Mettiamoci un cross sopra!

Finalmente mi siedo. L’acqua per il tè sta bollendo e alle 11:15 posso finalmente fare colazione, anche se ormai sono più di 3 ore da quando mi sono alzato dal letto, dal soggiorno arriva il commento di Djokovic-Wawrinka agli Australian Open, Djokovic ha perso un set 6-1, cosa più unica che rara, ma io in realtà speravo di vedere Azarenka o Sharapova!
La giornata non è andata proprio come previsto fin’ora, io e Lello saremmo dovuti essere nel bel mezzo del nostro primo cross, a Treviglio alla terza prova del Trofeo Monga, come descritto preventivamente qui. C’è sempre una prima (cross)volta, ecco quella prima volta non era oggi!

La sveglia suona alle 7, e io come sempre confido nello snooze, ma soprattutto nelle mie capacità di non riaddormentarmi istantaneamente. Ovviamente sarà la chiamata di Lello alle 8:03 a riportarmi con i piedi sul pavimento, e in stile Fantozzi mi preparo per la partenza, non nevica particolarmente, qualche fiocco sporadico quando ci mettiamo in moto, ma basta il tempo di arrivare alla tangenziale di Lodi per vedere i fiocchi moltiplicarsi esponenzialmente.

Destinazione Treviglio

Destinazione Treviglio

Il quasi incontro ravvicinato con un guard-rail ci mette in testa il tarlo che sarebbe una buona idea non avventurarsi troppo in là. Si torna indietro una volta arrivati a Riolo. Le nostre telefonate all’organizzazione non hanno ricevuto risposta, e sacrifichiamo 8 euro per mantenere una sorta di incolumità.
Si torna a casa per correre un’ora sulle strade cittadine innevate!

Destinazione Lodi

Destinazione Lodi

Siamo io e Lello, facciamo 13.31km in 1h05′, cercando tra le altre cose di non scivolare, bagnandoci completamente le scarpe, le tute e per una volta percorriamo strade che non corriamo mai, a campo di marte, in via Biancardi, giusto per cambiare un po’ la routine.

Cosa succede a noi spilli? Forse c’è un po’ di stanchezza, forse è la fase di down dopo buoni risultati ottenuti tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. C’è chi si è dovuto fermare suo malgrado, e sta ripensando a quanto voglia ancora faticare con la corsa dopo l’ennesimo stop forzato. C’è chi continua a correre, ma non si iscrive alle gare, o crede di iscriversi e poi una volta arrivato al ritiro pettorale scopre di non poter gareggiare. C’è chi non corre più per millantati infortuni e neppure si mette a recensire dischi, come gli è stato più volte chiesto, vero Ale???
E ci sono io che dopo un bel periodo sento un po’ di stanchezza fisica, un po’ di acciacchi, con i polpacci che faticano più del solito, con il freddo che diventa una scusa più forte per non uscire a correre, e non bastano due paia di scarpe nuove a farmi venire voglia di uscire. Non le ho ancora tolte dalle scatole, e pensare che fino all’altro giorno non vedevo l’ora di fare le ripetute con le mie Adidas Boston 3 e ora che sono qui mi sono impigrito! Mancano ancora 3 mesi abbondanti a Madrid, l’obiettivo per la Giulietta e Romeo Half Marathon è stato raggiunto con un mese di anticipo, quindi sfrutterò questi momenti per ricaricarmi, in attesa della primavera, dei Monday Night che sinceramente mi mancano, di nuove corse in montagna.

Wawrinka intanto sta per vincere anche il secondo set, questa sì che è una sorpresa!

M.

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