Obbbbbiettivo dichiarato 3:15′!!!

Si prospetta un bel weekend. Metereologicamente parlando, no. Neve e freddo. Tanto freddo, fin troppo.

Ci sta, è l’ultimo fine settimana di febbraio, oramai è vero che l’inverno è quasi agli sgoccioli, sono le ultime cartucce. Io sinceramente non vedo l’ora di mettere in soffitta la calzamaglia, i guanti e il cappello. Maglietta e braghini sono alle porte, come recito da ormai 3 settimane.

C’è solo un ultimo ostacolo prima di tutto ciò. Un impegno grande, forse anche troppo per me. Non so come mai, tempo fa, mi sono così incaponito nel voler provare l’esperienza del pacemaker. L’oppurtunità è arrivata alla 16esima Maratona delle Terre Verdiane, con partenza al Fidenza Village e arrivo a Busseto, ovviamente dopo 42,195 km. Talmente ero voglioso di affrontare questa nuova impresa che, nonostante mi fossi prefissato come ruolo quello del pacer delle 3:30′, ho accettato, con un vagone di incoscienza, la proposta di portare a termine il tracciato in 3:15′.

Previsioni poco clementi in Busseto

Previsioni poco clementi in Busseto

Sicuramente è una sfida fattibile, ma ci sono tanti lati oscuri. Prima di tutto, è la prima volta da pacer; c’è pur sempre una prima volta, è vero, ma io sono particolarmente emotivo, sento qualcosa dentro che mi tiene in sospeso, fin troppo teso, una tensione che può anche fare bene, se presa con le giuste dosi; inoltre, è vero che a Firenze ho concluso in 3:03′, è vero che ho 12 minuti di margine, ma è anche vero che questo è il primo vero lungo della stagione, e che alla fin fine 12′ in maratona sono pochini, tutto sommato.

La testa è piena di dubbi, domande e risposte si susseguono; cerco di scacciare i cattivi pensieri e di provare a pensare solo positivo. Ce la farò? Riuscirò a sopperire tutto con la voglia e la caparbietà?

Una cosa è certa: la voglia che ci metterò sarà tantissima, sono sicuro che con l’aiuto di chi mi correrà a fianco, e dei “supporters” lungo la strada, potrò superare qualche piccolo ostacolo ed aiutare e soddisfare chi ha creduto in me.

L’adrenalina sale, ancora domani e poi ci siamo. Oggi il trattamento il Tommi mi ha rigenerato e confortato.

Ho già puntato la sveglia alle 6. Mi piacerebbe fare una piccola sgambata prima dell’evento. A Firenze aveva portato più che bene!

Buona serata, ed appuntamento a domenica.

L.

PS: Finita la corsa, tutti al ristorante! Matteo ed Elena sono a capo della spedizione “supporters“. Inutile dire che li ringrazio immensamente!