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The Finals 2012

Non sempre scriviamo di corsa. Per parlare, parliamo solo e quasi esclusivamente di quello. Però abbiamo anche altri interessi. Tra cui, il baloncesto.

Alcuni di noi, prima di improvvisarsi runners, hanno avuto una (chi brillante, chi onesta) carriera cestitica alle spalle. Alcuni hanno appena dato l’addio, altri per diversi motivi sono fermi da un pò di più. Ma non cambia più di molto.

Stanotte, alle 4, ho puntato la sveglia per vedere OKC – MIA. Classico dei classici, la parabola non prende. Indeciso se chiamare o no il servizio clienti, non mi sono perso d’animo, e in tre secondi ho risolto trovando su internet quello che faceva al caso mio (con commento ignoto, mi son o fatto l’idea che fosse di qualche paese dell’Est Europa).

Cronaca della partita: match non bello, tanti errori, di là si gioca in due + Bosh (e stanotte uno stoico Battier), di qui in due + (a rotazione) Harden, Collison, Ibaka. Sefolosha e Perkins ci mettono la difesa e il corpicione. Miller e Chalmers qualche (rara) bombetta. Hanno vinto gli Heat. Giocando un basket a dir poco scandaloso e monotono. 1-1 nella serie (sarà lunghetta…). Se così fosse, casa di Tommi è sempre a disposizione per tutti, e pazienza se la parabola fa le bizze.

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Mentre io me la divertivo, c’era chi era già operativo al lavoro. Vai Zaffo, siamo tutti con te! O almeno, proviamo a starti dietro, al tuo passo è veramente dura!

Buona giornata.

L.

PS: Tommi, oggi Huber ti attende!

 

 

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“Vanno fatte…”

“Vanno fatte”. Con queste parole minacciose si presenta Marco (Zaffo) alle ore 10:45 al Piermarini. 10:45 dicevamo. PM dicevamo. Si perchè altrimenti non c’è gusto. Altrimenti sono buoni tutti. Nessuno può guardarti male, con quella faccia un pò così, quell’espressione un pò così…

“Ma no dai, è tardi, sono stanco, ho una bruschetta nell’occhio”. Niente, non mi ascolta, anzi ripete: “Vanno fatte, altrimenti…”.

“Ok, facciamole, ma non più di 3’45”, massimo massimo 3’40”. Si parte, e per la cronaca le prime 3 serie volano (3’37” 3’32” 3’31”, come volevasi dimostrare…).  Biscio lo avevamo già perso da mò (sapeva a cosa andava incontro…).

Alla quarta avverto. “Questa è l’ultima”. 3’29”. Si è l’ultima, non ne ho più, o come direbbe mio papà “Non ho più nulla in saccoccia (più o meno). Notevole Tommi, che non contento si sciroppa anche l’ultima tirata. 3’12, solo per lo Zaffo (io avevo mollato dopo 180 metri, qualcun altro dopo 600m).

Si può tornare mestamente a casa, ad un ritmo che “se cammino vado più veloce…”, ma dai, sotto sotto, anche soddisfatto…

E poi a casa c’ho la pizza, mica posso fermarmi qua…

Citazione notevole di menzione: “Ho provato ad aumentare, ma stavo per vomitare”. Indovina chi…

Si, la normalità non è di casa, abituatevi…

Saluti

L.