L’emozione della frazione Invisibile..

Olà!! Finalmente eccomi qui a scrivere qualcosa per questo blog, che seguo ormai da tempo!

Sono una “spilla”?  Be no, esser spilli è dura ed io forse non ho grandi imprese da raccontare, forse qualche gara? Qualche mezza? Ma nulla di eclatante o vissuta con estrema emozione e fatica! Sono qui invece per buttar giù due righe sull’emozionante esperienza di partecipare ad uno degli eventi più ambiti per un triathleta!! Ebbene si, anche se solo come staffettista, dopo anni da spettatrice, mi sono messa in gioco all IRONMAN 70.3 di Pescara, si esatto, lo stesso ironman fatto dal nostro spillo triathleta (leggi qui). Condividere con lui e Cek questi due gg ha reso tutto ancora più “spilloso”..li ho seguiti spesso in alcune maratone o mezze, ma condividere è un’altra cosa!

Premetto che questa è stata più una sfida e un abbattimento alle aspettative mie e degli altri che un esperienza per portare a casa un ottimo risultato. “Simona? Be guardandola/conoscendola, correrà!” Ebbene no, per quanto io ami la corsa e fossi preparata per una mezza, ho deciso di pedalare! Il ciclismo è  nel mio sangue e non perché sia una gran ciclista ma semplicemente xché ho passata l’infanzia tra bici e gare, e ho lo stesso sangue di un grande appassionato nonché ciclista : Mio Padre, ed è a lui che ho dedicato la mia prima competizione ciclistica, ogni folata di vento (e di vento laterale dio quanto ce n’è stato) era un colpo contro il mezzo e il fisico che mi stimolava e mi portava più avanti per compiere una piccola missione..!

Ora, tralasciando questa parte del tutto personale ed intima…l’esperienza in se è stata unica, l’emozione di essere una staffettista è lo stimolo e la forza, che tutto ad un tratto, esce dal tuo corpo, per non deludere le aspettative non solo, dei pochi che credono in te, ma della tua squadra.. Delle altre due ragazze che mi stavano aspettando, della nuotatrice, che come al solito ha superato se stessa nella tempistica dei suoi 1900 mt, e della runner che per la prima volta intraprendeva la sua prima mezza sola e sotto un sole cocente (orario del tutto insolito per lei)… Dovevo arrivare dove loro aspettavano arrivassi, dare il meglio nella mia frazione sarebbe stato come stendere loro una mano nel momento del bisogno e della sofferenza nella loro frazione…pedalavo come se loro pedalassero con me… Ogni paese raggiunto, ogni salita cavalcata era un piccolo successo che gridava “traguardo”..avevo il sorriso dello sforzo..e la soddisfazione di essere testimone di me stessa;  la frazione invisibile dal pubblico, eppure l’anello di mezzo, è stata per me la mia piccola vittoria contro solitudine e paura.
Nulla di più emozionante è stato avere il fratellone alla partenza e al traguardo che mi aspettava, che per più di tre ore mi ha atteso, sostenuto e creduto in me..
Gli amici che ti acclamano al traguardo, be che lo dico a fare, sono la gioia del successo.

Ora diciamo che l’incredibile è l’impresa del singolo, dell’atleta che porta a casa l intera gara, e dio solo Sa quanta è l’emozione all’arrivo, eppure nel mio piccolo, ho trovato straordinario la condivisione di un team!
Giornata piena di emozione come l evento stesso è ormai da anni, il percorso in bike credo sia un percorso quasi perfetto, la sua altimetria nella distanza di 90km, da fiato alla fatica delle piccole salite, spettacolare nell’ambientazione, emozionante anche il tratto in asse attrezzato (tremendamente assurdo pedalare su quello che per me, è un raccordo autostradale mai percorso se non in auto) dove per 20/25 km se hai ancora qualcosa nelle gambe, puoi divertirti a spingere più che puoi!

Non lo so se ho dato tutto o il meglio, di certo la percorrenza degli ultimi 30 km mi ha fatto capire che ne avevo ancora, ragion per cui potevo dare di più nei precedenti km..ma arrivare con il sorriso e muscolarmente bene comunque sotto le proprie aspettative nonostante il vento tremendo, ha fatto si che fosse comunque una vittoria..
Grandissima figura di …. al passaggio CIP bike/run con la consapevolezza però, di aver lasciato il sorriso alla runner che l’ha accompagnata per qualche km!

Oggi dico che le 3.20 della mia frazione potevano benissimo essere meno!
Lascio i complimenti (già fatti di persona con una buona birra in mano) allo spillo Bako, che ha vinto la sua gara..
E mi spiace per voi ma non ho foto della scena più bella per lasciare un sorriso anche a voi, quindi vi lascio il nostro sorriso, un sorriso genuino di tre ragazze che si sono appoggiate l’una con l’altra per affrontare una nuova esperienza sportiva insieme!

Finisher

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