Disclaimer: Ho distinto il bello e il brutto della mia esperienza alla Milano City Marathon per quest’anno, non volevo sminuire il bel lavoro dei volontari delle Onlus, dei volontari (o almeno di quasi tutti) addetti al percorso della gara e accomunarlo alle brutture dell’organizzazione, di Milano nelle sue istituzioni e nei suoi cittadini (non tutti, non generalizziamo). Come due facce della stessa medaglia non si può non sottolineare entrambe.
Il brutto della Milano Marathon è l’assenza di una giornata ecologica.
Il brutto della Milano Marathon è correre ad un metro dalle macchine in coda.
Il brutto della Milano Marathon è sentire più clacson che incitamenti.
Il brutto della Milano Marathon è terminare le taglie delle magliette al primo giorno di apertura dell’Expo.
Il brutto della Milano Marathon è pensare che Milano non sia pronta ad accogliere eventi del genere.
Il brutto della Milano Marathon è far partire le staffette 40′ dopo la gara principale.
Il brutto della Milano Marathon è sentire un volontario che invece che incitare gli ultimi, scherzosamente(?) diceva di sbrigarsi perchè lui aveva fame.
Il brutto della Milano Marathon è l’assenza del biglietto della metropolitana in omaggio ai partecipanti.
Il brutto della Milano Marathon è la diplomazia dell’organizzazione che probabilmente quest’anno qualche pecca ce l’ha avuta.
Il brutto della Milano Marathon è sentire lo speaker all’arrivo dire che questa è una delle maratone più importanti del mondo (chi si loda s’imbroda).