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Voglie

No, non sono in dolce attesa, anzi direi che è un’attesa che mi sta logorando mentalmente…
Si perchè togliermi la possibiltà di correre è come portar via il gioco preferito ad un bambino.
Ok, ogni tanto una corsetta la faccio, ma per correre intendo poter tornare alla competizione(solo per vincere contro me stesso), al poter raggiungere degli obbiettivi e quindi ad allenarmi in modo costante.
L’unico modo per non pensare alla corsa è trovare altre soluzioni, la mia fortuna è che, volendo fare anche triathlon, il nuoto e la bici sono valide alternative.
Il problema è che sono più difficili da praticare: per il nuoto sei obbligato a dover andare in piscina e quindi hai bisogno di più tempo, invece per la bici sei molto vincolato alle condizioni meteo e dalle mie parti, quest’anno, la primavera fatica a farsi vedere.
Quindi ho bisogno di soddisfare la mia voglia di corsa con altre soluzioni, la prima che è ho trovato è stata quella di acquistare CD anni ’90 che mancavano alla mia collezione.
Devo dire che come alternativa non è per niente male, un po’ costosa ma dà le sue soddisfazioni, soprattutto per me che adoro il momento in cui scarti e apri un CD. In più il corriere è diventato mio amico, ormai lo vedo 2 o 3 volte a settimana!!!
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Ma non può bastare, HO VOGLIA DI CORRERE!!!
Oggi è il mio anniversario di nozze e oltre al regalino mi è venuta l’idea di far trovare sul tavolo in cucina delle belle brioche fumanti prese dal panettiere. Ecco, uno normale, non io, sarebbe uscito alle 7.30 e sarebbe andato a prenderle dal panettiere sotto casa, invece io per soddisfare le mie voglie di corsa, sono uscito alle 6.20 e sono andato dal panettiere più lontano e facendo la strada più lunga possibile…
Risultato 8,3km corsi in modo tranquillo e una bella colazione in famiglia!!!

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Alla prossima…
BaKo

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RunDonato – 10 km

TuttoHaInizio

Riguardo la foto del primo Settembre 2010, ripenso a quella prima corsa, alla fatica, al tempo e poi passo alla foto dell’arrivo di ieri alla RunDonato.

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Grazie ad Arturo Barbieri di podisti.net per lo scatto

Stessa distanza, più o meno, sempre 10 km. Sicuramente diverso l’ambiente in cui si correva, lì le campagne nei pressi di San Rocco al Porto, ieri invece doppio giro tra San Donato e la via Emilia, una tapasciata nel 2010 contro una competitiva. E nel mentre, in questi 2 anni e mezzo abbondanti, qualche kg perso (almeno una decina), e 8 minuti lasciati indietro, dai 47′ abbondanti ai 39′ e spicci di ieri.
Prima volta che vado ufficialmente sotto i 40′ nei 10 km, anche se poi il gps ne segna solo 9.83, un’ulteriore casella da spuntare nella Ceklist di inizio anno, era un obiettivo che da tempo mi ero prefissato, che prima probabilmente vedevo più lontano di quello che in realtà fosse.
Ho faticato ieri, come sempre del resto, tenendo come riferimento il segnale del primo km sul percorso, lo corro in 3’25”, troppo veloce, mentre il gps continua a dire che sono intorno ai 3’57” di media. Non so come gestirmi, a chi dare retta, ci tengo al risultato, ma non vorrei sbagliare e forzare troppo, come sarebbe una delusione invece limitarsi e non raggiungere l’obiettivo. Intanto continuo a correre, mi ritrovo da solo, con davanti a me qualcuno con un passo ancora troppo veloce per potergli stare dietro, percorro i lunghi rettilinei in San Donato per ritrovarmi su una carreggiata della via Emilia prima del ritorno alla partenza nei pressi del 5° km. Intanto mi sorpassa qualcuno e cerco di attaccarmi al suo treno.RunDonato_009
Nel corso della gara ci sarà questo corridore in canotta gialla che vedrò spesso davanti a me. A volte si ferma, sembra non farcela più e mi avvicino a lui, e lui riprende a correre e a starmi davanti. Poi addirittura al ristoro del 7° km sembra arrestarsi a bere, ma riparte e mi sta dietro, ora non ricordo se mi è arrivato davanti a fine gara, ma quel continuo strappo nella sua corsa mi rimane impresso, non lo so, io cerco sempre di essere il più costante possibile, pur non riuscendoci.
Il secondo giro è ovviamente più duro del primo, sento che sto rallentando, lo vedo anche sul display del gps dove mi ritrovo un passo medio di 3’59”, un po’ credo di non farcela visto che sto correndo i km in poco più di 4′, ma stringo i denti, mi riavvicino a quelli davanti, pur non raggiungendoli. Passo il rettilineo da cui siamo partiti e da lì restano 350m nel parco, con qualche curva, finchè davanti a me non si presenta il gonfiabile dell’arrivo. Il display segna 39’10” e io chiudo in 39’13”. Davanti a me arriva gente forse più abituata di me a certi ritmi, un podista della categoria MM60, una ragazza, questo non sminuisce il mio risultato, sono certamente contento. Forse un mese fa sarei stato un po’ più veloce, l’apice l’avevo raggiunto nella settimana della Scarpa d’Oro half marathon di Vigevano, ma contando che mi trovo in un periodo tra una maratona e un’altra, non posso che essere soddisfatto!

