dei nostri difetti ci rende migliori e più di tutto orgogliosi! Giovani, inesperti o terribilmente cocciuti non ci facciamo mancare discussioni o colpi di teatro….ma noi siamo tutto questo ed i contrasti sono l’essenza di un vero legame.
Il nostro nome lo dobbiamo a Roberto BaKo Bachin ed ai suoi ripetuti infortuni battezzati da TJMB come “Spilli nel Ginocchio”; ed è proprio con questo nome che il 13/11/2011 abbiamo preso parte alla prima Relay Marathon di Lodi (staffetta dai nobili fini corsa sulla distanza della maratona) celebrando così la nostra unione; un gruppo di giovani e meno giovani virtuosi del podismo che hanno scelto di prendere la vita di corsa.

I Magnifici 4 di Parma

Oggi a distanza di un anno ne abbiamo fatta di strada e non solo in senso letterale; a suon di rimbrotti e battute la famiglia si è allargata ed ormai voglio considerarci un’epidemia dilagante con tanta presunzione ed un sorriso rivolto ai seguaci curiosi.

In un anno abbiamo fondato, in ordine di nascita, un gruppo su Facebook, un blog (glispillinelginocchio.com), un logo (frutto di una vera propria gestazione), una pagina su Twitter ed ora anche una pagina su Facebook; quanti possono contare su tanta mediaticità? che dire a proposito…anche questo non sapersi accontentare ci delinea e se tutto ciò non bastasse, oserei definirci: espansivi.
Tra un MongayNight ed una Skyrun, tra una tapasciata ed un lipidico gli Spilli si sono sempre distinti (ovvero fatti notare) anche se talvolta non per meriti esclusivamente sportivi ma è questo lo spirito che ci accompagna, il contagioso effetto simpatia.
Domenica (11/11/2012) abbiamo corso la release 2012 della Relay Marathon dove, oltre alla formazione ufficiale (Zaffo, Lello, Michi, Baco), gli Spilli (Tommi, Ale, Bea, Marco, …) come un virus erano infiltrati in altri tre quartetti timbrando il netto dominio in patria e tutto questo nonostante ad attenderci ci fossero vento, pioggia e freddo. Ma dove non arrivano stimoli e velleità sportive sopraggiungono tanta passione e spirito di coesione da poter valicare ogni ostacolo anche quando le avversità sono rappresentate da una sveglia severa ed un clima infausto. A tale proposito una menzione particolare alla puntualità del “Michele forse vengo Checchia”, un plauso al pancino di “Ale N.C. un C. Chiappa” ed al “GPS cacchio l’ho dimenticato” di TJMBricca (p.s. caso vuole si corresse a Lodi).
Per diritto di cronaca tutti, giovani e meno giovani, si sono fatti valere, chi atleticamente e chi sfoggiando un arrivo folcloristico con lo sconosciuto compagno di giornata ed alla fine l’atmosfera festosa ha prevalso su tutto alla faccia di un sole che non ha mai voluto mostrarsi!

Buona la prima…(vero ale?)

Archiviato il primo anno di vita non resta che augurare ed augurarsi un arrivederci all’anno prossimo Relay Marathon, tra successi e delusioni sempre e solo targate Spilli nel Ginocchio.
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Primo compleanno

Non faccio in tempo a scrivere della Maratona di New York e della nascente voglia di correrla, che l’edizione del 2012 viene annullata in conseguenza dei danni causati dall’uragano Sandy.

In questo articolo pubblicato su indiscreto si dice quello che un po’ tutti hanno pensato e scritto, si è presa una giusta decisione nel modo e nel tempo più sbagliato possibile. E la malafede non può non saltare all’occhio, pensar male è d’obbligo, quando si poteva annullare subito la manifestazione, evitando che podisti, tifosi, accompagnatori partissero in vista di New York. E sottolineo la chiosa del paragrafo riferito all’annullamento: “Un effetto positivo però ce l’avrà, secondo molti amatori: quello di ridimensionare il mito di New York, intesa come maratona, ormai costosisssima festa dello ‘io c’ero’.” Vorrà dire che anch’io tornerò a fare il bastian contrario, New York può attendere!

Intanto domenica c’è stato l’ultimo lungo in preparazione di Firenze, 35 km, da Lodi a Paullo e ritorno, costantemente sotto l’acqua, tenendo un passo di poco superiore ai 5’/km. Sono arrivato con le gambe veramente distrutte, un fastidio al quadricipite che durante la corsa ogni tanto si spostava verso il ginocchio, polpacci che si induriscono intorno al 32esimo km, ma nonostante questo, con l’aiuto dei compagni di fatica, Bako e Lello ho finito con gli ultimi due km sotto i 5’10″/km. Sarà durissima Firenze, la voglia di tentare di battere il mio PB di 3h26’17” c’è, ma ho paura di non avere gambe a sufficienza per farcela, vedrò un po’ le mie sensazioni man mano che ci avviciniamo al 25!

Questa domenica invece è tempo di Lodi Relay Marathon, la seconda edizione organizzata da MLFM, tanti spilli impegnati nella manifestazione, la squadra storica composta da Bako, Lello, Zaffo e me, che l’anno scorso è arrivata seconda. TMJB impegnato in famiglia, Ale con i suo amici, e pure qualche spillo/spilla ancora sconosciuto/sconosciuta. Sarà l’occasione per conoscersi, gareggiare, festeggiare all’arrivo, e per sfoggiare ancora la canottiera degli spilli. E’ l’anniversario degli Spilli nel ginocchio, non mancate!!!

M.