La Famiglia del Mulino Bianco

La DeejayTen l’abbiamo fatta, e chi se ne frega.

Ho pure fatto il Personal Best sui 10000, e chi se ne frega.

Gli spilli ormai stanno apparendo sempre di più nelle parti alte delle classifiche, e chi se ne frega.

Oggi ho deciso di parlare degli effetti che la corsa ha su di me e raccontarvi la più banale delle corse, ovvero quella che ho corso oggi alle 6.20(non 18.20!!!). Senza nessun particolare motivo stamattina mi sono svegliato alle 6 e senza altrettanto motivo ho deciso di andare a correre anche se oggi non avevo corse in programma secondo il piano di allenamento per Firenze. E’ stata una corsa fantastica, senza l’assillo del cronometro e anche senza un piano ben preciso ho corso con un ritmo rilassato per 9km. Il bello è stato che, non dovendo guardare l’orologio, avevo tutto il tempo per guardarmi in giro e pensare a tutto tranne che alla corsa. Alle 6.20 in questa stagione c’è ancora buio ma mentre corri la città inizia a svegliarsi e si incontrano molte persone, ognuna impegnata a fare qualcosa, c’è l’edicolante che ritira i giornali appena consegnati per essere venduti, c’è il signore che, con faccia assonnata e a volte seccata, porta a spasso il cane che sicuramente, vista la razza, l’ha scelto la moglie, ma i migliori sono i baristi che alzano le saracinesche e fanno invadere le strade di quell’estasiante profumo di brioches appena sfornate. Qui la mente libera da pensieri ha iniziato a fantasticare, i palazzi si sono trasformati in alberi maestosi, le auto sono sparite e i parcheggi trasformati in campi di grano, il LungoAdda illuminato dai primi raggi del sole assumeva un’aspetto paradisiaco (questo non me lo sono immaginato, è veramente così) e io mi vedevo prestante che correvo in mezzo alla natura e pensavo a mia moglie che mi aspettava a casa con i bimbi già vestiti e una tavola imbandita per una fantastica colazione a base di profumatissime brioches da mangiare tutti insieme. Purtroppo finiti i 9km ad aspettarmi c’era mia moglie con occhiaie, mia figlia che piangeva perchè voleva la maglietta a righe bianche e rosse e non quella a righe rosse e bianche, mio figlio che si lamentava sotto le lenzuola perchè non voleva svegliarsi, sulla tavola il solito yogurt e cereali e io con la solita faccia distrutta e una barba che non ho voglia di tagliare

Beh, questo noioso racconto è solo per dirvi che correre fa MALE, provoca ALLUCINAZIONI!!!

P.S.: Visto l’alta probabilità che mia moglie legga questo post, inizio a chiedere se c’è qualcuno disposto ad ospitarmi per qualche notte, non penso piacerà la storia delle occhiaie

P.S.2: A parte gli scherzi, complimenti a tutti gli spilli che hanno partecipato alla DeeJayTen

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3 thoughts on “La Famiglia del Mulino Bianco

  1. Oddio, la famiglia del mulino bianco … io non mi fido molto di quelli lì.
    Secondo me sono sempre così felici perchè non si svegliano prima delle undici e non hanno un pazzo da fare per tutto il giorno.

    Poi vero, verissimo, la corsa fa male. Macchissenefrega!
    Ma secondo te nuotare, pedalare e poi correre fa bene?

  2. Pingback: La Domenica | Gli spilli nel ginocchio

  3. Ciao!
    Molto simpatica l’immagine dell’uomo che porta a spasso un “cane, che vista la razza, l’ha scelto la moglie”.
    E ancor più bello il ritorno a casa, dove i capricci e il solito yogurt sono esattamente ciò che vorresti trovare:) …anche se una bella brioche appena sfornata non sarebbe poi tanto sgradita :)))
    Ti leggerò più spesso,
    Un saluto
    Paola, quella del team IoDonna runners

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