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Preferite la canotta spilli azzurra o verde?

Zaffo è arrivato 5° in assoluto, primo nella categoria TM, si porta a casa un paio di occhiali Adidas e un gran risultato cronometrico. Se lo merita dopo la delusione di Rotterdam, per tutta la fatica che fa durante i suoi allenamenti. E il suo spingersi al limite è stato e continua ad essere d’esempio per me e per gli altri. Da un po’ di tempo capisco maggiormente alcune sue vecchie critiche, alcuni suoi discorsi, capita spesso che i confini che crediamo invalicabili sono quelli che ci poniamo noi interiormente.

Zaffo sul gradino più alto del podio

Zaffo sul gradino più alto del podio

Ora posso realmente godermi Madrid, Sabato si parte, non vedo l’ora!

M.

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Give me a good reason

Datemi una buona ragione per non sfidare la dea bendata e partecipare alla lottery per la Chicago Marathon.
Certo il costo dell’iscrizione, del viaggio, dell’alloggio sono motivi plausibilissimi, lo Zaffo che mi dice che sarebbe uno smacco venire sorteggiato e poi decidere di non andare, ma io voglio un motivo vero. Qualcosa che non lasci adito a dubbio alcuno!!!Ecco, se qualcuno abbia qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!!!

Sono in fase d’iscrizione compulsiva, Midnight Run, Scarpa d’Oro a Vigevano, Stramilano, Milano City Marathon, Rock ‘n’ roll Madrid Marathon… piange la mia carta di credito, ma viaggiano le mie gambe e la mia mente, e mi sento più leggero in ogni senso.

Aspetto le vostre motivazioni, avete tempo per dissuadermi fino alle 21 di Giovedì, orario di Chicago!

M.

P.S.: Oggi, a quasi un mese esatto dalla MCM, mi aspettano 3 ripetute da 4000 metri con Lello. Sarà dura!

Correre a “casa sua” sarebbe un sogno!

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Ceklist

Si parla sempre di obiettivi quando si tratta di corsa. Lello raggiunge il suo a Busseto chiudendo la maratona da pacer in 3h14’41”, io per non essere da meno scrivo la mia lista. E’ suscettibile di aggiunte, cambiamenti, ma per ora ciò che voglio fare con la corsa è:

M.

Berlin 2010 - Gli obiettivi prima degli spilli

Berlin 2010 – Gli obiettivi prima degli spilli

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…Running Seriously ?

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“..ora mi tocca correre sul serio!”

Lo sciagurato giorno che ho pensato di correre una maratona, ero probabilmente sotto la cattiva inflowenza di qualche psicofarmaco spacciato per cortisonico dal mio dottore di fiducia (non è Fuentes).  Inevitabilmente questa scelta mi ha portato a correre più di quello a cui ero abitutato, abbattendo il mio “cuscinetto di confort” dentro il quale mi trovavo da qualche mese, chiedendo al mio fisico uno sforzo nettamente superiore rispetto a ciò che per anni è stata la mia grande passione: il curling.

Superati i primi ostacoli fisici, rimanevano da superare quelli mentali; quelli che ora mi limitano drasticamente oltrepassati i circa 32km…

L’ultima volta che avevo “allegramente” percorso più di 30 km era stato in agosto, con 28 gradi, fortunatamente in un contesto ventilato e verdeggiante, con Ale, che al 26esimo mi ha giustamente ricordato che i nostri fisici abbisognavano di risorse idriche.
L’acqua che ho bevuto in quella circostanza è stata la più buona nella storia dell’universo conosciuto! Era “Acqua corrente!

Ho sempre saputo che il mondo della corsa è un mondo vastissimo e di cui io probabilmente conoscevo solo la punta dell’iceberg, ma la soddisfazione che mi sta regalando al termine di ogni allenamento (o gara) è qualcosa di impagabile. Nei tanti sport che ho praticato, non ho mai ottenuto cosi tanto in cambio. Mi chiedevo se ci fossero altri personaggi sul territorio ludesàn che condividessero questa forma di devianza, questa insanità mentale. Non credevo che potessi incontrare qualcuno veramente attratto da questa. Ebbene, siori e siore, sapete cosa vi dico? La risposta è sì, li ho incontrati!

Ad Agosto ho avuto la certezza dell’esistenza di tali anime votate alla corsa, in un Mond(/G)ay night, coronato con l’entrata celebrativa al Wellington Pub. E’ lì che ho percepito l’importanza dello spill factor!

Ho capito che il curling non era proprio lo sport della mia vita, cosi, Novembre è stato il mese della scelta.

I miei occhi  in quei giorni scorrevano sul filmato proiettato sullo schermo da History Channel, datato 1960, che parlava di un atleta etiope, impegnato nella XVII olimpiade, specialità maratona… era il grandissimo Abebe Bikila, e la città era Roma.

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La sua falcata e il suo passo erano incredibili, ma il fatto che più mi lasciò impressionato fu che correva a piedi scalzi (barefoot)! Da quel momento ho iniziato a vivere diversamente gli allenamenti, i doloretti iniziavo ad assecondarli e la mia mente ha iniziato a sopportare meglio il fatto di allenarsi una o due volte in più alla settimana.

Giunti a gennaio, ho avuto il piacere di affiancarmi -almeno nel momento di allacciarsi le scarpe e di partire (poiché le mie gambe hanno un ritmo di corsa nettamente ridotto)- ad alcuni devoti alla causa podistica. Alcuni di loro li avevo incontrati ad agosto al Monday (o mongay) night ed erano gli spilli storici, ossia, Bako, Michi, Lello, Tommi e Zaffo, pronti per la mezza sul Brembo, che è stata la mia prima mezza maratona ufficiale!
Quella mattina, sarà stata la selezione musicale di Michi con i “The Lofthers” a tutto volume per le vie di Dalmine, sarà per la Befana incontrata lungo il tragitto, sentivo che avrei finito bene i 21.097km che mi separavano all’arrivo, ebbene, cosi è stato (a parte aver dato tutto a 2 km dal fotofinish con davanti a me ancora un vialone interminabile).

Insomma, la mia prima partecipazione ufficiale alla mezza non è stata cosi malvagia. Sono arrivato al traguardo con un 1.40.03 in real time Immagine (mannaggia a quei 3 secondi!) e ci sono stati ben 4 personal best tra gli spilli!!! Son tornato a casa davvero di ottimo umore!

La prossima tappa di avvicinamento verso la capitale è Verona, alla Romeo & Giulietta Half Marathon, dove spero di portare egual fortuna a livello cronometrico, agli spilli che la correranno, come è successo alla mezza sul Brembo.

E’ proprio in giorni come questi, dove mi affiorano dolori un po’ ovunque, che penso a eroi come Abebe Bikila e che non è il caso di lamentarsi, perché la strada per Roma è ancora lunga e Verona è dietro l’angolo!

G.